Commissione Warren
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La Commissione presidenziale sull'omicidio del Presidente Kennedy, conosciuta ufficialmente come Commissione Warren, fu costituita il 29 novembre, 1963, da Lyndon B. Johnson per indagare sull'omicidio del Presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy avvenuto il 21 novembre, 1963. Concluse che Lee Harvey Oswald agì da solo nell'uccisione di Kennedy. I risultati della Commissione si sono fin da allora dimostrati molto controversi e sono stati frequentemente contestati.
La Commissione prese il suo nome non ufficiale—Commissione Warren (the Warren Commission)— dal suo presidente, Earl Warren, che in quel momento era anche presidente della Corte Suprema degli Stati Uniti.
Indice |
[modifica] Indagine Generale
Dopo che Lee Harvey Oswald fu ucciso con un colpo di pistola, Il Presidente Johnson si consultò con diversi ufficiali governativi, la maggior parte per telefono, sulla necessità di avere una qualche forma di indagine sull'omicidio. Il 26 novembre 1963 il Washington Post pubblicò un editoriale sostenendo la formazione di una commissione investigativa.
Nel corso di quella settimana, il 29 novembre 1963, Johnson creò una commissione di indagine presieduta da Warren. Johnson chiamò le seguenti persone, chiedendo loro di far parte della commissione:
- Hale Boggs - Membro della Camera dei Rappresentanti (Democratico - Louisiana)
- John Sherman Cooper - Senatore (Repubblicano - Kentucky)
- Allen Dulles - Ex Direttore della CIA
- Gerald Ford - Membro della Camera dei Rappresentanti (Repubblicano - Michigan), in seguito Vice Presidente e poi Presidente degli Stati Uniti d'America; unico membro della commissione ad essere ancora vivo.
- John J. McCloy - Ex presidente e diplomatico della Banca Mondiale
- Richard Russell, Jr. - Senatore (Democratico) - Georgia)
Arlen Specter, in seguito Senatore della Pennsylvania, lavorò come avvocato dello staff per la commissione.
Durante l'indagine, la commissione ascoltò 552 testimoni e lesse i rapporti di 10 agenzie federali, inclusi i Servizi Segreti degli Stati Uniti, l'FBI, il Dipartimento di Stato, la CIA e informazioni militari. Le udienze furono vietate al pubblico, eccetto se richiesto direttamente dal testimone; solo due lo chiesero. Alcuni dei testimoni resero degli affidavit; due dettero solo delle dichiarazioni scritte. Il 27 settembre [1964]], dopo 10 mesi di indagini, fu pubblicato il Rapporto della Commissione Warren.
[modifica] Risultati
Il rapporto concluse che Lee Harvey Oswald era l'unico responsabile dell'omicidio di Kennedy e che la commissione non aveva trovato prove evidenti di un complotto—sia statunitenze che straniero—che coinvolgesse altre persone, gruppi o paesi. La teoria che Oswald avesse agito da solo viene comunemente e informalmente chiamata negli Stati Uniti "lone gunman theory" (teoria del bandito solitario).
[modifica] Gli eventi di Dealey Plaza
La commissione concluse che solo tre proiettili furono sparati durante l'omicidio e che Lee Harvey Oswald aveva sparato tutti e tre i proiettili dallo stabile adibito a magazzino di libri (Texas School Book Depository). Sottolineò che tre bossoli vuoti furono trovati nel covo del cecchino al sesto piano del deposito di libri, e il fucile fu trovato (con ancora una cartuccia in canna) al sesto piano.
La commissione determinò che:
- Era probabile che tutte i danni all'interno della limousine fossero dovuti soltanto a due proiettili, e quindi probabilmente un proiettile aveva mancato il corteo, ma non poté dire quale dei tre. Nel 1979 un'altra commissione del Congresso (House Select Committee on Assassinations) concordò che solo 2 spari avevano causato tutte le ferite.
- Il primo sparo colpì il Presidente Kennedy nella parte alta della schiena, uscì dalla gola, e probabilmente continuò la sua corsa causando tutte le ferite del Governatore John Connally.
- Il secondo sparo colpì fatalmente Kennedy alla testa, tra i 4,8 e i 5,6 secondi dopo.
La commissione concluse che il primo proiettile entrò dalla spalla di Connally, uscì dal petto, attraversò il suo polso, e finì nella sua coscia destra, e successivamente cadde fuori dalla lettiga all'ospedale. [1] Prove balistiche hanno suggerito che una tale traiettoria era possibile, e ci sono alcuni fotogrammi nella ripresa di Abraham Zapruder in cui la posizione e la reazione dei due uomini potrebbe essere coerente con questa ipotesi. L'altra commissione istituita nel 1979 (House Select Committee on Assassinations) concordò con questa teoria, ma non sui tempi esatti degli eventi.
