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Campo di concentramento - Wikipedia

Campo di concentramento

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Per campo di concentramento (o campo di internamento) si intende una struttura carceraria all'aperto, per la detenzione di civili e/o militari. È solitamente provvisoria, atta a detenere grandi quantità di persone, e spesso usata per prigionieri di guerra, destinati (nel migliore dei casi) ad essere scambiati o rilasciati alla fine del conflitto.

Un campo di concentramento è formato da file di baracche o container disposte ordinatamente, contenenti i dormitori, i refettori, gli uffici e le altre strutture necessarie, e circondate da reticolati di filo spinato o altri tipi di barriere. Il perimetro del campo è sorvegliato da ronde di guardie armate.

L'uso che di queste strutture è stato fatto soprattutto nella Germania nazista, ha fatto sì che nel linguaggio comune campo di concentramento sia spesso assimilato a campo di sterminio, che ne è invece un sottotipo anomalo.

Il trattamento di prigionieri civili e militari nei campi di internamento in tempo di guerra è regolato dalla III e IV Convenzione di Ginevra del 12 agosto 1949.[1]

I campi d'internamento sono tuttora usati da unità politiche in guerra, regimi illiberali o come soluzione estrema nella regolazione dei flussi migratori verso alcuni paesi.

Indice

[modifica] Campi del Regno Unito

La prima applicazione moderna, sistematica dei campi di concentramento, avviene da parte del Regno Unito, durante la seconda guerra boera, fra il 1900 e il 1902, quando il comandante britannico Horatio Kitchener li utilizzò per avere ragione della guerriglia. Egli diede ordine di distruggere tutte le fattorie che rifornivano i soldati Boeri e quindi fece deportarne gli abitanti, in genere donne e bambini, in campi di concentramento. Intere famiglie vennero rinchiuse in campi di concentramento, dove si moriva lentamente per epidemie e per fame.

L'uso dei campi di concentramento ebbe un ruolo non secondario nel garantire la vittoria all'esercito inglese. Alla fine della guerra si conteranno non meno di 26.000 donne e bambini boeri morti nei campi di concentramento britannici, a cui vanno aggiunte le vittime della popolazione nera che viveva nelle fattorie boere, che seguirono la sorte dei loro padroni nei campi di concentramento.

[modifica] Campi dell'Unione Sovietica

Per approfondire, vedi la voce Gulag.

Negli anni '20, l'Unione Sovietica aveva adottato i campi di concentramento per internare dissidenti, nemici del regime e dirigenti non politicamente affidabili. Nelle terribili purghe degli anni '30, fu fatto un intenso uso dei campi, organizzati nel sistema Gulag, narrato da Aleksandr Solženicyn nel suo libro Arcipelago Gulag. Il sistema rimase attivo fino al 1970 circa, anche se dopo il terrore staliniano le condizioni di prigionia migliorarono. Il termine Gulag è diventato nell'uso corrente sinonimo di "campo di concentramento sovietico" ma è in realtà una sigla che identifica il sistema organizzativo ("Glavnoye Upravleniye LAGerey" cioè "direzione generale dei lager").

[modifica] Campi dell'Italia fascista

Per approfondire, vedi la voce Riconquista.

Il Regno d'Italia di Benito Mussolini, durante la guerra di riconquista della Libia, fra il 1930 e il 1934, deportò oltre 80.000 seminomadi in campi di concentramento lungo la costa desertica della Sirte, in condizioni di sovraffollamento, sottoalimentazione e mancanza di igiene che ne portarono circa la metà alla morte nei tre anni seguenti - in assenza di documentazione specifica, dobbiamo rifarci alle cifre generali dei censimenti italiani.

Durante la seconda guerra mondiale, fra il 1940 ed il 1945, vennero istituiti sul territorio italiano e sui territori jugoslavi annessi numerosi campi di concentramento, campi di confino, campi di smistamento e di lavoro coatto.

Per approfondire, vedi la voce Lista dei campi per l'internamento civile nell'Italia Fascista.

