Pietro Mascagni
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Pietro Mascagni (Livorno 7 dicembre 1863 – Roma, 2 agosto 1945) è stato uno dei maggiori compositori italiani . Visse a cavallo tra Ottocento e Novecento e il successo formidabile ottenuto nel 1890 con il suo primo capolavoro - la Cavalleria rusticana - non fu tuttavia eguagliato dalle opere seguenti, seppure di fattura sempre pregevole e molte delle quali entrate stabilmente nel repertorio, come ad esempio Iris.
Fu anche direttore d'orchestra
Mascagni compose la musica di quindici opere, di un'operetta e di molti brani sia per orchestra che vocali, canzoni, romanze e musica per solo pianoforte.
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[modifica] Biografia
Pietro Mascagni, a volte ingiustamente svalutato, è stato un grande musicista e livello internazionale. Basti ascoltare Cavalleria Rusticana o L'Amico Fritz o Lodoletta o il Guglielmo Ratcliff per rendersi conto del suo eccezionale estro musicale. Nasce a Livorno nel 1863, in Piazza delle Erbe. Dopo aver ultimato gli studi ginnasiali, ai quali aveva affiancato anche lo studio del pianoforte e del canto, dal 1876 in poi Mascagni decide di dedicarsi completamente agli studi musicali, seguendo gli insegnamenti di Alfredo Soffredini, fondatore dell'Istituto Musicale Livornese.
Nel 1880 le sue prime composizioni di musica sinfonica e sacra, tra le quali la Sinfonia in fa maggiore, Elegia per soprano, violino e pianoforte, Ave Maria per soprano e pianoforte, Pater Noster per soprano e quintetto d'archi.
Nel 1881 la sua cantata "In filanda" a quattro voci soliste e la cantata "Alla gioia", sul testo di Friedrich Schiller.
Nel 1882 parte per Milano, supera l'esame d'ammissione al Conservatorio e comincia a frequentare l'ambiente artistico milanese. Qui conosce Giacomo Puccini e Amilcare Ponchielli.
Il suo rapporto con l'ambiente del conservatorio, però, non tarda a farsi critico. Dopo un diverbio con il direttore, Mascagni decide di abbandonare sia l'Istituto che gli studi di musica. Per qualche anno sbarcherà il lunario come direttore d'orchestra in compagnie d'operetta.
Nel luglio del 1888 si iscrive ad un concorso indetto dalla casa editrice Sonzogno, per un opera in un singolo atto. Mascagni sceglie come argomento la "Cavalleria rusticana" di Giovanni Verga. Come librettisti il livornese, ed amico personale, Giovanni Targioni-Tozzetti (1863-1934) e Guido Menasci (1867-1925).
Nel 1890 la "Cavalleria rusticana" viene proclamata vincitrice del concorso (su 73 partecipanti) ed il 17 maggio debutta al Teatro Costanzi di Roma, ottenendo un successo clamoroso di pubblico. Il successo si ripete in ogni teatro, in ogni località, nella quale viene da allora rappresentata. L'anno seguente, il 1891, vede il debutto di un'altra opera al Costanzi di Roma, "L'amico Fritz".
Negli anni a seguire inizia a collaborare con Luigi Illica per la stesura dell' "Iris", commissionata dall'editore Ricordi. Gli stessi autori lavorano insieme ad un altro progetto, "Le maschere", per un' altra casa editrice, la Sonzogno. Nel frattempo continua con il suo lavoro di direttore d' orchestra, dirigendo, tra l'altro, sei concerti alla Scala (dove, per la prima volta in Italia, eseguirà la Patetica di Piotr Ilič Čaikovskij) e una sua composizione, per orchestra e soprano, il poema sinfonico, "A Giacomo Leopardi" (in occasione della celebrazione del centanario della nascita del poeta). Nel novembre del 1898, di nuovo al Teatro Costanzi di Roma, la prima di "Iris", diretta dallo stesso Mascagni.
Dal 1899 al 1900 le sue tournée in qualità di direttore d' orchestra lo portano a Pietroburgo, Vienna e negli Stati Uniti. Dopo il debutto poco lusinghiero de "Le maschere", che aveva debuttato in contemporanea in sei città diverse (Roma, Milano, Venezia, Torino, Genova, Verona), va a Vienna su invito di Gustav Mahler, dove, al Teatro Imperiale, dirige il "Requiem" di Giuseppe Verdi, per ricordare la scomparsa del musicista. Seguono altre tournées in Europa e negli Stati Uniti, fino a che, nel 1903, assume la carica di Direttore della Scuola Nazionale di Musica di Roma, alla quale affiancherà. a partire dal 1909, anche la direzione artistica del Teatro Costanzi. Questo doppio incarico non impedirà a Mascagni di continuare i suoi viaggi di lavoro per il mondo, comprese due tournées in Sud America, durate diversi mesi.
