Ripatransone
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Ripatransone | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Marche | ||
Provincia: | Ascoli Piceno | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 494 m s.l.m. | ||
Superficie: | 74,11 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 58,86 ab./km² | ||
Frazioni: | Petrella, San Salvatore, San Savino, Trivio, Valtesino | ||
Comuni contigui: | Acquaviva Picena, Carassai, Cossignano, Cupra Marittima, Grottammare, Massignano, Montefiore dell'Aso, Offida | ||
CAP: | 63038 | ||
Pref. tel: | 0735 | ||
Codice ISTAT: | 044063 | ||
Codice catasto: | H321 | ||
Nome abitanti: | ripani | ||
Santo patrono: | santa Maria Maddalena | ||
Giorno festivo: | 22 luglio | ||
Sito istituzionale |
Ripatransone è un comune di 4.362 abitanti della provincia di Ascoli Piceno.
Indice |
[modifica] Geografia
La città sorge su un alto colle a breve distanza (12 km) dal mare, fra le valli parallele del fiume Tesino e del torrente Menocchia, all'altitudine media di 494 m. Il punto più alto, però, coincide con la vecchia pieve di San Nicolò (popolarmente detta di San Francesco) sull'omonimo colle (508 m). La visione panoramica che offre è tanto suggestiva e ampia che le vale l'appellativo di Belvedere del Piceno: si scorgono infatti l'Adriatico a E, i monti Sibillini a O, il Conero e il Titano a N, il Gran Sasso d'Italia, la Maiella e perfino il promontorio del Gargano a S.
Il comune è uno dei più vasti della provincia di Ascoli Piceno, sicché unisce all'interesse storico del capoluogo quello naturalistico del territorio rurale. Tipici di queste colline sono i calanchi, i vasti solchi formati dall'erosione pluviale che conferiscono un aspetto lunare al paesaggio.
Sotto la città passa un intricato sistema di spelonche (dette Grotte di Santità), che coprono una superficie estesissima e tuttora praticamente inesplorata. Nell'immediata periferia è sita inoltre un'area boschiva di interesse ambientale denominata Selva dei Frati Cappuccini.
[modifica] Storia
Il sito è abitato fin dalla preistoria, come dimostrano i numerosissimi reperti custoditi al museo cittadino. Fu infatti un importante insediamento piceno. L'atto ufficiale di nascita di Ripatransone (certamente uno fra i centri più antichi della provincia ascolana) si situa tuttavia nell'anno 1198, allorché il conte Transone riunì i castelli di Capodimonte, Monte Antico, Roflano e Agello.
Il nome della città origina dunque da quello del feudatario, unito al toponimo Ripa che indica l'altura. Con questa interpretazione sembra definitivamente smentita l'ipotesi che lo voleva derivante da Ripa trans Asonem (= Ripa al di là dell'Aso); ipotesi in realtà incongruente per molte ragioni, a cominciare dal presunto nome latino del fiume che risulta Asis e non Aso.
La città fu dotata di un'ampia cinta muraria, ma fu soprattutto la difesa naturale della sua posizione geografica a valerle la fama di Propugnaculum Piceni.
Ripatransone divenne il primo libero comune rurale d'Italia (1205) e fu spesso in lotta con le città vicine, soprattutto Fermo e Offida. Nel 1571 papa Pio V vi istituì una diocesi e le conferì il titolo di città, avviando il suo periodo di massimo splendore.
Fra il 1808 e il 1814 fu capoluogo di cantone del dipartimento del Tronto, nel Regno italico napoleonico.
Nel 1860 entrò a far parte del Regno d'Italia, liberandosi per prima fra le città della provincia e senza aiuti esterni.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Luoghi di interesse
L'abitato è in parte di aspetto monumentale insolito in un paese di piccole dimensioni, con alti palazzi signorili specie lungo il corso Vittorio Emanuele (l'edificio più elevato è comunque il campanile del Duomo, costruito intorno ai primi del Novecento: esso si innalza per circa 50 m e reca alla sommità una grande statua del Redentore). Ciò è dovuto all'importanza storica della città, che si estende infatti per oltre un chilometro in lunghezza: dimensioni di poco inferiori a quelle dei centri storici dei capoluoghi vicini, come Ascoli e Fermo, salvo la minor estensione in larghezza.
Conserva un tipico impianto medievale, con cinta muraria, torrioni, porte e importanti monumenti fra cui la Cattedrale basilica (XVI-XIX secolo), l'Episcopio (XIV-XVII secolo), il trecentesco Palazzo del Podestà con il teatro Luigi Mercantini, il Palazzo comunale (XIII-XIX secolo) e il palazzo Bonomi-Gera (XVII secolo) che ospita la Pinacoteca civica. Ripatransone è altresì sede di un importante Museo archeologico con reperti piceni, romani e medievali.
[modifica] Cultura
[modifica] Personaggi
Tra i figli illustri di Ripatransone si ricordano Giovanni Plantadossi (Giovanni da Ripa), teologo del XIV secolo, Ascanio Condivi (1525-1574), pittore e primo biografo di Michelangelo, Luigi Mercantini (1821-1872), poeta e patriota, autore del celebre Inno di Garibaldi, Ivo Illuminati (1882-1963), regista cinematografico, Uno Gera (1890-1982), magistrato e scultore, Aldo Gabrielli (1898-1978), linguista, Luciano Neroni (1909-1951), cantante lirico (basso) di fama mondiale.
[modifica] Manifestazioni
La maggior festa dell'anno è per Ripatransone l'Ottava di Pasqua (domenica in albis), in cui si celebra la Madonna di San Giovanni, patrona della città e diocesi. In suo onore si svolge, fra l'altro, la manifestazione pirotecnica del Cavallo di fuoco, unica nel suo genere: ideata da un artificiere di Atri, che la improvvisò sulla pubblica piazza domenica 10 maggio 1682 a dorso di un animale vero, attira ogni anno migliaia di spettatori da tutta la penisola.
[modifica] Economia
L'economia del comune è in prevalenza agricola e turistica. Particolarmente apprezzati sono il settore enologico (con vini DOC quali il Falerio dei Colli Ascolani e il Rosso Piceno superiore) e quello della produzione olearia: Ripatransone partecipa infatti alle associazioni delle Città dell'olio e delle Città del vino. Sul piano turistico si segnala negli ultimi anni il conferimento della Bandiera Arancione, marchio di qualità ambientale del Touring Club Italiano.
[modifica] Curiosità
- Ripatransone vanta il Vicolo più stretto d'Italia, ampio 43 cm all'imboccatura, ma soli 38 nel punto più angusto. Esso si insinua fra due abitazioni ed è stato effettivamente riconosciuto come via transitabile, strappando il primato a Città della Pieve e resistendo in seguito alle pretese di Civitella del Tronto e di altri comuni. È considerato, finora, anche il più stretto d'Europa, poiché nessuna città ha mai reclamato questo specifico record.
- Il toponimo Ripatransone non viene quasi mai utilizzato dai ripani e dagli abitanti dei comuni contigui: per tutti il paese è semplicemente Ripa o, meglio ancora, la Ripa.
[modifica] Gemellaggi
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Paolo D'Erasmo dal 26/05/2002
Centralino del comune: 0735 9171
Email del comune: comune@comune.ripatransone.ap.it
[modifica] Altri progetti
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