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Barocco - Wikipedia

Barocco

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Nota disambigua - Se stai cercando altri significati del termine, vedi Barocco (disambigua).
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Categoria:Storia dell'arte
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Il barocco è il termine utilizzato correntemente per indicare la civiltà letteraria, filosofica, artistica e musicale caratteristica del periodo che va dalla fine del XVI secolo alla metà del XVIII secolo. Per estensione, si indica quindi col nome «barocco» il gusto legato alle manifestazioni artistiche di questo periodo.

Sulla derivazione del termine ci sono due ipotesi: 1) Deriva da un'antica parola portoghese, barroco (barrueco in spagnolo), usata per definire una perla scaramazza, ovvero una perla non coltivata, non simmetrica. Proprio per le particolarità del suo stile l'arte barocca si accosta alla perla scaramazza. 2) Deriva dalla figura più complessa del sillogismo aristotelico, il barocco.

Indice

[modifica] Inquadramento storico

Il Concilio di Trento, conclusosi nel 1563, aveva dichiarato la liceità delle immagini, contestata da una parte del protestantesimo, riprendendo le deliberazioni del secondo concilio di Nicea, senza che venissero dettate delle precise regole estetiche. L'obiettivo della pittura e della scultura nelle chiese doveva essere quello di illustrare anche agli analfabeti gli episodi della Bibbia e della tradizione cristiana. Questa concezione più popolare dell'arte negli edifici sacri viene considerata dagli storici uno degli elementi portanti delle innovazioni del Caravaggio e dei fratelli Carracci, i quali lavorarono a Roma intorno al 1600, disputandosi le varie commesse di lavoro.

Il fascino dello stile barocco era derivato in modo del tutto consapevole dalle agilità e dalle qualità intellettuali dell'arte manierista del XVI secolo, estese fino ad un fascino viscerale che puntava al coinvolgimento dei sensi. Veniva impiegata un'iconografia il più possibile diretta, semplice, ovvia, ma comunque teatrale. L'arte barocca iniziò a delinearsi su certe tendenze all'essenziale e all'eroico di Annibale Carracci e del suo circolo, trovando ulteriori ispirazioni in altri artisti quali Correggio, Caravaggio e Federico Barocci, ai quali ci si riferisce come proto-barocchi. Le idee embrionali del barocco si ritrovano anche in Michelangelo Buonarroti. Una sorta di parallelo è possibile con l'ambito musicale, tanto da rendere espressivo e utile il termine "musica barocca": ci sono dei fraseggi contrastanti per lunghezza e armonia, il contrappunto prende piede sostituendo la polifonia, il tono e l'amalgama orchestrale fa la sua apparizione sempre con maggior insistenza. Sono ancora in un numero maggiore i paralleli generali avvertiti da alcuni esperti in filosofia, letteratura e poesia, ben più difficili da indicare con esattezza.

Anche se il Barocco, in molti centri, viene sostituito dal Rococò, che prende le sue mosse in Francia alla fine del 1720, in modo particolare per quanto riguarda gli interni, i dipinti e le arti decorative, l'architettura barocca rimane uno stile attuale e pienamente in uso fino all'avvento del Neoclassicismo alla fine del XVIII secolo. Vedi, ad esempio la Reggia di Caserta, palazzo barocco (sebbene gli esterni siano alquanto sobri) che non viene iniziato se non nel 1752. I critici, infatti, non parlano più di un "periodo barocco".

Nella pittura, le forme del barocco sono più ampie di quelle manieriste: meno ambigue, meno arcane e misteriose, più vicine a quelle dell'opera, una delle principali forme artistiche del barocco. La posa nel barocco dipende dal contrapposto ("contrapposizione"), con la tensione che muove i personaggi con le spalle e il bacino che formano dei piani che si muovono in direzioni opposte. Vedi il David di Bernini.

Le scene più asciutte, meno drammatiche e con meno coloritura, generalmente più temperate dell'architettura del XVIII secolo sono spesso inquadrate separatamente come manifestazioni tardo barocche (vedi Claude Perrault). Anche il fenomeno noto come neo-palladianesimo, impersonato da William Kent è uno sviluppo parallelo che avviene in Inghilterra e nelle colonie britanniche.

Il barocco viene definito da Heinrich Wölfflin (1888) come quel periodo in cui l'ovale lascia il posto al cerchio nel centro delle composizioni; tale centralizzazione rimpiazza l'equilibrio e da quel momento gli effetti più vividi e pittorici iniziano a diventare più evidenti.

Alcuni storici dell'arte, per lo più protestanti, hanno sottolineato che lo stile barocco si è presentato in un periodo in cui la Chiesa cattolica romana doveva reagire ai molti movimenti culturali rivoluzionari che producevano nuova scienza e nuove forme di religione, il Protestantesimo. È stato detto che il barocco, così monumentale, è lo stile che poteva dare al papato, come ad una monarchia assoluta, un modo d'espressione imponente e formale per ristabilire il suo prestigio, sino al punto di divenire in qualche modo il simbolo della Controriforma.

Non a caso, il massimo sviluppo si ha in quel di Roma, dove l'architettura barocca rinnova ampiamente l'area del centro urbano con una revisione urbanistica che probabilmente è una delle più importanti.

Nonostante gli aspetti solamente religiosi del barocco, è comunque l'arte ad assumere il ruolo di maggiore importanza. Architetti, scultori e pittori diventano, grazie alle loro opere, il tramite necessario per toccare con efficacia l'animo dei fedeli. Quindi l'arte diventa un mezzo della chiesa cattolica per persuadre gli eretici ed i dubbiosi. Per raggiungere questo ambizioso obbiettivo, l'arte però deve aver la capacità di sedurre, commuovere, conquistare il gusto, non più attraverso l'armonia del Rinascimento, ma mediante l'espressione di emozioni. Un esempio di ciò è la decisione ancora stipulata nel Concilio di Trento che indicava come la figura di Cristo dovesse venire rappresentata afflitta sanguinante, vilipesa, con la pella lacerata, sgradevole al vedersi, per suscitare un sentimento di pietà e devozione nei confronti di coLui che si è sacrificato per la nostra salvezza.

In architettura, dove le necessità costruttive sono prioritarie rispetto a quelle espressive, il gusto barocco si manifesta con la monumentalità delle costruzioni. La decorazione prende il sopravvento sulla struttura. A Roma, vengono demoliti interi edifici e abitazioni per costruire nuove strade e chiese e quindi rendere più piacevole l'effetto visivo, ma di minore utilità pubblica. Si può quindi dire che il termine Barocco non individua uno stile o una tendenza artistica, ma più che altro il vero spirito dell'epoca: il Seicento.

[modifica] La letteratura barocca

Per approfondire, vedi la voce Letteratura barocca.

[modifica] L'architettura barocca

Per approfondire, vedi la voce Architettura barocca.

L'architettura barocca sviluppa alcune tendenze già evidenti nel manierismo del XV secolo, il quale a sua volta aveva infranto il rigore formale del Rinascimento. Le alterazioni delle proporzioni e le tensioni espresse da Michelangelo nel Vestibolo della Biblioteca Laurenziana a Firenze sono già un'anticipazione dello spirito del barocco. Del resto l'aggiunta michelangiolesca del massiccio cornicione al palazzo Farnese suscitò all'epoca reazioni, proprio per l'alterazione in senso drammatico delle proporzioni classiche. Se gli architetti manieristi alterano l'impaginazione rigorosa delle facciate rinascimentali aggiungendovi temi e decorazioni caratterizzati da un raffinato e oscuro intellettualismo, senza modificare la logica planimetrica e strutturale delle facciate negli edifici, gli architetti barocchi modificano quell'architettura sia nelle piante, sia nelle partiture di facciata, in funzione di una concezione spaziale nuova. Le facciate delle chiese non costituiscono più la terminazione logica della sezione interna, ma divengono un organismo plastico che segna il passaggio dallo spazio interno alla scena urbana.

La culla dell'architettura barocca è Roma, e l'origine è chiaramente fondata sull'opera dei quattro maestri Carlo Rainaldi da alcuni considerato ancora manierista, Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini e Pietro da Cortona. A questi si deve la concezione di quest'arte, che ha dei tratti specifici: il senso della massa e dell'unità formale di tutte le parti, il gusto per l'informe (H. Wolfllin). In particolar modo l'opera di Borromini, anche se spesso messa in discussione, rivela una sensibilità nei confronti del tema dello Spazio e della Luce, che non ha paragoni con altri. Va considerato che il barocco romano è sensibilmente diverso rispetto alle declinazioni regionali del linguaggio: se a Roma esso fu aulico, monumentale, di disegno lineare ma fortemente plastico e chiaroscurale, severo e drammatico, in altre regioni si espresse in forme più snelle e aggraziate, talvolta riccamente decorate. Fra le due espressioni il solo denominatore comune è il senso unitario dello spazio. Nelle chiese romane lo spazio si dilata entro potenti membrature in pietra, nel nord Italia e nel centro Europa esso si espande su murature curvilinee intonacate che sembrano involucri elastici. Il termine barocco sembra contenere in sé una categoria estetica che indica tutto ciò che è eccessivo, eccentrico, fuori misura, fantasioso, bizzarro, ampolloso e che tende a privilegiare l'aspetto esteriore ai contenuti interiori. L'arte così come l'architettura trasmettono l'impressione che l'artista abbia paura del vuoto (horror vacui) e cerchi a tutti i costi di riempire fino all'inverosimile gli spazi a disposizione. La forma usata principalmente è la linea curva; tutto doveva prendere andamenti sinuosi, persino le gambe di una sedia o di un tavolo. Le curve non devono essere semplici ma complesse come ellissi, spirali o curve a costruzione policentrica, possibilmente con motivi che si intrecciano tra di loro, formando più andamenti curvi tanto da risultare quasi indecifrabili. Nulla deve essere semplice e tutto deve destare meraviglia. È il forte senso della teatralità di quel periodo che spinge l'artista all'esuberanza decorativa, all'effetto sorpresa e al dramma espressivo. Le statue diventano dramma, rappresentazione, messa in scena che coinvolge il pubblico.

In una prima fase, lo stile barocco cerca di dare movimento e spazialità con linee curve agli edifici, mentre in una seconda fase gli edifici divengono più regolari e adottano linee curve solo nella decorazione.


[modifica] Barocco siciliano

Per approfondire, vedi la voce Barocco siciliano.

Antony Blunt nel suo libro "Barocco Siciliano" (1968) divide l'architettura barocca siciliana in tre grandi fasi:

  • Prima fase : caratterizzata dalla presenza di edifici in stile paesano, contrassegnato da grande libertà e fantasia, particolarmente nel modo di trattare il dettaglio architettonico e le decorazioni plastiche, ma francamente provinciale e spesso ingenuo.
  • Seconda fase: caratterizzata da uno stile più elaborato, introdotto da architetti siciliani formatisi sul continente particolarmente a Roma e a Napoli.
  • Terza fase: caratterizzata da una evoluzione dello stile romano verso una visione che più si adatta alle tradizioni e alla cultura locali.

A proposito della terza fase Blunt scrive:

"Nella terza fase gli architetti locali, superando lo stadio della discendenza ideale da Roma, enucleano uno stile nuovo e in alto grado personale. Nella facciata del Duomo di Siracusa, opera di Andrea Palma, nelle chiese di Rosario Gagliardi a Noto, Ragusa e Modica, nelle ville di Tommaso Napoli a Bagheria, come in molti edifici dei centri minori, gli architetti siciliani, pur mettendo a frutto gli insegnamenti ricevuti da Roma e da Napoli, adattano questi modelli alle esigenze e alle tradizioni locali costruendo un gruppo di monumenti che possono catalogarsi fra le più alte creazioni del tardo Barocco."

[modifica] Barocco leccese

La facciata della Chiesa di Santa Croce a Lecce, tipico esempio del barocco leccese
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La facciata della Chiesa di Santa Croce a Lecce, tipico esempio del barocco leccese

Il barocco si diffuse presto anche a Lecce e nel Salento. Dopo i primi piani architettonici della fine del Cinquecento, l'impulso allo sviluppo del barocco leccese fu dato dal vescovo Luigi Pappacoda alla metà del Seicento, cui fecero seguito importanti scultori, carpentieri e decoratori come Gabriele Riccardi, Antonio Zimbalo, Giuseppe Zimbalo, Cesare Penna, Giuseppe Cino. Un tipico esempio di barocco leccese è la Chiesa di Santa Croce, nel capoluogo salentino, la cui facciata, è riccamente decorata e testimonia la malleabilità della pietra leccese. Nel Settecento l'arte barocca leccese conosce una maggiore specializzazione e gli architetti Mauro ed Emanuele Manieri sono i primi a portarla al di fuori dal capoluogo e dalla provincia.

