Porto San Giorgio
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Porto San Giorgio | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Marche | ||
Provincia: | Ascoli Piceno | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 4 m s.l.m. | ||
Superficie: | 8,58 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 1.866,55 ab./km² | ||
Frazioni: | |||
Comuni contigui: | Fermo | ||
CAP: | 63017 | ||
Pref. tel: | 0734 | ||
Codice ISTAT: | 044060 | ||
Codice catasto: | G920 | ||
Nome abitanti: | sangiorgesi | ||
Santo patrono: | San Giorgio | ||
Giorno festivo: | 23 aprile | ||
Sito istituzionale |
Porto San Giorgio è un comune di circa 16.000 abitanti della provincia di Ascoli Piceno situato sulla costa del mar Adriatico e confinante con il fiume Tenna.
Antica cittadina marinara è meta privilegiata di villeggianti provenienti da varie parti d'Italia e d'Europa, che anche di inverno non mancano per il clima mite e la vicinanza di colline a alte montagne (la catena dei Sibillini).
Indice |
[modifica] Storia
Già noto in ai tempi di Plinio il Vecchio come Navale Firmanorum e citato da Strabone e nella Tavola Peutingeriana come Castrum Firmanorum è legato allo sviluppo del porto di Fermo, probabilmente sito alla foce del fiume Ete e collegato alla città dalla strada Pompeiana.
Divenuto fortezza nell’XI secolo col nome Castel San Giorgio, nel 1164 passò al Capitolo di Fermo e nel 1266 fu preso in affitto dal comune di Fermo. Lorenzo Tiepolo, podestà di Fermo e futuro doge di Venezia, ridette impulso al porto dotandolo di una roccaforte.
La cittadina sviluppatasi nel corso del XVII secolo tra la linea di costa e la via Lauretana con l’urbanizzazione del Borgo Marinaro, durante il periodo napoleonico Porto San Giorgio divenne autonoma da Fermo e dopo l’Unità d'Italia definì il proprio ambito territoriale.
[modifica] Demografia
Abitanti censiti
[modifica] Dialetto
Il dialetto, ancora parlato per la sua facile comprensione, è scivolante con le sue consonanti morbide, ma la forte presenza delle vocali u ed o riporta ad un italica lingua antica, infatti ha molte assonanze (se non similitudini) con il latino, ciò è dovuto principalmente all'aver fatto parte a lungo dello stato Vaticano fino, praticamente, alla Unità d'Italia.
[modifica] Curiosità
- Curiosa è la Padella Gigante dell'Adriatico (diametro 4 metri con una capienza di 1000 litri di olio) usata in occasione di feste di paese quali ad esempio "La Festa del Mare" (che si tiene di norma l'ultima settimana di luglio) dove vengono eseguite in poche ore spettacolari fritture di quintali di calamaretti.
- Nella chiesa del cimitero si conserva una tavola raffigurante la Crocifissione (XVI secolo).
- Porto San Giorgio è sede del famoso circolo nautico A.S.N.P. ( Associazione Sportiva Nautica Picena ) da ormai 25 anni , la quale detiene molteplici vittorie nei campionati italiani del Flying Junior, deriva di origine olandese e della quale ricorre proprio quest'anno il 50° anno dalla sua creazione.
- A Porto San Giorgio è nato Mario Moretti, uno dei leader storici delle Brigate Rosse, e personaggio
di primo piano degli anni di piombo in Italia.
- Ogni estate a Porto San Giorgio si svolge un importante festival internazionale di scacchi frequentato da giocatori professionisti di tutto il mondo.
- Nei bar e nei ritrovi frequentati dai marinai e dalla gente comune a Porto San Giorgio si gioca a "Trucco", un gioco di carte che richiama, nelle regole, nei termini e nel nome, il "Truco", il gioco tradizionale argentino e di tutti i paesi bagnati dal Rio della Plata. A Truco a volte giocano i personaggi dei romanzi di Osvaldo Soriano, scambiandosi ricordi ed illusioni. Il "Trucco" si gioca anche in Catalogna e in alcune città di mare del sud della Francia, portato anche li dal girovagare perpetuo di instancabili marinai.
[modifica] Gastronomia
La cucina sangiorgese ricalca quella di tutto il Piceno ed è di solito leggera e a base di pesce e verdure, ma con presenza anche di carni e di fritture, basti pensare alle famose olive all'ascolana.
I piatti tipici sono: i garagoli (lumachine di mare in brodetto di sugo rosso e spezie), il brodetto (brodo di pesci e crostacei misti) e i vincisgrassi (simili per aspetto alle lasagne, ma con condimento di fegatini e cacciagione). I primi due dovuti alla tradizione marinara il secondo, invece, si fa risalire al nome del generale austriaco Windsch Graetz che nel 1799 cinse d'assedio Ancona, attribuendo la paternità al suo cuoco personale; ma altri sostengono che già nel 1781 la ricetta compaia in un libro di cucina del cuoco maceratese Nebbia, in cui viene descritta la preparazione di particolari lasagne chiamate "princisgrass".
Dolci tipici sono: l'amandovolo, a base di mandorle e cioccolato fondente e purtroppo sempre meno preparato, il fristingo (dolce natalizio di fichi, mandorle, pinoli e noci), la cicerchiata e le sfrappe (dolci che si gustano a carnevale).
Liquore tipico: Anisetta ,Mistrà (liquori all'anice simili alla sambuca) e vino cotto (difficilmente si trova in vendita).
In occasioni particolari, si possono servire i finocchi in pinzimonio, la mozzarella a crudo e le arance a fette condite con olio, sale e olive nere. Il pane è insipido e simile al toscano.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Claudio Brignocchi dal 25/05/2003
Centralino del comune: 0734 6801
Email del comune: segreteria@comune-psg.org
[modifica] Gemellaggi
Porto San Giorgio è gemellato con:
- Zaravecchia, Croazia
[modifica] Bibliografia
- AA.VV., Porto San Giorgio. Strenna pubblicata in occasione dei festeggiamenti per l’inaugurazione del nuovo Acquedotto,16 luglio 1922.
- C. d’Altidona (C. Trevisani), Porto San Giorgio e visite dei dintorni, Fermo 1929.
- G. Rongoni, di Sole in Sole. Al Porto di San Giorgio tra ’700 e ’800, Fermo 1993.
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