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François Mitterrand - Wikipedia

François Mitterrand

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

François Mitterrand
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François Mitterrand

François Maurice Adrien Marie Mitterrand (Jarnac, 26 ottobre 1916 - Parigi, 8 gennaio 1996) è stato uno statista francese.

È stato presidente della repubblica francese dal 10 maggio 1981 al 1988 e poi, con un secondo mandato, fino al 17 maggio 1995.

Dal suo matrimonio con Danielle Gouze, presidentessa della Fondation France-Libertés [1], ha avuto due figli, Jean-Christophe e Gilbert (sindaco di Libourne, ed ex-deputato della Gironda), e dalla sua relazione con Anne Pingeot une figlia, Mazarine Pingeot.


Indice

[modifica] Biografia

Il padre era agente di una compagnia ferroviaria, quindi produttore di aceto e presidente di una federazione sindacale di produttori. François Mitterrand svolge dal 1925 al 1934 i suoi studi liceali al collège Saint-Paul di Angoulême, quindi ottiene una laurea in Scienze politiche nel luglio 1937.

Tra il 1935 e il 1936 milita con i volontari nazionali del tenente colonnello De La Rocque. Non lo segue però nell'avventura del Parti social français (PSF) e si dice "costernato" quando ascolta i suoi discorsi. Svolge tra in 1937 e il 1939 il servizio militare nella fanteria coloniale. Nel settembre 1939, all'inizio della Seconda Guerra Mondiale, è sergente e viene inviato sulla linea Maginot in prossimità di Montmédy.

[modifica] Seconda guerra mondiale

Il 14 giugno 1940, dopo essere stato ferito, è fatto prigioniero. Durante la permanenza nei campi di prigionia, in particolare lo Stalag IXA situato a Ziegenhain (oggi Trutzhain, frazione del comune di Schwalmstadt) vicino a Kassel, le sue posizioni politiche evolvono in seguito ai suoi incontri con prigionieri di ogni classe sociale, e con una organizzazione interna al campo molto diversa da quanto poteva aver visto in gioventù. Dopo due tentativi falliti di evasione, in marzo e novembre 1941, riesce infine ad evadere il 10 dicembre 1941 e ritorna in Francia.

Lavora sotto la repubblica di Vichy da gennaio ad aprile 1942 presso la Légion française des combattants et des volontaires de la révolution nationale. Nel dicembre 1942 Mitterrand scrive nel giornale ufficiale di Vichy France, revue de l'État nouveau:

"Si la France ne veut pas mourir dans cette boue là, il faut que les derniers français dignes de ce nom déclarent une guerre sans merci à tous ceux qui, à l'intérieur comme à l'extérieur, se préparent à lui ouvrir les écluses : juifs, maçons, communistes... toujours les mêmes et tous gaullistes".
(Se la Francia non vuole morire in questa melma, gli ultimi francesi degni di questo nome devono dichiarare una guerra senza quartiere a tutti quanti, all'interno come all'esterno, si preparano ad aprirne le dighe: ebrei, massoni, comunisti... sempre gli stessi e tutti gaullisti)

Successivamente lavora per la Resistenza francese in un gruppo che include molti ufficiali di Vichy, mantenendo il suo posto. Ogni anno, per quasi tutta la sua vita, Mitterrand depone una corona di fiori sulla tomba del maresciallo Pétain, capo del governo di Vichy ed eroe francese della Prima Guerra Mondiale; nel 1943 è decorato dell'ordine della Francisque, una distinzione onorifica del regime di Vichy. Quando, negli anni 50, fu svelato il suo passato, Mitterrand negò inizialmente di aver ricevuto l'onorificenza.

