San Francesco Saverio
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Francesco Saverio, in spagnolo Francisco de Javier y Jaso, (Javier, 7 aprile 1506 - isola di Sancian (Canton, Cina), 3 dicembre 1552), venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa anglicana, fu un gesuita e missionario spagnolo.
[modifica] La vita
Era nato in una famiglia nobile di Xavier (in Navarra) i cui beni erano stati confiscati da Ferdinando il Cattolico dopo la vittoria sugli autonomisti navarrini filofrancesi. Per sfuggire alla sconfitta e alla miseria si rifugiò quindi in Francia, e andò a studiare teologia alla Sorbona di Parigi dove, dopo il primo triennio, divenne Magister: il titolo abilitava a dare lezioni agli studenti del collegio, e gli consentiva di sostentarsi.
Nel suo stesso collegio di Santa Barbara arrivò Ignazio di Loyola che, dice l'agiografia, ne riconobbe immediatamente il temperamento combattivo e ardente e decise di conquistarlo alla propria causa.
Nello stesso collegio studiava anche Pierre Favre (1506-1546), futuro teologo gesuita (beatificato nel 1872, da Pio IX).
Con Javier e Favre Ignazio fece i primi voti da cui sarebbe poi nata la Compagnia di Gesù, nella chiesa di Saint Pierre di Montmartre, il 15 agosto 1534. I voti erano: povertà, castità, e pellegrinaggio in Terrasanta; se non fossero riusciti a partire sarebbero andati a Roma per mettersi a disposizione del Papa.
Non riuscendo a partire da Venezia, i nuovi gesuiti cominciarono con l'adempiere l'ultima parte dell'impegno, e papa Paolo III finanziò il loro viaggio. Qui Francesco Saverio fu ordinato prete nel 1537, e qui i primi gesuiti aggiunsero ai tre voti tradizionali di povertà castità e obbedienza, il quarto e distintivo: l'obbedienza al papa.
Nel 1540, Giovanni III del Portogallo chiese a Paolo III di inviare missionari ad evangelizzare i popoli delle nuove colonie nelle Indie orientali.
Francisco Javier, indicato da Ignazio, partì nel marzo del 1541. Per le Indie si partiva da Lisbona, e il viaggio del nuovo missionario durò più di un anno: arrivò a Goa nel maggio dell'anno successivo, spingendosi poi fino a Taiwan. La tradizione (e la bolla di canonizzazione del 1623) vuole che egli abbia portato la propria attività missionaria fino alle Filippine, ma di questo viaggio mancano tracce documentali.
Nel 1545 partì per Malacca, in Malaysia, dove incontrò dei giapponesi che gli diedero l'idea di estendere l'evangelizzazione al Giappone (agosto 1549).
Ammalatosi durante il viaggio da Malacca all'isola di Sancian, morì nel 1552.
[modifica] Il culto
Fu sepolto nella chiesa dei Gesuiti di Goa, ma il suo braccio destro fu inviato a Roma, dove si conserva, dal 1614, in un reliquiario della Chiesa del Gesù, chiesa madre dell'ordine.
Fu canonizzato insieme con Ignazio di Loyola dal papa Gregorio XV, il 12 maggio 1622, ma la morte di quest'ultimo impedì che la bolla papale fosse promulgata prima del 1623.
La Chiesa cattolica ne celebra la festa liturgica il 3 dicembre e lo considera patrono delle missioni.
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