Ilse Aichinger
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Ilse Aichinger (Vienna, 1 novembre 1921) è una scrittrice austriaca.
[modifica] Vita
Ilse Aichinger e sua sorella gemella Helga nacquero a Vienna. Il padre era insegnante, la madre ebrea era medico. Dopo la loro separazione nel 1926 Aichinger viveva colla madre a Vienna.
Nel periodo del Nazismo la madre perse il lavoro. La nonna e i fratelli minori della madre vennero deportati e uccisi. Uscita dal liceo, Aichinger come semi-ebrea non poteva continuare gli studi. Nonostante fosse costretta ai lavori forzati, partecipava ad attività antifasciste.
Nel 1945 iniziò gli studi di medicina, che però abbandonò dopo cinque semestri per completare il suo primo romanzo. Il suo testo "Das vierte Tor" fu la prima opera della letteratura austriaca che parlasse dei campi di concentramento. L'anno seguente, fece sensazione per la prima volta con il suo testo "Aufruf zum Mißtrauen" ("Appello alla diffidenza"), pubblicato in una rivista, nel quale esortava a diffidare di se stessi, della chiarezza delle proprie emozioni, della profondità dei propri pensieri, della bontà delle proprie azioni.
Dopo la pubblicazione del suo primo ed unico romanzo "Die größere Hoffnung" nel 1948, lavorava come consulente editoriale alla casa editrice S. Fischer Verlag a Vienna e a Francoforte sul Meno, poi collaborava come assistente di Inge Aicher-Scholl (1917–1998) allo sviluppo della Ulmer Hochschule für Gestaltung, fondata da Aicher-Scholl e Otl Aicher.
Dal 1951 aveva contatti con il gruppo letterario Gruppe 47, dove conobbe lo scrittore Günter Eich (1907–1972), con il quale era sposata dal 1953. Nel 1952 le venne conferito il premio letterario del "Gruppe 47".
Con Eich ebbe due figli, Clemens (nato nel 1954) e Mirjam (1957). Negli anni 1950 ricevette diversi premi letterari e diventò membro dell'accademia delle belle arti di Berlino e del centro tedesco del PEN.
Nel 1963 si spostò con la famiglia a Groß-Gmain presso Salisburgo. I racconti e i radiodrammi degli anni seguenti si allontanavano man mano dal realismo e diventavano dominanti esperienze irreali e di sogno.
Negli anni 1980 la sua produzione letteraria diminuiva. Si spostò a Francoforte sul Meno nel 1984, tornò a Vienna nel 1989. Nell'occasione del suo settantesimo compleanno nel 1991 venne pubblicata la sua opera omnia, edita da Richard Reichensperger (nato nel 1961). Ricevette diversi importanti premi letterari, anche negli anni 1990. Lottava contro la riforma dell'ortografia tedesca, introdotta nel 1996.
[modifica] Opere
- Die größere Hoffnung ("La speranza più grande", 1948), romanzo autobiografico sul periodo della guerra a Vienna
- Rede unter dem Galgen (in Austria 1952, in Germania sotto il titolo Der Gefesselte – "Il prigioniero" 1953), racconti
- Knöpfe ("Bottoni", 1953), radiodramma
- Zu keiner Stunde. Szenen und Dialoge (1957)
- Wo ich wohne (1963), racconti
- Eliza Eliza (1965), racconti
- Auckland (1969), quattro radiodrammi
- Nachricht vom Tag (1970), racconti
- Schlechte Wörter (1976), raccolta
- Verschenkter Rat (1978), poesie degli anni 1955–1978
- Meine Sprache und ich ("La mia lingua ed io", 1978), racconti degli anni 1949–1968
- Kleist, Moos, Fasane ("Kleist, il muschio, i fagiani", 1996), raccolta
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