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Aborigeni di Taiwan - Wikipedia

Aborigeni di Taiwan

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Un capo villaggio Rukai in visita al Dipartimento di Antropologia dell'Università Imperiale di Tokyo durante la dominazione giapponese di Taiwan.
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Un capo villaggio Rukai in visita al Dipartimento di Antropologia dell'Università Imperiale di Tokyo durante la dominazione giapponese di Taiwan.

Gli Aborigeni di Taiwan o Aborigeni Taiwanesi (o anche Gaoshan; Tongyong Pinyin: yuánjhùmín; Taiwanese Pe̍h-oē-jī: gôan-chū-bîn, letteralmente "abitanti nativi") sono i popoli indigeni di Taiwan. Discendono dagli abitanti di lingua austronesiana che vissero sull'isola prima della colonizzazione cinese nel XVII secolo. La lingua degli Aborigeni Taiwanesi, conosciuta anche come lingua formosana (dal nome occidentale dell'isola, "Formosa"), è uno degli idiomi principali di tutto il ceppo linguistico austronesiano.

Gli Aborigeni di Taiwan sono strettamente correlati ai popoli malesi delle Filippine, di Indonesia, Malesia e Madagascar.

C'è una errata distinzione tra le tribù dei monti interni dell'isola e quelle delle pianure. Questa distinzione proviene dagli immigrati Han (cinesi): quelli che vivevano nelle pianure ad ovest ed avevano più frequenti contatti con culture non-native furono chiamati "gli aborigeni civilizzati" (熟番); quelli che vivano sui monti centrali dell'isola furono appellati "gli aborigeni selvaggi" (生番). Questa differenzazione fu portata avanti anche dagli antropologi giapponesi, durante il dominio nipponico (fino al 1945), e fu usato l'appellativo di "Aborigeni delle Pianure" ("Pepohoan" 平埔族, POJ Pêⁿ-po·-hoan), per riferirsi ai "civilizzati" e "Aborigeni delle Montagne" (高砂族), per riferirsi ai "selvaggi".

Queste descrizioni sono tuttoggi usate dai cinesi per differenziare le varie tribù.

Tra le tribù oggi ufficialmente riconosciute, i Kavalan sono l'unico gruppo tra gli "Aborigeni delle Pianure" ad essere riconosciuti come etnia tribale. Gli altri undici gruppi sono tradizionalmente considersti "Aborigeni delle Montagne". Ma, di fatto, tra di loro vi sono gli Amis e i Puyuma che vivono nelle pianure ad est dell'isola, e i Tao, che vivono nell'isola di Orchid. La popolazione degli Aborigeni è stimata intorno alle 440,000 persone (2004), che rappresenta circa il 2% della popolazione taiwanese.

Indice

[modifica] I gruppi

I gruppi di Aborigeni riconosciuti dal governo di Taiwan sono:

  • Amis (Ami, Pangcah) (阿美)
  • Atayal (Tayal, Tayan) (泰雅)
  • Bunun (布農)
  • Kavalan (噶瑪蘭)
  • Paiwan (排灣)
  • Puyuma (卑南)
  • Rukai (魯凱)
  • Saisiyat (Saisiat) (賽夏)
  • Tao (Yami) (雅美/達悟)
  • Thao (邵)
  • Tsou (Cou) (鄒)
    • Tsou del Nord
    • Tsou del Sud
  • Truku (Taroko) (太魯閣)
    • Sediq (賽德克)
  • Yami (雅美族)

I gruppi non riconosciuti sono:

  • Babuza (貓霧捒)
  • Basay (巴賽)
  • Hoanya (洪雅 or 洪安雅)
  • Ketagalan (凱達格蘭)
  • Luilang (雷朗)
  • Pazeh/Kaxabu (Pazih) (巴宰 or 巴則海)
  • Popora (巴布拉)
  • Qauqaut (猴猴)
  • Siraya (西拉雅)
  • Taokas (道卡斯)
  • Trobiawan (多囉美 or 多囉美遠)

