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John Kennedy - Wikipedia

John Kennedy

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Immagine ufficiale di John Fitzgerald Kennedy
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«Non chiedete cosa possa fare la patria per voi: chiedete cosa potete fare voi per la patria»
(J.F.Kennedy)

John Fitzgerald Kennedy, o semplicemente John Kennedy o JFK (Brookline, Massachusetts, 29 maggio 1917 - Dallas, Texas, 22 novembre 1963), è stato il 35esimo Presidente degli Stati Uniti.

Candidato del Partito Democratico, vinse le Elezioni Presidenziali del 1960 e succedette al generale Dwight D. Eisenhower. Assunse la carica il 20 gennaio del 1961 e la mantenne fino alla sua scomparsa, avvenuta per mano assassina nelle strade di Dallas. Alla sua morte, gli subentrò il vicepresidente in carica, Lyndon B. Johnson.

Kennedy è stato il primo (e al momento unico) Presidente degli Stati Uniti di religione cattolica. Fu anche il primo presidente americano ad essere nato nel XX secolo ed il più giovane a morire ricoprendo la carica.

Per il suo carisma e il suo stile, la sua attenzione alle istanze sociali, ai diritti umani e la sua capacità di governo negli anni della guerra fredda - nonché per le tragiche circostanze della sua morte - Kennedy rimane uno dei presidenti statunitensi più amati, ed è considerato da molti un'icona del XX secolo. La sua breve presidenza fu segnata da alcuni eventi molto rilevanti, che ne misero alla prova le doti politiche e lo videro protagonista sulla scena internazionale: lo sbarco nella Baia dei Porci, la Crisi dei missili di Cuba, la costruzione del Muro di Berlino, la Corsa al controllo dello Spazio, gli antefatti della Guerra del Vietnam e l'affermarsi del Movimento per i Diritti civili degli Afro-Americani.

Tutto il mondo pianse la sua prematura scomparsa, avvenuta in circostanze che non sono state mai del tutto chiarite mentre, assieme alla moglie - la first lady Jacqueline, percorreva su un'auto scoperta le strade di Dallas. Le inchieste ufficiali promosse dal Governo americano hanno indicato Lee Harvey Oswald come unico responsabile ed esecutore materiale dell'assassinio; tuttavia, numerose ricostruzioni alternative dei fatti, in contrasto con la versione ufficiale, sostengono o che Oswald avesse agito all'interno di una cospirazione o che addirittura non fosse coinvolto nell'attentato.


Indice

[modifica] L'infanzia e l'educazione

Kennedy è nato a Brookline, nel Massachusetts, da Joseph P. Kennedy e Rose Fitzgerald, esponenti di due famiglie irlandesi molto in vista di Boston (il nonno materno fu a lungo sindaco della città). Da ragazzo John, soprannominato da tutti "Jack" frequentò la "Dexter School" e in seguito al trasferimento della famiglia Kennedy da Boston a New York, seguì il trasferimento alla "Canterbory School" di New Milford, una scuola gestita da sacerdoti cattolici. Lì, John Kennedy ebbe una breve esperienza di scoutismo.

Poi un ulteriore trasferimento al Choate Rosemary Hall, un collegio di Wallingford, nel Connecticut. Nell'autunno del 1935 si iscrisse all'università di Princeton ma fu costretto a lasciarla durante le vacanze di Natale, dopo aver contratto l'itterizia. L'autunno successivo iniziò a frequentare l'università di Harvard. Durante gli anni universitari, Kennedy visitò l'Europa due volte, recandosi nel Regno Unito, dove il padre esercitava la carica di ambasciatore.

Nel 1938 Kennedy scrisse la sua tesi sul ruolo britannico nel patto di Monaco. Si laureò con lode nel giugno del 1940. Nel 1937 iniziò una cura a base di steroidi per controllare la colite; nel 1938 era affetto da osteoporosi della spina dorsale inferiore [1].

[modifica] Servizio militare

Nella primavera del 1941, Kennedy si arruola volontario nell'esercito, ma viene riformato, principalmente per via della sua spina dorsale. Tuttavia, con l'aiuto degli agganci del padre, la marina degli Stati Uniti lo accetta nel settembre dello stesso anno. Partecipa a diverse missioni nel teatro del Pacifico e consegue il grado di luogotenente in comando ad un cacciatorpediniere.

