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Woody Allen - Wikipedia

Woody Allen

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Statua di Woody Allen a Oviedo, Spagna
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Statua di Woody Allen a Oviedo, Spagna
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«Ho smesso di fumare. Vivrò una settimana in più e in quella settimana pioverà a dirotto.»
(Woody Allen)

Woody Allen al secolo Heywood Allen Stewart Königsberg (New York1° dicembre 1935) è un regista, sceneggiatore e attore statunitense, nonché comico, autore teatrale e clarinettista jazz.

La sua intensa produzione (una media di quasi un film all'anno) ed il suo stile cerebrale l'hanno reso uno degli autori cinematografici più rispettati e prolifici dell'era moderna. Scrive e dirige i propri film, ed ha recitato in molti di essi, spesso nel ruolo del protagonista.

I temi e lo stile di Allen rispecchiano la sua passione per la letteratura, la filosofia, la psicoanalisi, il cinema europeo e, soprattutto, per la sua città natale, New York City, dove è nato ed ha vissuto per tutta la vita, e dalla quale trae continua ispirazione.

Indice

[modifica] Biografia

[modifica] Le origini

Manhattan nel 1942
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Manhattan nel 1942
I titoli di testa originali del film La fiamma del peccato (1944) di Billy Wilder, il preferito di Allen da adolescente
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I titoli di testa originali del film La fiamma del peccato (1944) di Billy Wilder, il preferito di Allen da adolescente
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«Ho 12 anni. Vado alla sinagoga. Chiedo al rabbino qual è il significato della vita. Lui mi dice qual è il significato della vita. Ma me lo dice in ebraico. Io non lo capisco, l'ebraico. Lui chiede 600 dollari per darmi lezioni di ebraico.»
(Leonard Zelig/Woody Allen in Zelig)

Allen Stewart Königsberg nasce il 1° dicembre 1935 a Brooklyn, New York in una famiglia di modesta condizione sociale di origini russe ed austriache. Il padre, Martin Königsberg (1900-2001), svolge diversi lavori: lavora prima come incisore di gioielli presso un orafo, poi come cameriere a Manhattan e infine come tassista; la madre, Nettea Cherry (1908-2002), detta Netty, è impiegata come contabile presso un fiorista ed entrambi provengono da famiglie ebree di origine europea. Nel 1943 nasce sua sorella, Letty Aronson, che in futuro lo sosterrà sempre e gli sarà sempre molto vicina.

All'età di 3 anni la madre lo porta al cinema a vedere primo lungometraggio d'animazione della Disney, Biancaneve e i sette nani (1937), che affascina e segna il piccolo Woody indelebilmente; da allora, come spesso ha raccontato successivamente in diverse interviste, la sala cinematografica diventa la sua seconda casa. Da ragazzo il suo film preferito è La fiamma del peccato (1944) di Billy Wilder.

Il primo anno di scuola viene messo in una classe avanzata grazie al suo elevato QI, ma sviluppa da subito un odio per lo scuola diventando un ribelle, non svolgendo i compiti a casa, rispondendo male agli insegnanti e disturbando continuamente in classe. Sorprendentemente si dimostra molto abile negli sport, pallacanestro, football americano, baseball, stickball, sia a scuola che nel quartiere; si appassiona anche al pugilato, allenandosi per diversi mesi prima che i suoi genitori gli chiedessero di smettere.

Soprannominato Red, "rosso", dai compagni per i suoi capelli rossi, si distingue tra gli studenti per il suo straordinario talento nei giochi di carte e nei trucchi di magia, cui si appassiona e che in seguito spesso appariranno nelle sue opere. All'età di 15 anni partecipa ad un'audizione per il programma televisivo The Magic Clown, per il quale esegue un trucco chiamato Passe-Passe Bottles, ma non viene messo in onda perché comprendeva l'uso di bottiglie di alcolici, ed il programma era destinato ad un pubblico di bambini. Nel frattempo inizia anche a suonare il clarinetto.

Dopo aver frequentato la scuola ebraica per otto anni e quella pubblica, la Public School 99, Allen viene iscritto alla Midwood High School di Brooklyn, dove conosce Mickey Rose, futuro co-autore di alcune delle sue prime sceneggiature, con il quale condivide gli interessi per il basket, il baseball, il cinema e la musica jazz. Durante quegli anni vive sulla Avenue K, tra la 14a e la 15a Est.

Continua a dimostrare poco interesse per lo studio e la lettura, preferendo di gran lunga la scrittura di gag e barzellette, che spedisce ai giornalisti umoristici Walter Winchell e Earl Wilson, i quali, entusiasti del materiale ricevuto, decidono di contattare l'autore e di trovargli un agente, David O. Alber, che inizia a far pubblicare Allen su diverse riviste e giornali.

[modifica] Gli inizi in televisione ed il primo matrimonio

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«Gli americani non gettano mai via i loro rifiuti. Li trasformano in show televisivi!»

Nel 1952, all'età di 17 anni, assume lo pseudonimo di Woody Allen, in onore del celebre clarinettista jazz Woody Herman. Due anni dopo, nel 1954, viene assunto dalla rete televisiva nazionale ABC, della quale diventa l'autore di punta scrivendo per celebri programmi come il The Ed Sullivan Show e The Tonight Show.

Nel 1955 inizia la sua prima relazione stabile con Harlene Rosen, studentessa di filosofia; i due si incontrano casualmente per formare un trio jazz insieme all'amico di Allen Elliot Mills; nel gruppo, che suona insieme in un'unica occasione, Allen suona il sassofono soprano, la Rosen il pianoforte e Mills le percussioni. Nel 1955 passa alla rete televisiva NBC e si trasferisce ad Hollywood, senza Harlene, per unirsi ad un gruppo di scrittori per il programma The Colgate Comedy Hour. L'autore principale dello show è Danny Simon, fratello maggiore dell'autore teatrale Neil Simon, al quale Allen in seguito ha sempre riconosciuto di averlo aiutato a sviluppare il suo classico stile di scrittura.

Il 15 marzo 1956, all'età di 20 anni, la coppia si sposa ad Hollywood, per poi tornare a New York ed andare a vivere insieme a Manhattan. I due divorziano bellicosamente dopo sei anni nel 1962. Harlene Rosen, alla quale Allen si riferiva spesso nei suoi spettacoli di cabaret definendola "la terribile signora Allen" ("the dread Mrs. Allen"), successivamente denunciò l'ex-marito per diffamazione per alcuni commenti che questi aveva fatto in alcuni show televisivi poco dopo il loro divorzio. La versione di Allen nel suo album Standup Comic, che raccoglie i suoi migliori pezzi comici degli anni sessanta, è diversa; nel suo pezzo Allen racconta che l'ex-moglie lo denunciò per una battuta che fece in un'intervista. In un'intervista successiva al The Dick Cavett Show, Allen riaccese la polemica ripetendo i propri commenti, pur riferendosi alla Rosen come alla sua "seconda moglie", e riferendo che l'ammontare della somma richiesta per la causa era di 1 milione di dollari.

I genitori progettano di farlo studiare all'università, ma la frequentazione di Allen alla New York University, dove studia comunicazione e cinema, si limita ad un solo semestre, peraltro senza grandi risultati; frequenta quindi brevemente il City College of New York, ma i risultati sono li stessi dell'esperienza precedente. La sua carriera, invece, non conosce sosta.

Come autore scrive i pezzi per numerosi comici al prezzo di 100$ al minuto, e tra il 1956 e il 1958 lavora al teatro Tamiment, dove fa grande esperienza come autore e regista; il teatro, infatti, produceva settimanalmente nuovi musical e sketch comici, che Woody scrive e dirige. Di nessuno di questi spettacoli esiste ancora oggi il copione, fatta eccezione per lo spettacolo della serata d'apertura, la cui sceneggiatura è stata ritrovata al teatro recentemente.

Nel novembre 1958 inizia a lavorare come co-autore con Larry Gelbart per il The Chevy Show della NBC. Il programma, presentato dalla celebre stella televisiva Sid Caesar, dura per oltre 10 anni.