Jean Pierre-Bloch, capo della sezione non militare del Bureau central de renseignement et d'action (BCRA, servizi segreti della France libre) dal 1942 al 1943 e quindi commissario aggiunto agli Interni, decorato con la Legion d'onore, compagno della Liberazione, spiega nel 1969 in De Gaulle ou le temps des méprises:

"François Mitterrand rimase nei servizi dei prigionieri di Vichy per un nostro ordine. Quando fu candidato per la francisque, siamo stati perfettamente tenuti al corrente; gli abbiamo consigliato di accettare questa “onorificenza” per non farsi scoprire. La calunnia serve sempre: venti anni più tardi, verrà rispolverata per la campagna presidenziale. [...] Mitterrand fu anche proposto come “compagno della Liberazione”, ma i titoli della Resistenza alcune volte non hanno niente a che vedere con questa decorazione. Né resistenti né combattenti, si trovano sul libro d'oro dei compagni della Liberazione nomi di eroi che non hanno mai lasciato il loro ufficio a Londra. I decorati di sinistra si contano con le dita. Anche Gaston Deferre, che fu capo di collegamento, non è compagno della Liberazione, e quanti altri, come François Mitterrand, lo avrebbero meritato cento volte e non sono stati decorati."

[modifica] Resistenza

Poco tempo dopo, Mitterrand entra nella clandestinità raggiungendo i ranghi della Resistenza. Già dalla primavera 1942, sotto l'influenza di alcuni ex-evasi (Max Varenne e Guy Fric), aveva cominciato a mutare atteggiamento. Partecipa alle riunioni del castello di Montmaur, il 12 giugno e il 15 agosto 1942, che gettano le prime basi della Resistenza, fondata nel febbraio 1943. Con il nome in codice "Morland" parte per Londra il 15 novembre 1943, poi si rende a Algeri dove è ricevuto dal generale De Gaulle. Dopo un secondo passaggio a Londra, ritorna il 24 febbraio 1944 in Francia per dirigere il Mouvement national des prisonniers de guerre et déportés (Movimento nazionale dei prigionieri di guerra e deportati).

Secondo i suoi racconti, è stato lui stesso ad organizzare questo movimento con i suoi compagni mentre lavorava ufficialmente per la repubblica di Vichy. Partecipa alla Liberazione di Parigi nell'agosto 1944. Ogni anno, a partire dal 1946, partecipa all'ascensione della rocca di Solutré per commemorare la Resistenza Francese.

[modifica] Quarta Repubblica

Poco dopo, Mitterrand partecipa al governo dei segretari generali voluto dal generale De Gaulle prima dell'istallazione del governo provvisorio a Parigi. Il 27 ottobre 1944 sposa Danielle Gouze.

Nel febbraio 1946 aderisce all'UDSR (l'unione democratica e socialista della Resistenza), di cui sarà presidente dal 1953 al 1965 e che gli offrirà un primo laboratorio politico. Nel novembre 1946 è eletto deputato della Nièvre. Nel 1947 François Mitterrand diventa il più giovane ministro francese con portafoglio degli Anciens Combattants nel governo del socialista Paul Ramadier. Negli anni successivi sarà successivamente ministro con 11 portafogli differenti.

Nel 1950 René Pleven lo nomina ministro della Francia d'oltre mare. Cerca di migliorare le sorti degli africani, ancora sottomessi ad un regime molto duro. I gaullisti lo attaccano duramente. Rimane comunque sostenitore del mantenimento di tutte le colonie. Nel 1953 diventa ministro delegato al Consiglio Europeo, ma si dimette rapidamente per la sua ostilità alla repressione svolta in Tunisia. Desidera per questo paese e per l'Indocina una politica più liberale.

Nel 1954 è nominato ministro dell'Interno nel governo Pierre Mendès-France. Il 5 novembre di quest'anno, all' Assemblée nationale, mentre scoppiano i primi coflitti della guerra d'Algeria, dichiara:

"La rébellion algérienne ne peut trouver qu'une forme terminale: la guerre" (la ribellione algerina può trovare un unica forma terminale: la guerra).

In accordo con il presidente del Consiglio, fonde la polizia di Algeri con quella di Parigi con lo scopo di impedire l'utilizzo della tortura. Nel 1956 è nominato guardasigilli nel governo Guy Mollet. Nel settembre 1958 chiede di votare no al referendum sulla Costituzione della Quinta Repubblica, che è adottata e quindi promulgata il 4 ottobre 1958. In quella occasione Mitterrand paragona Charles De Gaulle a un nuovo dittatore.

François Mitterrand esce sconfitto dalle elezioni legislative il 30 novembre 1958 (elezioni che saranno cancellate dalla messa in atto delle nuove istituzioni nel gennaio 1959).

[modifica] Quinta Repubblica

Nel marzo 1959 è eletto sindaco di Château-Chinon (lo resterà fino al maggio 1981), ed un mese dopo senatore della Nièvre. Il 25 novembre 1962 ritrova il suo posto di deputato della Nièvre e abbandona quello di senatore. Nel 1964 diventa presidente del consiglio generale della Nièvre.

Nel 1965, benché sia rappresentante di una piccola formazione politica (la Convention des Institutions Républicaines), è l'unico candidato di sinistra alle elezioni presidenziali. Grazie alla candidatura centrista di Jean Lecanuet che raccoglie il 15% dei suffragi, De Gaulle non guadagna la maggioranza assoluta al primo turno e si ritrova quindi ad affrontare il ballottaggio contro Mitterrand. A questo punto Mitterrand riceve l'appoggio di tutta la sinistra, dell'estrema destra di Jean Louis Tixier-Vignacourt e dei partigiani dell' OAS. Mitterrand è battuto con circa il 45 % dei voti.

Il 28 maggio 1968 ritiene che sia venuto il suo momento e dichiara:

"il convient dès maintenant de constater la vacance du pouvoir et d'organiser la succession" (conviene considerare da subito il potere come vacante e organizzare la successione).

Questa dichiarazione fa seguito all'assenza di De Gaulle, partito per consultare il generale Massu in Germania. Propone il nome di Mendès-France per formare un governo provvisorio e annuncia di essere candidato alla presidenza della Repubblica. De Gaulle replicherà in modo duro il 30 maggio. Discreditato quindi nel 1969 non può presentarsi alla presidenza della Repubblica.

Nel giugno 1971, durante il Congresso di Épinay, avviene la fusione della Convention des Institutions Républicaines diretta da Mitterrand e del Partito Socialista Francese creato nel 1969, con l'elezione di François Mitterrand come segretario. Nel giugno 1972 Mitterrand firma un programma comune con il Partito Comunista Francese.

Il 19 maggio 1974 perde le elezioni presidenziali contro Valéry Giscard d'Estaing con il 49,2 % dei voti al secondo turno. Nel settembre 1977 firma la rottura del programma comune della sinistra. Nell'aprile 1979 si allea con Jean-Pierre Chevènement contro Michel Rocard al Congresso di Metz per rimanere alla guida del Partito socialista. Nel gennaio 1981 è designato come candidato del PS contro Michel Rocard e adotta i "110 propositi" come programma.

[modifica] Primo settennato

François Mitterrand alla commemorazione delle vittime della battaglia di Verdun, insieme al cancelliere tedesco Helmut Kohl
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François Mitterrand alla commemorazione delle vittime della battaglia di Verdun, insieme al cancelliere tedesco Helmut Kohl

Il 10 maggio 1981 François Mitterrand è eletto presidente della Repubblica con il 51,8 % dei voti, contro il presidente uscente Valéry Giscard d'Estaing. Il 21 maggio 1981 apre il suo settennato con una cerimonia al Pantheon di Parigi durante la quale rende omaggio a Jean Jaurès, Jean Moulin et Victor Schoelcher. Il suo primo governo è diretto da Pierre Mauroy. Il giorno dopo scioglie le camere dell' Assemblée nationale. Le successive elezioni gli daranno la maggioranza assoluta al Parlamento. Quindi un secondo governo Pierre Mauroy avrà 4 ministri comunisti.