Il 2 agosto, 1943, la nave di Kennedy, la PT-109, fu colpita dai giapponesi ad ovest di New Georgia (vicino alle Isole Salomone). Kennedy fu scagliato attraverso il ponte riportando danni alla già malandata schiena. Riuscì tuttavia a trascinare con sé per tre miglia nell'oceano un uomo ferito, giungendo su un'isola dove il suo equipaggio trovò soccorso. Per questa azione Kennedy ricevette una medaglia, la Navy and Marine Corps Medal con la seguente motivazione

Per l'eroismo mostrato nel soccorso di tre uomini in seguito all'attacco ed all'affondamento della sua nave, mentre tentava di attaccare un bombardiere giapponese nell'area delle Isole Salomone la notte tra l'1 ed il 2 agosto 1943. Il luogotenente Kennedy, capitano della nave, ha diretto i soccorsi per l'equipaggio e salvato personalmente tre uomini, uno dei quali ferito seriamente. Nei sei giorni successivi è riuscito a portare tutto il suo equipaggio sulla terraferma e, dopo aver nuotato molte ore per assicurare loro aiuto e cibo, è riuscito a portare in salvo gli uomini. Il suo coraggio, la sua resistenza e l'eccellente comando hanno contribuito a salvare diverse vite e continua la migliore tradizione della Marina degli Stati Uniti.

Le altre decorazioni della Seconda Guerra Mondiale di Kennedy includono la Purple Heart, l'Asiatic-Pacific Campaign Medal, e la World War II Victory Medal. Venne congedato con onore all'inizio del 1945, solo qualche mese prima della resa giapponese.

Nel maggio del 2002 una spedizione National Geographic trova ciò che si crede essere il relitto del PT-109 al largo delle Isole Salomone .

[modifica] Gli inizi della carriera politica

Dopo la seconda guerra mondiale fece il suo ingresso in politica, in parte anche per compensare il vuoto lasciato dal popolare fratello Joseph Jr., su cui la famiglia Kennedy puntò molte delle sue speranze, ma che venne ucciso in guerra. Nel 1946 il deputato James M. Curley lasciò il suo seggio, corrispondente ad un distretto elettorale a grande maggioranza democratica, per diventare sindaco di Boston; Kennedy corse per quel seggio e batté il rivale repubblicano con un ampio margine. Fu rieletto due volte, con risultati spesso contrastanti rispetto a quelli del presidente Harry S. Truman e del resto del Partito Democratico.

Nel 1952 Kennedy si candidò per il Senato con lo slogan "Kennedy farà di più per il Massachusetts". Con una vittoria a sorpresa, sconfisse il favorito candidato Repubblicano Henry Cabot Lodge, Jr. con un margine di soli 70.000 voti. Kennedy si oppose all'aggressiva campagna del senatore Joseph McCarthy per epurare le sospette spie sovietiche e comuniste infiltrate nel governo statunitense. McCarty era un amico del padre di Kennedy ed il suo fratello più giovane, Robert, aveva lavorato per un breve tempo per McCarty. Benché Kennedy fosse malato e non poté votare, il senato censurò McCarty con 65 voti contro 22.

Kennedy sposò Jacqueline Bouvier il 12 settembre 1953. Nei due anni successivi subì diverse operazioni alla spina dorsale e fu spesso assente dal senato. Durante questo periodo pubblicò il libro Profiles in Courage, in cui venivano raccontati otto casi in cui senatori statunitensi rischiarono le loro carriere pur di non rinnegare i loro ideali personali. Il libro vinse il premio Pulitzer del 1957 per le biografie.

Nel 1956 Kennedy propose la sua nomination per candidarsi alla vice-presidenza per il Partito Democratico, ma il partito gli preferì il delegato del Tennessee Estes Kefauver. Tuttavia gli sforzi di Kennedy fecero crescere la reputazione del giovane senatore nel partito.

[modifica] Elezioni presidenziali del 1960

Il discorso d'inaugurazione di Kennedy
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Il discorso d'inaugurazione di Kennedy

Nel 1960 Kennedy dichiarò il suo intento di correre per la presidenza degli Stati Uniti. Nelle elezioni primarie del Partito Democratico si contrappose al senatore Hubert H. Humphrey del Minnesota, al senatore Lyndon B. Johnson del Texas e ad Adlai Stevenson II, candidato democratico nel 1952 e nel 1956, che pur non correndo ufficialmente era uno dei favoriti. Kennedy vinse le elezioni primarie in Stati chiave come il Wisconsin e la West Virginia e giunse da favorito alla Convention Democratica nel 1960.

Il 13 luglio 1960 il partito Democratico nominò Kennedy candidato alla presidenza. Kennedy chiese a Lyndon Johnson di essere il suo candidato alla vice presidenza, nonostante gli scontri tra i due durante le elezioni primarie. Johnson, contrariamente alle previsioni dello staff di Kennedy, accettò.

In settembre e in ottobre, Kennedy si confrontò con il candidato Repubblicano alla presidenza Richard Nixon nel primo dibattito presidenziale mai trasmesso alla televisione. Durante il dibattito Nixon apparve teso e mal rasato, mentre Kennedy trasmise un'immagine composta e sicura. Kennedy fu ritenuto da tutti il vincitore del confronto, nonostante gli osservatori avessero considerato i due sostanzialmente alla pari in termini di oratoria. Il confronto televisivo Kennedy-Nixon è stato ritenuto un punto di svolta nella comunicazione politica: il momento in cui il medium televisione inizia ad avere un ruolo decisivo ed il modo di presentarsi davanti alle telecamere diventa di capitale importanza per un candidato.

Nelle elezioni generali dell'8 novembre 1960, Kennedy batté Nixon in una competizione molto serrata, e all'età di 43 anni divenne il primo presidente cattolico ed il più giovane presidente eletto (Theodore Roosevelt era più giovane, ma divenne presidente subentrando a William McKinley quando questi fu assassinato).

[modifica] La presidenza

John F. Kennedy prestò giuramento come 35° presidente degli Stati Uniti il 20 gennaio 1961. Nel suo discorso inaugurale parlò del bisogno di tutti gli americani di essere cittadini attivi. Disse: « Non chiedete cosa può fare il vostro paese per voi, chiedete cosa potete fare voi per il vostro paese ». Chiese anche alle nazioni del mondo di unirsi nella lotta contro ciò che chiamò "i comuni nemici dell'umanità... la tirannia, la povertà, le malattie e la guerra".

[modifica] Politica estera

Kennedy e Eisenhower
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Kennedy e Eisenhower

Il 17 aprile 1961, l'amministrazione Kennedy implementò una versione modificata del piano di Dwight D. Eisenhower, (predecessore di Kennedy) per deporre Fidel Castro, leader socialista di Cuba. Durante l'amministrazione Eisenhower questo piano produsse l'esecuzione di numerosi attentati terroristici uno dei quali è rimasto involontariamente più noto: quello che portò alla realizzazione della famosa foto-icona del Che Guevara, scattata dal fotografo Korda durante i funerali di 75 cubani morti nell'esplosione di una nave. Con i Kennedy e il supporto della CIA si realizzò il piano "mangusta" che, oltre alla famosa tentata invasione della Baia dei porci, in cui 1.500 cubani anticastristi vennero sconfitti dalle forze regolari cubane, effetuò in 14 mesi 5.780 azioni terroristiche e 716 sabotaggi ad infrastrutture economiche cubane.

Il 13 agosto 1961, il regime sovietico al controllo della Germania dell'est eresse un muro che divideva Berlino est dal settore ovest della città per fermare l'esodo delle persone in fuga dalla collettivizzazione forzata. Benché questa azione fosse in spregio agli accordi siglati dalle "quattro potenze", Kennedy non intraprese alcuna azione per fermarla e fece molto poco per impedire che il muro raggiungesse una lunghezza di 155 chilometri. Questo nonostante che due mesi prima (il 15 giugno 1963) durante la sua visita a Berlino avesse tenuto un discorso pubblico che sarebbe divenuto uno dei momenti simbolo della Guerra Fredda:

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«Ci sono molte persone al mondo che non comprendono, o non sanno, quale sia il grande problema tra il mondo libero e il mondo comunista. Lasciateli venire a Berlino! Ci sono alcuni che dicono che il comunismo è l'onda del futuro. Lasciateli venire a Berlino! Ci sono alcuni che dicono che, in Europa e da altre parti, possiamo lavorare con i comunisti. Lasciateli venire a Berlino! E ci sono anche quei pochi che dicono che è vero che il comunismo è un sistema maligno, ma ci permette di fare progressi economici. Lasst sie nach Berlin kommen! Lasciateli venire a Berlino! [...] Tutti gli uomini liberi, ovunque essi vivano, sono cittadini di Berlino, e quindi, come uomo libero, sono orgoglioso di dire, Ich bin ein Berliner! (sono un Berlinese)


