Luigi Dallapiccola
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Luigi Dallapiccola (Pisino d'Istria, 3 febbraio 1904 - Firenze, 19 febbraio 1975), è stato un importante compositore e pianista italiano. Fu tra i primi in Italia ad approdare, sul finire degli anni 1930, alla dodecafonia. Le sue composizioni sono caratterizzate da intenso lirismo e da profondi contenuti spirituali e ideali.
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[modifica] La vita
Dallapiccola nacque a Pisino, un piccolo paese nel centro dell'Istria, da genitori di origini trentine. Trascorse l'infanzia nella sua città natale, mentre più tardi si spostò a Graz, dove la sua famiglia venne sfollata durante la prima guerra mondiale (il padre, direttore di un liceo italiano di Pisino, venne ritenuto "elemento sovversivo" e "politicamente infido" dall'amministrazione austro-ungarica, ed obbligato al confino). Malgrado le indubbie difficoltà patite durante il confino, il piccolo Luigi ebbe modo di assistere a numerose rappresentazioni d'opera presso il teatro della città stiriana, e furono proprio le suggestioni ricevute durante quelle rappresentazioni (in particolare quelle ricevute dalle opere wagneriane) che lo convinsero a voler diventare lui stesso un compositore.
Alla fine del conflitto, una volta rientrato nella natìa Pisino, iniziò gli studi musicali nella vicina Trieste sotto la guida di Alice Andrich Florio e Antonio Illersberg; è grazie a quest'ultimo che Dallapiccola "scopre", nel 1921, il "Manuale di armonia" di Arnold Schoenberg, un incontro che segnerà profondamente tutta la sua vita, al punto che in anni più tardi, commentando questa sua prima lettura del testo schoenberghiano, Dallapiccola evocherà James Joyce citando la sua celebre frase "How life begins".
Dopo aver conseguito la licenza liceale, nel 1922 si trasferì a Firenze (città in cui da allora risiedette fino alla fine della sua vita) dove completò gli studi pianistici con Ernesto Consolo, e quelli di composizione sotto la guida inizialmente di Roberto Casiraghi e Corrado Barbieri, e in seguito di Vito Frazzi.
Risalgono agli anni Trenta le prime, importanti affermazioni in concorsi internazionali, con brani come la Partita per orchestra, o Musica per tre pianoforti (Inni). Nel 1938 sposa Laura Coen Luzzatto, che diventerà ben presto una figura indispensabile per lo sviluppo del linguaggio dallapiccoliano. Nel 1940 gli verrà offerta, per chiara fama, la cattedra di composizione al conservatorio Cherubini di Firenze; Dallapiccola stesso rinuncerà a questa carica nell'immediato dopoguerra, ritornando al su impiego iniziale (insegnante di "pianoforte complementare"). Reagisce fermamente alle leggi razziali del 1938, con conseguenze ben visibili anche nella sua produzione musicale: lo stesso anno scrive i Canti di prigionia, seguiti successivamente dall'opera Il prigioniero.
Nel dopoguerra la sua fama internazionale crescerà di continuo, in tutta Europa e in America, dove tra l'altro verrà invitato a tenere corsi di perfezionamento a Tanglewood (dove ebbe come allievo il giovane Luciano Berio), al Queens College di New York, alla University of California e altrove. Nel 1949 a Milano fu tra gli organizzatori del "Primo congresso internazionale di musica dodecafonica", assieme a Riccardo Malipiero ed a colleghi più giovani quali Camillo Togni e Bruno Maderna.
Nel 1968 a Berlino verrà rappresentato il suo Ulisse, opera su libretto proprio tratto dall'Odissea, frutto di un lavoro ben più che decennale che il compositore definì "il risultato di tutta la mia vita".
Nel 1972 compose il brano Commiato per voce e strumenti, dal titolo profetico: sarà la sua ultima composizione. Luigi Dallapiccola si spegne a Firenze il 19 febbraio 1975, a causa di un edema polmonare.
Nel corso della sua vita Dallapiccola ha ricevuto numerosissimi riconoscimenti: nel 1953 diventa membro dell'Accademia delle belle arti di Baviera, in seguito sarà nominato membro dell'Accademia dell'arte di Berlino (1958), della Royal Academy of Music di Londra (1969) e dell'Accademia di musica ed arte di Graz (1969). Ricevette inoltre il gran premio per la musica del Land Nord Reno-Vestfalia, il premio "Ludwig-Spohr" della città Braunschweig, il premio "Moretti d’oro" della regione Friuli Venezia Giulia, il "Prix Arthur Honegger" a Parigi (1972), il premio Feltrinelli per la musica assegnato dall'Accademia Nazionale dei Lincei (1973) ed il premio internazionale d'arte "Albert Schweitzer".