[modifica] I Servizi Segreti censurati
Il rapporto della Commissione Warren al capitolo 8 dettaglia le debolezze dell'apparato di sicurezza dei Servizi Segreti degli Stati Uniti al momento dell'omicidio. Le procedure messe in atto sul posto e non solo, insieme con eventi accaduti quel giorno mostravano delle lacune nella sicurezza che resero possibile l'omicidio. Tra le altre ci furono:
- Mancata identificazione del 'personale autorizzato' alla polizia di Dallas (quelli che erano in piedi sui ponti o sui cavalcavia)
[2])
- Mancata ricerca di tutti gli stabili, finestre e tetti che circondavano il percorso del corteo [3] e il posizionamento degli agenti di polizia in base a questi risultati
- Controlli inadeguati nel passato di tutti coloro che potevano entrare in contatto con Kennedy e quelli che potevano essere una minaccia per Kennedy, in particolare Oswald, il cui rapporto dell'FBI avrebbe dovuto allertare i Servizi Segreti dei possibili rischi [4]
- L'assunzione che le misure di sicurezza prese nel 1936 per la visita a Dallas di Franklin Delano Roosevelt potessero essere usate come modello per la visita di Kennedy,
- Fornire un numero insufficiente di personale allo scopo di pianificare e garantire lo svolgimento sicuro del corteo
- Mancato utilizzo di un'auto con un tettuccio a prova di proiettile. Questo veicolo fu proposto nell'ottobre del 1963, ma non c'era disponibile un'auto simile alla Casa Bianca dal 1953, poiché la rimozione e la sostituzione del tettuccio sarebbe stata troppo sconveniente.
- Quando Johnson, mentre era al telefono con il Direttore dell'FBI J. Edgar Hoover, chiese se Hoover avesse un veicolo con il tettuccio a prova di proiettile, Hoover rispose: "Si, certo." Johnson chiese di averne una, e gli fu risposto di sì. [5]
[modifica] Conseguenze
Le scoperte effettuate, spinsero i Servizi Segreti a modificare significativamente le proprie procedure di sicurezza.
Fin dal loro rilascio nel 1964, tutti gli archivi della Commissione Warren furono secretati al pubblico per 75 anni (fino al 2039) dal presidente in carica Johnson. Secondo il 'Assassination Records Review Board' (consiglio per il riesame delle prove sull'omicidio), i documenti relativi all'omicidio Kennedy che non siano stati ancora distrutti, saranno declassificati presumibilmente nel 2017.
Negli anni che seguirono la stesura dei report e dei 26 volumi di prove investigative nel 1964, la Commissione Warren è stata spesso criticata per alcuni suoi metodi, per omissioni importanti, e per le conclusioni—in particolare l'assenza di qualsiasi spiegazione sulla distruzione di prove cruciali da parte delle forze dell'ordine e dalle agenzie di spionaggio. Sembra che alcune spiegazioni siano state fatte a porte chiuse, ma non furono pubblicate nei rapporti. I risultati della commissione sono stati messi in questione in molti punti fin dalla loro pubblicazione.
Il consiglio per il riesame delle prove sull'omicidio (Assassination Records Review Board) fu creato nel 1992 dal JFK Records Act (Atto sui documenti di JFK) per raccogliere e conservare i documenti collegati con l'omicidio. Il suo rapporto finale sottolineò che:
-
- I dubbi a riguardo dei risultati dellla Commissione Warren non sono circoscritti solo ai normali cittadini. Molto prima del 1978, il Presidente Johnson, Robert Kennedy e quattro dei sette membri della Commissione Warren in qualche modo esposero, anche se talvolta solo ufficiosamente, il loro scetticismo riguardo alle conclusioni base della Commissione. [6]
Altre tre indagini governative degli Stati Uniti concordarono con le conclusioni della Commissione Warren che due spari avevano ucciso JFK da dietro: nel 1968 la giuria condotta dal procuratore generale Ramsey Clark, nel 1975 la Commissione Rockefeller, e nel 1978 la House Select Committee on Assassinations (HSCA), che riesaminarono le prove con l'aiuto di molti giursti. La HSCA incluse udienze del Congresso e al termine concluse, basandosi su prove acustiche successivamente rivelatesi inaffidabili, che Oswald uccise Kennedy probabilmente in un complotto. [7] La HSCA concluse che Oswald sparò i colpi uno, due e quattro, e che un omicida sconosciuto sparò il terzo colpo (che mancò il bersaglio) vicino all'angolo dello steccato che era sopra e di fronte sulla destra del Presidente Kennedy, nella prato di piazza Dealey. Tuttavia, anche queste conclusioni sono state criticate, specialmente perché si basavano troppo sulla prova acustica.
[modifica] Riferimenti
Inquest—The Warren Commission and the Establishment of Truth, Edward Jay Epstein, 1966, Viking Press.
Questo libro era originariamente una tesi di laurea. Spiega la formazione della Commissione Warren, chi sono i suoi membri e i ruoli di ciascuno.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni (in inglese)
- Il Rapporto della Commissione Warren (testo completo)
- Le Udienze della Commissione Warren (testo completo)
- Collegamento all'Assassination Records Review Board
- Collegamento alla House Select Committee on Assassinations
- Collegamento alla Commissione Rockefeller
- Collegamento alla Commissione Church
- Dalla sito della BBC inglese. Reperti video e audio dell'omicidio