Questi eventi portarono alla crisi dei missili di Cuba, che iniziò il 14 ottobre 1962, quando gli aerei-spia U-2 americani fotografarono un sito cubano dove era in costruzione una base missilistica sovietica. Kennedy si trovò di fronte un pesante dilemma: se gli Stati Uniti avessero attaccato il sito, avrebbero dato inizio ad una guerra nucleare con l'Unione Sovietica. Se non avessero fatto nulla, avrebbero avuto una permanente minaccia nucleare nella propria regione, in una vicinanza tale da rendere quasi impossibile un contrattacco qualora i nemici avessero attaccato per primi. E ancora, la paura che gli Stati Uniti apparissero deboli agli occhi del mondo.

Kennedy e Khruščёv
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Kennedy e Khruščёv

Molti ufficiali militari e ministri del governo fecero pressione per un attacco aereo, ma Kennedy ordinò un blocco navale ed avviò negoziati con i russi. Una settimana dopo raggiunse un accordo con il Segretario Generale Nikita Khruščёv. Khrushchev si accordò segretamente a ritirare i missili in cambio dell'impegno degli Stati Uniti a non invadere Cuba e a ritirare i propri missili nucleari dalla Turchia.

A seguito di questo incidente, che portò il mondo più vicino ad un conflitto nucleare di quanto fosse mai stato prima, Kennedy divenne più cauto nel confrontarsi col totalitarismo sovietico. Il 26 giugno 1963 visitò Berlino Ovest e tenne un pubblico discorso di critica contro la costruzione del muro. Il discorso è famoso per la sua famosa frase, pronunciata in tedesco, "Ich bin ein Berliner", che fu salutata dai berlinesi con una grande ovazione.

La percepita minaccia sovietica e l'erosione della posizione statunitense a livello mondiale erano una questione prominente e Kennedy cercò di porvi rimedio. Affrontò la minaccia che cresceva contro il governo del Vietnam del Sud inviando prima dei consiglieri militari e poi delle truppe nell'area, dando inizio alla guerra del Vietnam. Il programma di operazioni coperte del GVN (Sudvietnamiti), secondo le fonti tradizionali, venne progettato per imporre una "pressione progressiva e crescente" sul Nord, e iniziò su una scala piccola e sostanzialmente inefficace nel febbraio 1964. Il ruolo attivo degli USA nelle poche operazioni coperte che vennero portate avanti, fu essenzialmente limitato alla pianificazione, equipaggiamento ed addestramento delle forze del GVN coinvolte, ma le responsabilità degli USA per aver lanciato e condotto queste attività fu inequivoco e portò con se una implicita, simbolica e psicologica intensificazione dell'impegno statunitense. Come mostrato dalla documentazione storica Kennedy si oppose strenuamente ad ogni soluzione alternativa alla vittoria nello scenario vietnamita, linea che seguì anche Jonhson fino all'escalation finale. Successivamente gli esponenti del Partito Democratico si operano in ogni modo per preservare l'immagine di Kennedy indenne dalle disastrose conseguenze del sud-est asiatico che lui stesso aveva pianificato.

Noam Chomsky sostiene che Kennedy ordinò all'Aviazione USA di iniziare a bombardare il Vietman del Sud già nel 1962, usando insegne sudvietnamite, per mascherare il coinvolgimento statunitense. Egli inoltre accusò Kennedy di aver autorizzato l'uso del napalm, assieme ad altri programmi di distruzione delle coltivazioni, sempre in quella data, piuttosto che in una fase successiva della guerra. La visione tradizionale sostiene che "il reale e aumentato coinvolgimento statunitense nella Guerra del Vietnam", non avvenne fino al 1964.

Ritenendo che "coloro che rendono impossibile una rivoluzione pacifica rendono inevitabile una rivoluzione violenta", Kennedy cercò di contenere la diffusione dei sistemi totalitari in America Latina fondando la Alliance for Progress, che inviò aiuti alle nazioni in difficoltà e cercò di imporre un maggior rispetto dei diritti umani nella regione.