Oltre a ciò, ricevette la laurea honoris causa dall’Università di Durham e dall’Università di Edimburgo (entrambe nel 1973); nello stesso anno gli fu inoltre conferita l'onoreficenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
[modifica] Opere
[modifica] Musica corale
- Due liriche del Kalewala per tenore, baritono, coro da camera e quattro percussionisti (1930)
- La canzone del Quarnaro per tenore e coro maschile (1930)
- Estate per coro maschile a cappella (1932)
- Sei cori di Michelangelo Buonarroti il giovane (1933-1936)
- Canti di prigionia per coro a voci miste e strumenti (1938-1941)
- Canti di liberazione per coro e orchestra (1951-1955)
- Requiescant per coro misto, coro infantile e orchestra, testi di Oscar Wilde e James Joyce (1957-1958)
- Tempus destruendi - Tempus aedificandi per coro misto a cappella (1970-1971)
[modifica] Musica vocale da camera
- Fiuri de tapo per voce e pianoforte, testo di Biagio Marin (1925)
- Caligo per voce e pianoforte, testo di Biagio Marin (1926
- Divertimento in quattro esercizi per soprano e cinque strumenti (1934)
- Tre laudi per soprano o tenore e 13 strumenti (1936-1937)
- Cinque frammenti di Saffo per soprano e orchestra da camera, nella traduzione di Salvatore Quasimodo (1942)
- Sex carmina Alcaei per soprano e 11 strumenti, nella traduzione di Salvatore Quasimodo (1943)
- Due liriche di Anacreonte per soprano e strumenti, nella traduzione di Salvatore Quasimodo (1945)
- Rencesvals per voce e pianoforte (1946)
- Quattro liriche di Antonio Machado per voce e pianoforte (1948)
- Goethe Lieder per voce femminile e tre clarinetti (1953)
- Cinque canti per baritono e strumenti su poemi greci nella traduzione di Salvatore Quasimodo (1956)
- Preghiere per baritono e gruppo da camera, testo di Murilo Mendes (1962)
- Parole di San Paolo per mezzosoprano e 11 strumenti dalla Lettera prima ai Corinzi (1964)
- Sicut Umbra per mezzosoprano e 15 strumenti, testo di Juan Ramon Jimenez (1970)
- Commiato per soprano e 15 esecutori, testo attribuito a Brunetto Latini (1972)
[modifica] Musica strumentale (solistica e cameristica)
- Musica per tre pianoforti (Inni) per tre pianoforti (1935)
- Piccolo concerto per Muriel Couvreux per pianoforte e orchestra (1939-1941)
- Tre episodi dal balletto "Marsia" per pianoforte (1942-1943)
- Sonatina canonica per pianoforte, sui Capricci di Paganini (1942-1943)
- Ciaccona, intermezzo e adagio per violoncello solo (1945)
- Due studi per violino e pianoforte (1947)
- Quaderno musicale di Annalibera per pianoforte (1952)
- Tartiniana seconda per violino e pianoforte (anche in versione per violino e orchestra), su temi di Tartini (1956)
- Dialoghi per violoncello e orchestra (1959-1960)
- Piccola musica notturna per gruppo da camera (flauto, oboe, clarinetto, celesta, arpa, violino, viola e violoncello) (anche in versione per orchestra) (1961)
[modifica] Musica orchestrale (con o senza solisti)
- Dalla mia terra per mezzosoprano, coro e orchestra (1928)
- Partita per soprano, coro e orchestra (1930-1932)
- Tre studi per soprano e orchestra da camera (1932)
- Rapsodia per voce e orchestra da camera (1932-1933)
- Due pezzi per orchestra (1946-1947)
- Tartiniana per violino e orchestra, su temi di Tartini (1951)
- Piccola musica notturna per orchestra (anche in versione per gruppo da camera) (1954)
- Variazioni per orchestra (1954)
- An Mathilde per voce femminile e orchestra, testo di Heinrich Heine (1955)
- Tartiniana seconda per violino e orchestra (anche in versione per violino e pianoforte), su temi di Tartini (1956)
- Concerto per la notte di Natale dell'anno 1956 per orchestra da camera e soprano, testi di Jacopone da Todi (1956-1957)
- Three questions with two answers per orchestra (1962)
[modifica] Opere teatrali e balletti
- Volo di notte, opera in un atto su testo del compositore (da Vol de nuit di Antoine de Saint-Exupéry) (1940)
- Marsia, balletto drammatico in un atto (1943)
- Il prigioniero, opera in un atto, libretto del compositore (tratto da La torture par l’esperance di Villiers de l’Isle-Adam) (1944-1948)
- Job, sacra rappresentazione per solisti, recitante, coro e orchestra, testo del compositore (dal Libro di Giobbe) (1950)
- Ulisse opera in un prologo e due atti, libretto del compositore (tratto da Omero) (1968)
[modifica] Bibliografia
- Autori vari, Luigi Dallapiccola: saggi, testimonianze, carteggio, biografia e bibliografia, a cura di Fiamma Nicolodi, Suvini Zerboni, Milano 1975
- Luigi Dallapiccola, Parole e musica, Il Saggiatore, Milano 1980
- Dietrich Kamper, Luigi Dallapiccola: la vita e l’opera, Sansoni Editore, Firenze 1985
- Autori vari, Studi su Luigi Dallapiccola: un seminario, a cura di Arrigo Quattrocchi, Libreria Musicale Italiana, Lucca 1993, ISBN 88-7096-067-6
- Autori vari, Dallapiccola: letture e prospettive, atti del convegno internazionale di studi promosso e organizzato dal Centro studi musicali Ferruccio Busoni di Empoli, a cura di Mila De Santis, Ricordi, Milano 1997, ISBN 88-7096-220-2
- Mario Ruffini, L'opera di Luigi Dallapiccola, Catalogo Ragionato, Suvini Zerboni, Milano 2002, ISBN 8890069104
- Sergio Sablich, Luigi Dallapiccola, Edizioni Epos, Palermo 2004, ISBN 8883022416
- Mila De Santis (a cura di), Ricercare. Parole, musica e immagini dalla vita e dall’opera di Luigi Dallapiccola, catalogo della mostra allestita a Firenze (Palazzo Pitti) nel 2005. Editore Polistampa, Firenze 2005, ISBN 88-8304-962-4