Le Indie nere

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Le Indie nere, scritto da Jules Verne nel 1877, è uno dei romanzi meno conosciuti dall'autore.
Questo non significa che il racconto sia meno avvincente e interessante di altre avventure. Anzi "Le Indie nere" ripercorrono in un certo senso il filone avventuruoso iniziato con "Viaggio al centro della Terra" del 1864.
"Le Indie nere" sono un romanzo straordinario, dove la descrizione del rapporto uomo e terra giunge ad un livello cosi preciso e particolareggiato, che quei luoghi bui della miniera di Aberfoyle vengono illuminati da una luce narrativa capace di rischiarare con una minuziosa descrizione anche luoghi tanto oscuri e inospitali come possono essere quelli di una miniera.

Le vicende si svolgono in Scozia, nella miniera di carbone di Aberfoyle, nella contea di Stirling.
Una famiglia di minatori, la famiglia Ford, decide, per ragioni affettive e professionali, di continuare a vivere nel ventre di questa miniera, anche dopo l'esaurimento dell'ultimo filone di carbon fossile. La famiglia Ford, ma in particolare il capo famiglia Simon, non aveva mai smesso di sperare che altri filoni sarebbero venuti alla luce. Bisognava solo saperli cercare.
Henry, il figlio di Simon, aiutava il padre nella disperata ricerca di questi filoni. Il proprietario della miniera era il signor James Starr di Edimburgo, che aveva deciso di lasciare la cittadina di Aberfoyle il giorno stesso dell'estrazione dell'ultimo carrello di Carbone. Nel dicembre del 18.., l'ingegnere Starr ricevette una lettera dal signor Simon che lo invitava ad Aberfoyle per raccontagli dei fatti clamorosi. Ad attenderlo alla stazione del piccolo paese della contea di Stirling vi era Henry, che su ordine del padre lo avrebbe accompagnato sino alla miniera.
Convinto di aver trovato solamente un nuovo filone, Simon accompagnò il proprietario nelle viscere più profonde della miniera. Ma al contrario di ciò che si aspettava il minatore, caduta una parete si aprì ai loro occhi un nuovo mondo sotterraneo, che avrebbe donato nuova prosperità alla cittadina di Aberfoyle. Gli abitanti del paese si trasferirono nel sottosuolo dove fondarono una nuova città: Coal City.
Ma la storia è intrisa di incidenti ed imprevisti, macchinati da Silfax, un vecchio minatore che viveva, ad insaputa della famiglia Ford, nel fondo della miniera. Silfax, aiutato dal suo Harfang, un grosso gufo delle nevi, impedì con tutti i mezzi la scoperta della Nuova Aberfoyle.
Il personaggio di Silfax dona al romanzo una sensazione di mistero, alimentato dalla superstizione e dalle credenze degli abitanti della Nuova Aberfoyle, ed in particolare dall’amico di Henry, il suonatore di cornamusa Jack Rayan. Silfax non viveva solo nell’oscurità di questa miniera, ma con la piccola Nell, una nipote che nacque poco tempo prima dell’esaurimento dell’ultimo filone e di cui non si seppe più nulla.
Nell fu ritrovata casualmente in una galleria da Henry Ford. La famiglia Ford adottò la giovane, che educata e nutrita, divenne la promessa sposa di Henry. Scoperta l’origine di Nell, james Starr e gli altri membri della famiglia Ford difesero Nell dall’ira di Silfax, che voleva a tutti i costi che la ragazza tornasse con lui.
Gli imprevisti si intensificarono quando Silfax seppe dell’imminente matrimonio della nipote con il figlio dell’odiato Simon Ford. Rimandato il matrimonio di qualche mese, Henry volle che -prima di diventare sua moglie- Nell vedesse con i propri occhi il mondo all’esterno della miniera, per rendersi conto di ciò che non aveva mai conosciuto e tanto meno visto. James Starr, Jack Ryan e Henry accompagnarono Nell in questo viaggio in superficie, e al ritorno conseguirono il loro felice matrimonio e vissero per sempre nella miniera della Nuova Aberfoyle.