Preoccupato dai pericoli a lungo termine della contaminazione nucleare e della proliferazione delle armi nucleari, Kennedy spinse anche per l'adozione di un trattato (il Limited o Partial Test Ban Treaty) che proibisse i test nucleari in atmosfera. Gli Stati Uniti, il Regno Unito e l'Unione Sovietica furono i primi firmatari del trattato. Kennedy lo convertì in legge nel 1963 e da molti questa è ritenuta una delle maggiori conquiste della sua amministrazione.

Un altro esempio della convinzione di Kennedy della possibilità di migliorare il mondo senza ricorrere alla forza militare fu la creazione del programma dei Peace Corps, uno dei suoi primi atti da presidente. Attraverso questo programma - che ancora oggi esiste - cittadini statunitensi poterono offrirsi volontari per aiutare nazioni in via di sviluppo in aree quali l'educazione, l'agricoltura e la salute.

[modifica] Politica interna

Uno dei problemi interni agli Stati Uniti più pressanti durante l'era Kennedy fu la turbolenta fine della discriminazione razziale. La Corte Suprema statunitense si era pronunciata nel 1954 contro la segregazione razziale nelle scuole pubbliche, vietandola, tuttavia c'erano molte scuole, soprattutto negli stati meridionali, che non rispettavano questa decisione. Rimanevano inoltre in vigore le pratiche di segregazione razziale sugli autobus, nei ristoranti, nei cinema e negli altri spazi pubblici.

Migliaia di statunitensi di tutte le razze ed estrazioni sociali si unirono per protestare contro questa discriminazione. Kennedy, affascinato in parte anche dalle filosofie marxiste, sostenne l'integrazione razziale ed i diritti civili e chiamò inoltre a sé durante la campagna elettorale del 1960 la moglie dell'imprigionato reverendo Martin Luther King Jr., guadagnadosi il consenso della popolazione nera alla sua candidatura. Tuttavia, da presidente, temette che il grassroots movement avrebbe potuto irritare troppo i bianchi del sud ed inizialmente tese ad ostacolare il passaggio delle leggi sui diritti civili attraverso il Congresso, dominato da Democratici meridionali, allontandandosi dalle posizioni del movimento. Il risultato fu quello di venire accusato da molti leader dei movimenti per i diritti civili di non dar loro il sostegno promesso, qualcuno lo accusò di aver strumentalizzato i movimenti per i diritti civili in chiave meramente elettorale.

[modifica] La moneta di Stato

Il 4 giugno 1963, il presidente JFK firmò l'ordine esecutivo numero 11110 che ridava al governo USA il potere di emettere moneta senza passare attraverso la Federal Reserve, che è una banca privata. Teoricamente la riserva di una moneta può essere qualunque cosa (metallo, petrolio o altro bene) che sia una certa percentuale del valore nominale (o visuale) delle monete circolanti. La riserva deve essere un bene con un ampio mercato, poiché se la moneta è garantita da riserva, qualunque detentore può richiedere la consegna di parte della riserva equivalente alle banconote che restituisce all'emittente. Tipicamente la riserva monetaria è d'oro; gli USA avevano emesso una quantità di monete dal dopoguerra tale che la loro pur ampia riserva d'oro non era sufficiente a garantirle. Ciò causò il gold standard di Nixon. In mancanza d'oro, Kennedy scelse una riserva monetaria d'argento. La moneta nel progetto di Kennedy aveva costo zero per lo Stato in quanto i certificati d'argento erano dollari USA, non obbligazioni sulle quali lo Stato pagava gli interessi. Viceversa la moneta della FED era prestata al Governo applicando il tasso di sconto. Diversamente dalla moneta della FED, era poi una moneta convertibile.

Con il provvedimento il Tesoro americano, un ente non privato, tornava ad emettere moneta come era avvenuto dalla fine della guerra di secessione fino agli anni '30 prima della costituzione dellla Federal Reserve. Presso la Corte Suprema non furono sollevati quesiti di anticostituzionalità contro questo provvedimento.

L'ordine dava al Ministero del Tesoro il potere "di emettere certificati sull'argento contro qualsiasi riserva d'argento, argento o dollari d'argento normali che erano nel Tesoro". Questo voleva dire che per ogni oncia di argento nella cassaforte del Tesoro, lo Stato poteva mettere in circolazione nuova moneta. In tutto, Kennedy mise in circolazione banconote per 4,3 miliardi di dollari. Le conseguenze furono enormi. Kennedy stava per mettere fuori gioco la Federal Reserve Bank di New York. Se fosse entrata in circolazione una quantità sufficiente di questi certificati basati sull'argento, questa avrebbe eliminato la domanda di banconote della Federal Reserve. Questo sarebbe accaduto perché i certificati argentiferi sono garantiti da argento mentre le banconote della Federal Reserve non sono garantite.

È l'inverso di quanto afferma la Legge di Gresham, per la quale "la moneta cattiva scaccia quella buona"". Di solito i pochi consapevoli del maggior valore della moneta convertibile provvedono a tesaurizzarla. Quando quella non convertibile, inflazionata, perderà il suo valore e si svaluterà, utilizzeranno l'oro o le monete in metallo prezioso per i pagamenti (e comunque la ricchezza così tesaurizzata manterrà il suo potere d'acquisto). Tendenzialmente, la moneta buona (convertibile) di un certificato di deposito sarebbe stata tesaurizzata, a meno di una consapevolezza diffusa del suo valore maggiore di quello delle monete della FED, che avrebbe portato al rifiuto della vecchia moneta. Questo fatto accadeva in periodi in cui si passava da monete in metalli preziosi con un valore intrinseco a monete di carta, e quando la generazione di detentori della moneta è abituata a chiederne la convertibilità.

La generazione di Kennedy utilizzava monete senza valore intrinseco già dai primi del novecento; il gold standard non creò un rifiuto di una moneta non garantita d'oro; uguale indifferenza accolse la novità di Kennedy. Un minimo di cittadini prima del gold standard esercitava il diritto alla convertibilità della moneta, e ugualmente in pochi chiedevano argento contro "certificati d'argento" al tempo di Kennedy.

L'ordine esecutivo 11110 avrebbe probabilmente impedito al debito pubblico di raggiungere il livello attuale, poiché avrebbe dato al Governo la possibilità di ripagare il debito pubblico senza utilizzare la Federal Reserve e senza essere gravato dall'interesse richiesto per la creazione di nuova moneta (Tasso di sconto). Il debito pubblico cresce in quanto gli Stati chiedono nuovi prestiti di moneta non solo per le necessità correnti, ma per ripagare gli interessi. L'ordine esecutivo 11110 dava agli USA la possibilità di crearsi la propria moneta garantita da argento. Dopo che Kennedy fu assassinato, dopo appena cinque mesi, non vennero più emessi certificati garantiti da argento. L'ordine esecutivo non venne mai cancellato da nessun presidente attraverso un altro ordine esecutivo, quindi è ancora valido anche se non viene utilizzato.

[modifica] Supporto al programma spaziale

Kennedy voleva intensamente che fossero gli Stati Uniti a guidare l'esplorazione dello spazio. L'Unione Sovietica era più avanti degli Stati Uniti nella conoscenza dei viaggi spaziali e Kennedy era convinto che gli Stati Uniti avrebbero potuto colmare il divario. Disse che "nessuna nazione che aspiri ad essere alla guida della altre può attendersi di rimanere indietro nella corsa per lo spazio".

Kennedy chiese al Congresso di finanziare il Programma Apollo per oltre 22 miliardi di dollari, con lo scopo di portare un uomo statunitense sulla Luna entro la fine della decade. "Abbiamo scelto di andare sulla Luna e di fare altre cose, non perché sono facili, ma perché sono difficili", disse Kennedy. Sei anni dopo la sua morte questo obiettivo fu infine raggiunto.

[modifica] Immagine, vita sociale e famiglia

Sia Kennedy che la moglie "Jackie" furono molto giovani in confronto alle precedenti coppie presidenziali e furono figure molto popolari, venne loro tributata un'attenzione più simile a quella riservata a cantanti rock ed a stelle del cinema, più che ad un politico ed a sua moglie. Influenzarono persino la moda dell'epoca e loro fotografie comparivano spesso nei rotocalchi dell'epoca.

I Kennedy portarono una ventata di vita nuova nell'atmosfera della Casa Bianca. Convinti che la Casa Bianca fosse un luogo dove celebrare la storia, la cultura e le conquiste americane, invitarono regolarmente artisti, scrittori, scienziati, poeti, musicisti, attori, atleti e vincitori di premi Nobel. Jacqueline Kennedy inoltre riarrangiò quasi tutte le stanze della Casa Bianca con nuovi arredi e pezzi d'arte.

