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Marte (astronomia) - Wikipedia

Marte (astronomia)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

{{{soprattitolo}}}
Marte
Satellite naturale di {{{pianeta_madre}}}
({{{sottotitolo}}})
Stella madre: Sole
Distanza dal Sole: {{{distanza_anniluce}}}
Marte.
Scoperta
{{{data}}}
Scopritore
{{{scoperta_autore}}}
Scopritori
{{{scoperta_autori}}}
Classificazione
Pianeta terrestre
Famiglia
{{{famiglia}}}
Classe spettrale {{{classe_spettrale}}}
Tipo di variabile {{{tipo_variabile}}}
Periodo di variabilità {{{periodo_variabile}}}
Designazioni
alternative

{{{designazioni_alternative}}}

Costellazione {{{costellazione}}}
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Redshift {{{redshift}}}
NOMENCLATURE ALTERNATIVE

{{{designazioni_alternative_stellari}}}

COORDINATE
(Epoca di riferimento: J2000)
Ascensione retta
{{{ar}}}
Declinazione
{{{declinaz}}}
Lat. galattica
{{{lat_galattica}}}
Long. galattica
{{{long_galattica}}}
PARAMETRI ORBITALI
(epoca di riferimento: J2000)
Semiasse maggiore 227 936 637 km
1,52366231 UA
Perielio {{{perielio}}}
Afelio {{{afelio}}}
Perigeo {{{perigeo}}}
Apogeo {{{apogeo}}}
Perielio 206 644 545 km
1,38133346 UA
Afelio 249 228 730 km
1,66599116 UA
Circonf. orbitale 1 429 000 000 km
9,553 UA
Periodo orbitale 686,9600 giorni
(1,8808 anni)
Periodo sinodico 779,96 giorni
(2,135 anni)
Velocità orbitale
21 972 m/s (min)
24 077 m/s (media)
26 499 m/s (max)
Inclinazione orbitale {{{inclinazione_orbita}}}
Inclinazione
sull'eclittica
1,85061°
Inclinazione rispetto
all'equat. di [[{{{pianeta_madre}}}]]
{{{inclinazione_orbita_su_eq}}}
Inclinazione rispetto
all'orbita di [[{{{pianeta_madre}}}]]
{{{inclinazione_orbita_su_orbita}}}
Inclinazione rispetto
al piano di Laplace
{{{inclinazione_orbita_su_p_laplace}}}
Inclinazione rispetto
all'equat. del Sole
5,65°
Eccentricità 0,09341233
Longitudine del
nodo ascendente
49,57854°
Argom. del perielio 286,46230°
Anomalia media {{{anomalia_media}}}
Ultimo perielio {{{ultimo_perielio}}}
Prossimo perielio {{{prossimo_perielio}}}
Sistema planetario {{{pianeti}}}
Satelliti 2
Anelli no
DATI FISICI
Dimensioni {{{dimensioni}}}
Raggio {{{raggio}}}
Diametro equat. 6804,9 km
Diametro polare 6754,8 km
Diametro medio
{{{diametro_med}}}
{{{diametro_sole}}} volte il Sole
Schiacciamento 0,00736
Superficie 1,448 × 1014
Volume 1,6318 × 1020
Massa
6,4185 × 1023 kg
{{{massa_sole}}} volte il Sole
Densità 3,934 × 103 kg/m³
Acceleraz. di gravità
in superficie
3,69 m/s²
(0,376 g)
Velocità di fuga 5 027 m/s
Periodo di rotazione 1,025957 giorni
(24h 37min 23s)
{{{periodo_rotaz_1_descrizione}}} {{{periodo_rotaz_1}}}
{{{periodo_rotaz_2_descrizione}}} {{{periodo_rotaz_2}}}
{{{periodo_rotaz_3_descrizione}}} {{{periodo_rotaz_3}}}
{{{periodo_rotaz_4_descrizione}}} {{{periodo_rotaz_4}}}
Velocità di rotazione
(all'equatore)
241,17 m/s
Inclinazione assiale 25,19°
Inclinaz. dell'asse
sull'eclittica
{{{inclinazione_asse_su_eclittica}}}
Inclinaz. dell'asse
sul piano galattico
{{{inclinazione_asse_su_piano_galattico}}}
A.R. polo nord 317,68143° (21h 10' 44")
Declinazione 52,88650°
Temperatura alla
sommità delle nubi
{{{temp_sommitànubi_min}}} (min)
{{{temp_sommitànubi_med}}} (media)
{{{temp_sommitànubi_max}}} (max)
Temperatura
superficiale
133 K (min)
210 K (media)
293 K (max)
T. della corona {{{temp_corona}}}
T. del nucleo {{{temp_nucleo}}}
Luminosità
{{{luminosità}}}
{{{luminosità_sole}}} volte il Sole
Radianza {{{radianza}}}
Indice di colore (B-V) {{{indice_di_colore}}}
Metallicità {{{metallicità}}}
Pressione atm. 7-9 hPa
Albedo 0,15
Età stimata {{{età}}}
DATI OSSERVATIVI
Magnitudine
apparente
da Terra
{{{magn_app_min}}} (min)
{{{magn_app_med}}} (media)
{{{magn_app_max}}} (max)
Magnitudine
apparente
da [[{{{pianeta_madre}}} (astronomia)|{{{pianeta_madre}}}]]
{{{magn_app_min_corpomadre}}} (min)
{{{magn_app_med_corpomadre}}} (media)
{{{magn_app_max_corpomadre}}} (max)
Magnitudine app.
Magnitudine ass. {{{magn_ass}}}
Diametro
apparente
da Terra
{{{dim_app_min}}} (min)
{{{dim_app_med}}} (medio)
{{{dim_app_max}}} (max)
Diametro
apparente
da [[{{{pianeta_madre}}} (astronomia)|{{{pianeta_madre}}}]]
{{{dim_app_min_corpomadre}}} (min)
{{{dim_app_med_corpomadre}}} (medio)
{{{dim_app_max_corpomadre}}} (max)
Parallasse
Moto proprio
Velocità radiale
La rotazione di Marte
Ingrandisci
La rotazione di Marte

