Trichecus
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Lamantino | ||||||||||||||||||
Lamantino, mammifero acquatico di grandi dimensioni |
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||||||
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Specie | ||||||||||||||||||
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I lamantini sono mammiferi acquatici di grosse proporzioni appartenenti al genere Trichecus, a volte noti col nome di mucca del mare. I trichechidi differiscono dai dugongidi per la forma del cranio e della coda. Le code dei lamantini sono a forma di pinna, simili ad una racchetta, mentre quelle dei dugonghi sono biforcute. La sua alimentazione è di tipo erbivoro e trascorre infatti la maggior parte del suo tempo pascolando nelle acque paludose.
Il lamantino abita nelle aree costiere poco profonde o paludose dell'Nord, Centro e Sud America e nel Mar dei Caraibi.
Una delle specie (Trichechus senegalensis) popola la costa africana occidentale, un'altra (T. inunguis) si trova sulla costa orientale del South America, e una terza (T. manatus) nelle Indie Occidentali, nel Mar dei Caraibi. Il lamantino della Florida è considerato da alcuni una specie distinta, ma ITIS lo considera come una sottospecie del T. manatus, e questo è oggi la posizione prevalente. Può raggiungere i 4,5 metri o più di lunghezza, e vive sia in acqua dolce che salata. Un tempo veniva cacciato per ricavarne olio o per le carni, ma oggi viene protetto.
Il Lamantino delle Indie Occidentali è una specie a rischio di estinzione. Sebbene non abbia nessun predatore naturale, l'espansione delle attività umane ha ridotto il suo habitat naturale alle sole zone paludose costiere, e molti lamantini rimangono feriti dai motori dei fuoribordo. Spesso capita che i lamantini ingeriscano materiale da pesca (ganci, pesi, etc.) mentre si cibano. Questi corpi estranei non sembrano arrecargli disturbi, a eccezione dei fili di nylon e delle stringhe. Questi ultimi possono rimanere incastrati nell'apparato digestivo dell'animale, provocandone lentamente la morte.
I lamantini spesso si raccolgono intorno alle centrali elettriche, che con la loro attività riscaldano le acque circostanti. E diventano dipendenti da questa fonte di calore non naturale, al punto da non intraprendere più le migrazioni stagionali verso le zone più calde. In tempi recenti molte centrali stanno chiudendo e conoscendo la dipendenza da esse sviluppatasi in questi animali, il Servizio statunitense per la Pesca e la Fauna selvaggia sta cercando soluzioni alternative per scaldare le acque popolate dai lamantini.
[modifica] Voci correlate
- Lamantino africano
- Dugongo