La Casa Bianca sembrò anche un luogo più gioioso per via della presenza dei due figli piccoli della coppia, Caroline e John Jr. (che sui rotocalchi verrà erroneamente chiamato John-John). Nel prato antistante la Casa Bianca i Kennedy misero una piscina ed una "casa sull'albero".

Dietro la facciata elegante, anche la vita privata dei Kennedy conobbe qualche tragedia, come la morte del neonato figlio Patrick, nell'agosto 1963.

Le informazioni rivelate successivamente alla morte di Kennedy non lasciano dubbi sul fatto che avesse avuto diverse relazioni extra-coniugali, tra le altre sembra anche con l'attrice Marilyn Monroe, nonché persino con personale femminile e visitatrici della Casa Bianca. In quegli anni non era solito mettere in pubblico questo tema e, nel caso di Kennedy, non fu mai discusso pubblicamente mentre era in vita.

Il carisma che Kennedy e la sua famiglia irradiavano, valsero alla sua amministrazione l'appellativo postumo di "Camelot".

[modifica] L'assassinio e gli sviluppi successivi

Per approfondire, vedi la voce Assassinio di John F. Kennedy.

Il presidente Kennedy fu assassinato a Dallas, in Texas, il 22 novembre 1963 alle 12:30, ora locale, mentre era in visita ufficiale alla città. Fu un evento straordinario e devastante per la vita di molti americani. "Dov'eri quando hanno sparato a Kennedy?" fu una domanda posta di frequente negli anni successivi e continuò a risuonare per decenni dopo il fatto.

Lee Harvey Oswald, venne arrestato alle 13:50, quindi alle 19:00 accusato di aver ucciso un poliziotto di Dallas ed alle 23:30 di aver ucciso il presidente "nel quadro di una cospirazione conservatrice" Oswald venne a sua volta ucciso nel seminterrato della stazione di polizia di Dallas da Jack Ruby, il proprietario di un night-club di Dallas noto alle autorità per i suoi legami con la mafia, prima di venire portato in tribunale. Ruby si difese sostenendo di essere un grande patriottico e di essere rimasto turbato dalla morte di JFK. Cinque giorni dopo la morte di Oswald, il presidente Lyndon B. Johnson creò la Commissione Warren, presieduta dal giudice Earl Warren, per indagare sull'omicidio (si veda anche John F. Kennedy assassination sulla wikipedia inglese per ulteriori dettagli sulle circostanze della morte di Kennedy).

Nel 1993, il libro Case Closed: Lee Harvey Oswald and the Assassination of JFK del giornalista investigativo Gerald Posner, analizzò le prove su cui si basano le principali teorie cospirative, concludendo che nulla di quanto si sa fino ad ora dimostra l'esistenza di un complotto.

Nel novembre del 2002 venne tolto il segreto alle cartelle cliniche di Kennedy, rivelando che i suoi problemi fisici erano più seri di quanto si pensasse in precedenza. Oltre a soffrire un dolore costante per la frattura di alcune vertebre, soffriva di disturbi digestivi della malattia di Addison. Kennedy veniva sottoposto ad iniezioni di procaina prima di ogni evento pubblico per poter apparire in salute. La spina dorsale di Kennedy era affetta da un'osteoporosi aggravata dalle iniezioni di corticosteroidi; questo lo constringeva ad usare un busto per alleviare il peso del corpo sulle vertebre inferiori. È stato ipotizzato che lo indossasse anche il giorno in cui venne ucciso - dopo essere stato colpito una prima volta il suo corpo sarebbe dovuto scivolare in una posizione in cui l'automobile gli avrebbe offerto una maggiore protezione, ma il busto mantenne il suo corpo in posizione eretta dando all'assassino il tempo di sparare il colpo fatale alla testa.

Il ritratto di Kennedy compare sulle monete da mezzo dollaro statunitense.

Il 14 marzo 1967 il suo corpo è stato portato al cimitero nazionale di Arlington.

Kennedy è il presidente statunitense che ha vissuto meno a lungo di tutti: 46 anni e 177 giorni.

[modifica] Voci correlate

[modifica] Film

La vita di Kennedy e le teorie cospirative successive alla sua morte sono state soggetto di numerosi film, tra cui si annoverano:

[modifica] Pubblicazioni su J.F.Kennedy

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

Presidenti degli Stati Uniti d'America
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