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MiG-23 - Wikipedia

MiG-23

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Mikoyan-Gurevich MiG-23ML
'Flogger G'

Un MiG-23 ripreso in volo il 1° maggio 1989
Descrizione
Ruolo Caccia intercettore
Equipaggio 1
Primo volo 10 giugno 1967
Entrata in servizio
Costruttore Mikoyan-Gurevi&#265
Esemplari costruiti {{{esemplari}}}
Dimensioni
Lunghezza 18,15 m
Apertura alare da 8,17 m a 14,25 m
Angolo di freccia alare {{{freccia_alare}}}
Altezza 4,82 m
Superficie alare da 34,16 m² a 37,35 m²
Pesi
A vuoto 10.845 kg
Carico
Massimo al decollo 18.900 kg
Propulsione
Motore Turboventola singola: Tumanskij R-29B munita di postbruciatore
Potenza {{{potenza}}}
Spinta 12.475 kg (senza postbruciatore)
Prestazioni
Velocità massima 2,35 Mach ad alte quote
Autonomia 2.550 km
Raggio d'azione {{{raggio}}}
Tangenza 18.600 m
Capacità di carico {{{capacità}}}
Armamento
Mitragliatrici cannone GSh-23L (ГШ-23Л) da 23 mm a due canne
Cannoni {{{cannoni}}}
Piloni {{{piloni}}}
Bombe gondole per razzi da 55 mm (UB-16-57 e UB-32-57) e bombe in caduta libera fino a 500 kg, per un massimo di 2.000 kg di carico su 4 piloni
Missili R-23, R-24 (massimo 2) e R-60 (massimo 4)
Altro Un serbatoio da 800 litri contenente 639 kg di carburante
Note
La lista di aerei militari presenti su wiki
Progetto:Aviazione


Il Mikoyan-Gureviĉ MiG-23 (Микояна и Гуревича МиГ-23 in caratteri cirillici) è un apparecchio da caccia e da intercettazione di produzione sovietica. Il suo nome NATO è 'Flogger'.


Indice

[modifica] Breve storia

Il MiG-23 è un tipico prodotto dell'industria aeronautica sovietica della fine degli anni '60. Il successore di Mikoyan alla guida dell'OKB MiG, Rotislav Belyakov, lo definì "un ottimo progetto", e sicuramente molte delle sue qualità erano dovute alle ali a geometria variabile. Questa configurazione, a prezzo di un certo aumento di peso, permette al pilota di adattare l'aeroplano alle condizioni del volo variando la freccia alare. Nel caso del MiG-23 il pilota ha a sua disposizione tre diverse posizioni della freccia alare: 16°, 45° e 72°.

I progetti risalgono agli anni 1961-64, e rispondevano alla richiesta di un nuovo aereo per affiancare i più vecchi MiG-21 nei ruoli di intercettore e caccia tattico. Adottava un motore più potente, che gli permetteva di raggiungere Mach 2,35, un sistema di ricerca e tracciamento all'infrarosso ed un radar potenziato. Il prototipo, denominato Ye-23/1, volò per la prima volta nel 1966 e si presentava come molto simile agli aeroplani di serie, se si esclude una curiosa fusoliera allungata per far spazio al motore Lyul'ka AL-7F-1, più lungo del Tumanskij R-27 che allora si pensava di impiegare e che non era ancora disponibile. Lo Ye-23 fu presentato al pubblico il 9 luglio dell'anno seguente durante l'annuale parata aerea di Domodedovo.

Nel 1971 cinquanta esemplari di preserie venivano forniti a un reggimento della V-VS, mentre gli esemplari di serie con motori Tumanskij, cominciarono a raggiungere i reparti negli anni seguenti. Le cifre di produzione sono strabilianti: 1.800 MiG-23 hanno prestato servizio nei reggimenti della FA (Frontovaja Aviatsija, aviazione frontale, equivalente del Tactical Air Command dell'US Air Force) della VVS e 450 nei reggimenti della IA-PVO (aviazione da caccia della difesa antiaerea); un numero simile è stato prodotto per l'esportazione verso paesi del Patto di Varsavia o paesi clienti.

Questo modello cominciò ad essere sostituito da modelli più recenti negli anni '80 e l'ultimo esemplare sembra sia stato ritirato nel 1998.

