Teano
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Teano | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Campania | ||
Provincia: | Caserta | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 196 m s.l.m. | ||
Superficie: | 88 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 148 ab./km² | ||
Frazioni: | |||
Comuni contigui: | Caianello, Calvi Risorta, Carinola, Francolise, Riardo, Roccamonfina, Rocchetta e Croce, Sessa Aurunca, Vairano Patenora | ||
CAP: | 81057 | ||
Pref. tel: | 0823 | ||
Codice ISTAT: | 061091 | ||
Codice catasto: | L083 | ||
Santo patrono: | San Paride | ||
Giorno festivo: | 5 agosto | ||
Sito istituzionale |
Teano è un comune di 13.014 abitanti della provincia di Caserta.
Sorge sulle pendici del massiccio vulcanico di Roccamonfina, tra la via Appia e la via Casilina, presso la valle del fiume Savone.
Nelle sue vicinanze (precisamente a Taverna della Catena, oggi comune di Vairano Patenora ) avvenne, il 26 ottobre 1860 lo storico incontro fra Giuseppe Garibaldi, reduce dalla battaglia sul Volturno, e il re Vittorio Emanuele II di Savoia, proveniente con il suo esercito dalle Marche.
L'incontro - entrato di diritto nella storia d'Italia, e passato erroneamente alla storia come incontro di Teano nonostante sia ormai acclarato che l'incontro è avvenuto nei pressi, a Vairano Patenora per la precisione - ebbe il significato di una adesione del generale che aveva guidato la spedizione dei Mille alla politica di Casa Savoia. Una adesione che deludeva le aspettative di coloro che auspicavano una repubblica meridionale tesa alla conquista di Roma.
Indice |
[modifica] Storia
Abitata fin da epoca protostorica, fu fondata come centro urbano nel IV secolo AC dalla popolazione italica dei Sidicini. Alleata con Roma divenne quindi municipio romano (Teanum Sidicinum) con propria monetazione ed ebbe lo stato di colonia sotto Augusto.
Secondo Strabone era in epoca augustea la maggiore città della parte interna della Campania dopo Capua
Nel IV secolo divenne sede episcopale, soppressa tuttavia nel periodo tra il 555 e l'860. Fu espugnata nel 594 dai Longobardi del duca Arechi I e divenne un insediamento militare a guardia del confine. Inizialmente sede di un gastaldo dipendente da Capua (Landenolfo, il nipote Ajenardo, Adelgisi e Maginolfo si successero nella carica nel corso del IX secolo. Fece parte della contea di Capua, Teano e Caserta (Pandenolfo) e quindi contea indipendente dal 981, sotto i figli di Pandenolfo, Landolgo e Gisulfo.
A Teano si rifugiarono temporaneamente i monaci dell'Abbazia di Montecassino dopo la distruzione della loro sede nell'883.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Monumenti antichi
Si conservano i resti del teatro uno dei più antichi con la cavea (i sedili) appoggiata su arcate, rifatto e ampliato poi alla fine del II secolo DC, con una scena marmorea monumentale. Esistono anche i resti di un anfiteatro.
Il santuario extraurbano della località Loreto presenta una fase monumentale già nel VI secolo AC, ma fu ricostruito nel II secolo AC su una serie di terrazze digradanti verso il fiume. Un secondo santuario con fasi cronologicamente coincidenti è stato rinvenuto nel fondo Ruozzo.
Nel '"Museo archeologico di Teanum Sidicinum" sono esposti la ricca produzione coroplastica per i doni votivi dei santuari extraurbani e i corredi funerari delle diverse necropoli (tra cui "Torricelle" e "Orto Ceraso").
[modifica] Monumenti medioevali
Un primo nucleo benedettino si era insediato a Teano forse già nel VI secolo e un vero e proprio complesso monastico era sorto nella prima metà del IX secolo presso l'antica via Latina (oggi via Casilina). Resta oggi visibile la chiesa di San Benedetto a tre navate, ciascuna terminante con un'abside, con decorazioni in mattoni sull'esterno. La pianta è tipica delle chiese di epoca carolingia in Campania, diffusa in particolare dall'ordine benedettino. La chiesa reimpiega colonne e capitelli corinzi, forse pertinenti ad un tempio dedicato a Cerere. Venne restaurata dal cardinale Perrellio nel 1750 e ancora nel 1876.
Altri conventi cittadini furono il convento femminile con la chiesa di Santa Maria de Intus, fondato nell'860 , restaurato nel 1174 e rimaneggiato alla metà del XVIII secolo; il monastero di Santa Maria de foris, fondato dai conti longobardi di Teano nel 987. Il monastero femminile di Santa Reparata, fondato forse nel IX secolo venne soppresso nel XVI secolo a causa della sua posizione extraurbana, il convento del santuario di Sant'Antonio, fondato nel 1427, con chiostro tardogotico e infine il monastero di Santa Caterina venne fondato nel 1554 da Clarice Orsini, principessa di Teano.
La Cattedrale venne iniziata nel 1050 dal vescovo Guglielmo e completata nel 1116 ad opera del vescovo Pandulfo, a tre navate, con colonne e capitelli di reimpiego di varia origine. Dietro l'arco trionfale l'abside venne demolita per l'ampliamento del presbiterio. La cupola crollò durante la Seconda guerra mondiale. Nella cripta è ospitato il museo diocesano.
La chiesa romanica di Santa Maria La Nova venne edificata per rimpiazzare una cappella sorta intorno al venerato quadro della "Madonna della Quercia". Il campanile pure in stile romanico presenta un doppio corpo quadrangolare a cui si sovrappone un terzo piano ottagonale e una cuspide piramidale. La chiesa ospita l'antico altare della cattedrale.
Da citare ancora la chiesa di Sant'Antonio Abate, con resti di affreschi del XV secolo, la chiesa di San Paride ad Fontem forse risalente al IX-X secolo, la chiesa di Ave Gratia Plena, danneggiata durante la Seconda guerra mondiale, e la chiesa di San Pietro in Aquariis]], in origine di epoca paleocristiana e completamente ricostruita del XIV secolo. Vi si conservano resti di affreschi bizantini.
Alla fine del VI secolo DC un accampamento fortificato longobardo sorse nel punto più elevato dell'abitato, trasformato in fortezza sotto Arechi II, con la costruzione di una singola torre circondata da annessi (fine dell'VIII secolo). La torre riutilizza blocchi di spoglio provenienti da edifici più antichi, più grandi nei filari inferiori, con blocchi in tufo di completamento. Il castello venne ampliato ne IX secolo sotto il gastaldo Landenolfo. Il castello dovette subire restauri e rifacimenti a seguito della conquista da parte dei Normanni nel 1063.
Nell'area del castello venne edificato dalla famiglia Marzano nel XIV secolo il complesso detto del "Loggione", con grande sala a due navate coperta da volte a crociera, utilizzata come tribunale o sala d'armi. I piani superiori, ancora visibili nel XVII secolo crollarono in seguito ad un terremoto, lasciando oggi un ampio terrazzo panoramico.
[modifica] Collegamenti esterni
- Sito ufficiale della Pro Loco di Teano
- La necropoli dei Orto Ceraso nel sito della Soprintendenza Archeologica per le province di Napoli e Caserta
- Il sito del Museo archeologico di Teanum Sidicinum
- Sito con schede e immagini sui monumenti