Irene di Bisanzio
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Irene di Bisanzio (755-9 agosto 803) fu imperatrice dal 797 al 802.
Alla morte di Leone IV nel 780 succedette il figlio Costantino VI dall'età di soli nove anni, di conseguenza poiché minore, la reggenza viene assunta dalla madre Irene.
Sotto il punto di vista religioso ella si trovò puntualmente sempre schierata contro gli iconoclasti e nel 786 cercò di convocare un concilio a Costantinopoli per bloccare la corrente iconoclasta ma fu ostacolata dai soldati fedeli a Costantino i quali, dopo essere stati collocati da lei in congedo, si accostarono ai manichei o ai pauliciani.
L'anno successivo, nel 787 Irene stipulò un'alleanza con Carlomagno, il quale viceversa si opponeva alla venerazione delle immagini, progettando il matrimonio tra la figlia di questi Rotrude ed il proprio figlio, Costantino, ma il piano fallì.
Nel medesimo anno appoggiò il Papa Adriano I e il Secondo Concilio di Nicea il quale affermò che le icone potevano essere venerate ma non adorate e scomunicò gli iconoclasti ripristinando il culto delle immagini sacre.
In politica dovette subire nel 781 l'attacco arabo-musulmano dell'erede al califfato abbaside Hārūn, figlio di al-Mahdī, che da poco era stato insignito del titolo onorifico (laqab) di Rashīd (Ben guidato [da Dio]). Con poco meno di 100.000 uomini, Hārūn al-Rashīd marciò fino al Bosforo, giungendo ad occupare la riva opposta a Costantinopoli.
Una tregua fu concordata dalle parti e Irene acconsentì al versamento dell'equivalente di 90.000 dīnār aurei a Baghdad, ottenendo in cambio la liberazione dei prigionieri caduti in mano musulmana, mentre venivano liberati per converso quelli musulmani presi dai bizantini.
Nel 790, gli Armeni in servizio nell'esercito si ribellarono ad Irene ed il figlio, Costantino, diciannovenne, pur liberandosi dalla tutela materna dovette riconoscere alla madre il titolo di Imperatrice.
Successivamente, nel 797 Irene appoggiò una ribellione nel corso della quale il figlio Costantino fu catturato e accecato e morì poco dopo, mentre Irene continuò a governare come unica imperatrice sino all'802 quando fu detronizzata da Niceforo I. Morì in esilio sull'isola di Lesbo il 9 agosto 803.
Nel 864 Irene fu canonizzata e il suo corpo trasferito nella Basilica dei Santi Apostoli di Costantinopoli ma la sua tomba sarà violata dai crociati nel 1204 e distrutta dai turchi ottomani nel 1461.
Precedessore: | Imperatore bizantino | Successore: |
Costantino VI | Irene (797-802) |
Niceforo I |
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