Armata Rossa
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L'Armata Rossa è il nome dato alle forze armate dell'Unione Sovietica dopo la disintegrazione delle forze zariste nel 1917. L'aggettivo «Rossa» fa riferimento al colore tradizionale del movimento socialista e comunista.
L'Armata Rossa dei lavoratori e dei contadini ufficialmente denominata (in Russo: Рабоче-Крестьянская Красная Армия - Raboche-Krest'yanskaya Krasnaya Armiya) fu fondata su decreto del Consiglio dei Commissari del Popolo nel 1918 e divenne l'armata dell'URSS al momento della fondazione dello stato stesso, nel 1922.
Lev Trockij, il commissario per la guerra dell'Unione Sovietica dal 1918 al 1924 è spesso considerato come il suo fondatore. Al suo massimo, durante la seconda guerra mondiale, l'Armata Rossa contava 11 milioni tra ufficiali e soldati.
Dopo la vittoria sulla Germania Nazista il numero fu ridotto a circa 3 milioni.
Nel 1946 la denominazione Armata Rossa, venne modificato in Armata Sovietica, tuttavia in occidente il termine Rossa restò nell'uso comune.
Indice |
[modifica] Storia
Come in parte già citato, il Consiglio dei Commissari del Popolo decretò la fondazione dell'Armata Rossa, il 15 gennaio 1918 (calendario Giuliano). Il 23 gennaio 1918 (calendario gregoriano) sancisce il giorno in cui a Mosca e a Pietrogrado vi fu il reclutamento di massa di persone che si arruolarono nell'Armata Rossa e fu anche il giorno del primo combattimento contro gli invasori imperiali tedeschi. Questo giorno diventò poi festa nazionale, celebrato come Giorno dell'Armata Rossa in tutta l'URSS ed ancor festeggiato attualmente come Giorno dei Difensori della Madrepatria.
Inizialmente l'Armata Rossa, funzionava come una formazione volontaria, senza gradi e mostrine, e gli ufficiali venivano scelti tramite elezioni democratiche; tuttavia un decreto emanato il 29 maggio del 1918, prevedette l'introduzione del servizio militare obbligatorio, per gli uomini dai 18 ai 40 anni.
Per sostenere il reclutamento di massa, vennero formati Comissariati Militari Regionali военный комиссариат, военкомат (voenkomat), che ancora esistono nella Russia attuale, con lo stesso nome e con la stessa funzione (da non confondere con i comissariati politici). Dopo che il Generale Aleksei Brusilov offrì le proprie conoscenze professionali, all'Armata Rossa, nel 1918, venne permesso l'arruolamento di ufficiali che militarono nella vecchia armata dell'Impero Russo; le autorità bolsceviche instituirono così, una commissione speciale, sotto la supervisione di Lev Glezarov (Лев Маркович Глезаров), la quale, all'agosto 1920, aveva già reclutato circa 315.000 ex-ufficiali. Molti di essi occuparono il ruolo di consiglieri militari (voyenspets: "военспец" per "военный специалист", "specialisti militari"). Di fatto un numero consistente di uomini militari imperiali, e in particolare un membro del Consiglio Militare Supremo, Mikhail Bonch-Bruevich, si erano già uniti ai Bolscevichi in precedenza.
Le autorità bolsceviche, assegnarono ad ogni unità dell'Armata Rossa un commissario politico (Politruk), che aveva il ruolo di avallare le decisioni dei comandanti militari, se queste andavano contro i principi del Partito Comunista. Tuttavia in alcuni casi, l'inefficienza di questi commissari, portò alcune guarnigioni dell'armata a confidare maggiormente nei propri ufficiali.
[modifica] Gradi
All'inizio della sua storia, l'Armata Rossa, abbandonò ogni riferimento al grado di ufficiale professionista, per marcare il distacco dal vecchio esercito zarista. Al loro posto venne instituito un ruolo di comando di basso livello chiamato «comandante», ma con il ruolo simile a quello di un tenente. Anche le insignie vennero abbandonate e al posto dei gradi "classici" si usarono termini come «comandante di divisione» e altri simili.
Nel 1924 venne integrato questo sistema, con l'introduzione delle categorie di servizio, da K-1 (la più bassa) a K-14 (la più alta); queste categorie fungevano da grado e indicavano l'esperienza e la qualifica dei comandanti; ma non la posizione. Il 22 settembre 1935 l'Armata Rossa abbandonò il sistema delle categorie di servizio, ed introdusse i gradi personali; che tuttavia consistevano, in un misto di titoli funzionali e gradi tradizionali. Per esempio i gradi includevano quelli di «luogotenente» e di comdiv (Комдив, comandante di divisione). Inoltre alcune complicazioni sorsero riguardo ai gradi da assegnare agli ufficiali politici («commissario di brigata», «2° commissario di armata»), ai corpi tecnici («3° ingegnere», «ingegnere di divisione»), ai corpi amministrativi, medici ed altri ruoli non combattenti.
Il 7 maggio 1940 vennero apportate altre modifiche: i gradi di «generale» e «ammiraglio» sostituirono i ranghi funzionali di combrig, comdiv, comcor, comandarm; mentre quelli di «comandante di divisione», «ingegnere di divisione», ecc., rimasero inalterati.
Il 2 novembre 1940 furono inoltre aboliti i ranghi funzionali per quanto riguarda gli sottufficiali, e venne introdotto il grado di Podpolkovnik (sotto-colonnello).
All'inizio del 1942, tutti i ranghi funzionali del personale amministrativo e tecnico, vennero regolarizzati (es. «ingegnere maggiore», «ingegnere colonnello», ecc.), finché, il 9 ottobre dello stesso anno, le autorità politiche abolirono il sistema dei commissari militari, e con esso anche il grado stesso di commissario. I ranghi funzionali, rimasero quindi, solo per il personale medico, veterinario e legislativo.
Nel 1943 una riunificazione del sistema, segnò l'abolizione di tutti i ranghi funzionali rimanenti; e venne introdotta la parola «ufficiale» insieme alle epaulettes che sostituirono le precedenti insigne sulle divise militari. Queste nuove insignie non cambiano tanto da quelle in uso in Russia ai giorni nostri, e i vecchi ranghi funzionali di «combat», «combrig» e «comdiv» sono ancora in uso seppure in modo non ufficiale.
[modifica] Galleria fotografica
Il cimitero dell'Armata Rossa a Sighetu Marmaţiei, in Romania |
Propaganda comunista a favore dell'Armata Rossa e del suo leader Trockij. |
[modifica] Altre "Armate Rosse"
Erano comunemente chiamati "Armata Rossa" anche gli eserciti, derivati dalla presa del potere politico da parte di forze rivoluzionarie guerrigliere e partigiane, della Baviera sovietica, della Cina maoista, della Jugoslavia titoista ecc.