℮ (costante matematica)
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La costante matematica è la base della funzione logaritmo naturale. Essa è approssimativamente uguale a
- 2.71828 18284 59045 23536 02874 71352 66249 77572 47093 69995 95749 ...
Assieme a pi greco e all'unità immaginaria è uno dei numeri più importanti in matematica. Essa talvolta viene chiamata numero di Eulero in onore del matematico svizzero Leonhard Euler, o più spesso costante di Nepero, in onore del matematico scozzese John Napier, colui che ha introdotto i logaritmi. Esistono altri valori detti "numero di Eulero": la caratteristica di Eulero e il numero di Eulero vero e proprio, una funzione iperbolica. Il Numero di Nepero è collegato con la funzione esponenziale che associa ad un numero reale x il numero dato dalla potenza ex, e con la funzione logaritmo naturale (la funzione inversa dell'esponenziale).
Generalmente il numero e viene definito nei seguenti due modi equivalenti:
- come il valore del limite
- .
- Come la somma della serie
(Qui n! sta per il fattoriale di n).
Una dimostrazione dell'equivalenza di queste definizioni è data qui sotto.
Un modo alternativo (non standard) di definire e coinvolge le equazioni differenziali: il numero di Nepero si può definire come il valore in x = 1 della funzione f(x) soluzione unica del problema di Cauchy dato dall'equazione differenziale con condizioni iniziali f(0) = 1.
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[modifica] Proprietà
Il numero e è irrazionale e più precisamente un numero trascendente, cioè un numero reale costruibile non algebrico. Questo è stato il primo numero che si è dimostrato essere trascendente senza essere stato costruito specificamente per essere collocato nell'insieme dei numeri reali non algebrici (come era accaduto in precedenza per il numero di Liouville). La dimostrazione della sua irrazionalità è stata data da Charles Hermite nel 1873. Si presume inoltre che esso sia un numero normale.
La costante e compare nella formula di Eulero, una delle più importanti identità della matematica:
(Qui i indica l'unità immaginaria). Il caso particolare con x = π è noto come identità di Eulero:
- ;
questa uguaglianza è stata chiamata da Richard Feynman "gioiello di Eulero".
Lo sviluppo di e come frazione continua infinita è espresso dalla seguente interessante configurazione:
[modifica] Dimostrazioni
Per dimostrazioni delle proprietà di e si vedano i seguenti articoli:
- dimostrazione della irrazionalità di e
- dimostrazione della trascendenza di e
[modifica] Storia
La prima bibliografia sulla costante è stata publicata nel 1618 nella tavola di un'appendice di un lavoro sui logaritmi da John Napier. Tuttavia questa non riguarda direttamente la costante, ma semplicemente un elenco di logaritmi naturali calcolabili a partire dalla costante. Si presume che la tavola fosse stata scritta da William Oughtred. La prima espressione di e come una costante è stata trovata da Jakob Bernoulli:
Da questa espressione, però, risulta difficile ricavare un buon valore numerico per la costante.
La prima citazione della costante, rappresentata dalla lettera b compare in due lettere di Gottfried Leibniz a Christiaan Huygens nel 1690 e 1691. Leonhard Euler ha iniziato ad usare la lettera e per la costante nel 1727, e il primo uso di e in una pubblicazione compare nella Mechanica di Eulero (1736). Mentre negli anni seguenti alcuni ricercatori hanno usato la lettera c, l'uso di e si è fatto più comune ed oggi è usato come simbolo standard per la costante.
Si sostiene anche che e sia stata usata sia dai greci antichi che dagli egizi, rispettivamente per la costruzione del Partenone e della grande piramide, in quanto in queste costruzioni si trovano lunghezze tipiche che hanno come rapporto il suo valore. I greci antichi usavano per questa costante l'appellativo Αρμονικός σταθερά o costante armonica, la denotavano con la lettera ε e usavano per essa il valore 2.72.
Le esatte motivazioni per la scelta della lettera e non sono note, ma si può supporre che sia dovuto al fatto che la lettera e è la iniziale della parola esponenziale. Un'altra motivazione sta nel fatto che le lettere a, b, c, e d venivano già frequentemente usate per altri oggetti matematici ed e era la prima lettera dell'alfabeto latino non utilizzata. È improbabile che Eulero abbia scelto la lettera in quanto sua iniziale, poiché era un uomo molto modesto, sempre disposto a dare giusto credito al lavoro altrui.
[modifica] Dimostrazione dell'equivalenza delle due definizioni
La seguente dimostrazione prova l'equivalenza dello sviluppo in serie infinita presentato in precedenza e l'espressione del limite studiata da Bernoulli.
Definiamo
Dal teorema binomiale,
tale che
Qui deve essere usato limsup, poiché non è ancora noto che tn converge effettivamente. Ora, per l'altra direzione, si nota che dall'espressione sopra di tn, se 2 ≤ m ≤ n, abbiamo
Fissato m si fa tendere n all'infinito. Otteniamo
(di nuovo, dobbiamo usare liminf poiché non è ancora garantito che tn converge). Ora, considerando la disuguaglianza precedente, m si avvicina all'infinito, e la colloca assieme all'altra disuguaglianza. Questa diventa
Questo completa la dimostrazione. C.V.D.
[modifica] Utilizzi non matematici di e
- Nel 2004, nella formulazione dell'IPO per Google, Inc. la compagnia, piuttosto che proporre una cifra tonda di denaro, ha annunciato la sua intenzione di proporre $2.718.281.828 che, evidentemente, corrisponde ad e miliardi di dollari approssimati all'intero più vicino.
- Il famoso matematico e informatico Donald Knuth fa convergere le successive versioni del programma METAFONT al numero e (le versioni sono 2, 2.7, 2.71, 2.718, ecc.).
[modifica] Collegamenti esterni
[modifica] Bibliografia
- Eli Maor: e: The Story of a Number, ISBN 0691058547