Wojciech Jaruzelski
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Wojciech Jaruzelski. Nacque il 6 luglio del 1923 a Kurów in una famiglia di origini nobiliari.
Nel primo dopoguerra frequentò un liceo cattolico. Scoppiata la seconda guerra mondiale, fu confinato insieme alla famiglia in Siberia, dove dopo l'agressione nazista all'URSS (1941), si arruolò nell'esercito polacco che si formava sul suolo russo. Come comandante di un'unità di ricognizione passò l'intero percorso di guerra della Prima Armata dell'Esercito Polacco da Lenino (1943) fino a Berlino (1945). Fu membro del Partito Operaio Unificato Polacco dal 1947. Continuò la carriera militare nella Polonia Popolare. Nel 1968 divenne Ministro della difesa e ricoprì la carica fino al 1983. Quando nel dicembre del 1970 si venne a creare una crisi politica causata dagli scioperi organizzati in alcune citta sul Mar Baltico (Danzica e Stettino), Jaruzelski fu tra coloro che premero sulle dimissioni di Władysław Gomułka e diedero apoggio al nuovo leader Edward Gierek. Di fronte all'aggravarsi della situazione politica ed economica del Paese alla fine degli anni settanta e per fronteggiare l'attività del sindacato "Solidarność" assunse nell'estate del 1981 l'incarico del Capo del governo e Primo segretario del POUP. Nel contempo, divenuto oggetto di continue pressioni sovietiche, intraprese la pianificazione di un colpo di stato. Il 13 dicembre del 1981 proclamò l'instaurazione dello stato di guerra e divenne il capo del Consiglio Militare di Salute Nazionale. In virtù delle leggi militari vennero sciolti o sospesero la loro attività tutte le organizzazioni politiche tranne il POUP, i maggiori attivisti di "Solidarność" furono invece arrestati e imprigionati. Nel corso degli anni ottanta e specialmente dopo l'avvio della perestrojka nell'Unione Sovietica il regime si attenuò fino a giungere a delle trattative con l'opposizione. Nell'inverno del 1989 Jaruzelski diede inizio ai cosiddetti dibattimenti a Tavola Rotonda per passare gradualmente il potere a "Solidarność". Durante la sua visita in Polonia in quello stesso anno, George Bush gli consigliò di candidarsi a Presidente della Repubblica per garantire un passaggio equilibrato dal socialismo al capitalismo. Eletto presidente, formò un governo di coalizione guidato da "Solidarność". Nel 1990 gli succedette Lech Wałęsa.
Persona di carattere introverso ma ben educato, sul suo ruolo nella storia del Paese i pareri non sono unanimi, ma stando ai sondaggi dell'opinione pubblica la maggioranza dei polacchi condivide la sua convinzione che la proclamazione dello stato di guerra nel 1981 sarebbe stato "il male minore", che risparmiò alla Polonia un'invasione sovietica.
Predecessore: | Presidente della Polonia | Successore: | |
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Henryk Jabłoński | 1985 - 1990 | Lech Wałęsa | I |