Battaglia di Platea
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Battaglia di Platea | |||||||
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Parte delle Guerre persiane | |||||||
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Schieramenti | |||||||
Città stato greche | Persia | ||||||
Comandanti | |||||||
Pausania | Mardonio † | ||||||
Effettivi | |||||||
110.000 | 250.000 secondo Erodoto; le stime moderne calcolano 80.000-120.000 uomini | ||||||
Perdite | |||||||
Erodoto: 159 morti; Plutarco: 1.360; Eforo e Diodoro Siculo: 10.000 | Erodoto: 43.000 sopravvissuti di 250.000 uomini (quindi 207.000 morti) |
Guerre persiane |
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Lade – Maratona – Termopili – Capo Artemisio – Salamina – Platea – Micale – Eurimedonte – Cipro |
Con la battaglia di Platea del 20 agosto 479 a.C. ha fine l'invasione Persiana della Grecia, Mardonio viene messo in fuga da Pausania, il comandante Spartano dell'esercito greco.
Antecedentemente a questa battaglia, le sorti del conflitto furono segnate da una battaglia campale quella delle Termopili (l'11 agosto 480 a.C.), e su mare dalle due battaglie navali: di Capo Artemision (agosto 480 a.C.) e soprattutto quella di Salamina (settembre 480 a.C.).