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Roma è oggi la città che conserva il maggior numero di obelischi. Questi monumenti, in gran parte di origine egiziana, furono trasportati nella capitale dell'Impero romano a partire dall'epoca di Augusto, sotto il cui dominio l'Egitto era stato conquistato, dopo la battaglia di Azio del 31 a.C.. In alcuni casi, con il medesimo granito utilizzato dagli Egizi furono realizzati obelischi direttamente in epoca romana: il monolite restava privo di iscrizioni, oppure vi venivano copiati, con errori e fraintendimenti, i geroglifici dei modelli dell'epoca faraonica.
Gli obelischi egiziani utilizzati in epoca imperiale, furono nuovamente rialzati nella Roma papale, a partire da papa Sisto V, come punti di arrivo e di convergenza visiva nel nuovo assetto urbanistico dato alla città, diventandone una caratteristica, ripresa poi anche in epoca moderna con nuove forme.
[modifica] Obelisco Lateranense
[modifica] Obelisco Vaticano
- attualmente a piazza San Pietro (altezza 25,50 m, con il basamento e la croce circa 40 m);
- di età egiziana (privo di geroglifici) e proveniente dalla città di Heliopolis in Egitto;
- portato a Roma da Caligola nel 37 d.C. e collocato sulla spina del Circo Vaticano; restato in piedi in questa posizione a fianco della successiva basilica di San Pietro, è l'unico obelisco antico di Roma che non sia mai caduto.
- spostato e rialzato per volere di papa Sisto V nel 1586, ad opera dell'architetto Domenico Fontana, che impiegò nell'opera quattro mesi: fu il primo degli obelischi ad essere rialzato in epoca moderna.
- secondo la leggenda nel globo da cui era sormontato, ora nelle collezioni capitoline, erano contenute le ceneri di Cesare.
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[modifica] Obelisco Flaminio
Obelisco di piazza del Popolo
- attualmente a piazza del Popolo (altezza 24 m, con il basamento e la croce 36.50 m);
- realizzato all'epoca dei faraoni Ramesse II e Merenptah (XIII secolo a.C.) e collocato nel tempio del Sole di Heliopolis in Egitto;
- portato a Roma nel 10 DC da Augusto, insieme all'obelisco di Montecitorio e collocato sulla spina del Circo Massimo, come più tardi l'obelisco Lateranense;
- ritrovato nel 1587 rotto in tre pezzi insieme all'obelisco Lateranense, ed eretto, sempre per ordine di papa Sisto V e ad opera di Domenico Fontana, nel 1589.
Obelisco di Monte Citorio in una stampa di Giuseppe Vasi del 1738
- attualmente a piazza Montecitorio (o, più correttamente, Monte Citorio) (altezza 21,79 m. con il basamento e il globo 33,97 m):
- realizzato all'epoca del faraone Psammetico II (595-589 a.C.) e collocato nella città di Heliopolis in Egitto;
- portato a Roma nel 10 DC da Augusto, insieme all'obelisco Flamino, e collocato come gnomone dell'Orologio di Augusto in Campo Marzio;
- crollato per un incendio venne fatto spostare e rialzare da papa Pio VI nel 1792.
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[modifica] Obelisco Esquilino
Obelisco di Santa Maria Maggiore
- attualmente a piazza dell'Esquilino (alle spalle dell'abside della Basilica di Santa Maria Maggiore) (altezza 14,75 m, con il basamento e la croce 25,53 m);
- realizzato probabilmente all'epoca di Domiziano ad imitazione degli obelischi egiziani e collocato insieme all'obelisco del Quirinale all'ingresso del Mausoleo di Augusto;
- ritrovato nel 1527 insieme al gemello, fu eretto nel 1587 per ordine di papa Sisto V e ad opera di Domenico Fontana.
[modifica] Obelisco del Quirinale
Obelisco di piazza del Quirinale
- attualmente in piazza del Quirinale (altezza 14,63 m, con il basamento 28,94 m);
- realizzato probabilmente all'epoca di Domiziano ad imitazione degli obelischi egiziani e collocato insieme all'obelisco Esquilino all'ingresso del Mausoleo di Augusto;
- ritrovato nel 1527 insieme al gemello, fu eretto solo nel 1786 per volere del papa Pio VI, accanto alle statue dei Dioscuri provenienti dalle vicine terme di Costantino, ad opera dell'architetto Antinori.
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[modifica] Obelisco Agonale
La fontana dei Quattro Fiumi e l'obelisco agonale a piazza Navona
- attualmente a piazza Navona (Fontana dei Quattro Fiumi) (altezza 16,53 m, con la fontana, il basamento e la colomba sulla cima supera i 30 m);
- realizzato all'epoca dell'imperatore Domiziano imitando i modelli egiziani e copiando i geroglifici e inizialmente collocato nella sua villa presso Albano; nel 311 Massenzio lo fece spostare nel circo della sua villa sulla via Appia antica;
- nel 1651 papa Innocenzo X lo fece recuperare, spezzato in quattro pezzi, e l'architetto Gian Lorenzo Bernini lo innalzò al centro di piazza Navona nella sua Fontana dei Quattro Fiumi. Il banchiere Giovanni Torlonia, che aveva in possesso l'area della villa di Massenzio, ne ritrovò dei frammenti che decise di donare a Luigi I di Baviera;
[modifica] Obelisco Sallustiano
Obelisco di piazza di Trinità dei Monti
- attualmente a piazza Trinità dei Monti (altezza 13,91 m, con il basamento 30,45 m);
- realizzato in epoca romana imperiale ad imitazione degli obelischi egiziani, copiando geroglifici dei faraoni Seti I e Ramesse II, decorava gli Horti Sallustiani;
- donato nel 1783 al papa Clemente XII dai Ludovisi e trasportato presso il Laterano senza però farlo rialzare; fu eretto davanti alla chiesa della Trinità dei Monti, in cima alla scalinata che sale da piazza di Spagna, nel 1789 per volere di papa Pio VI ad opera dell'architetto Antinori.