Eventi principali:

  • 1981
    • incrementato il salario minimo dei dipendenti del 10 %, gli assegni familiari e per gli affitti del 25 %
    • abolita la pena di morte
    • creazione di una tassa sulle grandi rendite (soppressa nel 1987, reimmessa nel 1988 sotto il nome di impôt sur la fortune)
    • nazionalizzazione di banche e di grandi gruppi industriali
    • autorizzazione delle radio locali private
    • raddoppiati i crediti al ministero della Cultura
    • legalizzazione massiva della presenza di migliaia di immigrati in situazione irregolare
  • 1982
    • settimana di 39 ore (durata legale del lavoro)
    • quinta settimana di ferie pagate
    • la legge Auroux estende i diritti dei lavoratori nelle imprese
    • pensione a 60 anni
    • prima legge di decentralizzazione
    • prima visita di un capo di Stato in Israele
    • indurimento del controllo dei cambi
    • abrogazione del delitto di omosessualità, dei tribunali permanenti delle forze armate (TPFA) e della legge "anti-casseurs".
    • attuazione di intercettazioni telefoniche rivelate solo qualche anno più tardi
  • 1983
    • terzo governo di Pierre Mauroy
    • primo piano di rigore
    • abrogazione della legge Peyrefitte, detta Sécurité et liberté
    • legge sull'indennizzo delle vittime di crimini e delitti
    • espulsione di 47 diplomatici sovietici accusati di spionaggio
    • attentato del drakkar a Beirut (58 soldati francesi e 239 americani uccisi)
  • 1984
    • Il 1° gennaio, la Francia inizia la presidenza semestrale dell'Unione Europea. Mitterrand rilancia la costruzione dell'Europa
    • Elezioni europee: Buon risultato del Front National, crollo del Partito Comunista Francese
    • legge sulla formazione professionale
    • abbandono del progetto di legge sull'insegnamento dopo la manifestazione con più di un milione di persone per l' "enseignement libre" (insegnamento libero)
    • nuovo governo di Laurent Fabius, fine della partecipazione dei comunisti al gouverno
    • liberalizzazione dell'audiovisivo, creazione dei primi canali di televisione privata
  • 1985
    • Jacques Delors diventa presidente della Commissione europea (e lo resta fino al 1995)
    • inaugurazione della Géode al parco della Villette a Parigi
    • lo scandalo Rainbow Warrior mette in causa i servizi segreti francesi
    • instaurazione della legge proporzionale alle elezioni legislative previste per l'anno successivo
  • 1987
    • inaugurazione dell'Istituto del Mondo Arabo a Parigi

[modifica] Secondo settennato

Benché sappia dal 1981 di essere colpito da un cancro alla prostata, si candida ancora nel 1988. L'8 maggio François Mitterrand è eletto nuovamente Presidente della Repubblica vincendo contro Jacques Chirac con il 54 % dei voti. Nomina come Primo ministro il suo vecchio nemico Michel Rocard e scioglie il parlamento; i socialisti ed i loro alleati ottengono una maggioranza relativa che li permette di governare con il sostegno del centro sinistra.

Nel maggio 1991 sostituisce Michel Rocard con Édith Cresson: scelta che si rivelerà discutibile in seguito a numerose dichiarazioni misogine e omofobe della prima presidentessa dei ministri donna di Francia. Cede il posto dieci mesi dopo a Pierre Bérégovoy, dall'immagine più rassicurante, ma che non può impedire una grossa vittoria della destra nelle elezioni legislative del 1993. Édouard Balladur forma un nuovo governo. Il primo maggio, si suicida Pierre Bérégovoy.

Eventi principali:

  • 1990 :
    "le vent de liberté qui a soufflé à l'Est devra inévitablement souffler un jour en direction du Sud [...] Il n'y a pas de développement sans démocratie et il n'y a pas de démocratie sans développement. " (il vento che ha soffiato nell'Est dovrà inevitabilmente soffiare in direzione Sud [...] Non c'è sviluppo senza democrazia e non c'è democrazia senza sviluppo).
    • la legge Gayssot vieta i propositi negazionisti e rafforza la legislazione contro il razzismo
    • legge Arpaillange sul finanziamento dei partiti politici: abbassamento del tetto massimo delle spese, innalzamento delle sovvenzioni pubbliche
  • 1991 :
    • partecipazione della Francia alla guerra del Golfo
    • nuovo statuto per la Corsica
    • regolamentazione delle intercettazioni telefoniche
    • Édith Cresson prima donna primo ministro
    • affaire Urba: come tutti i partiti politici il PS ha ricorso a mezzi illeciti per finanziarsi, in assenza di entroiti pubblici fino al 1988 e giudicati questi insufficienti nel 1990/93. Nonostante il partito abbia avuto ricorso a metodi non più contestabili di altri (niente valigie piene di soldi o lavori fittizi), è il primo ad essere duramente toccato.
  • 1992 :
    • creazione del codice di consumo
    • adozione del referendum sul trattato di Maastricht. La popolarità di Mitterrand tocca il minimo
  • 1993 :
    • legge Sapin sul finanziamento dei partiti politici e lotta anticorruzione: abbassamento del tetto delle spese, indurimento della repressione
  • 1995 :
    • inaugurazione della Bibliothèque nationale de France

