Spazio
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Indice |
[modifica] In fisica
La nozione di spazio in fisica non è facile da dare. Diversi concetti usati per cercare di definire lo spazio sono elencati di seguito:
- la struttura definita da un insieme di "relazioni spaziali" tra oggetti.
- una molteplicità definita da un sistema di coordinate dove un oggetto può essere individuato.
- l'entità che impedisce a tutti gli oggetti dell'universo di toccarsi l'uno con l'altro.
Come si nota, queste "pseudo - definizioni" non sono molto soddisfacenti e perciò, considerato che in qualunque teoria è ovvio che non sia possibile dare una definizione di ogni cosa, conviene considerare il termine spazio, dato il suo aspetto basilare, come un concetto primitivo, accontentandosi di descriverlo solo indirettamente tramite le sue proprietà: si estende in ogni direzione attorno a noi, ha 3 dimensioni, è omogeneo, isotropo, etc.
Nella fisica classica, lo spazio è uno spazio euclideo tridimensionale, dove ogni posizione può essere descritta usando tre coordinate. Tale spazio è omogeneo e isotropo per cui un punto dello spazio vale un altro per la verifica dei fenomeni fisici e non esiste una posizione privilegiata. Si parla, in questo caso, di simmetria di traslazione e di simmetria sferica.
La relatività generale esamina lo spaziotempo piuttosto che lo spazio; lo spaziotempo è modellato come una molteplicità quadridimensionale.
Le questioni filosofiche riguardanti lo spazio comprendono: lo spazio è assoluto o puramente relazionale? Lo spazio possiede una geometria corretta, o la geometria dello spazio è solo una convenzione? Eminenze storiche che hanno preso parte a questo dibattito comprendono Isaac Newton (lo spazio è assoluto), Gottfried Leibniz (lo spazio è relazionale), e Henri Poincaré (la geometria spaziale è una convenzione). Recentemente poi è emersa anche la questione sollevata dalla teoria della gravitazione quantistica: lo spazio-tempo è assoluto (teoria delle stringhe) o è quantizzato (gravitazione quantistica a loop)?
Due importanti esperimenti mentali, o gedankenexperiment, connessi a queste questioni sono il "secchio di Newton" e il "disco di Poincaré".
[modifica] In astrofisica
Lo spazio è una porzione relativamente vuota di universo, posta al di fuori dell'atmosfera dei pianeti. Viene a volte chiamato "spazio esterno" per distinguerlo dallo spazio aereo e dalle locazioni terrestri.
Poiché l'atmosfera terrestre non cessa improvvisamente, ma si assottiglia gradualmente, non esiste un confine definito tra atmosfera e spazio. Negli Stati Uniti, chiunque viaggi ad un'altitudine superiore a 80 chilometri viene definito astronauta. La quota di 120 chilometri marca il confine in cui gli effetti atmosferici diventano avvertibili durante il rientro. 100 chilometri è un'altra quota spesso utilizzata come confine tra atmosfera e spazio.
[modifica] In matematica
In matematica, il concetto di spazio è estremamente importante e generale. I componenti di uno spazio obbediscono, tipicamente, ad una qualche struttura addizionale. Gli spazi che risultavano avere una qualche proprietà interessante sono stati indicati con il nome del loro scopritore; tale consuetudine, però, ha inviso nomi più adatti in base alle caratteristiche dello spazio.
Ad esempio si veda spazio euclideo, ovvero lo spazio della nostra vita quotidiana, che nella Teoria della Relatività di Einstein viene sostituito dall'aggiunta del tempo dallo spazio a 4 dimensioni detto spazio di Minkowski. Uno tra i più generali è, invece, lo spazio topologico.
[modifica] In psicologia
Il termine "spazio interiore" è a volte erroneamente usato per descrivere il contenuto della mente umana. Questa dello "spazio interno" invero è una metafora: che carattere avrebbe questo spazio interiore o altrimenti detto interno o interiorità? La mente poi occupa dello spazio? Parrebbe di no. La mente non è come il vuoto di un contenente come se nella scatola cranica ci fosse il cervello e nel cervello una mente.
Il termine "spazio interiore" non è allora che l'ingenua e non pensata metafora di uno spazio esterno, come se dovesse esserci un dentro perché c'è un fuori (il corpo). Ma a uno sguardo più attento non è così.
Certi concetti, non presenti in psicologia ma ben radicati nel luogo comune, dovrebbero essere se non emendati almeno riformati ed epistemologicamente fondati.
[modifica] Nel buddhismo
Secondo il punto di vista del buddhismo, lo spazio è senza tempo e presente ovunque come tutte le qualità inerenti alla mente stessa. Lo spazio contiene conoscenza, sperimenta felicità e si esprime in modo gioioso e pieno di significato. Riconoscere questo spazio in sé ed in ogni cosa è raggiungere la piena illuminazione. Spesso erroneamente interpretato come un niente, una mancanza o un buco nero, esso invece connette ogni cosa. Dal Buddha lo spazio viene definito vacuità che comprende e riconosce tutti i tempi e tutte le direzioni.
[modifica] In ortografia
In alcune ortografie, uno spazio è un'area vuota che serve come punteggiatura per separare le parole.
[modifica] Bibliografia
- Carlo Rovelli, Che cos'è lo Spazio? Che cos'è il Tempo, Di Renzo Editore, 2004
- Carlo Rovelli, What is Space? What is Time?, Di Renzo Editore, 2006,
[modifica] Voci correlate
Per la fisica:
Per l'astrofisica:
- astronomia
- astrofisica
- scienze dello spazio
- colonizzazione spaziale
- volo spaziale
Per la matematica:
- spazio vettoriale
- spazio euclideo
- spazio di Banach
- spazio di Hilbert
- spazio uniforme
- spazio metrico
Per il Buddhismo: