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Toscana - Wikipedia

Toscana

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Wikipedia:WikiProject/WikiProject/Geografia/Antropica/Regioni Regione Toscana
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Toscana - Bandiera
Toscana - Stemma
Stato: Italia
Zona: Italia centrale 
Capoluogo: Firenze
Superficie: 22.990 km²
Abitanti:
3.516.296
Densità: 153 ab./km²
Province: Arezzo, Grosseto, Firenze, Livorno, Lucca, Massa-Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena
Comuni: Elenco dei 287 comuni
Presidente: Claudio Martini  al 4.4.05
 
Sito istituzionale

La Toscana è una delle maggiori regioni italiane per patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico, oltre ad essere la culla della lingua italiana; il capoluogo regionale è Firenze.

Posta nell'Italia centrale, confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l'Emilia-Romagna, a est con le Marche e l'Umbria, a sud con il Lazio.

Ad Ovest i suoi 320 km di costa sono bagnati dal Mar Ligure nel tratto centro-settentrionale tra Marina di Carrara e il Golfo di Baratti e dal Mar Tirreno nel tratto meridionale tra Piombino e la foce del torrente Chiarone che segna il confine con il Lazio.

La Toscana amministra anche le isole dell'Arcipelago Toscano, Gorgona nel Mar Ligure, Capraia a cavallo tra il Mar Ligure e il Canale di Corsica, l'Isola d'Elba a cavallo tra il Mar Ligure, il Mar Tirreno e il Canale di Piombino e le isole di Pianosa, Montecristo, Giglio e Giannutri nel Mar Tirreno.

Indice

[modifica] Geografia

Per approfondire, vedi la voce Zone Altimetriche d'Italia.
La Toscana zone altimetriche
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La Toscana zone altimetriche

Il territorio toscano è per la maggior parte collinare, 66,5%; comprende alcune pianure ( circa l'8,4% del territorio ) e importanti massicci montuosi ( il 25,1% della regione).

Sia a nord che a est la Toscana è circondata dagli Appennini, ma il territorio è prevalentemente collinare. Gli altri rilievi importanti della regione sono le Colline del Chianti, che addolciscono le campagne tra Siena, Arezzo e Firenze, le Colline Metallifere, che separano l'entroterra meridionale pisano dalla Maremma, i Monti Pisani tra Pisa e Lucca, il Monte Amiata, antico vulcano ormai spento che svetta tra le province di Siena e Grosseto, e il Pratomagno, che è quasi completamente circondato dall'Arno e divide la parte appenninica dell'aretino, il Casentino, dal Valdarno superiore fiorentino e aretino.

Particolare interesse riveste l'area che si estende a sud-est della città di Siena, che prende la denominazione di Crete senesi, dove la morfologia e le caratteristiche hanno permesso la formazione di colline spoglie di vegetazione, caratterizzate da un alternarsi di calanchi e biancane. All'interno di questo territorio, nella zona meridionale ed occidentale del comune di Asciano, le caratteristiche sono molto avverse da rendere impossibile perfino la coltura della vite e dell'olivo: fin dal Medioevo questa area era nota come Deserto di Accona.

I fiumi principali sono l'Arno e l'Ombrone.

[modifica] Clima

Paesaggio rurale della Val d'Orcia
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Paesaggio rurale della Val d'Orcia

Dal punto di vista climatico la regione presenta caratteristiche diverse da zona a zona. Le temperature medie annue, che registrano i valori più elevati attorno ai 16°C lungo la costa maremmana, tendono a diminuire man mano che si procede verso l'interno e verso nord; nelle pianure e nelle vallate interne (medio Val d'Arno e Val di Chiana) si raggiungono i valori massimi estivi che spesso si avvicinano e toccano i 40°C e si contrappongono a minime invernali piuttosto rigide, talvolta anche di alcuni gradi sotto zero.

Le precipitazioni risultano molto abbondanti a ridosso dei rilievi appenninici lungo l'asse ovest-est tra la Versilia e il Casentino, con valori massimi oltre i 2000 mm annui sulle vette più alte delle Alpi Apuane e dell'Appennino aretino; al contrario lungo la costa maremmana si raggiungono faticosamente i 500 mm annui di media. Molto penalizzate dal punto di vista pluviometrico risultano anche le Crete Senesi e alcune zone della Val d'Orcia e della Val di Chiana dove i valori medi annui si aggirano tra i 600 e i 700 mm.