Un MiG-23 fu acquistato dagli Stati Uniti sotto il programma Foreign Material Acquisition and Exploitation e designato YF-113.

[modifica] Altri dati tecnici del MiG-23ML "Flogger G"

  • Carrello (carrello a triciclo anteriore, gamba anteriore a ruote doppie, gambe posteriori a ruota singola)
    • Passo 6,22 m
    • Carreggiata 2,81 m
  • Prestazioni
    • Velocità massima al livello del mare 1,2 Mach
    • Raggio di combattimento 600 km
    • Velocità di salita 14.400 m al minuto
    • Corsa di decollo 900 m
  • Avionica e armamenti
    • Radar di ricerca e puntamento denominato "High Lark" dalla NATO
    • Sistema radio a onde corte per la guida caccia RSIU
    • Sistema di identificazione amico-nemico SRO-2M, "Odd Rodds" per la NATO
    • Telemetro laser
    • Avvisatori di scoperta radar "Sirena-3"
    • Antenne per comunicazioni radio UHF e VHF
    • Sistema di atterraggio strumentale (ILS) denominato "Swift Rod" dalla NATO
  • Serbatoi
    • Combustibile interno per 4.600 kg
    • Un serbatoio da 800 l contenente 639 kg di combustibile

[modifica] Missili

Il MiG-23 può impiegare tre tipi di missili aria-suolo. Il Kh-23M (AS-7 Kerry), ideato dalla Strela e dalla Zvezda, il Kh-25ML (AS-12 Kegler), della Zvezda a guida laser con un raggio d'azione di 2,5 → 10 km e testata da 86 kg ed il Kh-29ML (AS-14 Kedge), della Vympel, a guida laser semiattiva, con un raggio d'azione che arriva fino a 10 km e con una testata da 317 kg a penetrazione.

Un missile anti-radar, lo Zvezda Kh-27PS (AS-12 Kegler).

L'arsenale di missili aria-aria comprende il Vympel R-60M (AA-8 Aphid) a guida ottica all'infrarosso, ingaggio a ± 20° e fattore di carico di 12 g; il Vympel R-73 (AA-11 Archer) a guida infrarossa; il Vympel R-23 (AA-7 Apex) nella versione R-23R a guida radar semiattiva e nella versione a guida infrarossa R-23T, gittata massima 25 km per l' R-23R e 11 km per l' R-23T; i Vympel R-24R e R-24T,evoluzione della famiglia degli R-23.

[modifica] Bombe

KAB-500L a guida laser semiattiva con testata da 380 kg e KAB-500KR a guida ottica attiva (TV con ingaggio da 10 km). Possono penetrare una barriera in cemento spessa 1,5 m.

Razziere S-24, S-25, S-8 ed S-5 e bombe da 500 kg.

[modifica] Artiglieria

Cannone Shipunov Sh-6-30 da 30 mm con 260 colpi esplosivi a frammentazione (HEFI high-explosive fragmentation incendiary) con cartucce AO-18. La velocità di fuoco è pari a 5.000 colpi al minuto per una velocità del colpo di 850 m/s.

L'aereo può anche imbarcare un pacco con un SPPU-22 a doppia canna da 23 mm con 200 colpi per canna. L'arma è una Gryazev Shipunov GSh-23. La velocità di fuoco e di 3.000 colpi al minuto con una velocità del colpo di 715 m/s.

[modifica] Contromisure e avionica

Delta NM e sistema antimissile Viyuga. Sistema di navigazione RSBN-6

[modifica] Varianti

Disegno del fianco destro di un Mikoyan Gurevich MiG-23ML.
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Disegno del fianco destro di un Mikoyan Gurevich MiG-23ML.
  • Ye-23 - prototipo con motore Lyul'ka AL-7F-1.
  • MiG-23S Flogger A - versione di pre-serie con motore Lyul'ka AL-7F-1. Ne furono costruiti solo 60 esemplari tra il 1969 ed il 1970. Questi aeroplani vennero impiegati come dimostratori nelle valutazioni sia in volo sia nella manutenzione. Adottava il turbogetto R-27F2-300 con una spinta di 9.980 kg. Dato che lo sviluppo del radar Sapfir-23 venne posticipato, il caccia montava il sistema di controllo S-21 con il radar RP-22SM. Era praticamente lo stesso sistema d'arma del MiG-21MF e del MiG-21bis. L'armamento comprendeva un cannone GSh-23L a doppia canna da 23 mm con 200 colpi montato ventralmente. Il caccia soffriva di vari problemi di gioventù e non venne mai inviato ai reparti operativi.
  • MiG-23SM Flogger A - seconda variane di preserie, un considerevole miglioramento paragonato al MiG-23S: equipaggiato con il sistema di controllo S-23, che comprendeva il radar Sapfir-23L ed i missili R-23R (AA-7 Apex). Dopo qualche tempo venne adottato il nuovo propulsore R-27F2M-300 da 12.000 kg di spinta (poi rinominato R-29-300). La superficie alare fu aumentata e venne aggiunto il caratteristico dente di lupo sul bordo d'attacco. Gli ipersostentatori di bordo d'attacco (slat) vennero eliminati, mentre la freccia alare massima fu aumentata di 2,5°, cosicché le tre posizioni divennero 18,5°, 47,5° e 74,5° rispettivamente. La deriva venne spostata leggermente più indietro e nella parte posteriore della fusoliera vennero inseriti dei nuovi serbatoi, come nella variante biposto. Uscirono di fabbrica circa 80 esemplari. L'affidabilità generale venne migliorata rispetto alla versione precedente, ma il radar Sapfir si rivelò ancora immaturo.
  • MiG-23M Flogger B - questa variante volò per la prima volta nel giugno del 1972. Fu la prima versione di serie ed il primo caccia della VVS ad avere possibilità look down/shoot down (inquadramento e ingaggio di bersagli che volano a quote più basse del vettore), anche se questa possibilità era veramente limitata. L'ala venne nuovamente modificata con ipersostentatori di bordo d'attacco. Il nuovo turbogetto R-29-300 erogava 12.500 kg di spinta. Il nuovo aereo montava finalmente il sistema d'arma definitivo con il radar Sapfir-23D (nome in codice High Lark), sensore IRST TP-23 e collimatore ASP-23D. Il radar aveva un raggio d'azione di 45 km per un bersaglio ad alta quota delle dimensioni di un caccia. Non era ancora un radar Doppler vero e proprio, ma usava ancora la meno efficiente tecnica "envelope detection" (rilevamento della sagoma), simile ai radar occidentali degli anni 60'. L'aereo era anche equipaggiato con il sistema di scambio dati Lasur-SMA. L'armamento tipico consisteva di due missili R-23 a medio raggio, sia a guida radar che infrarossa, e due missili a corto raggio all'infrarosso R-60 (AA-8 Aphid). Dal 1974 furono istallati piloni doppi per gli R-60 dando la possibilità di caricare quattro missili. Potevano essere imbarcate bombe, razzi e missili per gli attacchi al suolo. Più tardi venne anche aggiunta la capacità di gestire missili radioguidati Kh-23 (AS-7 Kerry). La maggior parte dei caccia sovietici vennero anche predisposti per impiegare armi nucleari. Furono prodotti circa 1.300 MiG-23M per la VVS e la PVO tra il 1972 ed il 1978. Fu il più importante caccia sovietico degli anni 70'.
  • MiG-23MS Flogger-B - versione semplificata e depotenziata per l'esportazione. Il MiG-23M era considerato troppo avanzato per il mercato dei Paesi "terzo mondo", perciò gli venne sostituito il sistema d'arma con il meno sofisticato S-21 con il radar RP-22SM (Jay Bird) in un duomo più piccolo. Fu rimosso anche lo IRST. Questa variante non aveva capacità BVR (beyond the visual range, oltre il raggio visivo), utilizzando solo i missili Vympel R-3S ed R-3R (AA-2 Atoll) e missili R-60. L'avionica aveva componenti di base. Questa variante venne prodotta tra il 1973 ed il 1978, eportata in Nord Africa ed in Medio Oriente.