[modifica] La storia

Taiwan è riconosciuta da qualche linguista e letterato come la terra nativa della famiglia del linguaggio Austronesiano. Si crede che le culture e le lingue Austronesiane si originarono a Taiwan circa 5000 anni fa origine dovuta ad un lungo distacco dalla radice originale dell'Asia meridionale. Evidenza linguistica mostra una maggiore diversità di linguaggi a Taiwan che in altre aree di lingua Austronesiana. I linguisti notano anche separazioni linguistiche più recenti che sono testimonianza degli insediamenti più recenti. In accordo con il governo di Taiwan, ci sono 12 popolazioni a Taiwan che possono essere classificate come tali, ma le testimonianze indicano che possono esserci fino a 26 gruppi linguistici e i popoli Babuza, Popora, Hoanya, Siraya, Taokas, e Pazeh furono inclusi nel campo degli studi Giapponesi nel 1945.

I Danesi,i Giapponesi, e i Cinesi forniscono le più recenti testimonianze della vita aborigena a Taiwan. La Compagnia Danese delle Indie Orientali (VOC) ha descritto dettagli dei loro incontri con popoli nella pianura a ovest così come popoli provenienti dal sud e sud-est. Nel 1697, Yu Yong-he (郁永和) arrivò a Taiwan per procurarsi lo zolfo. La sua testimonianza degli insediamenti aborigeni lungo il mare,nella pianura a Ovest e nel bacino di Taipei è una inestimabile risorsa di informazione.

[modifica] Il periodo europeo

Esiste un enorme ed ancora relativamente poco studiato corpo di fonti documentarie relative al periodo europeo (1623-1662), durante il quale gli olandesi stabilirono una colonia nella parte sud-occidentale di Taiwan (vicino all'attuale Tainan) e gli spagnoli un'altra colonia nella parte settentrionale (vicino all'attuale Keelung).

Le fonti migliori sono quelle della Compagnia Olandese delle Indie Orientali (VOC). Queste fonti mostrano che quando gli Olandesi arrivarono a Tainan (Anping) Harbor nel [[1624], rappresentanti dei villagi più vicini (tutti parlavano il Siraya); andarono alla fortezza olandese per chiedere amicizia, e gli Olandesi accettarono l'offerta. I villaggi furono, comunque, divisi in fazioni di guerra. Il villaggio di Sinckan Sinshih era in guerra con Mattau (Madou) e il suo alleato Baccluan, col villaggio di Soulang mantenendo una difficile neutralità. Nel 1629 una forza Olandese venne massacrata in un fiume dal popolo di Mattau, dopo che le relazioni erano particolarmente tese. Nel 1635, essendo arrivati rinforzi da Batavia (l'attuale Giakarta, capitale dell' Indonesia), l'esercito olandese riuscì a sottomettere Mattau. Essendo quest'ultimo il villaggio più potente della zona, la vittoria provocò una serie di offerte di pace da parte dei villaggi limitrofi, la maggior parte dei quali al di fuori dell'area di Siraya. Questo episodio segna la nascita della Pax Hollandica, che gradualmente si allargò a vaste porzioni dell'isola di Taiwan terminando solo nel 1662, quando le forze lealiste Ming di Zheng Chenggong portarono la famiglia reale Zheng a Taiwan in nome della ormai sconfitta dinastia Ming.

Una delle istituzioni caratteristiche del periodo olandese era il landdag, una riunione annuale dei capi tribali (ouders) presieduta dal governatore olandese. Costui dava ad ogni capo un foulard di velluto nero, un bastone di bambù intarsiato d'argento ed una bandiera rappresentante il principe di Orange, in segno di alleanza alla VOC. Gli aborigeni in cambio donavano palme in segno di sottomissione. Gli olandesi edificarono scuole e chiese. I reverendi Georgius Candidius e Robertus Junius appresero l'idioma locale per insegnare ai giovani aborigeni a scrivere il proprio linguaggio nell'alfabeto latino. la latinizzazione olandese è sopravvissuta fino al XVIII secolo, per finire poi abbandonata, ma sue testimonianze rimangono sulle steli in pietra (Sinckan writing).

Gli olandesi miravano alla scoperta di possibili vene auree nell'isola, e costrinsero la tribù Puyuma a rivelare dove l'oro fosse nascosto. I puyuma portarono i coloni nell'odierna Pianura di Kalavan, dove l'oro può essere setacciato dai letti dei fiumi. Questo evento è documentato sia dai registri olandesi dell'epoca, sia dalle tradizioni orali Puyuma.

Gli olandesi sfruttavano gli aborigeni delle pianure per procurarsi pelli di cervo da impiegare nel commercio triangolare con la Dinastia Qing ed il Giappone. Fu per via di questo commercio che i primi cinesi Han misero piede sull'isola. La richiesta di pelli fece diminuire drasticamente la popolazione di cervi sull'isola e già nel 1642 questi scarseggiavano. Questo ebbe un pesante impatto sulla vita degli aborigeni, poiché la maggior parte di essi dovette darsi all'allevamento di bestiame per far fronte alla mancanza di una fonte di cibo precedentemente primaria come erano i cervi.

Il periodo coloniale olandese termina con l'arrivo del lealista Ming Zheng Chenggong (Koxinga), che scacciò i coloni nel 1662 e stabilì una base a Taiwan. Ma oramai l'influenza olandese era ben radicata nella società aborigena. Infatti gli esploratori europei giunti a Taiwan nel XIX e XX secolo raccontano di aver ricevuto una festosa accoglienza da parte degli aborigeni, che li credevano olandesi tornati a trovarli.

[modifica] L'era della dinastia Qing

Dopo la conquista della base fondata dai discendenti di Koxinga da parte del governo Qing nel 1683, Taiwan divenne a tutti gli effetti una colonia dell'impero cinese. I governatori permisero solo limitati insediamenti Han sull'isola e riconobbero i diritti degli aborigeni sulle terre e gli allevamenti di cervi. I Qing trattavano gli aborigeni al pari degli Han, di conseguenza imponendo loro delle tasse. Per rendere popolare il pagamento delle tasse, gli esattori Qing designavano gli aborigeni delle pianure in base alla loro capacità di pagare tasse al governo. Le tribù che si sottomisero al pagamento delle imposte vennero definite Sek Huan (熟番), che significa "barbaro amichevole"; le tribù che invece non lo accettarono vennero definite Se Huan (生番), ossia "barbaro ostile". Più tardi, i due gruppi vennero semplicemente definiti Pingpu o Pepo (平埔 - tribù della pianura) e Gaoshan o Ge Sen (高山 - tribù della montagna). La distinzione non aveva niente a che fare con l'etnia o il posto dove la tribù vivesse; alcune delle tribù Gaoshan vivevano sulla pianura, come ad esempio gli Amis della costa orientale o i Tao di Orchid Island. Al gruppo degli aborigeni in senso lato ci si riferiva col termine Huan a (番仔), cioè "barbari", ossia lo stesso termine usato dagli europei.

Contrariamente alla credenza popolare che vuole che le tribù Pingpu, per sfuggire alla pressione degli immigrati Han, migrarono sulle montagne diventando così Gaoshan, i documenti dell'epoca mostrano che le tribù delle pianure rimasero dov'erano, fondendosi a volte con gli immigrati dalla regione cinese del Fujian, ed adottando un'identità cinese, come si può vedere ai giorni nostri. Il processo di assimilazione degli aborigeni delle pianure è molto simile a quello subito dai popoli dell'[Asia Sud-Orientale] ai confini con l'impero cinese, assimilati anch'essi dagli Han.

Larghe parti delle pianure occidentali furono divise in vasti appezzamenti di terra in affitto chiamati Huan De Zu (番大租 , ossia "grandi affitti barbari"), una categoria che sparì con la successiva dominazione giapponese. I grandi allevamenti di cervi garantiti dai Qing, erano in mano alle tribù ed ai loro singoli capi. Le tribù solitamente pagavano al signore Han un affitto perpetuo chiamato "Due signori su un campo" (一田兩族). Gli Han più benestanti (di solito i capi militari) grazie alle grandi quantità di terre che possedevano venivano insigniti del titolo di "governatorato di vasti territori". I grandi proprietari terrieri dovevano pagare tasse equivalenti a 6-8 shi per ogni jia. Spesso sia gli Han che gli aborigeni escogitavano curiosi trucchi per evadere il fisco. Sotto la guida del loro interprete ufficiale Zhang Da-jing (di etnia Hakka), la tribù degli An li scambiò sei ettari di terreno con degli agricoltori Han in cambio dell'apprendimento dei metodi per costruire impianti di irrigazione agricola. Siccome le tribù aborigene spesso si impossessavano di pezzi di terra dai confini non nettamente definiti oppure facevano forti pressioni per vendere lotti di terra inutili od ad un prezzo più alto, alcuni sottogruppi migrarono verso Puli ed Ilan, anche se la maggior parte delle tribù restarono nel loro areale originario, finendo inglobate nella cultura Han.

Durante il regno della dinastia Qing, la gente veniva classificata come "barbara" oppure "civile", e quest'ultimo era sinonimo di Han. Queste classificazioni non avevano fondamenta di carattere razziale, bensì comportamentale, e l'idea diffusa in quel periodo era il concetto di poter diventare un Han seguendo le norme Confucian di comportamento. Questa classificazione a prescindere dall'etnia era dovuta al fatto che nemmeno la dinastia Qing era di etnia propriamente Han, e quindi la definizione dello status sociale su basi etniche ne avrebbe decretato la rovina. Da notare che lo stesso concetto di "razza" sotto i Qing era differente sia rispetto a quello delle altre dinastie imperiali, sia precedenti che successive ai Qing.

Aborigeni delle pianure di Kanatsui, nella zona di Taipei (1897)
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Aborigeni delle pianure di Kanatsui, nella zona di Taipei (1897)

Un esempio di questo "passaggio di identità" si riscontra negli avvnimenti dell'area chiamata Rujryck dagli olandesi (oggi parte della città di Taipei); come scritto su una petizione risalente al settimo anno di regno dell'imperatore Qianlong, firmata dai capi dei vari villaggi, "Noi non abbiamo cognomi originari; per favore, donateci i cognomi degli Han, Pan, Chen, Li, Wang, Tan, etc." Assumere un nome Han era una regola fondamentale per poter comprendere le norme comportamentali confuciane. Nell'Impero Qing i valori di Confucio erano necessari per poter essere considerati una persona completa. Spesso, grossi gruppi di aborigeni assumevano tutti lo stesso cognome in segno di fratellanza. I legami di fratellanza venivano suggellati da un patto di sangue che comportava il tempestivo in tervento al fianco del fratello in difficoltà. I vari gruppi collegavano i cognomi ad un albero genealogico, costruendo una parentela basata sui cognomi piuttosto che sui legami parentali a differenza di ciò che avveniva in Cina. Questa pratica era assai diffusa, anche in funzione del fatto che molti aborigeni delle pianure intrecciarono legami di sangue con gli immigrati Han per guadagnarsi la protezione dalle tribù rivali.

L'incerto scenario che ritiene gli aborigeni taiwanesi fuggiti sulle montagne, divenendo di conseguenza "Gaoshan", è stato smentito dalle migrazioni delle tribù delle pianure agli inizi del XIX secolo. I Gaoshan si sono adattati nel corso dei secoli alla vita in alta montagna e questo risulta evidente dalle loro tecniche di caccia, tradizioni orali e dalla loro stessa costituzione fisica. Le rimanenti tribù di pianura resistite all'assimilazione Han decisero di spostarsi verso aree estranee all'interferenza cinese. Nel 1804, un gruppo di circa 1000 aborigeni di pianura attraversò i monti centrali dell'isola per stanziarsi poi nella città di Yilan, vicino all'odierna Luodong. Una seconda ondata migratoria verso il bacino del fiume Puli si ebbe nel 1823. Questi gruppi erano formati prevalentemente dalle famiglie più povere delle contee di Changhua e Tanshui; questo risulta evidente dal fatto che gli insediamenti portavano il nome delle città di origine degli abitanti. All'inizio del XX secolo, larghi tratti dell'isola erano ancora in mano ai capi tribù aborigeni, come risulta dagli acquisti di vasti appezzamenti di terra da parte dei giapponesi per la costruzioe di piste d'atterraggio, discariche o zone industriali. Prima del XV secolo, gli aborigeni vivevano un pò dappertutto sull'isola, ma quelli della zona costiera occidentale finirono per fondersi con i coloni Han cinesi, complicando così la composizione etnica e tribale di Taiwan.