[modifica] Il cabaret, il teatro ed il secondo matrimonio

In questi anni Allen si accontenta del suo lavoro per la TV, che gli frutta più di 1.700$ a settimana. Dopo aver visto uno spettacolo di Mort Sahl, tuttavia, e con la perdita di interesse nel suo lavoro autore televisivo, prende la decisione di iniziare una propria carriera come cabarettista.

Nel 1958 cambia agenti, passando nelle mani di Jack Rollins e Charles H. Joffe, che saranno poi i produttori di tutti i suoi film, anche se con i due curiosamente Allen non ha mai siglato un contratto ufficiale, ma solo una "stretta di mano", nonostante i suoi manager abbiano nel tempo negoziato per lui contratti da milioni di dollari, senza che ci sia mai stata la minima controversia. I due manager lo spronano a portare sul palco il suo stesso materiale.

L'anno successivo, iniziando a sentirsi malinconico senza capirne il motivo, per la prima volta decide di consultare uno psicoanalista. Da allora, e per più di 30 anni, la terapia diventa un appuntamento fisso alla media di una seduta a settimana, con brevi periodi di pausa e con periodi più intensi con anche 3 appuntamenti a settimana. La psicoanalisi sarà un elemento portante dei suoi film e del suo personaggio.

Nel 1960 inizia ufficialmente la sua carriera di stand-up comedian, esibendosi con grande successo in numerosi night club newyorchesi. Nel frattempo continua a scrivere per la televisione, in particolare per il popolare programma Candid Camera, nel quale appare persino in alcuni episodi. Conosce, nel frattempo, Marshall Brickman, con il quale collabora come autore TV, con il quale in futuro scriverà alcune delle sue migliori sceneggiature.

Insieme ai suoi manager riesce a trasformare le sue debolezze nel suo punto di forza, sviluppando la sua classica immagine nevrotica, cerebrale e timida che diventerà una costante delle sue pellicole. Diventa in breve molto popolare come comico, e i suoi spettacoli diventano sempre più richiesti e frequenti. Durante questo periodo usa qualche volta il nome d'arte di Heywood Allen, anche se mai in maniera ufficiale.

Inizia a scrivere storie brevi per alcune riviste (la maggior parte delle quali per il prestigioso The New Yorker) ed opere teatrali; il primo successo a Broadway arriva con Don't Drink the Water (1966), che viene replicato per 598 performance.

Il 2 febbraio 1966 si risposa nuovamente, questa volta con l'attrice e comica Louise Lasser. Sceglie la moglie come una delle voci per il doppiaggio suo primo film da regista, Che fai, rubi? (1966), e le trova un ruolo minore nel suo secondo film, Prendi i soldi e scappa (1969). La Lasser sarà da quel momento co-protagonista di altre due delle prime pellicole di Allen, Il dittatore dello stato libero di Bananas (1971) e Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso * ma non avete mai osato chiedere (1972), oltre che del cortometraggio Men of Crisis: The Harvey Wallinger Story (1971), prima della fine della loro relazione, inaugurando quello che poi per Allen diventerà una sorta di abitudine. La coppia divorziò nel 1969; Allen non si risposerà fino al 1997.

Allen continua la sua carriera di comico fino al 1968, diventando sempre più popolare ogni anno; agli inizi nel 1960 guadagnava solamente 75 dollari la settimana, ma già nel 1964 era un comico affermato e richiesto in tutto il paese, e i suoi guadagni settimanali arrivavano ad oltre 5000 dollari. Nel suo periodo come showman pubblica tre album con i suoi sketch, Woody Allen, Woody Allen Volume 2 e The Third Woody Allen Album. Oggi l'unica registrazione reperibile è il CD del 1978 Woody Allen: Standup Comic, una raccolta dei migliori pezzi. Tra questi il più celebre è il famoso monologo I shot a Moose Once ("una volta ho sparato ad un'alce"):

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«Questa è assolutamente da non credere. Abbattei un alce, un giorno. Andavo a caccia, su, verso il confine col Canada, e abbattei un alce. Lo lego al parafango, e via. Me ne torno a New York, sull'autostrada. Però non mi ero accorto che l'avevo colpito di striscio: l'alce era solo tramortito. Alle porte di New York comincia a riprendere conoscenza. Eccomi dunque a viaggiare con un alce vivo sul parafango, laddove c'è una legge nello Stato di New York che lo vieta espressamente - di viaggiare con un alce vivo sul parafango - il martedì, il giovedì e il sabato. Vengo preso dal panico.