  • MiG-23MF Flogger B - altro derivato da eportazione del MiG-23M, concepita per essere impiegata nei Paesi del Patto di Varsavia, ma venne anche venduta a molti altri alleati e clienti, dato che gli utenti del MiG-23MS erano rimasti insoddisfatti. In pratica questa versione è stata prodotta in due diverse varianti, una venduta ai Paesi del Patto di Varsavia, essenzalmente identica al MiG-23M, con piccoli cambiamenti nel sistema IFF (sistema di riconoscimento amico/nemico). La seconda variante era eportata nel Medio Oriente ed in India ed aveva un sistema IFF completamente diverso, un altrettanto diverso sistema di comunicazione (il sistema di scaricamento dati venne rimosso) ed un radar semplificato che non aveva un sistema anti-ECM (contromisure elettroniche) simile allo High Lark. Questa variante fu più popolare del MiG-23MS.
  • MiG-23UB Flogger C (uchebno boevoi, addestratore operativo) - versione biposto per l'addestramento, con motore R-27, basata sul MiG-23S. Venne rimosso il serbatoio anteriore per sistemare il secondo seggiolino (quello del maestro), ma ne venne montato uno, sempre in fusoliera, in coda (come per il MiG-23SM). Aveva il sistema d'arma S-21, sebbene più tardi il radar venne in gran parte rimosso. Durante la produzione sia il motore che l'ala vennero aggiorati al livello del MiG-23M. La produzione iniziò nella fabbrica di Irkutsk nel 1971 e continuò fino al 1985 (per l'esportazione). Vennero costruiti 769 esemplari.
  • MiG-23UM Flogger C (uchebno modifikatsirovannij , addestratore modificato)
  • MiG-23B Flogger F (bombardirovschik, bombardiere) - alla fine degli anni 60' era necessario all'Unione Sovietica un nuovo cacciabombardiere ed il MiG-23 sembrava essere un candidato ideale per questa conversione. Il primo prototipo del progetto 32-34 volò il 20 agosto del 1970. Era molto simile al MiG-23S tranne che per il muso, completamente ridisegnato. Il seggiolino venne rialzato, per migliorare la visibilità del pilota, ed il parabrezza venne corazzato. Il cono in punta venne assottigliato ed appiattito nella parte inferiore. Il radar venne rimosso e venne installato il sistema d'attacco al suolo Sokol-23, che includeva un calcolatore analogico, un collimatore laser ed un collimatore per le bombe PBK-3. Il sistema di navigazione e l'autopilota furono migliorati per fornire una certa accuratezza nel bombardamento. Il carico massimo poteva arrivare a 3.000 kg, grazie ai piloni rinforzati. Il cannone GSh-23L restò a bordo. Venne montato anche un sistema d'allerta radar (RWR) ed i serbatoi erano riempiti di un gas inerte per prevenire esplosioni. Il primo prototipo aveva l'ala del MiG-23S, ma i modelli seguenti adottavano la nuova ala dalla superficie maggiore. È importante rilevare che invece degli R-29 il nuovo aereo montava motori turboventola Lyul'ka AL-21F-3 con una spinta di 11.500 kg. La produzione di questa variante fu limitata, probabilmente anche dal fatto che il motore AL-21 era necessario anche a Su-17 e Su-24 ed oltretutto questo motore non era concepito per l'esportazione. Solo tre prototipi e 24 macchine operative uscirono di fabbrica tra il 1971 ed il 1972.
  • MiG-23BM Flogger D (bombardirovschik modifikatsirovannij, bombardiere modificato) - nuova versione da bombardamento, volò per la prima volta il 17 novembre 1972. Venne rinominata ben presto come MiG-27.
  • MiG-23BN Flogger F e Flogger H - variante cacciabombardiere definitiva. Simile al MiG-23B, ma adottava il motore R-29-300, il medesimo della versione da caccia. L'ala venne modificata nuovamente e vennero apportati altre modifiche minori nell'equipaggiamento elettronico e qualche cambiamento venne apportato anche durante la lunga produzione. Questa versione venne esportata in molti Paesi. Come sempre in versioni semplificate per il "terzo mondo". La produzione di serie iniziò nel 1973 e terminò nel 1985, con il 624o esemplare, la maggior parte della quale diretta verso l'estero, dato che i sovietici concepirono la macchina come un modello di transizione ed usarono pochi esemplari per l'aviazione frontale (VVS). Secondo "Flight International" il MiG-23BN è stato venduto in Algeria (40 esemplari), Bulgaria (5), Cuba (45), Etiopia (18), India (65), Iraq (60 MiG-23 in varie versioni), Libia (40), Siria (60) e Yemen (25 inclusi i MiG-23UB).
