Demokratische Partei Südtirol
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Demokratische Partei Südtirol | |
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Partito politico regionale italiano | |
Leader | Roland Girardi |
Fondazione | 1997 |
Sede | Via P. Mitterhofer, 2 39020 Parcines (BZ) |
Coalizione | nessuna (collaborazione con i Verdi) |
Ideologia | Autonomismo, ecologismo, sinistra |
In Parlamento | non ha rappresentanti |
Partito europeo | nessuno |
Organo ufficiale | Aufwind (semestrale) |
Sito internet | www.d-p-s.org (in lingua tedesca) |
La Demokratische Partei Südtirol (DPS - pronuncia de-pe-es - in italiano Partito democratico del Sudtirolo) è un partito che rappresenta gli interessi della popolazione di lingua tedesca dell'Alto Adige, ma da una prospettiva diversa da quella dominante della Südtiroler Volkspartei: il motto della formazione politica è infatti Anders denken. Anders handeln. (Pensare diversamente. Agire diversamente.)
Il partito nacque nel 1997.
L'idea era quella di rivolgersi a quella parte dell'elettorato di madrelingua tedesca scontento del lavoro portato avanti dal partito di raccolta, ma evitando di far sorgere la paura di perdere posizioni nei confronti del governo italiano. Si rivolge "ad un pubblico di cittadini, ma aperto e ecologicamente orientato" (dal sito del partito).
Si presenta per la prima volta alle elezioni provinciali del 1998, in alleanza con i Ladins, con l'obiettivo di raggiungere l'elezione di un consigliere. I candidati della DPS ottengono circa 7000 preferenze, contro le 4000 di quelli dei Ladins. Tuttavia il più votato risulterà Carlo Willeit, esponente dei Ladins, e l'unico seggio conquistato (col 3,6%) dalla lista andrà a lui.
Ne seguiranno delle tensioni che porteranno alla fine dell'accordo. In seguito la DPS troverà un accordo con i Verdi altoatesini, tanto che alle elezioni provinciali del 2003 presentano una lista congiunta, che riuscirà a far eleggere 3 candidati (nessuno però proveniente dalle fila della DPS).
L'accordo si rinnova per le elezioni politiche del 2006: la DPS non presenta una propria lista, ma invita a votare per i Verdi alla Camera dei deputati, e per i candidati dell'Unione nei collegi uninominali per il Senato.