Peugeot 307

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Peugeot 307

Una 307 berlina prima serie

2002

Descrizione generale
Tipo	Berlina
Inizio produzione	2001
Sostituisce la:	Peugeot 306
Fine produzione	[[]]
Sostituita da:	[[]]

Altre caratteristiche

Dimensioni e pesi
Lunghezza	4.210-4.430 mm
Larghezza	1.750-1760 mm
Altezza	1.510-1.540 mm
Passo	{{{passo}}} mm
Peso	1200-1400 kg
Altro
Altre versioni	Station Wagon Cabriolet Van
Design	[[]]
Altre antenate
Altre eredi
Della stessa famiglia	Citroën C4
Concorrenti	Alfa Romeo 147 Audi A3 BMW Serie 1 Citroën C4 Daewoo Lanos e Lacetti Fiat Stilo Ford Focus Honda Civic Kia Cerato Nissan Almera Opel Astra Toyota Corolla Volkswagen Golf
Esemplari prodotti
Note
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La Peugeot 307 è una autovettura di classe medio-bassa prodotta a partire dal 2001 dalla casa francese Peugeot.

[modifica] Caratteristiche

La 307 è stata presentata come prototipo nel 2000, ma la distribuzione è cominciata nella prima metà del 2001 con la berlina e la versione furgone. Rispetto alla 306 che andava a sostituire, la 307 proponeva una linea differente, un corpo vettura più alto, meno slanciato, e con sagomature tendenti più al monovolume che non ad una consueta berlina a due volumi, secondo una tendenza di mercato nata proprio con l'avvento degli anni 2000. Pertanto, rispetto alla 306, la 307 in versione berlina appare più votata alle esigenze di una famiglia. In ogni caso, le nuove particolari impostazioni date alla nuova berlina, unite alla sua praticità, valsero alla 307 il titolo di Auto dell'anno nel 2002. Sull'onda di tale affermazione, la 307 ha conosciuto in breve tempo un buon successo, anche grazie alla gamma di motorizzazioni piuttosto ampia: si parte dal 1.4 per arrivare al 2.0 benzina, mentre per quanto riguarda le versioni a gasolio, si puà contare su due motori, da 1.6 e da 2.0 litri, entrambi sovralimentati. I buoni risultati iniziali gettarono le basi per l'allargamento della gamma 307, e dopo pochi mesi fu posta in commercio la versione wagon in due varianti: la Station, più povera e meno accessoriata, e la SW, più ricca ed accessoriata. Nel 2003 è infine arrivata la 307 CC (coupé-cabriolet), una decappottabile con tetto in lamiera e quattro posti. Questa è stata la versione che ha dato una ventata di sportività alla gamma 307, non solo per il suo particolare corpo vettura, ma anche per l'impiego della 307 CC nel Campionato Mondiale Rally, in sostituzione della gloriosa 206 WRC, anche se non ha ottenuto i suoi stessi successi. Nel 2004, la 307 approdò anche nel mercato cinese, con una inedita versione berlina a tre volumi, mai introdotta nel mercato europeo. Nel 2005 è stata sottoposta a un restyling che le ha cambiato i fari, gli accessori, le motorizzazioni ma soprattutto le è stata allargata la presa d'aria secondo i nuovi standard Peugeot.

[modifica] La linea

Vista posteriore di una 307 berlina

La 307 in versione berlina, come già detto, è un'auto differente dalla 306. Se in quest'ultimo caso si trattava di una berlina a due volumi che strizzava anche l'occhio ad una certa sportività, grazie alla sua linea bassa e scattante, nel caso della 307 berlina questi concetti vengono messi da parte, a favore di una vettura nata per privilegiare l'abitabilità e il confort. Abbiamo quindi sempre una berlina a due volumi, ma due volumi dai contorni meno decisi, che sembrano tendere quasi ad una configurazione monovolume. Questo effetto è sottolineato anche dalla notevole altezza del corpo vettura, che già nella configurazione berlina supera il metro e mezzo di altezza. Il frontale presenta i fari triangolari, divenuti uno stilema delle Peugeot degli anni 2000, già con l'avvento nel 1999 della Peugeot 607. La calandra a scanalature orizzontali conferisce un'aria simpatica al muso. Tale frontale è stato rivisitato nel 2005 con l'adozione di fari triangolari più grandi e dal disegno più affilato, l'eliminazione della calandra precedente a favore di una più liscia e l'adozione di una "bocca" più grande sul paraurti, che conferisce maggior aggressività al frontale stesso. Posteriormente abbiamo invece dei fari trapezoidali dagli angoli arrotondati.

Una 307 CC seconda serie

Le due versioni giardinetta, la SW e la Station, sono molto votate alla praticità d'uso e al confort di viaggio esteso ad un'intera famiglia. La Station è la versione più povera, dotata di soli 5 posti e con dotazione meno ricca, la SW, più lussuosa, dispone di 2 posti in più e della "chicca" costituita dal tetto panoramico in cristallo. Su queste due versioni, l'effetto monovolume è maggiormente accentuato, anche a causa del corpo vettura più alto. Il frontale è identico a quello della berlina, cambia la posteriore, con i fari posteriori, più grandi e dal disegno specifico. Differente la 307 CC, la versione maggiormente votata alla sportività. Il corpo vettura è più basso, quasi 10 cm in più rispetto alla 307 berlina e più slanciato grazie alla particolare forma del copro vettura, che a tetto chiuso mantiene un notevole dinamismo nelle linee. Anche il frontale della CC è identico a quello delle altre due versioni ed anch'esso subisce ugualmente il restyling del 2005, mentre la coda adotta altri fari di forma simile a quella dei fari posteriori montati sulla 607, ma più grandi e più tondeggianti e con tecnologia a led, che garantisce una durata maggiore.

[modifica] Motori

Una 307 SW

Tutti i motori della 307 erano a quattro cilindri, sia a benzina che a gasolio: i primi rispettano le vecchie normative Euro 3, mentre gl ultimi sono invece conformi alle normative Euro 4. Tali motori sono gli stessi utilizzati anche dalla 206 nel corso della sua produzione. Ecco di seguito una breve descrizione dei propulsori utilizzati sulla 307 nel corso della sua produzione:

[modifica] Benzina Euro 4

1.4 88 cv (65 kw)
1.6 109 cv (80 kw)
2.0 140 cv (103 kw)
2.0 180 cv (130 kw)

[modifica] Diesel Euro 4

1.6 HDI 90 cv (66 kw)
1.6 HDI 110 cv (80 kw)
2.0 HDI 136 cv (100 kw)

[modifica] Diesel Euro 3

2.0 HDI 110 cv (79 kw)
2.0 HDI 90 cv

[modifica] Il Rally

L' erede della fortunata 206 WRC è la 307 WRC, basata sulla 307 CC, ma dotata di un 2 litri della serie EW10 elaborato in maniera tale da riuscire a spremere ben 300 CV a 5250 giri/min.. Fu realizzata nel 2004 per sostituire proprio la 206 WRC, forte di un palmarès glorioso. In realtà, la 307 WRC incontrò parecchie difficoltà nell'imporsi in ambito sportivo, e di fatto, a parte alcune vittorie, non riuscì a ripetere i fasti della 206 WRC. Anzi, nel 2005, durante il Rally del Galles, la 307 WRC condotta dall'equipaggio Martin-Park, fu anche protagonista di un gravissimo incidente che costò la vita a Michael Park.