Le nevicate, frequenti nella stagione invernale su tutti i rilievi appenninici e sulla parte sommitale del Monte Amiata, possono raggiungere anche le zone collinari limitrofe; i fenomeni nevosi sono più rari lungo la costa settentrionale e nelle pianure interne, mentre risultano essere episodi davvero unici lungo la costa grossetana dove la neve è caduta soltanto nell'inverno del 1956 e del 1985.

Da segnalare, inoltre, l'eliofania (durata del soleggiamento) che risulta essere molto rilevante lungo la fascia costiera della provincia di Grosseto, dove raggiunge valori prossimi ai massimi assoluti dell'intero territorio nazionale italiano, con una media annuale di oltre 7 ore giornaliere (valore minimo in dicembre con una media di circa 4 ore al giorno e valori massimi superiori alle 11 ore giornaliere in giugno e luglio). Ciò è dovuto sia all'orografia della zona (assenza di rilievi montuosi che ostacolano l'insolazione) che al particolare microclima con scarse precipitazioni e con un elevatissimo numero di giorni all'anno con cielo completamente sereno.

[modifica] Territori

Provincia di Arezzo Provincia di Pisa Provincia di Siena Provincia di Livorno
Provincia di Lucca Provincia di Firenze Provincia di Pistoia Provincia di Massa-Carrara
Provincia di Grosseto Provincia di Prato

[modifica] SIC - Siti di Interesse Comunitario

Questi sono, per quanto concerne la Regione Toscana, i siti di rilevante importanza in ambito CEE riferiti alla regione biogeografica mediterranea.
Le località - definite Siti di Interesse Comunitario, e spesso indicate con l'acronimo SIC - sono state proposte sulla base del Decreto 25/3/2005 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 157 dell'8 luglio 2005 - predisposto dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ai sensi della direttiva 92/43/CEE.

                      [modifica] Storia

                      Sito archeologico della necropoli di Populonia
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                      Sito archeologico della necropoli di Populonia
                      Antica mappa del centro storico di Pisa
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                      Antica mappa del centro storico di Pisa
                      Cosimo I de' Medici, Granduca di Toscana
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                      Cosimo I de' Medici, Granduca di Toscana

                      Quali siano stati i primi uomini che abitarono la Toscana, non lo sappiamo. Le prime tracce certe della loro presenza nella regione, si hanno nel secondo millennio a.C.: quello dell'età del bronzo e del ferro. Di quel periodo sono stati ritrovati, in varie zone della Toscana resti di villaggi, costruiti principalmente su palafitte, con alcuni oggetti e suppellettili che testimoniano l'esigenza di una vita sociale già abbastanza organizzata.

                      Fra il decimo e l'ottavo secolo a.C., l'età del ferro trova la sua massima espressione nella civiltà villanoviana, che ha preso il nome da Villanova, un insediamento di grande interesse archeologico, dove sono state trovate lance, spade, pettini e gioielli di ogni tipo. Una dimostrazione dei progressi che erano stati fatti nell'estrazione e nella Iavorazione dei metalli, di cui era particolarmente ricco il sottosuolo della regione.

                      Verso l'ottavo secolo prima di Cristo appaiono le prime testimonianze della presenza, in tutto il territorio dell'Italia Centrale, di un popolo misterioso e straordinario: gli Etruschi. Da essi la Regione prese il norne di Etruria, Tuscia per i Romani e successivamente Tuscania e Toscana.

                      La loro provenienza è ancora un mistero per gli storici, anche se l'ipotesi che fossero originari della Lidia, in Asia Minore, appare la più credibile e la più verosimile; anche perche, usi, costumi ed espressioni artistiche rivelano senza dubbio tracce evidenti di una civiltà orientaleggiante. Attorno al sestosecolo a.C., gli Etruschi raggiunsero il culmine della loro potenza, con possedimenti che andavano dalla Pianura Padana alla Campania. Costruirono strade, bonificarono paludi ed edificarono grandi città, come Tarquinia, Chiusi, Vulci, Vetulonia, Veio, Volsini e Volterra. II livello di civiltà raggiunto da questo grande popolo è testimoniato dagli eccezionali reperti archeologici, sparsi in un territorio vastissimo e ritrovati nelle tombe - di ogni tipo e dimensione - delle necropoli, straordinarie ed incredibili città dei morti.