[modifica] Campi della Germania nazista

Olocausto (Fasi)
Presupposti
Leggi di Norimberga · Eutanasia T-4
Campi di concentramento (Elenco)
Ebrei
Germania nazista, dal 1933 al 1939
Pogrom: Notte dei cristalli · Pogrom di Iaşi
Pogrom di Jedwabne · Pogrom di Leopoli...
Ghetti: Varsavia, Lodz
Cracovia, Theresienstadt...
Einsatzgruppen: Babi Yar, Rumbula
Ponary, Massacro di Odessa...
Soluzione Finale: Conferenza di Wannsee
Aktion Reinhard
Campi di sterminio: Chełmno, Belzec
Sobibor, Treblinka, Auschwitz
Resistenza: ZOB · ZZW
Rivolte dei ghetti (Varsavia)
Fine della guerra: Marce della morte
Berihah· Sh'erit ha-Pletah
Altre vittime
Slavi e Polacchi · Rom
Dissidenti tedeschi · Comunisti
Omosessuali · Testimoni di Geova
Parti responsabili
Germania nazista: Hitler · Heydrich
Eichmann · Himmler · SS · Gestapo
Collaboratori: Romania · S.I. Croatia
Ungheria · Repubblica di Vichy · Slovacchia
Italia· Ucraina/Lettonia/Lituania unità
Funzionalismo contro intenzionalismo
Processo di Norimberga · Altri processi
Sopravvissuti, vittime, e salvatori
Famosi sopravvissuti · Salvatori
Vittime famose
Commemorazioni
Giorno della Memoria · Yom HaShoah
Per approfondire, vedi le voci Lager e Campo di sterminio.

Durante la seconda guerra mondiale, fra il 1940 ed il 1945, la Germania nazista ispirandosi in un certo senso ai gulag russi, fece uso su vasta scala dei campi di concentramento (i Konzentrationslager, KZ) e dei campi di sterminio, per detenere ebrei, zingari, omosessuali e dissidenti politici e sterminarli sistematicamente.

Alcuni sopravvissuti sono diventati scrittori e hanno raccontato la vita dei lager nei loro romanzi, tra questi l'italiano Primo Levi in Se questo è un uomo e in La tregua e l'ungherese Premio Nobel per la letteratura Imre Kertész in Essere senza destino.

Il campo di concentramento nazista per antonomasia, ma non l'unico, è considerato quello di Auschwitz.

All'interno del lager nazista, la baracca (in tedesco: Block) era, generalmente, l'edificio adibito a dormitorio dei deportati. Vi erano diverse tipologie di baracche, sia per dimensioni e/o per materiali con cui erano state costruite (potevano essere in legno o in muratura), sia per lo scopo cui venivano adibite. Fra le varie tipologia di baracca ricordiamo: ricoveri per i deportati, baracche di quarantena, infermeria, infermeria speciale (chiamata anche blocco della morte, era riservata ai deportati destinati ad essere soppressi entro breve tempo), lavanderia, cucina, edificio del carcere, camere a gas, forni crematori, locali adibiti alle esecuzioni capitali ed alle torture, locali adibiti agli esperimenti nazifascisti su cavie umane, officine, baracche dei sorveglianti, edifici degli uffici interni. I deportati erano rinchiusi nelle baracche tutte le sere ed anche durante il giorno, in occasione di quelle operazioni di eliminazione che le SS volevano condurre in segreto (le esecuzioni capitali potevano essere pubbliche, ed in questo caso i deportati erano costretti a vedere tutta l'operazione, oppure segrete, ed in questo caso i deportati erano chiusi nelle baracche).

Auschwitz, il più tristemente noto campo di concentramento nazista
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Auschwitz, il più tristemente noto campo di concentramento nazista

[modifica] Lista dei campi di concentramento nazisti

Per approfondire, vedi la voce Lista dei campi di concentramento nazisti.

[modifica] Campi degli Stati Uniti d'America

[modifica] L'internamento dei giapponesi americani (1942)

A seguito dell'attacco giapponese a Pearl Harbor, Franklin Delano Roosevelt autorizzò (Executive Order 9066) nel febbraio 1942 l'internamento in campi dedicati degli individui di origine giapponese residenti nella zona militare del Pacifico, indipendentemente dalla cittadinanza. Se le motivazioni addotte furono quelle di sottrarre la riconoscibile minoranza giapponese all'isteria collettiva seguita all'attacco a sorpresa dell'impero giapponese, lo scopo reale era l'allontanamento di potenziali spie dalla costa occidentale, in cui si stava organizzando il contrattacco. 117.000 persone, due terzi cittadini americani, donne e bambini inclusi, furono deportati nei campi di Tule Lake (California), Minidoka (Idaho), Manzanar (California), Topaz (Utah), Jerome (Arkansas), Heart Mountain (Wyoming), Poston (Arizona), Granada (Colorado) e Rohwer (Arkansas). Finita la guerra i campi furono sgomberati, ma non tutti preferirono tornare alla propria città di provenienza.

Nel 1988 tramite la Public Law 100-383 il governo offrì 20.000$ come risarcimento agli internati. Nell'ottobre 1990 il presidente statunitense George Bush Sr. scrisse loro: [2]

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«

A monetary sum and words alone cannot restore lost years or erase painful memories; neither can they fully convey our Nation's resolve to rectify injustice and recognize that serious injuscices were done to Japanese Americans during World War II.

In enacting a law calling for restitution and offering a sincere apology, your fellow Americans have, in a very real sense, renewed their traditional commitment to the ideals of freedom, equality and justice. You and your family have our best wishes for the future. Sincerely,»

[modifica] Internamento durante la Guerra al terrorismo (2001-?)

Per approfondire, vedi la voce Baia di Guantanamo.

Alcuni osservatori[citazione necessaria] indicano come campo di concentramento la struttura appartenente agli Stati Uniti d'America, predisposta all'interno della base di Guantanamo a Cuba, che ospita sospetti appartenenti ad Al Qaeda e al regime talebano a partire dal 2001 fino ad oggi. Alcuni media[citazione necessaria] nella primavera/estate del 2004 hanno usato il termine per la prigione irakena di Abu Ghraib, allora oggetto dell'indignazione dell'opinione pubblica seguita alla pubblicazione delle foto di torture ai detenuti.

In questi casi la differenza fra prigione e campo di concentramento è labile e condizionata dall'uso spregiativo del termine più che dalla pertinenza di un suo uso per i casi specifici. Nell'uso di uno o dell'altro termine è altresì implicita una precisa presa di posizione politica su questioni di scottante attualità, per cui bisognerà attendere la storicizzazione dei fatti seguiti agli attentati dell'11 settembre 2001 per tentare una trattazione più obiettiva della questione.

[modifica] Campi della Cina comunista

Alcune fonti, e in particolare ex detenuti, chiamano "campi di concentramento" i laogai della Repubblica Popolare Cinese. Come nel caso di Guantanamo, quest'uso è più legato al significato peggiorativo di "campo di concentramento" come "luogo di violazione dei diritti umani" che al significato ordinario dell'espressione. I laogai cinesi, infatti, sono un sistema stabile di lavoro forzato attivo dagli anni '50, in cui le condanne sono molto lunghe, in particolare nel periodo Maoista (1949-1976).

[modifica] Note

  1. Cfr. Trattamento dei prigionieri di guerra - Convenzione (III), Ginevra, 12 agosto 1949 e Protezione delle persone civili in tempo di guerra - Convenzione (IV), Ginevra, 12 agosto 1949.
  2. Liste e informazioni di questa sezione tratte da Teaching With Documents: Documents and Photographs Related to Japanese Relocation During World War II, U.S. National Archives and Records Administration (sito web ufficiale), [1]. La lettera di Bush è su [2], dove sono altresì disponibili alcune foto dei campi ([3]). Japanese-Americans Internment Camps During World War II, archivio Marriott Library (sito web), Università dello Utah. Vedi anche (EN) Japanese American internment.

[modifica] Voci correlate

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