  • MiG-23ML Flogger G (modifikatsirovannij lyogkij, modificato alleggerito) - versione del Flogger B con radar migliorato e ridotte capacità di tiro verso il basso, impennaggio verticale più corto e più leggero per migliorare l'agilità. I primi Flogger erano progettati per essere usati in attacchi rapidi con missili, ma fu subito chiaro che i caccia dovevano ancora ingaggiare il nemico in combattimenti ravvicinati (dogfight). Eseguì il primo volo il 21 gennaio del 1975. I primi apparecchi soffrivano di cedimenti della fusoliera durante il volo. Anche la manovrabilità del caccia venne criticata. Un considerevole lavoro venne svolto attorno alla fusoliera originale creando in qualche modo un nuovo aereo. Il peso a vuoto fu ridotto di 1.250 kg, in parte rimuovendo il serbatoio in coda. L'aerodinamica venne affinata per conseguire una minor resistenza aerodinamica. I carrello fu ridisegnato, dando una posizione più orizzontale alla fusoliera a terra. Tutta la struttura ora era in grado di sopportare accelerazioni fino a 8,5 g, invece che le 8,0 g delle prime versioni (MiG-23M e MiG-23MF). Il nuovo motore, lo R-35F-300, aveva una spinta a secco di 8.550 kg e con postcombustione di 13.000 kg. Questo significava un considerevole miglioramento della manovrabilità e del rapporto spinta-peso.
    Anche l'avionica venne migliorata, il sistema d'arma S-23ML comprendeva il radar Sapfir-23ML e lo IRST TP-23ML. Il nuovo radar era molto più affidabile ed aveva un raggio d'azione di circa 65 km contro bersagli delle dimensioni di un caccia (25 km in modalità look-down). La avionica di navigazione venne migliorata specialmente per quanto riguarda l'autopilota. Venne montato anche un nuovo sistema di aggiornamento dati (datalink) ed il prototipo di questa prima variante volò nel 1976, la produzione iniziò nel 1978.
  • MiG-23MLA Flogger G - l'ultima variante dell'ML venne designata MLA. Era caratterizzata da un radar più potente con una migliore capacità di resistenza alle contromisure elettroniche, che rendeva possibile la ricerca in gruppo di più unità senza che i radar si infastidissero l'un l'altro. La nuova versione aveva in dotazione anche un nuovo HUD/collimatore ASP-17ML e la capacità di impiegare i nuovi missili R-24R ed R-24T. Esternamente il MiG-23MLA era identico al MiG-23ML. Tra il 1978 ed il 1982 circa 1.100 unità, di entrambe le versioni, erano uscite di fabbrica, sia per l'Unione Sovietica che per i clienti esteri. Come per il MiG-23MF, vi furono due differenti varianti del MiG-23ML per il mercato delle eportazioni: la prima versione ceduta ai Paesi satelliti era molto simile alla versione casalinga. La seconda, per gli alleati del "terzo mondo", aveva un radar semplificato.
  • MiG-23P Flogger G (perehvatchik, intercettore) - venne sviluppata una variante da intercettazione per la guardia nazionale (PVO). Aveva la stessa struttura del MiG-23ML e lo stesso motore, ma l'avionica era modificata per le esigenze della PVO ed il profilo di missione. Il radar era il Sapfir-23P appositamente modificato, poteva essere usato assieme allo IRST ed il collimatore per una migliore capacità look down/shoot down, per intercettare minacce a bassa quota come i missili da crociera. Il pilota automatico includeva un nuovo calcolatore digitale, collegato con il datalink Lasur M, che dava la possibilità al controllo guida caccia di dirigere l'aereo sul bersaglio. Il MiG-23P fu l'intercettore più numeroso nelle fila della PVO negli anni 80'. Vennero costruiti circa 500 esemplari tra in 1978 ed il 1981. Il MiG-23P servì solo sotto la PVO e non fu mai esportato.
  • MiG-23BK Flogger H -
  • MiG-23MLD Flogger K (modifikatsirovannij lyogkij dorabotanny, modificato leggero migliorato) - fu l'ultima versione da caccia del MiG-23. Lo scopo di questa nuova versione era quello di aumentare la manovrabilità, specialmente ad alti angoli d'attacco. Il tubo di Pitot sul muso venne dotato di generatori di vortici ed il sistema di controllo di volo fu modificato per migliorare la maneggevolezza e la sicurezza nelle manovre ad alti angoli d'attacco. Significativi miglioramenti vennero introdotti anche nell'ambito dell'avionica, il radar Sapfir-23MLA II aveva una migliorata capacità look down/shoot down ed una capacità di lavorare in combattimento ravvicinato. Fu istallato un nuovo sistema d'allerta radar (RWR) SPO-15L con due lanciatori di esche elettroniche. Venne anche introdotto il missile a corto raggio Vympel R-73 (AA-11 Archer). Nessun MiG-23MLD venne inviato alla VVS, dato che il nuovo MiG-29 stava per essere ultimato. Furono gli MLA ad essere modificati alla versione MLD, circa 560 aerei vennero aggiornati tra il 1982 ed il 1985. Come per i primi MiG-23 vennero offerte due diverse varianti per il mercato estero, che, al contrario degli apparecchi casalinghi, erano macchine completamente nuove, seppure mancanti degli accorgimenti aerodinamici adottati dai sovietici. 16 macchine vennero spedite in Bulgaria e 50 in Siria. Queste furono le ultime macchine monoposto ad uscire di fabbrica, l'ultimo esemplare venne montato nel dicembre del 1984.
  • MiG-24 - denominazione raramente (e probabilmente erroneamente) usata per le versioni da esportazione.

