Busto Arsizio
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Busto Arsizio | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Lombardia | ||
Provincia: | Varese | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 226 m s.l.m. | ||
Superficie: | 30 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 2538 ab./km² | ||
Frazioni: | Borsano, Sacconago | ||
Comuni contigui: | Cassano Magnago, Castellanza, Dairago (MI), Fagnano Olona, Gallarate, Legnano (MI), Magnago (MI), Olgiate Olona, Samarate | ||
CAP: | 21052 | ||
Pref. tel: | 0331 | ||
Codice ISTAT: | 012026 | ||
Codice catasto: | B300 | ||
Nome abitanti: | bustocchi (per chi è nato nella città) o Bustesi (per chi non è nato nella città); per chi abita nelle frazioni si usano i termini "Borsanese" (Borsano) e "Sinaghino" (Sacconago, dal nome dialettale della frazione, "Sinàgu") | ||
Santo patrono: | San Giovanni Battista | ||
Giorno festivo: | 24 giugno | ||
Sito istituzionale |
Busto Arsizio è un comune di 79.984 abitanti della provincia di Varese, posto al suo confine meridionale, ed è la città più grande dell'Alto Milanese.
Indice |
[modifica] Il nome
Non è chiara l'origine del nome "Busto Arsizio". Si ipotizza che "Busto" derivi dal latino ambustum ("bruciato" ), attraverso una divisione popolare delle sillabe in am-bustum invece di quella corretta amb-ustum): questa origine potrebbe essere riferita ad un terreno piuttosto secco o ad un incendio che avrebbe colpito anticamente l'abitato.
La seconda parte del nome, "Arsizio", aggiunta solo verso il XIII secolo, potrebbe essere una duplicazione del precedente (richiama infatti l'aggettivo "arso"), oppure potrebbe derivare dal latino ars, con allusione all'operosità degli abitanti, o ancora dal greco arsi, "sollevare".
Secondo un'altra ipotesi, il termine "Arsizio" deriverebbe invece dal germanico hard (termine legato alla metallurgia), poi traslato, attraverso il tardo latino ardicium, arsitium, al volgare arsitio. Il toponimo si riferirebbe alla principale attività degli abitanti del borgo, la produzione del filo di ferro, ancora oggi chiamato in dialetto bustocco "ardìa", ed alle numerose fucine presenti nel borgo e ai loro fuochi, che sarebbero anche richiamati anche dalla fiammella posta nella parte inferiore dello stemma cittadino.
Il toponimo "Arsizio" compare anche nel nome del comune ticinese di Brusino Arsizio.
Anticamente, accanto a "Busto Arsizio", era comune l'indicazione della città come "Busto Grande" (rimasta nel dialetto: il nome dialettale della città è infatti Büsti Gràndi e non esiste un termine dialettale per "Arsizio"), al fine di distinguerla dalla più piccola Busto Garolfo (Büst Picul) nonché da Buscate (anticamente "Busto Cava").
[modifica] Storia
[modifica] Ipotesi sulle origini
L'area era forse già abitata in età romana, come sembrerebbe indicare l'andamento regolare delle vie del centro storico. Alcuni toponimi di centri circostanti e frazioni, nonché alcune antiche contrade della città (come "Sciornago") presentano le tipiche terminazioni celtiche in -ago (Sacconago), in -ano (Borsano) e in -ate.
La più antica costruzione attestata nella città è costituita dalla base del campanile della chiesa di San Michele Arcangelo, risalente al X secolo. La dedica della chiesa a san Michele Arcangelo, il cui culto era particolarmente diffuso presso i Longobardi, ha fatto supporre un originario insediamento di quella popolazione nei pressi della chiesa, che nella sua fase attuale dovette sostituire un più antico edificio di culto di minori dimensioni. La presenza di una eventuale fortificazione è stata ipotizzata per la posizione del sito, nel punto più alto del territorio comunale.
[modifica] Sviluppo e crescita
La prima menzione della città risale al XII secolo, in due documenti del 1119[1] e del 1140[2]
Il 9 giugno del 1164 Federico Barbarossa concesse a Rainaldo di Dassel, arcivescovo di Colonia e arcicancelliere del Sacro Romano Impero un feudo che comprendeva la pieve di Dairago (con l'antico comune di Capopieve e ampi territori nella zona), Busto Arsizio, (facente parte della pieve di Olgiate Olona) e Bernate.
Nel XIII secolo si ha notizia di due comunità monastiche di Suore Umiliate, mentre il borgo si sviluppa economicamente grazie alla produzione tessile del fustagno e della bombasina.
Sotto il ducato di Milano Busto Arsizio era suddivisa in cinque "comunetti" (Arconati, Mizzaferro, Pasquali, Pozzo e Visconti.
Nel 1573 era "console di Busto Arsizio Gabriele de' Turati
[modifica] Elenco dei Conti di Busto Arsizio
- Famiglia Visconti
- Galeazzo
- Famiglia Marliani (o Mariani)
- Paolo Camillo I (feudatario dal 12 marzo 1573, conte dal 23 marzo 1579 al settembre 1617). Insieme a Gerolamo I (fino all'8 novembre 1602) e a Francesco (fino al massimo al 10 agosto 1610)
- Antonio
- Luigi I (fino alla fine del 1628), insieme a Giovanni (fino al 25 ottobre 1624)
- Carlo I
- Paolo Camillo II (fino al 20 novembre 1689)
- Gerolamo II
- Luigi II (fino al 24 agosto 1694)
- Pietro Antonio (fino al 30 luglio 1708)
- Giovanni Raimondo
- Carlo II (fino al 29 febbraio 1768)
- Paolo Camillo III (fino all'aprile 1778)
Nel XVIII secolo si conoscono podestà feudali della città (Benedetto Prandone e Carlo Luvino).
[modifica] XIX e XX secolo
Il 30 ottobre del 1864 ottenne nel Regno d'Italia il titolo di città.
Nel 1928 a Busto Arsizio vennero aggregati i comuni di Borsano e di Sacconago.
Busto Arsizio fa parte delle città decorate ed è stata insignita della medaglia di bronzo al valor militare per i meriti acquisiti durante la lotta partigiana nel corso della seconda guerra mondiale.
[modifica] Luoghi di interesse
La chiesa di San Giovanni ha il titolo di Basilica minore.
Nelle zone boschive e rurali della parte settentrionale del territorio comunale si trova il Parco Alto Milanese, un'area protetta che interessa anche i territori dei comuni di Castellanza e Legnano e tutela la flora e fauna locali e le tradizionali attività nel campo dell'agricoltura e dellìallevamento.
[modifica] Tradizioni
Il santo patrono è san Giovanni Battista, che si festeggia il 24 giugno.
[modifica] La Gioeubia
L'ultimo giovedì di gennaio la Gioeubia, un fantoccio di paglia vestito di stracci, viene bruciata in piazza per simboleggiare la fine dell'inverno. La pietanza tradizionale della festa è il “risotto con la luganiga”, l’uno e l’altro simboli di fertilità.
[modifica] Il Carnevale
Durante il periodo del Carnevale si svolge una sfilata in maschera e di carri allegorici. Le maschere ufficiali della città, sono rappresentate da ul Tarlisu e da a Bumbasina. Sebbene di creazione recente, entrambe riferite alle tradizionali attività della tessitura, il primo al tessuto detto "traliccio", “cruciata” o federa per materassi e cuscini, a righe bianche e marroni, e la seconda relativa alla bambagia, o bombasina.
[modifica] Attività culturali
Nella città si svolgono alcune manifestazioni di livello internazionale, come il Festival Chitarristico Internazionale Bustese, o che stanno acquisendo prestigio, come il Busto Arsizio Film Festival (BAFF).
È sede del LUG 0331
[modifica] Sport
[modifica] Atletica leggera
A Busto Arsizio si sono tenute alcune prove dei campionati italiani di atletica leggera, con i seguenti risultati:
- 1922: "20.000 metri": vittoria di Ettore Blasi (1h 10' 19")
- 1999: "Mezza maratona maschile": vittoria di Giuliano Battocletti (1h 02' 20")
[modifica] Calcio
La squadra locale è la "Pro Patria et Libertate.
[modifica] Ciclismo
Busto Arsizio è stata due volte sede di tappa al Giro d'Italia:
- 17 maggio 1985, prima tappa, con vittoria dello svizzero Urs Freuler.
- 8 giugno 2001, diciannovesima tappa, con vittoria di Mario Cipollini.
Per alcuni anni vi si tenne anche la "Coppa Città di Busto Arsizio" (poi "G.P. Busto Arsizio"), fra i cui vincitori figurano Tranquillo Scudellaro (1954) e Rino Benedetti (1958, quinto l'anno precedente).
[modifica] Pallavolo
La squadra locale di pallavolo femminile è la "Futura Volley Busto Arsizio" che milita nella serie A2.
A Busto Arsizio è stata disputata una partita di World League tra le nazionali di Italia e Cuba vinta da Cuba col punteggio di 1-3 .
[modifica] Personalità nate a Busto Arsizio
[modifica] XIV secolo
- Simone da Borsano, nato nella frazione di Borsano nel 1310, arcivescovo di Milano e cardinale.
[modifica] =XV secolo
- Giuliana Puricelli religiosa e beata, nata nel 1427 (ma se ne contendono la nascita anche Gallarate e Verghera, frazione di Samarate).
- Agostino Busti (detto il Bambaia), nato nel 1483, scultore.
- Daniele Crespi, podestà della Val Vigezzo nel 1494.
[modifica] XVI secolo
- Daniele Crespi nato intorno al 1590, pittore manierista
[modifica] XVIII secolo
- Biagio Bellotti, nato nel 1714 pittore, architetto, musicista e poeta
- Stefano Bonsignore, nato il 23 febbraio 1738, vescovo di Faenza e patriarca di Venezia.
- Luigi Tosi, nato nel 1765, vescovo di Pavia.
[modifica] XIX secolo
- Eugenio Tosi, nato il 6 maggio 1864, vescovo di Squillace, di Andria, arcivescovo di Milano e cardinale.
- Arturo Tosi, nato nel 1871, pittore
- Carlo Speroni, nato il 13 luglio 1895 primatista italiano di mezzofondo.
[modifica] XX secolo
- Ivanhoe Gambini (1904 -1992), pittore futurista
- Mariella Lotti, nata il 27 dicembre 1921, attrice
- Pier Giacomo Grampa, nato il 28 ottobre 1936) e vescovo di Lugano.
- Mina (nata il 25 marzo 1940), cantante
- Alberto Sironi (nato nel 1940), regista televisivo
- Uto Ughi (nato il 21 gennaio 1944), violinista
- Francesco Enrico Speroni, nato il 4 ottobre 1946), uomo politico e ministro
- Alessandro Solbiati (nato nel 1956), compositore
- Maurizio Colombo, nato nel 1960, fumettista
- Dario Andriotto (nato il 25 ottobre 1972), ciclista.
- Umberto Pelizzari (nato il 28 agosto 1965), primatista mondiale di apnea.
- Gaspare Battaglia (nato il 13 marzo 1968), primatista mondiale di apnea.
- Sergio Carnevale (nato il 7 gennaio 1970), batterista e percussionista dei Bluvertigo
- Giovanni Prolo (nato il 26 febbraio 1970), membro dei Cattivi Pensieri
- Marco Reguzzoni, presidente della Provincia di Varese
- Giampiero Rosanna, campione di biliardo
- Gilberto Squizzato, regista televisivo
- Chiara Stefanazzi, ex campionessa mondiale di twirling.
[modifica] Citazioni
Busto Arsizio è citata in alcune canzoni e fumetti:
- in una versione della canzone "Alfieri" di Elio e le Storie Tese : "Abitavo un tempo a Busto Arsizio...");
- nella canzone Un amore di Ricky Gianco.
- in alcune storie a fumetti di Jacovitti (come "Baby Rocket", del 1963).
- in una storia a fumetti di Sclavi (Dylan Dog, "Golconda!", n.41)
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Gianluigi Farioli dal 30/05/2006
Centralino del comune: 0331 390111
Email del comune: info@comune.bustoarsizio.va.it
[modifica] Elenco dei sindaci di Busto Arsizio
- 1850 - 1853 Carlo Tosi
- 1854 Cesare Rossi
- 1856 - 1863 Pasquale Pozzi
- 1863 - 1868 Carlo Crespi (detto Cordafina)
- 1868 - 1872 Carlo Tosi (per la seconda volta)
- 1872 - 1873 Luigi Krumm (assessore anziano)
- 1875 - 1884 Giuseppe Lualdi
- ...
- 1890 - 1895 Attilio Ballarati
- 1896 - 1902 Pietro Tosi
- 1903 - 1904 Cesare Rossi
- ...
- 1906 - 1907 Giuseppe Rossi
- 1909 - 1914 Pietro Tosi
- 1914 - 1923 Carlo Azimonti (Partito Socialista Italiano)
- 1924 - 1930 Ottorino Maderna (Podestà)
- 1931 - 1 settembre 1943 Ercole Lualdi (Podestà)
- 2 settembre 1943 - 25 aprile 1945 Carlo Azimonti (commissario prefettizio, destituito dal prefetto per alcuni mesi a partire dal 17 novembre 1943)
- 26 aprile 1945 - 1946 ...
- 1946 - 1947 Mario Grampa (Partito Socialista Italiano, eletto senatore nel 1955)
- 1947 - 1961 Giovanni Rossini
- 1961 - 1970 Gian Piero Rossi (eletto senatore nel 1976)
- 1970 - 1972 Giuseppe Castiglioni
- ...
- 1980 - 1985 Angelo Borri, "il sindaco buono" (Democrazia Cristiana)
- ...
- dicembre 1993 - 25 maggio 2002 Gianfranco Tosi (Lega Nord)
- 26 maggio 2002 - 30 gennaio 2006 Luigi Enrico Rosa (Lega Nord)
- 1 febbraio 2006 - 29 maggio 2006 Paolo Guglielman (commissario prefettizio)
- 30 maggio 2006 - ... Gianluigi Farioli (Forza Italia)
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Gemellaggi
La città è gemellata con Domodossola ed Epinay-sur-Seine (Parigi)