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Peugeot 205 - Wikipedia

Peugeot 205

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Peugeot 205


Una Peugeot 205

Premio Auto dell'anno nel

[[]]

Costruttore

Peugeot

Descrizione generale
Tipo berlina
Inizio produzione 1983
Sostituisce la: Peugeot 104
Fine produzione 1998
Sostituita da: Peugeot 206


La 205 era una vettura di fascia bassa prodotta tra il 1983 ed il 1998 dalla casa francese Peugeot.

Indice

[modifica] Storia

Nel 1978 cominciò il progetto per la sostituta della Peugeot 104, oramai non più freschissima. Il progetto, denominato "M24", prevedeva una vettura di dimensioni leggermente più grandi, per favorire abitabilità e capacità di carico, ma che rimanesse ugualmente nel settore delle utilitarie. La vettura, che doveva inizialmente chiamarsi 105, per sottolineare la continuità con la sua antenata, debuttò invece con il nome di 205. Siamo nel gennaio 1983: la stampa, che ha modo di provare la nuova nata, rimane colpita per l'agilità della vettura e per la sua eccezionale meneggevolezza.

La linea della vettura era oltretutto piuttosto gradevole, niente di rivoluzionario, ma rispetto alla 104 era più moderna ed accattivante. I motori inoltre ricalcavano in gran parte i collaudati propulsori montati sulla 104 stessa. Tutto ciò, unito ad un prezzo concorrenziale, sancì di fatto l'immediato successo della 205. Disponibile inizialmente solo con carrozzeria a 5 porte, la 205 debuttò in Italia solo nel novembre del 1983, quasi un anno dopo la presentazione ufficiale. Per il mercato italiano, furono previste inizialmente quattro motorizzazioni: 954, 1124 e 1360 cc a benzina, presi direttamente da quelli della 104, e 1769 cc a gasolio. Nel 1984, l'anno seguente al debutto della 205, fu presentata la 205 GTI 1.6, che con una potenza di 105 CV divenne la versione di punta della gamma Peugeot di quell'anno. Ma quella che sarebbe stata riconosciuta come la massima espressione sportiva della 205 arrivò poco tempo dopo: nacque infatti la mostruosa 205 Turbo 16, un mostro concepito per le competizioni rally, dotato di motore centrale da 1.8 litri sovralimentato, ed in grado di erogare fino a 450 CV nelle evoluzioni più estreme. Per omologare questa vettura per il Campionato Mondiale Rally Gruppo B, però, la Peugeot dovette realizzare anche 200 esemplari stradali, che dovettero "accontentarsi" di una potenza max di 200 CV. Sia la GTI 1.6, sia la 205 T16 sono solo un antipasto della 205 in configurazione 3 porte, la quale debutterà solo nell'ottobre del 1984.

Una 205 GTI 1.9 da 130 CV
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Una 205 GTI 1.9 da 130 CV

Dal punto di vista commerciale, nel 1985 non accadde nulla di particolare nella gamma 205, a parte l'introduzione della 205 Lacoste, prima versione speciale dell'utilitaria francese. Invece, all'inizio del 1986, al Salone di Ginevra, fu presentata la 205 GTI 1.6 115 CV, che dapprima affiancherà e poi sostituirà la versione da 105 CV. La più grande novità fu però la 205 Cabriolet, disponibile sia come 205 CT, con motore da 1.4 litri, sia come CTI, con motore da 1.6 litri, lo stesso della 205 GTI da 115 CV. Nel novembre dello stesso anno venne proposta anche la 205 GTI 1.9, con motore da 1.9 litri e 130 CV. Entrambe le versioni GTI, da 1.6 e 1.9 litri, si riveleranno un gran successo, specie presso il pubblico più giovane, che ne apprezzò lo scatto, il gran temperamento sportivo ed i costi di esercizio più che ragionevoli. Anche le versioni cabriolet divennero molto apprezzati dal pubblico. Un mese dopo la GTI 1.9, arrivò la 205 XS 1.4, che andò a sostituire la GTI 1.6 da 105 CV. Essa era la versione a tre porte della 205 GT. Il motivo principale del successo della 205 stava nella sua ricca gamma, che era in grado di soddisfare praticamente qualunque esigenza, da chi desiderava una semplice utilitaria economica a chi desiderava una sportiva molto brillante a chi optava per una vettura in grado di macinare moltissimi chilometri con consumi ridottissimi. A metà del 1987, vi fu un lieve restyling sia all'esterno che agli interni, ed anche la meccanica usufruì di alcuni lievi aggiornamenti.

