Parete
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Parete | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Campania | ||
Provincia: | Caserta | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 70 m s.l.m. | ||
Superficie: | 5,7 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 2065 ab./km² | ||
Frazioni: | |||
Comuni contigui: | Giugliano in Campania (NA), Lusciano, Trentola-Ducenta | ||
CAP: | 81030 | ||
Pref. tel: | 081 | ||
Codice ISTAT: | 061054 | ||
Codice catasto: | |||
Nome abitanti: | paretani | ||
Santo patrono: | San Pietro | ||
Sito istituzionale |
Parete è un comune di 10.325 abitanti in provincia di Caserta.
Le origini sono da ricercare nelle prime popolazioni osche che abitavano il territorio della Liburia, che anticamente si estendeva dal golfo di Pozzuoli ai monti Aurunci, su quello che in epoca romana era l'Ager Campanus. Il paese sarebbe potuto essere un centro di notevole importanza storica, se alcune tombe, costruite dagli Osci in epoca pre-romana, non fossero state saccheggiate e distrutte all'inizio degli anni Settanta.
Il paese sorgeva comunque all'incrocio tra l'antica via Campana, che da Pozzuoli conduceva a Capua, e la via Antica che portava alla colonia di Liternum, sul lago di Patria, rifugio di Scipione l'Africano, il vincitore di Annibale.Successivamente nell'età feudale il borgo raggiunse il rango di ducato e fu proprietà di varie nobili famiglie del regno di Napoli, tra cui i Caracciolo ed i Moles. Testimonianza di quel periodo è appunto il palazzo ducale, variamente rimaneggiato nel corso dei secoli, oggi di proprietà comunale e prossimamente oggetto di restauro. Il suo piccolo attuale territorio è stato configurato così a metà Settecento, quando fu istituito il catasto borbonico di re Carlo III. Prima la sua area era promiscua con quella aversana, essendo Parete uno dei "casali" di Aversa.
È il paese natio di Giambattista Basile, che, nel XVII secolo scrisse il Pentamerone e Lo cunto de li cunti, in cui rielaborò in dialetto napoletano cinquanta fiabe popolari.
Il paese è sede di numerose cooperative agricole ed è famoso per la produzione di pesche, fragole e vino Asprino.
Il santo patrono è San Pietro, a cui è intitolata anche la vecchia chiesa parrocchiale, oggi monumento nazionale. L'Apostolo in viaggio verso Roma proveniente da Pozzuoli lungo la via Campana avrebbe brevemente soggiornato nel piccolo villaggio, ponendo con la sua predicazione le basi anche per la costruzione di un primo luogo di culto. A questo avvenimento sarebbe collegato anche il primitivo nome del paese: "Sancti Petrus ad parietes", cioè "(la chiesa di) S. Pietro presso le case (=pareti)" per distinguere la chiesa da altre cappelle sparse nelle campagne e isolate da centri abitati.
Ma i paretani festeggiano Maria SS. della Rotonda, la cui immagine è raffigurata su un quadro rinvenuto, secondo la leggenda tradizionale, nella località detta "la Rotonda" da un contadino nel giorno di Lunedì in albis. I primi documenti storici certi fanno risalire il culto della Madonna della Rotonda almeno al 1500. Il quadro è stato solennemente incoronato dal Capitolo Vaticano nel 1920.
E proprio in coincidenza del periodo pasquale grandi festeggiamenti sono tributati in onore della Madre di Dio. Il giorno principale della festa è il Lunedì in Albis, in cui si svolge la processione del quadro raffigurante la Madonna per tutte le vie del paese. La processione viene ripetuta la sera della Domenica in Albis, illuminata dalle artistiche luminarie che incorniciano tutta la cittadina. All'uscita ed al rientro della Madonna dalla chiesa si svolge il suggestivo "Volo degli Angeli", in cui due bambine, sospese ad oltre 30 metri di altezza, scendono ad omaggiare con doni, canti e poesie la Madonna in attesa sul sagrato.
Tra i vari eventi in programma un festival interregionale di fuochi pirotecnici denominato Fuochi di Primavera che si svolge ogni anno il Sabato dopo Pasqua.
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[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti