Repubblica di Vichy
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Categoria: Storia della Francia |
Con Repubblica di Vichy o governo di Vichy si indica il governo francese formatosi durante l'occupazione tedesca nella seconda guerra mondiale. Prende il nome dalla località termale di Vichy nella Francia centro-meridionale.
La repubblica di Vichy fu istituita in seguito all'invasione nazista della Francia e all'armistizio da questa stipulato nel 1940. Il governo fu affidato al maresciallo Henri Philippe Pétain (1856 - 1951), già eroe della Grande Guerra, che collaborò con i tedeschi a tutti gli effetti, dimostrandosi sostanzialmente asservito alle decisioni di Hitler.
A questo governo si contrappose l'opera del generale Charles de Gaulle, fuggito a Londra dopo la disastrosa ritirata di Dunkerque. Fu quest'ultimo governo e non quello di Vichy ad essere riconosciuto dagli Alleati dopo la liberazione di Parigi avvenuta il 25 agosto 1944.
Con il crollo del fronte germanico in Francia e la caduta successiva del Terzo Reich, il maresciallo Petain venne accusato di alto tradimento nei confronti della Repubblica francese e condannato a morte seppur in già veneranda età dai tribunali del nuovo stato francese ricostruito da Charles De Gaulle. Al maresciallo Petain, ultraottantenne, fu tuttavia commutata la condanna a morte in carcere a vita.
[modifica] Il Governo di Vichy
Il maresciallo Petain diviene il presidente del consiglio il 16 giugno 1940 e il 22 firma a Rethondes l'armistizio con i tedeschi. C'è dunque la Francia occupata dai tedeschi e la Francia del governo di Vichy. Il 10 luglio, il parlamento da i pieni poteri al maresciallo che così può modificare la Costituzione.
Egli decreta la fine della terza repubblica e da luogo alla nascita dell'Età francese, di cui diventa il capo. Il 24 ottobre 1940, Petain non esita a stringere la mano a Hitler a Montoire; cosi con questo gesto lui officializza la sua collaborazione con i tedeschi.
Il nuovo regime proclama il ritorno dei valori tradizionali: famiglia, patria e lavoro. La società è riorganizzata. I francesi considerati ostili al potere, cioè i comunisti, i sindacalisti e gli ebrei, sono internati.