[modifica] La filosofia barocca

Nella cosiddetta epoca barocca la filosofia assume dei nuovi connotati rispetto all'epoca precedente. Nel periodo precedente, nel Rinascimento, la realtà e l'universo venivano espressi in modo assoluto, grazie alla concezione divina delle Sacre Scritture. Questo modo di confrontarsi con la realtà entrò in crisi a causa dell'inizio delle ricerche scientifiche, che portò l'uomo a conoscere un infinito mondo, l'universo. L'uomo inizio a confrontarsi con una realtà nuova e scoprì che la conoscenza era infinita, come la realtà. Inoltre l'uomo comprese che con la ragione avrebbe potuto comprendere ogni cosa e, diciamo così, illuminare i luoghi bui della conoscenza, gettando le basi dell'Illuminismo del Settecento. L'uomo di fronte a questo universo può solo porsi in modo relativo, poiché non può cogliere la realtà in modo assoluto. Ecco che allora il filosofo può procedere stabilendo delle relazioni ambigue e sottili tra le cose. Il barocco tende a rifiutare ed a rigettare l'antica filosofia cristiana.

[modifica] La musica barocca

Per approfondire, vedi la voce Musica barocca.

Il termine musica barocca è utilizzato per classificare la musica composta durante il periodo di diffusione del barocco nell'arte. I principali compositori che oggi vengono considerati barocchi sono Bach, Händel e Antonio Vivaldi. L'utilizzo del termine "barocco" riferito alla musica è, tuttavia, uno sviluppo abbastanza recente, ed è fatto risalire ad una pubblicazione del musicologo Curt Sachs del 1919.

La musica barocca è caratterizzata dall'uso della fuga e spesso da passaggi difficili e molto veloci. Risulta quindi estremamente importante l'abilità del solista (virtuosismo).

"La musica barocca non esiste!". L'affermazione può sembrare brutale, sommaria e in un certo senso scoraggiante. E invece si tratta di farina fine, proveniente dal generoso sacco concettuale di Manfred Bukofzer, uno dei maggiori musicologi del Novecento. Non ha alcun senso — sostiene lo studioso nel suo libro più fortunato, The music in the baroque era (1947) — mettere una sola cornice intorno ad un secolo e mezzo di musica che ha fatto della varietà e della differenza il proprio programma estetico.

Meglio, molto meglio, parlare di "primo barocco francese", di "tardo barocco italiano", o di "medio barocco francese", distinguendo innanzitutto, all'interno dei grandi confini della "epoca barocca", il quando e il dove. La tesi di Bukofzer continua a destare ancora oggi, nonostante sia passato più di mezzo secolo, un certo scandalo, forse perché mette in crisi una delle certezze "assolute" coltivate sia nella storiografia musicale che dal "mercato" della musica. La convinzione cioè che esista un genere, una categora, una qualsiasi casella dentro la quale sistemare tutti i fenomeni che sembrano appartenere all'"epoca barocca": una sonata per clavicembalo di Scarlatti e un ballet de cour di Couperin, una Passione di Schutz e un concerto di Vivaldi. Stendendo così una patina uniforme su oggetti, forme e linguaggi che si differenziano, invece, per il carattere esattamente opposto: il contrasto, l'opposizione, la diversità.

È per questo motivo che Bukofzer propone di evitare per quanto possibile l'espressione "musica barocca" e di adottare, invece, il criterio della distinzione tra i tre grandi stili che attraversano la musica occidentale tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento: lo stile concertante italiano, lo stile contrappuntistico tedesco e lo stile strumentale francese. Operando all'interno di questa grande tripartizione una ulteriore bipartizione: quella tra idioma strumentale e idioma vocale.

[modifica] Collegamenti esterni

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