Il 7 maggio 1995, Jacques Chirac è eletto Presidente della Repubblica. Il 17 maggio finisce il secondo mandato di François Mitterrand.

[modifica] Lista dei primi ministri nei due settennati

Primo ministro da a Note
Pierre Mauroy 1981 1984  
Laurent Fabius 1984 1986 Il primo ministro più giovane (39 anni)
Jacques Chirac 1986 1988 Prima cohabitation della V Repubblica
Michel Rocard 1988 1991  
Édith Cresson 1991 1992 Prima donna primo ministro
Pierre Bérégovoy 1992 1993  
Édouard Balladur 1993 1995 Seconda cohabitation

[modifica] Scomparsa

Nel maggio 1995 François Mitterrand finisce il secondo settennato ed il 31 dicembre ascolta il discorso di fine anno del suo successore da semplice cittadino, come annunciato un anno prima. Muore di cancro alla prostata l'8 gennaio 1996. Riposa a Jarnac, Charente, con la sua famiglia.

[modifica] Opere e raccolte di testi di François Mitterrand

[modifica] In francese

  • 1939 : Pluie amie.
  • 1940 : Premier accord.
  • 1945 : Les Prisonniers de guerre devant la politique, ed. du Rond-Point.
  • 1953 : Aux frontières de l'Union française. Indochine-Tunisie, ed. Gulliard.
  • 1957 : Présence française et abandon, ed. Plon.
  • 1961 : La Chine au défi, ed. Julliard.
  • 1964 : Le Coup d'État permanent, Les débats de notre temps. Plon.
  • 1969 : Ma part de vérité (dialogo con Alain Duhamel), ed. Fayard.
  • 1971 : Un socialisme du possible, ed. du Seuil.
  • 1971 : La Convention des institutions républicaines: François Mitterrand et le socialisme, Parigi, Presses universitaires de France, 1971, 92 p. (testi raccolti da Danièle Loschark)
  • 1973 : La Rose au poing, ed. Flammarion.
  • 1974 : L'homme, les idées, le programme, ed. Flammarion.
  • 1975 : La Paille et le grain, ed. Flammarion.
  • 1977 : Politique I, ed. Fayard.
  • 1978 : L'Abeille et l'Architecte, ed. Flammarion.
  • 1980 : Ici et maintenant (dialogo con Guy Claisse), ed. Fayard.
  • 1981 : Politique II, ed. Fayard.
  • 1986 : Réflexions sur la politique extérieure de la France. Introduzione a 25 discorsi (1981-1985), ed. Fayard.
  • 1995 : Mémoire à deux voix (con Elie Wiesel), ed. Odile Jacob.
  • 1996 : De l'Allemagne, de la France, ed. Odile Jacob.
  • 1996 : Mémoires interrompus (dialoghi con Georges-Marc Benamou), ed. Odile Jacob
  • 1998 : Les Forces de l'esprit. Message pour demain, ed. Fayard
  • Un libro dedicato a Napoleone III è stato in corso d'opera per le ed. Gallimard (Cf. "Faut-il réhabiliter Napoléon III ?", Dossier della rivista L’Histoire, n° 211, giugno 1997.)

[modifica] Voci correlate

separatore

Predecessore: Presidente della Repubblica Francese Successore: Bandiera francese
Valéry Giscard d'Estaing 1981 - 1995 Jacques Chirac
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