Marte è il quarto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole. Alcuni suoi parametri orbitali, quali l'inclinazione dell'asse di rotazione e la durata del giorno, lo rendono abbastanza simile alla Terra; a differenza di quest'ultima, tuttavia, Marte presenta un'atmosfera molto rarefatta, temperature medie superficiali più basse e dimensioni assai ridotte (il suo diametro è solo la metà di quello terrestre).

Come gli altri pianeti del sistema solare (fatta eccezione per la Terra), Marte prende il nome da un'omonima divinità della mitologia romana. Il simbolo astronomico del pianeta è la rappresentazione stilizzata dello scudo e della lancia del dio ().

Indice

[modifica] Cenni storici

Mappa della superficie di Marte disegnata da Schiaparelli
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Mappa della superficie di Marte disegnata da Schiaparelli

Marte è di gran lunga il pianeta più facilmente individuabile dalla Terra, per via della grande luminosità relativa e del caratteristico colore rosso. Per questo motivo già le popolazioni antiche lo associavano all'immagine di Ares/Marte, dio del fuoco e della guerra.
Fu solo sul finire del XVIII secolo, tuttavia, che attente osservazioni consentirono la scoperta dei due satelliti naturali, Phobos e Deimos, probabilmente asteroidi catturati dalla gravità del pianeta. L'esistenza di tali satelliti era già stata postulata da tempo, tanto che oltre un secolo e mezzo prima Jonathan Swift ne citava alcuni dati orbitali approssimativi ne I viaggi di Gulliver. Nello stesso periodo un'errata traduzione dei lavori di Schiaparelli, astronomo italiano, portò il mondo scientifico a credere che su Marte vi fossero canali irrigui artificiali, mentre effettivamente lo scienziato aveva solo parlato di grandi solchi sulla superficie.

Le aspettative del grande pubblico vennero disattese quando, nel 1965, la sonda Mariner 4 raggiunse per la prima volta il pianeta, non rilevando segni di costruzioni. Il primo atterraggio di sonde automatiche avvenne undici anni dopo, con le missioni Viking I e II, ma non vennero rilevate tracce di vita o di composti organici in superficie. Dal finire dello scorso secolo Marte è stato nuovamente meta di numerose sonde, statunitensi ed europee, che hanno portato a un significativo miglioramento delle nostre conoscenze sul pianeta. La strada è forse spianata per il primo sbarco umano nei prossimi decenni.

