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Isola del Giglio - Wikipedia

Isola del Giglio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Wikipedia:WikiProject/Progetto geografia/Antropica/Comuni Isola del Giglio
Portale:Portali Visita il [[Portale:{{{portale}}}|Portale {{{portale}}}]]
Stato: Italia
Regione: Toscana
Provincia: Grosseto
Coordinate:
Latitudine: 42° 21′ 57′′ N
Longitudine: 10° 54′ 7′′ E
Mappa
Altitudine: 405 m s.l.m.
Superficie: 23,80 km²
Abitanti:
1.553 (Cens 2001)
Densità: 65,25 ab./km²
Frazioni: Isola di Giannutri, Giglio Castello, Giglio Porto e Giglio Campese 
Comuni contigui:  
CAP: 58012 (Castello), 58013 (Giglio Porto), 58010 (Giglio Campese)
Pref. tel: 0564
Codice ISTAT: 053012
Codice catasto: E348 
Nome abitanti: gigliesi 
Santo patrono: San Mamiliano 
Giorno festivo: 15 settembre 
Comune
Posizione del comune nell'Italia


Isola del Giglio (GR) è un comune con poco più di millecinquecento abitanti, e si trova sull'omonima isola dell'arcipelago toscano (mar Tirreno), distante circa 16 km dal Monte Argentario.

I collegamenti con la terraferma sono garantiti da traghetti con imbarco a Porto Santo Stefano, gestiti dalle compagnie di navigazione Maregiglio e Toremar. Nei mesi estivi l'accesso all'isola con veicoli è condizionato al pagamento di una quota, peraltro poco più che simbolica.

Il Comune di Isola del Giglio comprende anche l'Isola di Giannutri, situata alcuni chilometri a sud-est.

Indice

[modifica] Centri abitati

[modifica] Giglio Porto

[modifica] Giglio Castello

[modifica] Giglio Campese

[modifica] Ambiente

L’isola è quasi completamente montagnosa e la cima più alta (il Poggio della Pagana) raggiunge i 496m. La composizione geologica è prevalentemente granitica. Il perimetro costiero è di 27 km ed è in larga parte roccioso, tranne che in alcuni punti, dove si aprono la spiaggia del Campese e altre spiagge minori situate sul versante orientale dell’isola (Arenella, Cannelle e Caldane).

L'isola fa parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, istituito nonostante le vivaci polemiche di alcuni isolani.

[modifica] Flora

La spiaggia dell'Arenella con sullo sfondo il Monte Argentario
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La spiaggia dell'Arenella con sullo sfondo il Monte Argentario

Come in quasi tutte le isole dell’Arcipelago Toscano, la vegetazione era costituita anticamente da leccete, che ricoprivano quasi tutta l’isola. Fino dall’antichità lo sviluppo dell’agricoltura, l’allevamento e gli incendi hanno alterato l’ambiente naturale e provocato la scomparsa di gran parte di questa vegetazione che oggi, con il passaggio da un’economia agricola al turismo, si sta lentamente ricostituendo.

L’antica vegetazione che dominava l’isola, caratterizzata da macchia mediterranea di lecci, con erica e corbezzolo, caprifoglio (Lonicera implexa), strappabrache (Smilax aspera), robbia (Rubia peregrina) ciclamini (Cyclamen repandum e Cyclamen neapolitanum), si trova ancora sul Promontorio del Franco, sul versante est di Poggio del Castello e nella Vallata del Molino.

Negli anni ’50 le pendici del Poggio della Pagana sono state rimboschite con pini domestici e marittimi.

Fino a pochi decenni fa su quasi l'intera superficie dell'isola erano stati ricavati terrazzamenti con muri a secco di granito (detti 'greppe'), alcuni dei quali sono ancora coltivati a vigneto per produrre l'Ansonica del Giglio; la maggior parte dei terrazzamenti è stata tuttavia abbandonata e viene lentamente colonizzata da una bassa gariga ad Elicriso e successivamente di Cisto.

[modifica] Fauna

La fauna terrestre dell’isola non presenta grande varietà, limitandosi al coniglio selvatico, alla crocidura minore, al topo selvatico ed al muflone, importato di recente e poco diffuso.