Allora mi sovviene che un mio amico dà una festa in costume, quella sera. Prendo una decisione: vado e ci porto l'alce. L'imbuco e me ne lavo le mani. Detto e fatto. Arrivo e busso alla porta con l'alce appresso. Il padrone di casa ci accoglie sulla soglia. "Ciao", gli faccio, "ho portato anche mia moglie". Entriamo. L'alce socializza subito. Non se la cava mica male. Tanto più che un tale cerca, con una certa insistenza, di vendergli una polizza d'assicurazione.
A mezzanotte c'è la premiazione per i costumi più belli. Vincono il primo premio i coniugi Berkowitz, travestiti da alce. L'alce arriva secondo. Come monta su tutte le furie! Lui e i coniugi Berkowitz si prendono a cornate, lì, in salotto. Si tramortiscono a vicenda.
Ecco, dico fra me, il momento opportuno. Acchiappo l'alce, lo lego al parafango e via - torno nei boschi. Senonché ho agguantato i coniugi Berkowitz. Ed eccomi a viaggiare con due ebrei sul parafango. Laddove vige una legge nello Stato di New York, per cui ciò è severamente vietato il martedì, il giovedì e soprattutto il sabato...

La mattina seguente, i coniugi Berkowitz si risvegliano nel bosco in costume da alce. Di li a poco il consorte viene abbattuto, imbalsamato ed esposto, come trofeo di caccia, al Circolo Atletico di New York. É da ridere, veramente, perché a quel club non sono ammessi gli ebrei.»

[modifica] L'approdo al cinema

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«É assolutamente evidente che l'arte del cinema si ispira alla vita, mentre la vita si ispira alla TV.»

Nel 1965 firma la sua prima sceneggiatura cinematografica: Ciao Pussycat, diretto da Clive Donner, nel quale appare in un ruolo minore accanto a Peter Sellers, Peter O'Toole, Romy Schneider, Capucine ed Ursula Andress.

Nel 1966 realizza il suo primo lungometraggio, Che fai, rubi?, per il quale firma la sceneggiatura e la regia, e nella quale appare in veste di attore. Il film utilizza diverse clip del film giapponese Kokusai himitsu keisatsu: Kagi no kagi (1965, noto anche con il titolo inglese internazionale di International Secret Police: Key of Keys) di Senkichi Taniguchi, una sorta di parodia di una pellicola di James Bond, i cui dialoghi vengono doppiati in inglese completamente reinventati in chiave comica e surreale da Allen: la storia del film di Taniguchi si trasforma in una lotta per il possesso di una ricetta di un'insalata di pollo.

Del 1967 è la sua partecipazione al film collettivo James Bond 007 - Casino Royale, una parodia "non ufficiale" della saga dedicata a James Bond.

[modifica] L'incontro con Diane Keaton

Diane Keaton con l'Oscar per Io e Annie nel 1978
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Diane Keaton con l'Oscar per Io e Annie nel 1978

Dopo aver divorziato da Louise Lasser, nel 1969 durante i provini per la messa in scena a Broadway della sua celebre e fortunata opera teatrale Provaci ancora, Sam, che diventerà un film diretto da Herbert Ross nel 1972 con lo stesso Allen protagonista, incontra Diane Keaton. Lo spettacolo ottiene anch'esso un grande successo e viene replicato per 453 performance.