                      Nel terzo secolo a.C., gli Etruschi furono sconfitti dalla potenza militare di Roma, e dopo un primo periodo di prosperità, dovuto allo sviluppo dell'artigianato, dell'estrazione e della lavorazione del ferro, dei commerci, tutta la regione decadde economicamente, culturalmente e socialmente. Nel 180 a.C.i Romani, per disporre della Liguria nella loro conquista della Gallia, dovettero deportare 47.000 Liguri Apuani, irriducibili ribelli, confinandoli nell'area Sannitica compresa tra Benevento e Campobasso. Durante la dominazione longobarda, la città più importante divenne Lucca, e la Toscana assunse prima il nome di ducato, poi di contea e successivamente di Marchesato di Lucca.

                      Nel secolo Xl il Marchesato passò agli Attoni, grandi feudatari che possedevano i domini di Canossa, Modena, Reggio Emilia e Mantova. A quella famiglia apparteneva la famosa Contessa Matilde, nel cui castello avvenne l'incontro fra il Papa Gregorio VII e l'Imperatore di Germania, Enrico IV.

                      Attorno al XII secolo inizia il periodo dei Liberi Comuni, Lucca diventa il primo comune in Italia. Nascono le prime forme di democrazia partecipativa e le associazioni di arti e mestieri, che fecero della Toscana un irripetibile esempio di autonomia culturale, sociale ed economica. Fra le citta della regione primeggiò Firenze.

                      Prima con Dante Alighieri e con Giotto nel '300, poi, nel '400 con altri grandi artisti, la Toscana, ed in particolare Firenze, diedero il loro determinante contributo al Rinascimento Italiano. Nel periodo rinascirnentale predomina a Firenze la famiglia dei Medici. Giovanni di Bicci, Cosimo e Lorenzo, furono uomini astuti, intelligenti e saggi. La Toscana, eccetto Lucca che rimase una Repubblica Autonoma, venne governata dai Medici fino al 1737, quando la dinastia si estinse con Giangastone.

                      Il Granducato di Toscana passò sotto il dominio di una famigIia austriaca, i Lorena, che governò fino al 1859. I Lorena, specialmente Pietro Leopoldo, che fece risanare gran parte della Maremma, furono principi liberali e contribuirono a fare della Toscana una delle regioni più ricche d'Italia. Durante il periodo napoleonico, e nel primo periodo del Risorgimento Italiano, in Toscana trovarono asilo politico patrioti e scrittori. Il passaggio tra il Granducato e lo Stato unitario italiano avvenne in seguito ad un plebiscito popolare che sanzionò, il 15 marzo 1860, la riunione della regione al Piemonte, e quindi al Regno d'Italia.

                      In attesa del trasferimento della capitale a Roma, cosa che avvenne nel 1870, Firenze ospitò il governo della nazione per cinque anni, diventando il centro, oltre che della cultura, della politica italiana. La storia della Toscana si identifica, da questo momento, con quella dello Stato Italiano, di cui fa parte, pur conservando una sua specificita, che la distingue dalle altre regioni.

                      [modifica] Storia amministrativa

                      Ll'ex Granducato di Toscana era stato suddiviso nei "compartimenti" di Firenze, Lucca, Arezzo, Siena, Pisa,Grosseto e Livorno. Ne faceva parte anche la cosiddetta Romagna Toscana mentre ne erano escluse la Lunigiana e l'Alta Garfagnana,.

                      Dal censimento del 1871 la provincia di Massa-Carrara viene considerata come provincia toscana e non più emiliana. Nel 1923 vennero distaccati dalla provincia di Massa-Carrara i comuni di Rocchetta di Vara e Calice al Cornoviglio (ceduti alla provincia della Spezia in Liguria)

                      Nello stesso anno viene distaccato dalla provincia di Firenze il circondario di Rocca San Casciano, la cosiddetta Romagna Toscana che passò alla provincia di Forlì in Emilia Romagna (comuni di Bagno di Romagna, Dovadola, Galeata, Modigliana, Portico e San Benedetto, Premilcuore, Rocca San Casciano, Santa Sofia, Sorbano, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Tredozio e Verghereto)

                      [modifica] Popolazione delle maggiori città

                      [modifica] Galleria immagini

                      [modifica] Distribuzione del reddito per provincia

                      Valore aggiunto per abitante (in migliaia di euro)

