Patto Cristiano Esteso
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Patto Cristiano Esteso | |
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Partito politico italiano | |
Leader | Antonino Moscato |
Fondazione | 19 dicembre 1994 |
Sede | |
Coalizione | Casa delle Libertà |
Ideologia | Cristianesimo democratico |
In Parlamento | non ha rappresentanti |
Partito europeo | nessuno |
Organo ufficiale | nessuno |
Sito internet | www.peace.it |
Il Patto Cristiano Esteso, abbreviato in PA.C.E., è stato fondato nell’anno 1994 dal pastore Gilberto Perri, è un movimento socio-popolare che indirizza la propria azione nel campo del sociale e fonda la sua ideologia sui principi e gli indirizzi indicati dal cristianesimo, sulla scia della Christian Coalition e dell'evangelismo politico americano.
Il movimento non è una confessione di fede né una organizzazione religiosa, ma un’associazione che ha scelto di operare mediante una sua identità e capacità di identificazione cristiana, per quanti in essa si riconoscono.
Il primo statuto del Patto Cristiano Esteso venne registrato il 19 dicembre 1994. Da allora, quel primo nucleo di attivisti ha continuato a prodigarsi instancabilmente per affermare, attraverso congressi, conferenze e pubblicazioni, alla luce della Bibbia e della storia cristiana, la correttezza della visione del movimento socio-popolare, impegnato nella promozione di un concreto avanzamento del Regno di Dio sulla Terra, anche mediante una risposta politica.
Il partito ha così presentato la propria lista in Sicilia per le elezioni politiche del 2006, decidendo di collegarsi con la coalizione della Casa delle libertà, guidata da Silvio Berlusconi. Ha raccolto lo 0,4% e non ha visto eletto nessun senatore. Era stata anche dichiarata, l'intenzione di candidare alcuni pastori di una certa importanza, tra i quali in particolare, la "candidatura eccellente" del pastore Lirio Porrello, ma a seguito della presa di posizione di Silvano Lilli, presidente della CEIAM, Chiesa Evangelica Internazionale e Associazione Missionaria, che ha detto testualmente: “Siamo molto contenti che i credenti si occupino di politica, non crediamo però che le funzioni di pastore e di politico siano compatibili. Chi vuol far politica deve dimettersi dalla CEIAM”, tali candidature sono sfumate così nel nulla. Dopo la presa di posizione del presidente dei Pentecostali liberi, è stato comunque deciso di candidare le mogli di alcuni pastori.