Durante la loro collaborazione, i due danno inizio a una relazione duratura che darà vita anche ad un proficuo sodalizio artistico; Allen, infatti, sceglierà sempre la compagna come protagonista di tutte le sue pellicole, tra le quali Io e Annie (1977), che frutta ad Allen tre premi Oscar 1978. per il "miglior film, la "miglior regia" e la "miglior sceneggiatura originale", ed alla Keaton quello per la "miglior attrice protagonista". Il film è interamente dedicato alla Keaton: il personaggio di Annie Hall, la protagonista, ha il vero cognome di Diane Keaton, che la interpreta, il cui vero nome è proprio Diane Hall. Annie é inoltre il soprannome con cui Woody Allen chiamava la sua compagna. La coppia non si è mai sposata. Allen, anche dopo il suo matrimonio con Soon-Yi Previn, ha sempre definito Diane Keaton come il grande amore della sua vita.

I due hanno collaborato spesso, anche dopo la separazione, ed insieme hanno girato 8 film: Provaci ancora, Sam (1972), Il dormiglione (1973), Amore e guerra (1975), Io e Annie (1977), Interiors (1978), Manhattan (1979), Radio Days (1987) e Misterioso omicidio a Manhattan (1993).

[modifica] I primi film

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«Il mio primo film era così brutto che in sette stati americani aveva sostituito la pena di morte.»

Nel 1969 è il suo primo film "convenzionale" come regista, il finto documentario Prendi i soldi e scappa, sceneggiato in collaborazione con l'amico Mickey Rose. Due anni dopo, nel 1971, Allen realizza Il dittatore dello stato libero di Bananas, nel quale recita a fianco della ex-moglie Louise Lasser, e Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso * ma non avete mai osato chiedere; in quest'ultimo è presente un episodio ambientato in Italia, omaggio a Federico Fellini e Michelangelo Antonioni, recitato in italiano nella versione originale.

Nel 1972 partecipa alla versione cinematografica della sua commedia Provaci ancora, Sam, diretto da Herbert Ross.

Pur non abbandonando del tutto l'attività teatrale, Allen si dedica soprattutto al cinema, e la sua carriera, segnata dal legame sentimentale e professionale con Diane Keaton, è inarrestabile; in pochi anni gira Il dormiglione (1973) e Amore e guerra (1975), e riceve un Orso d'Argento al Festival di Berlino in riconoscimento dell'attività svolta come cineasta per soli quattro film.

Tutti i primi film di Allen sono commedie pure che puntano molto su una comicità fisica slapstick, battute fulminee e gag visive, che da sempre caratterizzano i dialoghi di Allen, tenute insieme da una trama esile, creata ad arte come raccordo tra le varie situazioni necessarie per gli sketch.. Protagonista di tutte queste sue prime pellicole è lo stesso Allen, che punta molto sulla sua figura perfetta per il suo stile di comicità. Tra le maggiori influenze di questo periodo figurano Bob Hope e Groucho Marx.

[modifica] Il grande successo

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«Ogni volta, quando un mio film ha successo, mi chiedo: come ho fatto a fregarli ancora?»

Nel 1976 recita in Il prestanome di Martin Ritt, una pungente satira sulle "liste nere" della Hollywood maccartista degli anni cinquanta.

I maggiori successi di Allen, critici e commerciali, arrivano nella decade che inizia nel 1977 con l'uscita nelle sale di Io e Annie, che gli vale 4 Oscar 1978 ("miglior film, "miglior regia", "miglior sceneggiatura originale" e "miglior attrice protagonista" alla Keaton) e 1 Golden Globe ("miglior attrice protagonista musical/commedia", sempre alla Keaton). Il film, oggi considerato un classico moderno, segna il passaggio di Allen ad una comicità più sofisticata, mescolata ad aspetti drammatici, segnando allo stesso tempo un nuovo modello per il genere della commedia romantica, ed influenzando la moda con lo stile particolare di vestiti scelto dalla Keaton per il suo personaggio; il film è di per sè un omaggio alla sua compagna.

Alla pellicola seguono in breve tempo altri due successi, sofisticato Interiors (1978), suo primo film drammatico e prima pellicola nella quale non appare in veste di attore, ispirato ad uno degli idoli di Allen, Ingmar Bergman, e Manhattan (1979), una serenata alla sua amata New York con le musiche di George Gershwin, definito da alcuni critici statunitensi "l'unico grande film americano degli anni settanta", condito da una comicità meno buffonesca e più riflessiva.

Negli anni ottanta Allen comincia ad inseire nei suoi film diversi riferimenti filosofici. Al Festival di New York del 1980 presenta Stardust Memories, dalla forte componente autobiografica, ispirato al cinema europeo ed in particolare a Federico Fellini ed Ingmar Bergman, accolto freddamente dai critici. Nel film un regista di successo, Sandy Bates, interpretato dallo stesso Allen, esprime il suo risentimento e il suo disprezzo per i propri fan; sconvolto dalla recente morte di un caro amico, Bates afferma di non voler mai più girare film comici, ed una gag ricorrente per tutto il film vede diverse persone (compreso un gruppo di alieni!) esprimere a Bates il proprio apprezzamento per i suoi film, "specialmente i primi comici".

L'anno successivo scrive e dirige Zelig, tragi-comica parodia idiosincratica di un documentario degli anni venti e trenta, da molti considerato uno dei sui capolavori.

[modifica] La relazione con Mia Farrow

Verso il 1980, Allen inizia una lunga relazione, durata oltre 12 anni, con l'attrice Mia Farrow, la quale, come Louise Lasser prima e Diane Keaton poi, avrà da quel momento i ruoli da protagonista in diversi suoi film. Scrive appositamente per lei Una commedia sexy in una notte di mezza estate (1982).

La Farrow ed Allen non si sposarono mai, ma insieme adottarono due bambini, Dylan Farrow (che ha cambiato il suo nome in Eliza ed è oggi noto come Malone) e Moses Farrow (nota come Misha), ed ebbero un figlio biologico, Satchel Farrow (oggi noto come Ronan Seamus Farrow). Allen non adottò nessuno degli altri figli della Farrow e del suo ex-marito André Previn, compresa l'orfana coreana Soon-Yi Farrow Previn (oggi nota semplicemente come Soon-Yi Previn).

Allen e la Farrow si separarono nel 1992, dopo che la donna scoprì alcune fotografie di Soon-Yi nuda scattate dal compagno, e la successiva ammissione di Allen della relazione con la figlia adottiva. Dopo la separazione iniziò una lunga e pubblica battaglia legale tra i due per la custodia dei figli. Duriante il processo, la Farrow accusò Allen di abusi sessuali sulla figlia adottiva di sette anni Malone. Il giudice concluse che le accuse erano prive di fondamento e non si arrivò mai in tribunale. Allen non venne indiziato, ma il giudice definì comunque "inappropriata" la sua condotta. La custodia dei tre figli della coppia venne affidata alla Farrow. Ad Allen è stato negato il permesso di visitare Malone, e può vedere Ronan solamente sotto supervisione, mentre Misha, all'epoca quattordicenne, decise di non vedere suo padre.

In un'intervista del 2005 a Vanity Fair, Allen ha dichiarato che nonostante lo scandalo che ha danneggiato la sua reputazione e la sua immagine, la scoperta della Farrow delle fotografie fu "solo uno degli eventi fortuiti, dei colpi di fortuna della mia vita [...] è stato un punto di svolta in meglio." Sulla sua relazione con la Farrow ha dichiarato "Sono sicuro che ci sono delle cose che avrei dovuto fare diversamente. [...] Probabilmente in retrospettiva avrei dovuto dichiarare la relazione prima di quanto feci." Solo un anno dopo la separazione e la battaglia legale, Allen considerò brevemente la Farrow come candidata per il ruolo di sua moglie nel film La dea dell'amore, ruolo poi andato a Helena Bonham Carter su suggerimento del direttore del casting.

La coppia insieme ha girato 13 film: Una commedia sexy in una notte di mezza estate (1982), Zelig (1983), Broadway Danny Rose (1984), La rosa purpurea del Cairo (1985), Hannah e le sue sorelle (1986), Radio Days (1987), Settembre (1987), Un'altra donna (1988), New York Stories (1989), Crimini e misfatti (1989), Alice (1990), Ombre e nebbia (1992) e Mariti e mogli (1992).

[modifica] Gli altri successi

A partire dalla metà degli anni ottanta Allen inizia, quindi, a mescolare nelle sue opere aspetti romantici, comici e tragici.