Una 205 Rallye 1.3
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Una 205 Rallye 1.3

Nel 1988 arrivò una nuova versione sportiva: prendendo a prestito la livrea bianca della mitica 205 T16, ecco arrivare la 205 Rallye, dotata di un pepatissimo motore da 1.3 litri di cilindra, in grado di erogare 103 CV che, uniti al peso ridotto della vettura (l'allestimento era molto spartano e ridotto all'osso per contenere i pesi), permetteva alla vettura di spuntare prestazioni in grado di surclassare vetture di fascia superiore. Tale vettura si impose pertanto come uno dei punti di riferimento in fatto di scatto e ripresa, tanto che fu impiegata ufficialmente come base per le competizioni in Gruppo N e Gruppo A.

Nello stesso anno la 205 CJ (cabriolet Junior) sostituì la 205 CT, ma si propose in due varianti di cilindrata: 1124 e 1360 cc.

Nel 1990, la 205 subisce un restyling un po' più marcato, sebbene pur sempre di dettaglio, dando luogo alla seconda serie. E' l'occasione per il lancio della 205 DTurbo, la prima 205 a montare un motore a gasolio sovralimentato, per avere un comportamento più brillante anche in questo tipo di motori. Nello stesso anno fu proposta anche la 205 CTI 1.9, con lo stesso motore della 205 GTI 1.9, ma depotenziato a 102 CV. Dal 1991 comincia la fase calante della carriera della 205: l'arrivo della più moderna Peugeot 106 obbligò la Casa ad un rimaneggiamento della gamma 205, in maniera tale da non collidere commercialmente con la nuova nata. In questo modo, la 205 poté andare avanti fino al 1995 in Europa e fino al 1998 solo in Francia. In quell'anno fu presentata e posta in commercio in tutta Europa la Peugeot 206, che fu la vera erede della 205.

[modifica] La linea

Vista posteriore di una 205 Junior
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Vista posteriore di una 205 Junior

Disegnata da Pininfarina, la linea della 205 fu uno dei tanti motivi che ne sancirono l'enorme successo commerciale: semplice, ma non scontata, relativamente moderna per l'epoca, simpatica, vivace ed anche grintosa nelle versioni sportive, la 205 entrò da subito nel cuore degli appassionati. La carrozzeria a due volumi era caratterizzata da spigoli arrotondati, quindi non più linee spigolose accentuate come nello stile degli anni '70, ma neanche linee molto tondeggianti come nella prima metà degli anni '90. I grandi fari anteriori trapezoidali contrastavano con i piccoli fari posteriori di forma quadrata. Anteriormente la calandra era costituita da listelli orizzontali verniciati in tinta con la carrozzeria, ed era inclinata all'indietro, per conferire maggior dinamismo al muso. La fiancata, semplice, pulita e priva di particolari caratterizzazioni, conduce al padiglione, inclinato in avanti, ed al passaruota posteriore, leggermente schiacciato nella parte superiore.

Fari posteriori della 205 nella prima e nella seconda serie
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Fari posteriori della 205 nella prima e nella seconda serie

Nelle versioni di base, lo spazio tra i due gruppi ottici posteriori non è verniciato, mentre nelle versioni più potenti e costose è verniciato in tinta. A metà del 1990, si ebbe un restyling consistente nell'aggiornamento di numerosi dettagli. Le modifiche riguardarono sostanzialmente le frecce anteriori, non più arancio ma bianche, i fari posteriori con plastiche dal disegno aggiornato, che non includevano le luci di retromarcia, che vennero raggruppate in un'unica luce posta sotto il paraurti posteriore. Inoltre fu aggiunto su tutte le versioni lo specchietto retrovisore destro e furono apportati alcuni aggiornamenti anche agli interni. Queste caratteristiche e queste evoluzioni stilistiche nel corso degli anni interessarono quasi tutte le versioni della gamma 205. Vi furono però alcune eccezioni: le versioni GTI, sia 1.6 che 1.9, si differenziavano dalle altre per i passaruota posteriori di forma tonda e non leggermente schiacciati superiormente. Un discorso a parte meritano le versioni cabriolet, tra i primi esempi di utilitaria scoperta. La linea era splendida a capote abbassata, ma anche a capote chiusa la linea non risultava eccessivamente appesantita.

[modifica] Versioni, allestimenti e motorizzazioni

La 205 è stata prodotta in tali e tante versioni e motorizzazioni che vale la pena dedicarle una sezione, suddivisa in allestimenti generici e versioni speciali.