                      [modifica] Cultura, arte e scienza

                      [modifica] Personalità di origine toscana (in ordine alfabetico)

                      [modifica] Cucina

                      Il tipico taglio della bistecca alla fiorentina
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                      Il tipico taglio della bistecca alla fiorentina
                      Una bottiglia di vino chianti
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                      Una bottiglia di vino chianti
                      Il cacciucco alla livornese
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                      Il cacciucco alla livornese

                      [modifica] Economia

                      La regione è conosciuta nel mondo grazie alle molte opere d'arte e al Chianti, uno dei vini più famosi d' Italia. Da non dimenticare l'organizzazione agricola della Maremma, gli allevamenti bovini della val di Chiana e la produzione d'olio d'oliva. Oggi la gastronomia toscana riceve apprezzamenti di grande spessore per la produzioni di vini e di olio di alto livello qualitativo.

                      A tale proposito si segnala l'importanza mondiale dei vini toscani per la loro ottima qualità, tra i quali spiccano il Brunello di Montalcino, la Vernaccia di San Gimignano, il Chianti, il Chianti Classico, il Carmignano, il Morellino di Scansano, il Montecucco rosso, il Montecucco Sangiovese, il Monteregio di Massa Marittima rosso, il Monteregio di Massa Marittima Vin Santo Occhio di Pernice, l'Ansonica Costa dell'Argentario, i rossi dell'Elba, i pregiatissimi rossi della costa livornese quali il Bolgheri Sassicaia, il Bolgheri rosso e il Bolgheri rosso superiore. Su tutti, spicca tuttavia il raffinatissimo Schidione IGT, vino ricercatissimo dai collezionisti e dagli intenditori, prodotto in un'area ristretta tra le suggestive colline maremmane presso l'imponente Castello di Montepò.

                      Il turismo si riversa soprattutto nelle città d'arte, sulla costa e nelle isole.

                      La grande industria registra la presenza di impianti: siderurgico a Piombino, petrolchimico a Livorno e del vetro nel Valdarno. Ma è la dimensione medio-piccola delle attività imprenditoriali toscane quella che rappresenta il maggior traino dell'economia regionale: su tutte il tessile di Prato e il floro-vivaistico di Pistoia e Pescia.

                      Importanti sono anche le cave di marmo in Versilia, Garfagnana e nelle Alpi Apuane. Grande rilievo va poi attribuito all'artigianato di alto livello qualitativo che da sempre ha costituito l'asse portante dell'economia toscana. Oggi primeggiano gli stilisti fiorentini nel settore della moda e dell'abbigliamento di alta qualità, la tecnica orafa dell'aretino, la stessa produzione vivaistica della zona pistoiese.

                      [modifica] Salute

                      La regione sta sperimentando un nuovo modello organizzativo che richiama il concetto di salute dell'OMS. Tale sperimentazione prevede la costituzione di consorzi pubblici che riuniscono le amministrazioni comunali di una zona sociosanitaria e l'Azienda USL della zona. La Società della Salute (è questo il nome prescelto che tanto si avvicina alla "Casa della Salute" ipotesi di nuovo modello di gestione delle problematiche della salute introdotto nei programmi del Ministero per la Salute del 2° governo Prodi) è attiva in 19 zone sociosanitarie della Toscana. Firenze e Pisa sono in fase avanzata di sperimentazione

                      [modifica] Patrimoni dell'umanità UNESCO

                      Monumenti di Piazza dei Miracoli
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                      Monumenti di Piazza dei Miracoli

                      [modifica] Presidenti della Giunta regionale e della Regione

                      [modifica] Amministrazioni

                      Il Parlamento regionale degli studenti è un organo creato nel 2001 dalla Regione Toscana in collaborazione con la IRRE Toscana e il ministero della Pubblica Istruzione, Università e Ricerca. È formato da 60 studenti provenienti da tutte le province toscane ed ha come compito quello di garantire i diritti agli studenti avendo come interfaccia il Consiglio regionale toscano.

                      [modifica] Voci correlate

                      [modifica] Collegamenti esterni

                      Bandiera della Regione Toscana Italia · Province della Toscana Bandiera della Regione Toscana
                      Arezzo · Firenze · Grosseto · Livorno · Lucca · Massa-Carrara · Pisa · Pistoia · Prato · Siena
                      Bandiera Italiana Regioni d'Italia Bandiera Italiana
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