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Peugeot 402 - Wikipedia

Peugeot 402

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Peugeot 402


Una Peugeot 402

Premio Auto dell'anno nel

[[{{{auto_dell'anno}}}]]

Costruttore

Peugeot

Descrizione generale
Tipo berlina
Inizio produzione 1936
Sostituisce la: Peugeot 401
Fine produzione 1944
Sostituita da: Peugeot 403


La 402 era una autovettura di fascia alta prodotta tra il 1938 ed il 1944 dalla Casa francese Peugeot.

Indice

[modifica] Storia

A metà degli anni Trenta la ricerca dell'aerodinamica nelle linee delle vetture prodotte raggiunse il culmine. Tale tendenza fu molto accentuata in Francia, dove nella seconda metà del decennio nacquero o si affermarono vetture dalle linee innovative e a dir poco affascinanti. Fu il caso delle Bugatti Type 57, delle Citroën Traction Avant e di molte Delahaye. Anche la Peugeot non fece eccezione, e dopo le prime avvisaglie con le vetture della prima metà del decennio, specie nelle versioni D, ecco che si ripropose con una vettura che doveva tenere testa alla Traction Avant: la Peugeot 402. La 402 fu presentata al Salone di Parigi del 1935, per essere posta in commercio l'anno successivo. Se la Traction Avant era all'epoca rivoluzionaria per le sue soluzioni tecniche e stilistiche, la Peugeot 402 era addirittura sconcertante: trovarsi di fronte ad una 402 significava trovarsi di fronte ad un oggetto dalla presenza impressionante: tutto in questa vettura sembrava votato all'estremizzazione del concetto di aerodinamica. Caratteristici erano i fari anteriori posti a distanza ravvicinata tra loro, subito dietro la griglia di raffreddamento, una soluzione che oggigiorno sarebbe inattuabile perché in contrasto con il moderno Codice della strada. Tale caratteristica, unita alle linee sinuose del resto del corpo vettura, avrebbe caratterizzato anche la successiva produzione Peugeot per quel decennio e, grazie alla piccola Peugeot 202 (che condivideva praticamente la totalità delle soluzioni stilistiche della 402), anche per gran parte del decennio successivo.

Nonostante la sua indubbia valenza innovativa, la 402 non uscì vincente dallo scontro diretto con la Traction Avant, meno estrema esteticamente (anche se innovativa pure lei), ma molto più all'avanguardia anche dal punto di vista tecnico. In ogni caso, la 402 non fu assolutamente un fiasco commerciale, anzi: il successo si rivelò ugualmente di buon livello e ciò pose le basi per la realizzazione di sempre più nuove varianti.

Una splendida 402 Eclipse con tetto rigido ripiegabile
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Una splendida 402 Eclipse con tetto rigido ripiegabile

Oltre alle numerose carrozzerie che furono messe a disposizione in breve tempo per la 402 (berlina, limousine, familiale, coupé, ecc.), nell'ottobre del 1937 fu posta in commercio la 402 Légère, praticamente una Peugeot 302 (più corta, di classe inferiore e nata anch'essa nel 1937) con il motore da 2 litri della 402. Le dimensioni ridotte ne diminuirono la massa e quindi i consumi. Questo modello andava a scontrarsi direttamente con le Traction Avant della serie Légère, basate anch'esse su un'idea simile. In queste vesti, la 402 andò avanti fino al 1939, anno in cui fu lanciata la seconda serie, dotata di un nuovo motore da 2,1 litri. La nuova serie prendeva il nome di 402 B e fu disponibile anch'essa in svariate configurazioni di carrozzeria, compresa la 402 B Légère.

Poche vetture in quei decenni vantavano un ventaglio di configurazioni e di versioni vasto come quello della 402. La versatilità della 402 e la sua disponibilità in diverse varianti fece sì che ne fossero allestiti svariati esemplari per gli utilizzi più disparati. Tra le varie altre versioni della 402, vi furono quindi la versione Taxi e la versione Commerciale, predisposta anche per il trasporto merci. Ma non mancarono anche le versioni con carrozzeria pick-up. Ed ancora, la 402 fu allestita anche come auto della Gendarmeria francese ed inoltre fu allestita come autocarro con cassone posteriore chiuso, sia per trasporti generici, sia come autoambulanza, sia ancora come autovettura dei Vigili del Fuoco.

Tra le varie versioni speciali, inoltre, furono realizzati poco più di un centinaio di esemplari di 402 Darl'Mat, in una splendida carrozzeria roadster, di 402 DS in una ancor più splendida ed aerodinamica configurazione coupé. Inoltre, la 402 fu proposta anche come 402 Eclipse, con tetto metallico ripiegabile elettricamente, in modo da convertirla in cabriolet con un semplice comando.

La 402 riuscì a resistere allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e la sua produzione proseguì imperterrita anche durante quegli anni assai critici, seppur con una gamma oramai ridotta all'osso. Fu tolta definitivamente di produzione nel 1944 dopo aver nettamente superato la soglia dei 75 mila esemplari venduti.

[modifica] Pura aerodinamica

La splendida linea di una 402 DS Darl'Mat
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La splendida linea di una 402 DS Darl'Mat

Alla sua presentazione, la 402 deve aver sicuramente lasciato il pubblico senza fiato: sicuramente era un'auto che non lasciava spazio a mezze misure. O si ama o si odia, ma di certo non lascia indifferenti. Il motivo è da ricercare nella sua quasi totale dedizione alla cura dell'aerodinamica: la caratteristica saliente della 402, come già detto, sta nel particolare disegno del frontale, completamente liscio e sfuggente, che non lascia spazio neppure al classico alloggiamento dei fari sopra i parafanghi anteriori, ma ne fissa invece la sede dietro la grande griglia del radiatore, al centro del frontale e molto ravvicinati tra loro. La griglia del radiatore è grande, ovale ed estesa molto in basso, fino al paraurti, che al centro presenta una forte curvatura. Nella parte bassa della griglia, ecco lo storico buco della manovella in corrispondenza dello "zero" della sigla della vettura. Sopra la calandra stessa campeggia la testa di un Leone ruggente, da sempre simbolo della Casa francese. La testa del Leone ed il buco per la manovella sono uniti tra loro da una linea cromata che parte dal vertice inferiore della griglia e sale fino alla testa del Leone, dividendo la griglia in due parti uguali. Da qui parte, il cofano motore, molto grande e capiente nonostante le motorizzazioni di certo non esuberanti, che si prolunga all'indietro verso il parabrezza rimanendo completamente orizzontale e parallelo al suolo. Lungo le fiancate, il cofano motore è caratterizzato da "branchie" cromate di forma affusolata. La stessa linea cromata che divide la griglia prosegue da dietro la testa del Leone sulla calandra e va a dividere il cofano in due ed una volta arrivata al parabrezza, divide in due anche quest'ultimo. Il tetto è caratterizzato da un andamento arcuato che caratterizza la forma "a fagiolo" dei finestrini laterali, specialmente quelli posteriori. La 402 in versione limousine era caratterizzata dalla presenza di sei finestrini laterali, mentre la berlina ne possedeva solo quattro. La parte posteriore delle fiancate è caratterizzata invece dai parafanghi posteriori molto carenati e dal padiglione dall'andamento morbido. La coda, altrettanto morbida e sfuggente, era dotata del classico alloggiamento per la ruota di scorta, riparato dall'esterno grazie ad una copertura anch'essa dalle morbide forme. Chiaramente alcune caratteristiche variano a seconda della configurazione che caratterizzava una 402 rispetto ad un'altra. Nel caso delle cabriolet non si poteva parlare di un vero e proprio padiglione o di un vero e proprio tetto, tranne che nel caso delle rare versioni Eclipse. Di solito le varie versioni non cambiavano comunque di molto dall'una all'altra: solitamente la parte anteriore rimaneva immutata, mentre ciò che le differenziava stava nel numero di porte (su coupé e cabriolet erano solo due), dalla conformazione del tetto e dalla conformazione della coda (negli autocarri era necessariamente differente, così come ancor differente lo era nelle cabriolet). Ma su versioni come le roadster Darl'Mat, la vettura assumeva tutta un'altra conformazione: il frontale era di tipo più convenzionale, con fari sporgenti in avanti e situati molto più vicini ai parafanghi. La griglia del radiatore rimaneva comunque immutata. Il corpo vettura era molto più basso e un po' ranicchiato all'indietro, in modo da far sembrare che la vettura fosse pronta a scattare e darle così un'immagine molto sportiva. Il tutto ricorda, a chi osserva una 402 Darl'Mat, le Bugatti Type 57 con carrozzeria Atlantic, contemporanee alle 402 stesse. Stesso discorso della Darl'Mat vale anche per la 402 DS, tranne per il fatto che si trattava di una coupé e che la sua somiglianza con le Bugatti Type 57 era ancor più evidente.

[modifica] Meccanica

Vista della particolare calandra di una 402
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Vista della particolare calandra di una 402

Pur rivelandosi una vettura dal buon successo commerciale, la 402 non incontrò lo stesso consenso della Citroën Traction Avant. Questo perché quest'ultima era stilisticamente meno estrema, pur mantenendosi sempre come uno dei più significativi punti di riferimento di quegli anni per quanto riguarda il design. Ma il motivo del minor successo della 402 era da ricercare in una meccanica più convenzionale e quindi di minor appeal. In ogni caso, il motore adottato inizialmente era un 4 cilindri da 1991 cc, in grado di erogare una potenza massima di 55 CV a 4000 giri/min. La distribuzione avveniva tramite valvole in testa. Con queste caratteristiche tecniche, la 402 riusciva a raggiungere una velocità massima di 120 km/h. Tali prestazioni subivano variazioni sia in meglio che in peggio a seconda che il motore fosse montato su una grossa 402 limousine da 5 metri di lunghezza oppure su una 402 Légère da 4,5 metri di lunghezza, quindi più leggera, o su altre versioni ancora. Lo stesso propulsore da 2 litri fu montato anche sulle 402 Darl'Mat e 402 DS, ma potenziato in modo da raggiungere una potenza di 70 CV, in maniera tale da spuntare prestazioni migliori e più all'altezza del tipo di vettura. Una dozzina di esemplari furono equipaggiati anche con un motore a gasolio, che all'epoca era ancora in fase sperimentale e sul quale poche marche provavano a cimentarsi. Dal 1939, la 402 beneficiò di un motore leggermente più grande e potente, della cilindrata di 2142 cc, in grado di erogare 63 CV di potenza massima. In questo modo le prestazioni salirono leggermente, portandosi a 125 km/h di velocità massima, velocità che anche in questo caso variava a seconda delle versioni su cui era montato il propulsore. Su tutte le versioni, il cambio era a 3 marce, ma furono realizzati anche alcuni esemplari con cambio automatico di tipo elettromeccanico a 4 rapporti. La 402 fu la prima vettura a fornire in opzione un cambio automatico di una certa affidabilità.

[modifica] Carrozzerie e versioni

Altra vista laterale di una 402, con scorcio visivo della coda
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Altra vista laterale di una 402, con scorcio visivo della coda

Come già detto, le versioni nelle quali la 402 era disponibile erano molteplici e si differenziavano tra loro specialmente per le dimensioni e le forme della carrozzeria, adattate e modificate a seconda delle esigenze della clientela. Diciamo innanzitutto che la 402 era costruita su tre differenti tipi di pianale: a passo corto (2,88 metri), a passo medio (3,15 metri) e a passo lungo (3,30 metri). In questo modo si potevano ottenere diverse configurazioni e il fatto di avere tre pianali diversi consentì di realizzare con più facilità diverse versioni su misura del cliente. Il pianale a passo corto fu utilizzato anche per la realizzazione della Peugeot 302, che montava una carrozzeria pressoché identica a quella della 402 Légère. L'enorme ventaglio di varianti proposte su base 402 si articolava come segue:

  • 402 berlina: realizzata su telaio a passo medio, era caratterizzata da quattro finestrini laterali e quattro posti per passeggeri e conducente. Lunga 4,85 metri e larga 1,65, arrivava a pesare 1195 kg a vuoto.
  • 402 limousine: realizzata sia su telaio a passo corto che su telaio a passo lungo, era caratterizzata da sei finestrini laterali e quattro posti. La limousine poteva essere lunga 4,85 metri o anche metri, a seconda del telaio utilizzato e poteva arrivare a 1300 kg di peso.
  • 402 familiale: realizzata su telaio a passo lungo, era simile alla limousine, tranne che per il fatto di disporre di 6 posti. Le dimensioni erano simili a quelle della 402 limousine a passo lungo. Il peso era superiore, e arrivava a sfiorare i 1400 kg.
  • 402 coupé: era una coupé a quattro posti e due porte, con quattro finestrini e il padiglione più inclinato rispetto alla berlina. Le dimensioni erano simili a quelle della 402 berlina.
  • 402 cabriolet: era realizzata su telaio a passo lungo e medio. Dotata di carrozzeria a due porte, era di dimensioni simili a quelle della 402 limousine.
  • 402 Légère: realizzata sul telaio a passo corto, era praticamente una 302 con motore della 402. Realizzata unicamente in versione berlina, era lunga 4,50 metri e larga 1,57. La massa a vuoto si riduceva a 1110 kg.
  • 402 commerciale: simile alla 402 familiale, era però predisposta anche per il carico merci.
  • 402 camionetta: era una 402 con parte posteriore del telaio dedicata unicamente ad un grande cassone chiuso per il trasporto merci.
  • 402 pick-up: era simile alla 402 camionetta, ma il cassone posteriore non era chiuso, bensì all'aperto.

Di seguito, ecco quattro versioni speciali di 402, prodotte a tiratura limitata:

  • 402 Eclipse: versione cabriolet con tetto metallico ripiegabile elettricamente, rappresentava il top di gamma della 402. Le caratteristiche di telaio ed ingombri erano analoghe a quelle della 402 cabriolet.
  • 402 Roadster Darl'Mat: decisamente diversa dalle altre 402, era anche decisamente più sportiva, tanto da essere utilizzata anche a Le Mans. Realizzata sul telaio a passo corto, era lunga 4,50 metri e il peso era intorno agli 11 quintali.
  • 402 DS Coupé: splendida coupé dalla linea assai slanciata che ricorda le Bugatti più eleganti ad essa contemporanee. Realizzata sul pianale a passo corto, manteneva ingombri e masse analoghi a quelli della 402 Légère.
  • 402 Andreau: realizzata in un esemplare unico, era uno studio sull'estremizzazione del concetto di aerodinamica: la parte posteriore era estremamente votata a tale concetto, con il suo profilo affusolato.

[modifica] Voci correlate

[modifica] Collegamenti esterni


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