[modifica] Le tribù degli altopiani

Poco si sapeva degli aborigeni degli altipiani, fino a quando fra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo gli esploratori e missionari americani ed europei iniziarono i primi, sporadici contatti con queste tribù. Il motivo di questo approccio così tardivo è da ricercarsi nella quarantena posta dai Qing sulla zona che corre oltre il confine orientale della pianura occidentale dell'isola. I contatti avuti degli Han con gli aborigeni della montagna erano legati soprattutto al commercio della canfora, allora usata come erba medicinale e come antitarme. Questi incontri finivano spesso con l'uccisione dei mercanti Han. Gli aborigeni delle pianure fungevano spesso da interpreti nel commercio di beni fra gli Han e gli aborigeni delle montagne. Questi barattavano vestiti, pellicce e carne con armi da fuoco ed acciaio (necessario per la costruzione di coltelli da caccia e sciabole per decapitare i nemici).

Una donna aborigena Atayal; i tatuaggi sul volto indicano maturità e possono essere applicati indifferentemente a maschi e femmine. Questa tradizione fu abolita e proibita sotto il dominio giapponese.
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Una donna aborigena Atayal; i tatuaggi sul volto indicano maturità e possono essere applicati indifferentemente a maschi e femmine. Questa tradizione fu abolita e proibita sotto il dominio giapponese.

La prima ricerca sul campo sulle tribù degli altopiani fu svolta nel 1897 dall'antropologo giapponese Ino Kanori, cui si affianco più tardi il collega ed amico Torii Ryuzo. L'opera pubblicata più tardi dai due studiosi fungerà da pietra miliare per tutti gli studi successivi sugli aborigeni taiwanesi. Ino si batté in favore dei diritti degli aborigeni, supportando l'idea che essi non fossero inferiori ai dominatori sotto nessun punto di vista (contrariamente a quanto fatto dai cinesi), inoltre Ino scrisse che ascoltare gli aborigeni avrebbe reso il controllo dell'isola notevolmente più facile. Le ricerche dei giapponesi dichiararono l'esistenza di otto tribù di aborigeni taiwanesi: Atayal, Bunun, Saisiat, Tsou, Paiwan, Puyuma, Ami e Pepo (pianura). Questa suddivisione venne accettata dal governatore, il visconte Kodama. Ricerche successive hanno trovato errori grossolani in questa classificazione, in quanto Atayal significa "io" e gli Ami chiamano sè stessi Tao, infatti ami in lingua Tao vuol dire "noi". I Paiwan venivano inizialmente chiamati Ruval e Batsul, un termine che essi usavano riferendosi ai Rukai. I Puyuma vennero così chiamati a causa della città di Beinan più che per un nome tribale. Anche se i Pepo vennero riconosciuti come tribù, non vennero difesi, mentre Pong So No Daoo (Orchid Island/Lanyu), dove vivono i Tao, fu preclusa agli estanei (eccettuati antropologi e scienziati) fino al 1930, venendo adibita a riserva naturale.

Poco cambiò per gli aborigeni della montagna fino all'occupazione giapponese nel 1895. Quando infatti i giapponesi occuparono l'isola avevano grandi piani per trasformarla nella loro colonia più bella, da considerare un modello per le conquiste successive. Gli aborigeni vennero così segregati nelle riserve naturali e venne vietata loro ogni interazione con gli altri popoli. Gli aborigeni delle pianure vennero costretti a vestire gli indumenti tipici della loro cultura ed a praticare i rituali ormai dimenticati, al fine di preservare la loro identità culturale. Vennero inoltre espropriate tutte le loro terre. Le prime campagne di sottomissione furono spesso brutali, con continui bombardamenti navali e aerei ed anche con l'uso indiscriminato di gas. Nel 1910 i giapponesi iniziarono ad incorporare gli aborigeni nello stile di vita giapponese: furono costruite scuole anche nei villaggi d'alta montagna, il cui sindaco era spesso anche il comandante della stazione di polizia ed il preside. Le materie di insegnamento erano matematica, etica, giapponese. La designazione amministrativa sotto la dominazione giapponese divenne ereditaria, complicando ulteriormente la situazione.

All'inizio del 1940, il 71% dei bambini aborigeni frequentava la scuola e la cultura giapponese stava soppiantando quella tradizionale. La parola Takasago zoku (高沙族,razza formosana) rimpiazzò hoan-á (番仔, barbaro) come termine usato per indicare gli aborigeni. I giapponesi spesero molto tempo ed energie per estirpare le tradizioni giudicate inutili, quali l'infanticidio, la caccia delle teste o l'abitudine di tatuarsi.