[modifica] In servizio

I primi MiG-23 a combattere furono le versioni da esportazione con molte limitazioni. Per esempio, il MiG-23MS non aveva il sistema di avviso radar (RWR, un sistema che rilevando le emissioni radar permette di dedurre il tipo e la posizione della minaccia). Come se non bastasse questo caccia, in comparazione con il MiG-21, era più complesso e costoso. Le prime versioni da esportazione avevano un radar semplificato che lo rendeva vulnerabile alle contromisure elettroniche (ECM), nelle quali gli israeliani erano particolarmente capaci. Il MiG-23MS ed il MiG-23MF presero parte al conflitto israelo-siriano sopra i cieli del Libano, ma le sue prestazioni furono scarse. La ragione principale di ciò risiedeva nel fatto che la Siria, come la maggior parte dei clienti dell'Unione Sovietica, mancava quasi totalmente di una rete di sistemi radar di intercettazione controllata da terra, il MiG-23 era pensato per operare in collaborazione con la guida caccia. A suo vantaggio il caccia aveva una eccellente accelerazione che spesso gli dava la possibilità di sfuggire a situazioni di svantaggio. La versione da attacco al suolo, il MiG-23BN, era considerata abbastanza efficiente. Nel 1980 fu esportata anche la versione MiG-23ML, che venne accolta con maggiore entusiasmo dai suoi acquirenti.

Secondo i rapporti dei piloti arabi, cubani e sovietici, il MiG-23 ottenne diverse vittorie sugli F-4 Phantom, sui Mirage F1, sugli F-5 Tiger II, sugli F-16 Falcon e sugli A-4 Skyhawk in differenti teatri nel Medio Oriente ed in Africa. D'altra parte, nella maggior parte dei casi gli esperti occidentali erano riluttanti ad accettare o impossibilitati a verificare queste vittorie. Malgrado ciò le fonti sovietiche accettano questi rapporti come validi affermando perfino che alcuni F-15 e Tornado furono preda dei MiG-23 siriani.In particolare fonti siriane, confermate dei cubani riferiscono che nella solo periodo '82-'83 i loro Mig-23 hanno abbatuto 3 F-15, 5 F-16, 3 F-4, 1 BQM-34 perdendone solo 10.Nonostante le affermazioni israeliane (che hanno sempre amesso pochissime perdite contro centinaia di vittorie) sembra che questi numeri siano più realistici di quanto pensato in precedenza.

