Serse I di Persia
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Serse I (خشایارشاه) nacque intorno al 519 a.C. e fu re della Persia dal 485 al 465 a.C. ed anche re dell'Egitto (inserito da Manetone nella XXVII dinastia egizia).
Appartenente alla dinastia achemenide, era figlio di Atossa, figlia di Ciro il Grande, e Dario I, che lo designò al trono, anche se non era il primogenito. Xerses (Ξερξης) è la traslitterazione greca del nome persiano Khshayarsha o Khsha-yar-shan, che significa Signore degli eroi.
Nella Bibbia ebraica il re persiano אחשורש Aḥ (Ashwerosh Assuero in greco) potrebbe corrispondere a Serse I.
Alla figura di Serse I George Friedrick Haendel ha dedicato una delle sue opere più conosciute, lo Xerses o, appunto il Serse.
Indice |
[modifica] Spedizione in Grecia
Su consiglio di Mardonio, dei Pisistratidi superstiti e del satrapo Artabano, Serse, intenzionato a vendicare la sconfitta paterna, subita nella prima guerra persiana, organizzò subito una nuova spedizione contro la Grecia.
Dopo aver ottenuto la collaborazione di Cartagine e una promessa di aiuto da parte di alcune ‘’poleis’’ greche, affidò al generale Mardonio la costruzione di ponti di barche sull'Ellesponto per traghettare l'esercito e l'apertura di un canale a nord del monte Athos per la flotta, curando l'organizzazione del vettovagliamento dell'esercito.
All'inizio del 480 a.C. gli ambasciatori di Serse si recarono presso le città greche (tranne Atene che non sarebbe stata comunque risparmiata) e chiesero la loro sottomissione formale al Re dei Re, ottenendo in cambio un rifiuto.
Incominciarono le operazioni belliche: mentre la flotta persiana navigava verso l'Attica, l'esercito passò l'Ellesponto con un ponte di barche e penetrò prima in Tracia e poi in Tessaglia.
I Greci si posizionarono al passo delle Termopili, che era il passaggio obbligato verso la Grecia centrale. Nell'agosto del 480 a.C. avvenne la battaglia tra i due eserciti. Dopo giorni di combattimento il grosso dell'esercito greco si ritirò, lasciando i trecento spartani di Leonida per ritardare l'avanzata persiana e dare tempo agli alleati di ripiegare. Oltrepassato il passo, i Persiani dilagarono in Grecia.
L'Attica e la Beozia furono devastate e Atene saccheggiata ed incendiata. Pochi giorni la presa della città, si svolse la battaglia di Capo Artemisio.
Un mese dopo, nel settembre, avvenne la decisiva battaglia di Salamina, vinta dai Greci grazie a Temistocle, che sconfisse la flotta persiana più numerosa, ma che usava navi troppo grandi e difficilmente maneggiabili in quella zona di mare.
Un contingente persiano si fermò in Tessaglia, dove assieme ai Tebani nell'agosto del 479 a.C. ripartì l'offensiva persiana. Nella battaglia di Platea l'esercito persiano venne messo in fuga da quello guidato dallo spartano Pausania, mentre in contemporanea sotto il comando di Leotichida avveniva la battaglia di Micale che si risolse in un'altra sconfitta per i Persiani.
L'anno dopo (478 a.C.) le città ioniche dell'Asia minore furono liberate da una flotta greca guidata dallo spartano Pausania.
[modifica] Re dell'Egitto
Khsassa fu il terzo (quarto se si considera anche Petubastis III) sovrano della XXVII dinastia egizia.
[modifica] Eventi storici
Durante i suoi venti anni di regno (sia Sesto Africano che Eusebio di Cesarea gliene attribuiscono entrambi trentasei) Serse seguì una politica, ben diversa da quella paterna, imponendo pesanti tributi e trattando l'Egitto come una turbolenta ed insicura provincia.
Appena salito al trono dovette reprimere, impiegando circa due anni, le rivolte scoppiate nella regione del delta del Nilo poco prima della morte del padre.
Riportato l'ordine affidò la satrapia a Achemene, suo fratello, e si dedicò allo scontro contro la Grecia.
Del periodo di governo di Serse rimangono scarsi documenti in lingua egizia in quanto i funzionari locali che avevano collaborato con l'amministrazione di Dario I si allontanarono, o furono allontanati, dall'amministrazione.
Nel 480 a.C. una flotta egizia composta da circa 200 navi, al comando di Achemene, prese parte, sul fronte persiano, alla battaglia di Salamina.
[modifica] Titolatura
Titolo | Traslitterazione | Significato | Nome | Traslitterazione | Lettura (italiano) | Significato | ||||||||||||||
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hr | Horo |
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nbty (nebti) | Le due Signore |
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hr nwbty | Horo d'oro |
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n swt bt | Colui che regna sul giunco e sull'ape |
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sa Ra | Figlio di Ra |
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ḫ s3 s s3 | Khsassa |
[modifica] cronologia
Periodo | Dinastia | Anni di regno |
Periodo tardo | XXVII dinastia | 486 a.C. - 466 a.C. |
predecessore: Stutra |
Signore del Basso e dell'Alto Egitto | successore: Artabano |
[modifica] Bibliografia e collegamenti esterni
- (IT) http://www.geocities.com/Athens/Oracle/4168/case.htm
- (EN) http://www.digitalegypt.ucl.ac.uk//Welcome.html
- (EN) http://www.ancient-egypt.org/index.html
- (EN) http://www.nemo.nu/ibisportal/0egyptintro/index.htm
[modifica] Ultimi anni
Sui successivi eventi della vita di Serse vi sono poche notizie. Dalle fonti sappiamo che il sovrano organizzò una spedizione per tentare la circumnavigazione dell’Africa. In politica interna continuò l’opera paterna, consolidando la struttura dell’impero persiano e abbellendo le città principali, come Ecbàtana e Persepoli. Serse tentò di instaurare il culto unico di Ahura Mazda. Gli ultimi anni della sua vita furono caratterizzati da vari intrighi di corte, come il tentativo di sedurre la moglie del fratello e la vendetta per il rifiuto subito. Erodoto descrive Serse come un sovrano dispotico e crudele e dal carattere debole, anche se capace di atti di generosità. Nel 465 fu assassinato, insieme al figlio, dal suo visir Artabano, che fece salire al trono Artaserse I.
predecessore: Dario I di Persia |
Gran re, Re dei Re | successore: Artabano |