[modifica] I cacciatori di teste

Le tribù degli altopiani erano molto temute per la loro fama di cacciatori di teste, attività considerata segno di coraggio e forza. Tutte le tribù (esclusi gli Yami/Tao) praticavano la caccia delle teste. Spesso le teste venivano donate in segno di amicizia oppure appese a protezione del villaggio. I taiwanesi accettavano le regole della caccia alle teste come un rischio della vita in tribù. Una volta ottenute, le teste venivano poi bollite e messe ad essiccare su pali oppure mensole apposite. La tribù Bunun usava scrivere preghiere su delle frecce che venivano poi usate per uccidere i prigionieri, con la speranza che tali preghiere arrivassero ai loro morti. I coloni Han erano i bersagli favoriti dei cacciatori di teste, che li consideravano bugiardi e codardi. La tecnica di caccia consisteva nell'appiccare fuoco ad una casa od un campo e tagliare la testa agli abitanti che fuoriuscivano per non bruciare vivi. I figli delle vittime divenivano spesso membri della tribù a tutti gli effetti. Gli ultimi gruppi a praticare la caccia alle teste sono stati i Paiwan, i Bunun, e gli Atayal. Questa pratica fu abolita dai giapponesi nel 1930 assieme ad alcune altre.

La vita tribale cambiò bruscamente sotto il dominio giapponese in quanto le regole tribali furono sostituite dalla dittatura militare. Gli aborigeni considerarono l'istruzione come mezzo più efficace della caccia alle teste per guadagnare potere. Coloro i quali avessero appreso le regole dei giapponesi avrebbero potuto governare un villaggio. Verso la fine della seconda guerra mondiale, gli aborigeni i cui padri morirono nelle campagne di pacificazione accettarono di morire per difendere l'imperatore giapponese. La maggior parte dei vecchi aborigeni a tutt'oggi si identifica col Giappone e parla giapponese come seconda lingua, invece che il cinese mandarino.

[modifica] Il predominio dei nazionalisti cinesi

Quando il Governo Nazionalista Cinese ( KuoMinTang,KMT) giunse su Taiwan, esso temeva che le regioni montagnose colpite dalla povertà potessero costituire un rifugio sicuro per futuri simpatizzanti comunisti. Il KMT associava gli aborigeni con la dominazione Giapponese ed in conseguenza gli aborigeni furono ridefiniti come shanbao (山胞) ovvero " compatrioti della montagna". Nel 1946, le scuole rurali Giapponesi furono sostituite da centri ideologici del KMT. Documenti provenienti dall'Ufficio dell'Istruzione mostrano un curriculum impregnato di propaganda con enfasi sulla lingua, la storia e la cittadinanza Cinesi. Un rapporto governativo del 1953 sulle zone di montagna affermava che i suoi fini erano principalmente quelli di promuovere la lingua Mandarina al fine di rafforzare una prospettiva nazionale e di stabilire usanze positive. Ciò fu incluso nella politica Shandi Pingdi Hua (山地平地化) "per rendere le montagne simili alle pianure". La carenza di insegnanti durante alcuni anni iniziali di governo del KMT creò notevoli lacune nella istruzione degli aborigeni poiché pochi insegnanti cinesi vivevano a Taiwan e ancora meno erano disposti ad insegnare sulle montagne. La gran parte del peso dell'istruzione degli aborigeni fu portato avanti da parte di insegnanti non qualificati che sapevano parlare il Mandarino ed insegnare le basi dell'ideologia.

Nel 1951 fu intrapreso un piano più vasto volto a cambiare i costumi degli aborigeni avvicinandoli a quelli cinesi Han. Contemporaneamente gli aborigeni che fecero parte dell'esercito giapponese furono richiamati in servizio per combattere le sanguinose battaglie per il possesso di Kinmen e Matsu, le due isole sotto amministrazione R.O.C. più vicine alle coste della Cina Continentale.