Sembra essere confermato che il MiG-23 riportò alcune vittorie nella guerra Iran-Iraq e che i MiG-23ML cubani si scontrarono con Mirage F1 durante la guerra civile in Angola. Un Mirage F1 pilotato da Arthur Piercy venne gravemente danneggiato da un missile R-60 (AA-8 Aphid)sparato dal Mig del Maggiore Albertoley Rivas, costringendo Piercy ad un atterraggio di fortuna.Piercy a seguito del durissimo atterragio venne ferito gravemente e fu costretto su una sedia a rotelle.Anche Eduardo Gonzales Garcia e un altro pilota sostennero di avere abbattuto un Mirage a testa mostrando prove fotografiche.In quella guerra venne abbattuto da un Mig 23 anche un Impala oltre ad un elicottero (un Puma o un Aluette 3).Solo un Mig 23 venne abbattuto sembra da un missile terra-aria Stinger ( il pilota riuscì a lanciarsi col paracadute) MiG-23MLD ed F-16 pakistani si scontrarono durante la guerra in Afganistan ed un F-16 venne perso secondo i pachistani per un incidente di "fuoco amico" e secondo i sovietici invece fu abbattuto dal MiG.

È importante sottolineare che la versione che è stata abbattuta la maggior parte delle volte è quella del MiG-23BN, ovvero la versione da attacco al suolo, simile al MiG-27 tranne che nel fatto che questa versione è dotata di radar e quindi indistinguibile ad occhio inesperto dal MiG-23 da caccia. Il MiG-23BN non ha perciò armamento aria-aria oltre il raggio visivo (BVR, beyond visual range) più simile al Sepecat Jaguar che ad un vero e proprio caccia intercettore come i MiG-23MS, MiG-23MF, MiG-23ML, MiG-23MLA, MiG-23P and MiG-23MLD, comparabili all'F-4E, al Mirage F1 o la JA-37 Viggen.

Vi sono filmati di un paio di F-14 Tomcat che abbattono due MiG-23MS libici.

Paesi utenti del MiG-23
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Paesi utenti del MiG-23

Nel 1990 più di 1.500 MiG-23, nelle differenti versioni, erano in servizio con la VVS (aeronautica militare) e la PVO (guardia nazionale). Con la caduta dell'Unione Sovietica, il MiG-23 ed il MiG-27 vennero radiati dal servizio. L'ultimo MiG-23P fu radiato nel 1998. Anche per quanto riguarda gli altri utenti, le difficili condizioni dell'economia hanno decretato la radiazione del MiG-23, mentre il MiG-21, più semplice ed economico, resta ancora in servizio in molti Paesi.

I piloti occidentali che hanno provato il MiG-23 riportano che questo aereo ha un andamento simile all'F-4E o al Tornado in certe circastanze, e simile all'F-105 in certe altre. I manuali sovietici considerano le prestazioni del MiG-23MLD superiori a quelle dell'F-4E e, in certe parti dell'inviluppo di volo, migliore dell'F-16A, ma ammettono che l'F-15 possieda una schiacciante superiorità nei confronti del caccia sovietico. Gli israeliani provarono il MiG-23 e trovarono che possedeva un'accelerazione più elevata di quella di F-16 ed F-18 (bisogna sottolineare che le varie versioni possiedono caratteristiche profondamente diverse, sia nella motorizzazione che nell'avionica). Comunque sia il MiG-23 rappresenta l'ultima incarnazione del caccia degli anni 60' i quali, malgrado abbiano raggiunto la loro maturità, sono stati surclassati dai nuovi caccia dall'aerodinamica curata, dal fly-by-wire, dal radar doppler e dal turboventola, quali per esempio F-16 e MiG-29. I diretti concorrenti del MiG-23 furono l'F-4E, il Mirage F1 ed il Viggen, i quali hanno anche loro terminato la carriera operativa.

Come risultato dell'elevato numero di incidenti dei primi MiG-23, l'aeroplano venne soprannominato Cheburashka da qualche pilota sovietico, il nome di un personaggio dei cartoni animati che spesso inciampa e cade.

Le esercitazioni hanno mostrato che se pilotato da piloti veterani il MiG-23MLD può raggiungere risultati favorevoli contro il MiG-29 in combattimenti simulati usando tattiche "mordi e fuggi" senza ingaggiare il nemico in combattimento ravvicinato (dogfight). Di solito gli "aggressori" avevano dipinta una bocca di squalo appena dietro il duomo del radar, e molti di questi erano veterani della guerra in Afganistan. Verso la fine degli anni 80' questi piloti furono trasferiti sul MiG-29, anche questi con la bocca di squalo appena dietro il muso.