[modifica] Osservazione da Terra

Per approfondire, vedi la voce Osservazione di Marte.

Marte è un pianeta difficile da osservare, poiché a causa del periodo orbitale il pianeta risulta in opposizione (e quindi facilmente osservabile) solo ogni due anni circa. Mentre a causa dell'eccentricità orbitale la sua distanza relativa varia ad ogni opposizione determinando piccole e grandi opposizioni, con un diametro apparente da 13,5 a 25 secondi d'arco.

[modifica] Parametri orbitali

Per approfondire, vedi la voce Parametri orbitali di Marte.

Marte orbita attorno al Sole ad una distanza media di circa 228 milioni di km (1,52 unità astronomiche); a causa della discreta eccentricità della sua orbita, pari a 0,09336, la sua distanza dalla Terra all'opposizione può oscillare fra circa 100 e circa 50 milioni di km.

Il periodo di rivoluzione del pianeta è pari a 686,979 giorni terrestri; il piano dell'orbita si discosta di circa 1,85° da quello dell'eclittica.

Marte ha una massa pari ad appena l'11% di quella terrestre; il suo raggio equatoriale misura 3393 km.

[modifica] Atmosfera

Per approfondire, vedi la voce Atmosfera di Marte.

L'atmosfera marziana si compone principalmente di biossido di carbonio (95%), azoto (2,7%), argon (1,6%), vapore acqueo, ossigeno e ossido di carbonio. La pressione atmosferica media è di 7 millibar. Sono presenti perturbazioni atmosferiche come tempeste di sabbia (che avvolgono anche l'intero pianeta e durano mesi), che danno luogo a fenomeni di erosione delle rocce.

[modifica] Superficie

Per approfondire, vedi la voce Superficie di Marte.

La maggior parte dell'emisfero meridionale di Marte è costituita da un unico, vasto altipiano che presenta molti crateri da impatto.

L'attività vulcanica è stata molto intensa sul pianeta, come testimonia la presenza di imponenti vulcani. Il maggiore di essi è il Monte Olimpo, che, con una base di 600 km e un'elevazione pari a circa 24 km rispetto alle pianure circostanti, è il maggior vulcano del sistema solare. Esso è molto simile ai vulcani a scudo delle isole Hawaii, originatisi dall'emissione per lunghissimi tempi di lava molto fluida. Un gigantesco canyon, lungo 5000 km, largo 500 km e profondo 5/6 km attraversa il pianeta all'altezza dell'equatore e prende il nome di Valles Marineris.

[modifica] Nomenclatura

Per approfondire, vedi la voce Nomenclatura di Marte.

La nomenclatura della superficie marziana si basa su un impianto originario derivante dalle osservazioni storiche condotte da Schiaparelli e Lowell, i quali crearono delle mappe del pianeta in cui definirono per primi i nomi (tuttora in uso) delle principali conformazioni.

[modifica] Struttura interna

Per approfondire, vedi la voce Struttura interna di Marte.

Il nucleo di Marte, di ferro e solfuro di ferro, si estende probabilmente per un raggio di circa 1600-1700 km; è sormontato da un mantello piú denso di quello terrestre e da una spessa crosta.

Molto probabilmente il nucleo non è liquido; di conseguenza Marte non presenta un campo magnetico apprezzabile né attività geologica di rilievo.

[modifica] Satelliti naturali

Confronto tra le dimensioni di Phobos e Deimos
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Confronto tra le dimensioni di Phobos e Deimos
Per approfondire, vedi la voce Satelliti naturali di Marte.

Il pianeta possiede due satelliti naturali, Phobos, dal diametro di circa 27 km, e Deimos, che misura circa 10 km. Phobos è destinato, in un periodo di tempo stimato in alcuni milioni di anni, ad avvicinarsi sempre più al pianeta fino ad oltrepassare il limite di Roche e disintegrarsi per effetto delle intense forze mareali.

I nomi dei satelliti significano, in lingua greca, paura e spavento; essi impersonano gli aspetti negativi della guerra, rappresentata dal dio greco Ares, Marte.