I soldati del KMT in ritirata dalla Cina continentale spesso sposavano donne aborigene che provenivano dalle aree più povere e potevano essere facilmente acquistate come mogli.La politica ufficiale sull'identità degli aborigeni era stata basata su un rapporto 1:1 , lasciando che da ogni matrimonio misto si generasse un figlio Cinese. Più tardi la politica fu adattata in modo che lo stato etnico del padre determinasse lo stato del figlio.

Il campo degli studi sugli aborigeni era stato quasi eliminato dai programmi scolastici di Taiwan, favorendo l'esemplificazione che tutto fosse cinese per aiutare a validare il KMT su Taiwan. Ne risultò la perdita di diversi dialetti ed un perpetuarsi della vergogna di essere un aborigeno. Assai pochi Taiwanesi sono disposti ad accettare l'idea di avere geni aborigeni sebbene studi recenti mostrino un alto grado di mescolamento. In uno studio del 1994, fu trovato che il 71% delle famiglie esaminate obietterebbero al matrimonio della loro figlia con un aborigeno.

A partire dalla metà degli anni '90 il governo R.O.C. ha intrapreso dei passi per elevare l'orgoglio aborigeno e aumentare i diritti degli aborigeni, come parte del Movimento di localizzazione Taiwanese. Gli aborigeni giocano un ruolo significativo negli schemi dell'istruzione locale e dell'ambiente, con discorsi su regioni autonome e lezioni obbligatorie di lingua aborigena. Dal 1998, il programma ufficiale nelle scuole di Taiwan è stato variato ed ora contiene menzioni più frequenti e favorevoli degli aborigeni. Il governo ha anche speso fondi considerevoli per musei e centri culturali focalizzati sulle tribù delle pianure e sulle tradizioni degli aborigeni di Taiwan. Man mano che la ricerca progrediva è divenuto chiaro che la composizione etnica dei Taiwanesi non ricade nelle semplicistiche classificazioni normalmente usate per descriverli. E' notorio che Lee Teng-Hui ha effettuato uno screening sul DNA che ha rivelato la presenza di geni di origine aborigena negli Hakka e nei Fujian.

I sostenitori della indipendenza Taiwanese vedono nell'interesse sugli argomenti che riguardano gli aborigeni un graduale movimento verso la costituzione di una nazionalità e la creazione di una alternativa ad una identità cinese. Da parte loro i sostenitori di una riunificazione Cinese non obiettano in generale all'interesse verso questioni che riguardano gli aborigeni e sostengono che questo illustra l'ampiezza e la diversità della identità Cinese e fanno notare che questo interesse nei popoli indigeni è parallelo al simile interesse che c'è nella Cina Continentale come parte del Movimento Xungen.

[modifica] I moderni aborigeni

Danzatrice Bunun ripresa prima della sua performance a Lona, Taiwan.
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Danzatrice Bunun ripresa prima della sua performance a Lona, Taiwan.

Gli aborigeni, secondo il corrente standard di identificazione governativo, costituiscono meno del 2% della popolazione totale di Taiwan, seppure nel 1994, il 34% dell'intera popolazione aborigena si era spostata nelle città. Il boom economico che Taiwan ha sperimentato durante l'ultimo quarto del XX secolo è risultato nella migrazione di un gran numero di aborigeni dai loro villaggi verso una sistemazione di forza-lavoro urbana. Posti di lavoro nell'ambito delle costruzioni erano generalmente disponibili per gli aborigeni, che non avevano potuto ricevere una sufficiente istruzione nelle loro riserve e mancavano di altre capacità da far valere. Gli aborigeni formarono rapidamente legami con le altre tribù dal momento che tutti loro avevano motivazioni politiche simili per proteggere i loro bisogni collettivi come parte della forza lavoro. Gli aborigeni divennero i più abili lavoratori per le costruzioni in ferro e le imprese di costruzione dell'isola spesso li sceglievano per i progetti più difficili. Il risultato fu un esodo di massa dei membri delle tribù dalle loro terre tradizionali ed inoltre una alienazione culturale dei giovani nei villaggi, che non potevano imparare la loro lingua e le loro usanze mentre erano impegnati nel lavoro in città. Spesso, i giovani aborigeni delle città rimanevano invischiati in bande diffuse nell'ambito delle costruzioni. Le culture aborigene di Taiwan si trovarono di fronte ad una crisi massiccia. Recenti leggi che regolano l'impiego di lavoratori dall'Indonesia, Vietnam e Filippine hanno eroso le opportunità degli aborigeni di trovare lavoro. Altri gruppi di aborigeni si sono dedicati al turismo per competere nell'ambito dell'economia locale. A causa della stretta prossimità delle terre degli aborigeni alle montagne, molte tribù hanno pensato di guadagnare impegnandosi nello sfruttamento turistico di acque termali e alberghi, dove offrono anche intrattenimenti (canto e danza) da aggiungere all'offerta. I critici spesso definiscono queste imprese come sfruttatrici o imitatrici degli stereotipi aborigeni.

