Classifica calcio Serie A italiana 1988
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Il Campionato di Serie A 1987-88 fu l'ottantaseiesimo campionato di calcio italiano, il cinquantaseiesimo giocato a girone unico.
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È un campionato appassionante che segna la rinascita del Milan. In quello che sembrava destinato ad essere l'anno del secondo scudetto del Napoli, un'inaspettata rimonta da parte dei rossoneri vanifica i sogni di Maradona e soci. Ma è solo l'antipasto per una squadra che già schiera Ruud Gullit e Marco van Basten e per la quale l'ambizioso presidente Silvio Berlusconi sogna traguardi ancora più prestigiosi. Guidati dall'allenatore Arrigo Sacchi, esordiente in Serie A (pochi mesi prima, con la matricola Parma, aveva eliminato proprio il Milan negli ottavi di finale della Coppa Italia espugnando il "Meazza"), i rossoneri superano l'inatteso infortunio occorso a Marco van Basten nelle prime giornate e trovano la loro forza in una difesa a zona che lascia passare appena 14 gol in 30 partite, e che permette l'approdo in Nazionale oltre che al veterano Baresi, ai giovani Costacurta e Maldini.
In estate la Giustizia Sportiva colpisce l'Empoli, che proprio l'anno prima aveva esordito in Serie A anche grazie alla condanna di altre società: i toscani, coinvolti in uno scandalo su alcune partite truccate, vengono penalizzati di 5 punti. Il campionato nasce il 13 settembre 1987 sotto il segno del Napoli, che vince le prime 5 partite e prende il volo. Inizialmente una tenace Sampdoria prova a inseguire, ma con un passo troppo incerto per impensierire abbastanza i napoletani: a Genova, il 17 gennaio 1988, un gol di Maradona nel finale pone fine alla rincorsa dei blucerchiati. Gli azzurri diventano campioni d'inverno e continuano la loro corsa nel girone di ritorno, arrivando a +5 sulla seconda classificata, il Milan, il 14 febbraio.
Il 10 aprile mancano appena quattro giornate alla fine e il Napoli ancora conduce con 4 punti di vantaggio sui rossoneri, che non hanno saputo approfittare appieno di alcuni tentennamenti della capolista nei due mesi precedenti. Ma il Milan, a partire dalla settimana successiva, piazza tre successi che si rivelano importantissimi: il 17 aprile espugnano Roma, mentre gli azzurri crollano a Torino di fronte alla Juventus; il 24 vincono il derby di Milano quando i rivali pareggiano a Verona; infine, nello scontro diretto del "San Paolo", s'impongono per 3-2 grazie alla doppietta di Virdis e al gol di van Basten. La rimonta subita porta un Napoli allo sbando a perdere anche le ultime due partite, mentre al Milan basta un pareggio a Como, il 15 maggio, per festeggiare uno scudetto che mancava da nove difficili anni.
Le retrocessioni sono solamente due, visto che la FIGC opta per un allargamento del campionato a 18 squadre, ventun'anni dopo la precedente riforma (1966-67). Vana la lotta del penalizzato Empoli; diverso il destino di un'altra toscana, il Pisa, che si salva in extremis condannando alla Serie B l'Avellino: gli irpini ritornano tra i cadetti dopo dieci anni. Oltre al Pisa si salvano anche le altre due neopromosse, il Cesena e il Pescara. Uno spareggio per l'ammissione alla Coppa UEFA pone di fronte Juventus e Torino, per un derby che i bianconeri vincono ai rigori.
[modifica] Classifica finale
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