[modifica] Paesi che utilizzano il MiG-23

  • Afghanistan
  • Algeria
  • Angola
  • Bielorussia
  • Bulgaria
  • Russia
  • Cuba
  • Repubblica Ceca
  • Germania Est
  • Etiopia
  • Ungheria
  • India
  • Iraq - L'aviazione dell'Iraq ha fatto largo uso dei suoi "Flogger" durante la guerra con l'Iran. I (pochi) velivoli della versione "Flogger-E" hanno subito forti perdite, comportando l'annullamento di ulteriori acquisti dello stesso modello. In ogni caso sono stati acquistati dei Mig-23MF e ML "Flogger-G", probabilmente appartenenti a unità sovietiche di stanza nel paese, fino a raggiungere forse i 40 esemplari; sono stati acquisiti anche dei MiG-23BN da attacco al suolo, dimostratisi efficaci ma anch'essi funestati da un alto tasso di perdite, dovuto anche all'imperizia dei piloti.
  • Israele - È accertato un MiG-23 in possesso delle forze aeree israeliane, ottenuto per defezione di un pilota siriano. Quasi certamente non è l'unico esemplare in mano israeliana.
  • Kazakhstan
  • Libia - La Libia è un grande utilizzatore del MiG-23, del quale possiede forse 160 esemplari appartenenti alla versione da esportazione "Flogger-E". I "Flogger" libici hanno avuto vari incontri con i caccia dell'US Navy e hanno riportato alcune perdite.
  • Corea del Nord
  • Polonia
  • Romania
  • Yemen
  • Sudan
  • Siria
  • Ucraina
  • USA - Gli Stati Uniti sono entrati in possesso di un numero contenuto ma non noto di MiG-23, probabilmente attraverso l'Egitto. Sono oggetto di studio e impiegati in esercitazioni come "velivoli ostili".
  • Vietnam

[modifica] Il MiG-23 fantasma

Il 4 luglio del 1989, dalla base aerea di Kolobzreg vicino al mar Baltico in Polonia, un MiG-23 decollò per un volo addestrativo. Appena dopo essersi staccato da terra, il pilota, colonnello Skurigin, capì che il postbruciatore del suo aereo si era spento da solo e che il motore stava perdendo potenza. L'altezza dal suolo in quel momento era di circa 130 - 150 m ed il pilota calcolò che l'aeroplano non sarebbe stato in grado di evitare l'impatto col suolo per molto tempo ancora. Senza voler perdere del tempo prezioso per spegnere del tutto il motore il pilota si espulse col seggiolino eiettabile ed atterrò sano e salvo col paracadute. Con grande preoccupazione del personale di terra il motore dell'aeroplano continuò a funzionare (probabilmente il problema riguardava solamente il postcombustore) e l'aereo riprese quota verso ovest. L'autopilota mantenne l'ultima rotta impostata (sembra strano a parere dell'autore che un autopilota venga attivato durante un decollo, probabilmente non era stato affatto inserito). L'aereo non era armato se non con i proiettili del cannone da 23 mm. Ben presto l'aereo fantasma abbandonò lo spazio aereo della Polonia e quindi quello della Germania Est, violando lo spazio aereo della Germania Ovest, dove venne intercettato e scortato da un paio di F-15 statunitensi. Dato che gli F-15 non ricevettero il permesso di aprire il fuoco, l'aereo fantasma era libero di volare via. Anche la Francia aveva allertato i suoi Mirage, dando loro il permesso di aprire il fuoco, se l'aereo fantasma si fosse rivelato pericoloso per l'abitato sottostante. Ma questa eventualità non si presentò perché dopo circa 900 km di volo il MiG-23 terminò il combustibile e precipitò nell'area della città di Kortrijk in Belgio (nord ovest). Il caccia aveva volato su un buon tratto di Europa prima di schiantarsi in una fattoria belga. Un ragazzo di 18 anni morì nell'incidente. Le foto dell'epoca ritraggono la coda del MiG che spunta dal tetto della casa.

[modifica] Immagini


Progetti dell'ufficio Mikoyan-Gurevich
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