Nel 1927 Mascagni riceve la delega dal Governo in qualità di rappresentante dell'Italia in occasione delle celebrazioni per il centenario della morte di Ludwig Van Beethoven, che avranno luogo a Vienna. Due anni dopo, nel 1929, viene inaugurata la Reale Accademia d'Italia e Mascagni viene insignito del premio prestigioso, insieme a Luigi Pirandello, Guglielmo Marconi, Gabriele D'Annunzio ed Enrico Fermi. Il 16 gennaio 1935 viene rappresentata alla Scala "Nerone", l'ultima opera di Mascagni, con il librettista Targioni-Tozzetti. In occasione del cinquantenario di "Cavalleria rusticana", l'opera è incisa su disco. Tra il 1943 e il 1944 termina la sua carriera di direttore al Teatro Costanzi di Roma.
Il 2 agosto 1945, Pietro Mascagni muore, nella camera del suo appartamento all'Hotel Plaza di Roma (sua residenza stabile dal 1927).
Un grand'uomo, che dettò la moda del suo tempo, famoso in tutto il mondo, celebre come musicista e come uomo. Quei suoi capelli ambigui che han dato il nome alla "pettinatura alla mascagni", quel vezzo di non farsi crescer mai la barba, che ha investito gli uomini del pianeta, e le sue fulminanti battute fanno di lui un uomo straordinario, oltre che un impeccabile musicista, la cui musica commuove e diverte, infonde gioia e malinconia e fa apparir fantrasiose visioni di suggestivi paesini siciliani e sentimentali tramonti francesi, fitte nebbie scozzesi e strade piastrellate della Roma antica. Il suo talento l'ha fatto entrare a pieno titolo nell'Olimpo dei grandi operisti, e lo si immagina tra Rossini e Bellini, tra Verdi e Puccini, tra Wagner e Bizet. Ed eccolo lì, che ci sorride, con la mano del direttor d'orchestra sventolante in aria e lo sguardo penetrante che colpisce il cuore. Ave, Mascagni, l'Italia ti onori in eterno, come Dio vorrà, e così sia!
[modifica] Le opere
- Cavalleria rusticana (17 maggio 1890 Teatro Costanzi, Roma) libretto: [1], [2]
- L'amico Fritz (31 ottobre1891 Teatro Costanzi, Roma) libretto: [3]
- I Rantzau (10 novembre 1892 Teatro La Pergola, Firenze)
- Guglielmo Ratcliff (16 febbraio 1895 Teatro alla Scala, Milano) [composta tra il 1885 ed i primi 1890] libretto: [4]
- Silvano (25 marzo 1895 Teatro alla Scala, Milano)
- Zanetto (2 marzo 1896 Liceo Musicale, Pesaro) libretto: [5]
- Iris (22 novembre 1898 Teatro Costanzi, Roma) libretto: [6]
- Le maschere (17 gennaio 1901 Teatro Carlo Felice, Genova - Teatro Regio, Torino - Teatro alla Scala, Milano - Teatro La Fenice, Venezia - Teatro Filarmonico, Verona - Teatro Costanzi, Roma)
- Amica (16 marzo 1905, Monte Carlo) libretto: [7]
- Isabeau (2 giugno 1911 Teatro Coliseo, Buenos Aires)
- Parisina (15 dicembre 1913 Teatro alla Scala, Milano) libretto: [8]
- Lodoletta (30 aprile 1917 Teatro Costanzi, Roma) libretto: [9]
- Sì (13 dicembre 1919 Teatro Quirino, Roma) [operetta]
- Il piccolo Marat (2 maggio 1921 Teatro Costanzi, Roma)
- Pinotta (23 marzo 1932 Casinò, Sanremo) adattata dalla cantata "In filanda" (1881)
- Nerone (16 gennaio 1935 Teatro alla Scala, Milano) con musica scritta tra il 1890 e il 1930
[modifica] Bibliografia
- Gherardo Ghirardini, Invito all'Ascolto di Mascagni, Milano, Mursia 1988