Gli aborigeni di Taiwan sono anche divenuti il simbolo della consapevolezza ecologica sull'isola poichè molti dei problemi ambientali sono attaccati dagli aborigeni che sono stati tipicamente vittime di programmi inquinanti approvati dal governo. Il caso in maggior evidenza è il sito di stoccaggio dei rifiuti nucleari sulla Orchid Island. Questa è una piccola isola tropicale a 60 km (30 miglia nautiche) al largo della costa Sud-Est di Taiwan. Gli abitanti sono 4000 membri della tribù Tao che hanno vissuto di pesca e coltivazione del taro per oltre 1000 anni. Nel 1970 l'isola venne designata come possibile sito per stoccare rifiut nucleari di bassa e media attività. L'isola, sebbene popolata, venne scelta sulla base che sarebbe stato più economico costruire le infrastrutture necessarie per lo stoccaggio e che la popolazione non avrebbe creato problemi. La tribù Tao sostiene che rappresentanti del KMT hanno offerto loro di costruire una fabbrica di inscatolamento per il pesce in eccesso a quello vendibile fresco e di rispedire via i 98.000 barili di scorie nucleari stoccate sulla loro isola, a 100 metri dai campi di pesca di Immorod. La popolazione Tao è da allora in prima linea del movimento anti-nucleare ed ha lanciato diversi esorcismi e proteste per rimuovere i rifiuti che secondo loro hanno provocato decessi e malattie. La concessione d'uso del terreno è scaduta ma un sito alternativo deve essere ancora individuato. Il Commissario della Contea di Taitung si è offerto per immagazzinare i rifiuti a Taimali (Timmuri), nella riserva dei Puyuma, ma l'idea non è stata accettata dalla popolazione residente.

Madre Bunun col figlio in braccio nel villaggio di Lona, Taiwan.
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Madre Bunun col figlio in braccio nel villaggio di Lona, Taiwan.

C'è attualmente un movimento da parte degli aborigeni per tornare nei loro luoghi tradizionali e di trovare il modo di rimanere sulle loro terre, mantenendo in vita la loro cultura e parlando le loro lingue riuscendo nel frattempo a mantenersi. L'eco-turismo, il ricamo e la vendita di incisioni tribali, la gioielleria e la musica sono diventati la nuova economia degli aborigeni. Il governo centrale ha intrapreso provvedimenti per permettere lo "spelling" occidentalizzato dei nomi aborigeni sui documenti ufficiali, superando la politica mantenuta a lungo di forzare l'aborigeno ad assumere un nome Cinese. Una politica più permissiva di identificazione permette ora di scegliere per i figli il loro nome ufficiale se essi sono nati da genitori misti Aborigeni/Han.

Dal punto di vista politico, gli aborigeni Taiwanesi tendono a votare per il Kuomintang. Sebbene ciò possa sembrare sorprendente alla luce della promozione della cultura aborigena da parte della [coalizione dei verdi]], questo schema di voto può essere spiegato su basi economiche. Le aree degli aborigeni tendono ad essere povere e sono quindi dipendenti dalle reti di aiuto create dal Kuomintang. Un aspetto curioso delle elezioni Taiwanesi è che i candidati per i seggi aborigeni concorrenti nelle liste della coalizione blu usano generalmente nomi "cinesizzati" mentre i candidati concorrenti per i seggi della coalizione verde tendono ad usare i nomi originali aborigeni.

[modifica] Riferimenti (in lingua inglese)

  • Bellwood, Peter. 1979. Man's Conquest of the Pacific. New York, Oxford University Press. ISBN 0-19-520103-5
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