Isola del Giglio - La Spiaggia delle Cannelle
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Isola del Giglio - La Spiaggia delle Cannelle

Sono invece ben rappresentate le specie di pipistrelli (il molosso di Cestoni, il miniottero di Schreiber, il pipistrello nano, il pipistrello albolimbato, la nottola, il pipistrello di Savi, il serotino comune, l'orecchione bruno e l’orecchione grigio.

Tra le specie di uccelli nidificanti e svernanti sono da segnalare: la berta maggiore e la berta minore, il cormorano, l'albanella reale, la poiana, il gheppio, il falco pellegrino, il gabbiano corso, il gabbiano reale, il beccapesci, il piccione selvatico, la tortora, il barbagianni, l'assiolo, la civetta, il succiacapre, il rondone pallido, la passera scopaiola, il sordone, il codirosso spazzacamino, il passero solitario, la monachella, la magnanina, il corvo imperiale e lo zigolo nero.

La fauna ittica è quella tipica del Tirreno, con ancora una popolazione ben conservata di Pinna nobilis (bivalve noto come la grande nacchera), qualche cernia, dentici, saraghi, ricciole e numerosi e multicolori Labridi.

[modifica] Storia e monumenti

L’isola fu abitata fin dall’Età del ferro. Successivamente fu probabilmente una base militare etrusca ed anche sotto la dominazione romana fu una base di una discreta importanza nel Mar Tirreno, citata, per esempio, da Giulio Cesare nel De Bello Gallico e dal poeta Claudio Rutilio Namaziano. A margine dell'abitato di Giglio Porto, leggermente al di sotto del livello del mare, si trovano i resti della villa romana dei Domizi Enobarbi: si tratta di una vasta area che comprende una vasca a mare per la pescicultura, mura perimetrali e criptoportici, resti di opus sectile, mosaico, affreschi, terrazza stellata di pertinenza, strutture lungo mare con serie di arcate e una lunga terrazza pensile; l'intera area è denominata 'I castellari di Giglio Porto'.

Nelle epoche successive fu governata da varie famiglie nobili dell’Italia centrale e dal 1264 dal governo pisano, che dovette poi cederla ai Medici. Nei pressi dei resti romani si trova una torre medievale, denominata 'Torre saracena'; ad un'estremità della spiaggia di Giglio Campese si trova la Torre del Campese, costruita in epoca bassomdedievale in funzione anti-saracena, oggi restaurata ma adibita a residenza privata. Gli attacchi saraceni continuarono fino al 1799. All'interno dell'abitato di Giglio Castello e in posizione preminente si trova la Rocca medicea, recentemente restaurata. All’interno della Chiesa di San Pietro Apostolo a Giglio Castello si trova un crocefisso d’avorio attribuito al Giambologna.


[modifica] Economia e turismo

A lungo e fino alla metà del XX secolo l'economia dell'isola si basò sull'agricoltura e su una cava di pirite piuttosto importante.

Negli ultimi decenni il turismo è senza dubbio divenuto la principale voce dell'economia dell'isola. La stagione dura dalla fine di aprile all'inizio di ottobre; le provenienze dei turisti sono diversificate: si tratta principalmente di famiglie italiane del centro-nord e del Nord Europa, ma una quota molto significativa è formata da cittadini romani (soprattutto nei finesettimana).


[modifica] Cultura, ricorrenze e feste popolari

  • A Giglio Porto ricorre il 10 agosto il patrono San Lorenzo con spettacoli pirotecnici, serate danzanti, il tradizionale Palio Marinaro e la processione a mare.
  • Show, concerti, spettacoli in piazza e fuochi d'artificio a Giglio Campese il 16 agosto per il patrono San Rocco.
  • Il 15 settembre ricorre a Giglio Castello la festa del patrono San Mamiliano, con la tradizionale processione, il Palio degli Asini e la tradizionale quadriglia.


[modifica] Amministrazione

Vista del Giglio dall'Argentario
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Vista del Giglio dall'Argentario
  • Sindaco: Attilio Brothel, dal 06/2004 (primo mandato).
  • Comune: Via Vittorio Emanuele 2 - 58013
  • Centralino 0564 80.60.64
  • Fax 0564 80.63.49
  • Classificazione climatica: zona D, 2084 GR/G



[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


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