[modifica] Allestimenti generici

Una 205 Forever
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Una 205 Forever

Di seguito, ecco una lista degli allestimenti e delle motorizzazioni ad essi abbinate. E' una lista di versioni non speciali e non limitate:

  • GE, XE: 954 cc da 45 CV;
  • GL e XL: 954 cc da 45 CV e 1124 cc da 50 CV;
  • GR e XR: 1124 cc da 50 CV (55 CV a partire dal 1988, 60 CV a partire dal 1993) e 1360 cc da 60 CV (65 CV dal 1988, 70 CV dal 1989 e 75 CV dal 1992);
  • SR: 1360 cc da 60 CV (65 CV dal 1988, 70 CV dal 1989 e 75 CV dal 1992);
  • GT: 1360 cc da 80 CV, (85 CV a partire dal 1988, 1580 cc da 89 CV a partire dal 1993);
  • XT: 1360 cc da 80 CV;
  • XS: 1360 cc da 85 CV (1580 cc da 89 CV a partire dal 1993);
  • Automatic: 1580 cc da 80 CV (89 CV a partire dal 1993);
  • GTI: 1580 cc da 105 e 115 CV o 1905 cc da 130 CV (122 CV a partire dal 1993);
  • Rallye: 1294 cc da 103 CV;
  • GLD, GRD, SRD, XLD, XRD, XTD: 1769 cc diesel da 60 CV;
  • DTurbo, XRDT e GRDT: 1769 cc turbodiesel da 78 CV;
  • CJ: 1360 cc da 70 CV (75 CV dal 1992);
  • Cabriolet: 1360 cc da 75 CV;
  • CT: cabriolet, 1360 cc da 80 CV;
  • CTI: cabriolet, 1580 cc da 115 CV e 1905 cc da 105 CV.

Nota: le versioni GE, XTD, XRDT e GRDT non sono mai state importate in Italia.

[modifica] Versioni speciali

Ecco invece di seguito una lista della versioni speciali a tiratura limitata proposte per la gamma 205 nella sola Francia:

  • Forever;
  • Junior: 954 cc da 45 CV (50 CV a partire dal 1993);
  • Style: 954 cc da 45 CV (dal 1994, 1360 cc da 75 CV);
  • Oceane e Zenith: 954 cc da 45 CV;
  • Color Line e Look: 1124 cc da 60 CV;
  • Sacré Numéro: 1124 cc da 60 CV, 1360 cc da 75 CV e 1580 cc automatica da 89 CV;
  • Lacoste: 1360 cc da 60 CV;
  • Green: 1360 cc da 70 CV;
  • Indiana e Generation 205: 1360 cc da 75 CV;
  • Roland Garros: 1360 cc da 85 CV;
  • Open: 1580 cc da 80 CV;
  • Gentry: 1905 cc da 105 CV;
  • Color Line D, Generation 205 D, Junior D, Look D, Sacré Numéro D e Zenith D: 1769 diesel da 60 CV;
  • Style TD e Sacré Numéro TD: 1769 turbodiesel da 78 CV;
  • STD: 1769 cc diesel da 60 CV;
  • STDT: 1769 cc turbodiesel da 78 CV;
  • Serie speciali GTI: Top Line, Sport, Collection, Grand Prix e Radio 1 FM;
  • Junior Auto e XL Auto, altre varianti dotate di cambio automatico;
  • Charro, dotata di motore da 1580 cc e 89 CV;
  • T16: 1775 cc da 200 CV (stradale).

E ancora: T-Shirt, SI, Accent, Dixie, Zest, Jubilée, New Look, Seve, Mito, Trio, Mardi Gras, Elegance, Winner, Diabolo, Inca, GTX e Sceptre.

Tra le altre versioni particolari, vi sono stati i mezzi commerciali XA, XRA e XAD, oltre che la 205 Multi, con cassone più voluminoso.

[modifica] Meccanica plurivalente

Il vano motore di una 205 GTI 1.9
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Il vano motore di una 205 GTI 1.9

Uno dei maggiori punti di forza della 205, ed anche uno dei principali motivi del suo successo, stava nella sua ampia gamma di versioni, allestimenti e motorizzazioni. Vediamoli di seguito:

  • Motori da 954, 1124 e 1360 cc: le versioni meno potenti della 205 utilizzavano inizialmente tre motori della serie X, vale a dire l'XV da 954 cc, l'XW da 1124 cc e l'XY da 1360 cc. I tre motori erano a 4 cilindri con distribuzione monoalbero a due valvole per cilindro. Tale motore era disposto in posizione trasversale ed inclinato di 72°. Era alimentato da un carburatore monocorpo o doppio corpo, a seconda delle versioni: i piccoli 954 cc erano tutti a monocorpo, così come tutti i 1124 cc utilizzati dalla 205, mentre dei 1360 cc utilizzati, solo quello da 60 CV montava un monocorpo, mentre gli altri utilizzavano dei doppio corpo. La scatola del cambio veniva lubrificata dallo stesso olio del motore, poiché sistemata subito dietro al motore stesso, in posizione molto ravvicinata. Per quanto riguarda il piccolo 954 cc, esso sviluppava una potenza di 45 CV; il 1124 cc sviluppava inizialmente 50 CV. Il 1360 cc, invece era disponibile in diverse varianti di potenza: alcune 205 montavano una versione tranquilla di questo 1.4, che fu proposto inizialmente a 60 CV. Altre versioni di 205 utilizzavano invece una variante più potente di questo motore, che fu proposto inizialmente con potenza di 80. In seguito, i motori della serie X furono sostituiti dai motori della serie TU. In particolare: il TU9 da 954 cc erogava 50 CV di potenza grazie all’adozione dell’ìiniezione elettronica; il TU1 da 1124 cc mantenne inizialmente il carburatore monocorpo, ma arrivò ad erogare 55 CV, più avanti adottò anch’esso l’iniezione elettronica arrivando ad erogare 60 CV. Quanto al TU 3 da 1360 cc più tranquillo, fu disponibile unicamente a carburatori: le versioni da 65 e 70 CV utilizzavano un momocorpo, mentre la versione da 75 CV utilizzava un doppio corpo. In seguito arrivò il TU3 A da 75 CV ad iniezione elettronica. Quanto al 1360 cc più brillante, esso era disponibile unicamente con carburatore doppio corpo, disponeva di 85 CV, ma fu pensionato nei primi anni ’90, a causa dell’avvento delle norme antinquinamento.
  • Motore da 1294 cc: denominato TU24, era montato sulla 205 Rallye, ed era strettamente imparentato con il TU2 montato sulla Citroën AX Sport, sua contemporanea. Nella versione prevista per la 205 Rallye, tale motore sviluppava 103 CV, grazie anche ai due carburatori doppio corpo di cui disponeva. La distribuzione rimaneva monoalbero in testa, a due valvole per cilindro.
  • Motore da 1580 cc: le 205 montavano anche un motore da 1580 cc, contraddistinto dalla sigla XU5, che montava un carburatore monocorpo, doppio corpo, oppure, nel caso delle famose GTI, la più moderna iniezione elettronica. La distribuzione era monoalbero, a due valvole per cilindro. Raggiungevano potenze di 80, 89, 105 o 115 CV, a seconda della versione.
Una mostruosa 205 T16
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Una mostruosa 205 T16
  • Motore da 1775 cc: era il motore utilizzato dalle potentissime e gloriose 205 T16. Tale motore era denominato XU8 T, disponeva di distribuzione a doppio asse a camme in testa, con quattro valvole per cilindro, ed era sovralimentato da turbocompressore. Era l’unico motore posto in posizione posteriore centrale ed era abbinato alla trazione integrale. La sua potenza massima arrivava a ben 200 CV, ma nelle versioni impiegate per il mondiale rally, tali motori arrivarono a 340 ed addirittura a 450 CV.
  • Motore da 1905 cc: questo motore, denominato XU9 JA/K, equipaggiava le 205 GTI 1.9, disponeva di alimentazione ad iniezione elettronica e di distribuzione monoalbero a due valvole per cilindro. Erogava 130 CV nella sua prima configurazione. La seconda configurazione, che comprendeva l’adozione del catalizzatore, era denominata XU9 JA/Z, e la sua potenza si fermava a 122 CV. Un’ulteriore variante di tale motore era utilizzata sulla 205 1.9 CTI, ossia la versione cabriolet: tale nuova versione era denominata XU9 J1/Z e disponeva di 105 CV.
  • Motore diesel da 1769 cc: era contraddistinto da due sigle di progetto, a seconda che si trattasse di aspirato o turbocompresso: XUD7/K nel primo caso e XUD7 T/K nel secondo. Nel primo caso il motore disponeva di 60 CV, mentre nel secondo arrivava a 78 CV.

[modifica] Glorie sportive

La 205 è stata utilizzata nelle versioni GTI 1.6, GTI 1.9 e Rallye 1.3 come base per competizioni di più o meno alto rango. In particolare hanno fatto da nave scuola per numerosi aspiranti piloti. Le loro doti di agilità e maneggevolezza, unite al peso ridotto e ad una potenza piuttosto alta in rapporto al peso stesso, hanno fatto sì che anche con pochi ritocchi mirati, ci si potesse togliere numerose soddisfazioni. Ma le glorie più prestigiose arrivarono con i due titoli mondiali del 1984 e del 1985 ottenuti dalla 205 T16, che entrò nella leggenda grazie alle prodezze dei piloti Vatanen e Salonen. Più tardi, la 205 T16 si rese protagonista anche nelle edizioni 1987 e 1988 della Parigi-Dakar.

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

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