[modifica] Esplorazione di Marte

Per approfondire, vedi le voci Esplorazione di Marte e Missioni su Marte.

Le missioni spaziali su Marte sono state numerose, sin dagli anni 60 quando hanno mostrato per la prima volta il vero aspetto del pianeta, hanno permesso di comprendere meglio l'origine e l'evoluzione della superficie e dell'atmosfera del pianeta.

Tuttavia rispetto alle numerose missioni spaziali effettuate fino ad oggi, i grandiosi successi vanno affiancati ai molti insuccessi decretati da perdite e inconvenienti tecnici. Anche per questo motivo il pianeta mantiene vivo il suo fascino e il suo mistero.

[modifica] Vita su Marte

Per approfondire, vedi la voce Vita su Marte.

Al momento, non è stata trovata acqua liquida sulla superficie. Tuttavia appaiono i segni della passata presenza di acqua: sono stati osservati canali simili ai letti dei fiumi sulla terra. È tuttora oggetto di molti dibattiti l'origine dell'acqua liquida che un tempo scorreva sul pianeta; al giorno d'oggi l'acqua, sotto forma di ghiaccio forma una piccola parte delle calotte polari (il resto è formato da anidride carbonica solida) e si trova sotto il suolo del pianeta, ma in quantità ancora sconosciuta. La presenza di acqua nel polo sud di Marte è stata confermata dalla sonda europea Mars Express nel gennaio del 2004; nel 2005 il radar MARSIS, strumento italiano collocato a bordo della stessa sonda, ha individuato un deposito di ghiaccio dello spessore maggiore di un chilometro tra gli 1,5 e i 2,5 km di profondità, nei pressi della regione di Chryse Planitia.

Il 6 agosto 1996 David McKay annunciò la scoperta di un microrganismo fossile in un meteorite di provenienza marziana. Questa prima prova dell'esistenza di vita extraterrestre è stata tuttavia al centro di studi scientifici contraddittori, e ancora oggi molti studiosi sono al lavoro per confermare o smentire questa ipotesi.


Ares Vallis, una delle zone più rocciose di Marte. In lontananza sono visibili i Twin Peaks.
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Ares Vallis, una delle zone più rocciose di Marte. In lontananza sono visibili i Twin Peaks.

[modifica] Curiosità

Il tricolore ufficiale della Mars Society
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Il tricolore ufficiale della Mars Society
  • Nei primi anni 2000, una proposta di bandiera marziana sventolò a bordo dello Space Shuttle Discovery. Disegnata dagli ingegneri NASA e dal task force leader della Flashline Mars Arctic Research Station, Pascal Lee, e portata a bordo dall'astronauta John Mace Grunsfeld, la bandiera consisteva in tre fascie verticali (rosso, verde, e blu), che simboleggiavano la trasformazione di Marte da un pianeta arido (rosso) ad uno che possa sostenere la vita (verde), e finalmente ad un pianeta completamente terraformato con specchi d'acqua ad aria aperta sotto ad un cielo azzurro (blu). Questo design fu suggerito dalla trilogia di fantascienza Red Mars, Green Mars, e Blue Mars di Kim Stanley Robinson. Furono realizzate anche altre proposte, il tricolore repubblicano fu adottato dalla Mars Society come sua bandiera ufficiale. In un commento rilasciato dopo il lancio della missione, la Society disse che la bandiera "non è mai stata onorata da un vascello della principale nazione coinvolta nei viaggi spaziali della Terra", e aggiunse che "è esemplare che sia successo quando è successo: al termine di un nuovo millennio".
  • Sulla superficie di Marte l'accelerazione di gravità è mediamente pari a 0,376 volte quella terrestre. A titolo di esempio si potrebbe affermare che un uomo dalla massa di 70 kg che misurasse il proprio peso su Marte facendo uso di una bilancia tarata sull'accelerazione di gravità terrestre registrerebbe un valore pari a circa 26,4 kg.
  • Spesso, formazioni naturali sulla superficie marziana sono state interpretate da alcuni come manufatti artificiali, che avrebbero provato l'esistenza di una non meglio definita civiltà marziana. La Faccia su Marte ne è l'esempio più famoso.

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

Siti italiani che si occupano di Marte:


Portale
Astronomia

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