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[modifica] Obelisco Pinciano
- attualmente su Viale dell'Obelisco (Pincio) (altezza 9,24 m, con il basamento e la stella sulla cima 17,26 m);
- realizzato all'epoca di Adriano in onore di Antinoo e collocato inizialmente a decorare un monumento dedicato al giovane dopo la sua morte in Egitto; Eliogabalo lo fece spostare per ornare la spina del Circo Variano nella sua residenza suburbana;
- rinvenuto nel XVI secolo fuori Porta Maggiore (dal luogo di ritrovamento, presso le mura aureliane, viene chiamato "obelisco Aureliano"), nel secolo successivo venne spostato dai Barberini nel loro palazzo, senza essere però rialzato, e venne quindi donato a papa Clemente XIV che lo fece spostare nel Cortile della Pigna in Vaticano; venne innalzato solo nel 1822 nei giardini del Pincio per volere di papa Pio VII.
[modifica] Obelisco del Pantheon
- attualmente a piazza della Rotonda (altezza 6,34 m, con la fontana, il basamento e la croce 14,52 m);
- realizzato all'epoca di Ramsete II;
- portato a Roma da Domiziano e collocato come decorazione per l'Iseo Campense (tempio dedicato alla divinità egiziana Iside come l'obelisco della Minerva e quello di Dogali;
- trovato nel 1373 presso la piazza di San Macuto (da cui deriva il nome di "obelisco Macuteo"), fu spostato davanti al Pantheon nel 1711 per volere di papa Clemente XI e collocato al di sopra della precedente fontana di Giacomo Della Porta ad opera dell'architetto Filippo Barigioni.
[modifica] Obelisco della Minerva
- attualmente in piazza della Minerva (altezza 5,47 m, con il basamento e la croce 12,69 m);
- realizzato nel VI secolo a.C. in Egitto;
- portato a Roma da Domiziano e collocato come decorazione per l'Iseo Campense, come l'obelisco del Pantheon e quello di Dogali;
- rinvenuto nel 1665 presso il convento annesso a Santa Maria sopra Minerva fu rialzato davanti alla chiesa nel 1667 per volere di papa Alessandro VII, secondo un progetto ideato da Gian Lorenzo Bernini e realizzato dal suo allievo Ercole Ferrata; l'elefante su cui poggia l'obelisco è popolarmente noto con il soprannome di Pulcino della Minerva.
- inspirato del Hypnerotomachia Polifili di Francesco Colonna.
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[modifica] Obelisco di Dogali
- attualmente in via delle Terme di Diocleziano (altezza con il basamento e la stella 6,34 m);
- realizzato all'epoca di Ramsete II e collocato nella città di Heliopolis in Egitto;
- portato a Roma da Domiziano e collocato come decorazione per l'Iseo Campense, come gli obelischi del Pantheon e della Minerva;
- rinvenuto nel 1883 dall'archeologo Rodolfo Lanciani presso la chiesa di Santa Maria sopra Minerva, venne rialzato nel 1887 dall'architetto Francesco Azzurri davanti la Stazione Termini per commemorare i caduti della battaglia di Dogali in Eritrea; nel 1925 fu spostato nei giardini presso via delle terme di Diocleziano.
[modifica] Obelisco di Villa Medici
Faceva parte della collezione Medici conservata nella villa sul Pincio e fu portato nel 1790 a Firenze. Nel XIX secolo ne fu realizzata una copia collocata nei giardini della villa in sostituzione dell'originale.
[modifica] Obelisco di Villa Celimontana
Tra le antichità della famiglia Mattei, conservate nella villa sul Celio, è presente un obelisco frammentario (originale è solo la metà superiore) risalente all'epoca del faraone Ramsete II, che fu rialzato nei giardini nel 1820. La parte originale è alta 2,68 m, ma con il completamento, il basamento e il globo raggiunge i 12,23 m.
[modifica] Obelischi moderni
- Obelischi di Villa Torlonia
- Gli obelischi furono realizzati in granito di Baveno appositamente per la villa della famiglia sulla via Nomentana, dove furono innalzati nel 1842.
- Obelisco del Foro Italico
- Costituito da un blocco monolitico di marmo di Carrara, venne eretto nel 1932 davanti al complesso sportivo del Foro Italico, sorto alla base di Monte Mario e che originariamente prese il nome da Benito Mussolini, a cui l'obelisco era dedicato
- Alto 45 m, venne eretto nel 1959 nel quartiere dell'EUR nell'ambito degli abbellimenti della città in occasione dei Giochi olimpici del 1960. La struttura in cemento armato è rivestita da 92 pannelli scolpiti in marmo di Carrara. L'obelisco, opera di Arturo Dazzi, è dedicato all'inventore Guglielmo Marconi.
- Inaugurato il 23 ottobre 2004. È una scultura di Arnaldo Pomodoro che si trova in Piazzale Pier Luigi Nervi, davanti al Palaeur, nel quartiere Europa.
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