Negli anni successivi escono in successione Broadway Danny Rose, caratterizzato dall'impiego di attori non professionisti, La rosa purpurea del Cairo (1985), un altro film meta-cinematografico molto apprezzato dalla critica e uno dei film preferiti dello stesso Allen, e Hannah e le sue sorelle (1986), vincitore di 3 Oscar 1987 ("miglior sceneggiatura originale", "miglior attore non protagonista" a Michael Caine e "miglior attrice non protagonista" a Dianne Wiest).

Nel 1987 dirige ben due film, Radio Days e Settembre, altra pellicola di ispirazione felliniana ed bergmaniana. Nello stesso anno, dall'unione con la Farrow nasce Satchel, il suo primo figlio, e partecipa a King Lear di Jean-Luc Godard.

Nel 1988 dirige Un'altra donna e partecipa al film collettivo New York Stories, insieme a Martin Scorsese e Francis Ford Coppola, dirigendo l'episodio Edipo relitto.

Nel 1989 Crimini e misfatti, uno dei suoi film più amati, ottiene un buon successo di pubblico e critica. L'anno successivo esce Alice, del quale è protagonista incontrastata Mia Farrow. Allen, nel frattempo, recita a fianco a Bette Midler in Storie di amori e infedeltà, diretto da Paul Mazursky.

Al Festival di Berlino del 1992 viene presentato, con scarso successo, Ombre e nebbia, un omaggio in bianco e nero al cinema espressionista tedesco.

Nello stesso anno accetta di produrre quattro spot televisivi di quarantacinque secondi per la Coop, la catena di supermercati italiani.

[modifica] Lo scandalo e il terzo matrimonio

Palazzo Cavalli-Franchetti a Venezia, luogo delle terze nozze di Allen
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Palazzo Cavalli-Franchetti a Venezia, luogo delle terze nozze di Allen

Nel 1992, dopo aver ufficialmente adottato Moses e Dylan Farrow, Allen finisce al centro di un grosso scandalo: Mia Farrow scopre la sua relazione con Soon-Yi Previn, figlia adottiva coreana della Farrow e del suo ex-marito André Previn; la storia sarebbe cominciata a partire dalla fine del liceo da parte della ragazza, della quale, essendo orfana, non si conosce l'età esatta; la differenza di età tra i due è comunque stimata intorno ai 35 anni. I giornali scandalistici si impossessano della vicenda e montano un vero e proprio caso.

Dopo la separazione ufficiale dalla ex-compagna, il regista continua apertamente la sua relazione con Soon-Yi Previn. Anche se Allen e la Previn hanno sempre negato che lui sia mai stato il suo patrigno, la loro relazione fu un grande scandalo e attirò molte critiche che influirono negativamente anche sulla carriera cinematografica di Allen. All'epoca il regista aveva 57 anni e la Previn 22. La coppia si è sposata il 22 dicembre 1997 a Palazzo Cavalli-Franchetti a Venezia, città amata da Allen. Successivamente hanno adottato due figlie, Bechet e Manzie (i nomi sono stati scelti da Allen da due dei suoi jazzisti preferiti, rispettivamente Sidney Bechet e Manzie Johnson).

[modifica] Il ritorno al cinema

Poco dopo lo scoppio dello scandalo esce Mariti e mogli (1992), l'ultimo film della coppia Allen-Farrow, il film più autobiografico e sincero, con un incredibile cast di quarantadue attori, di cui sette protagonisti, cui segue Misterioso omicidio a Manhattan (1993), che combina thriller e commedia nera, nel quale torna a recitare accanto a Diane Keaton, e Pallottole su Broadway (1994).

Nello stesso anno dirige la trasposizione cinematografica di una sua vecchia commedia per la ABC, Don't Drink the Water, già precedentemente portata sul grande schermo da Howard Morris, con il titolo Come ti dirotto il jet, nel 1969.

Verso la metà degli anni novanta la sua produzione torna ad assumere toni più leggeri, pur mantenendo uno stile ricercato ed intelligente; nel 1995 esce La dea dell'amore, che frutta un premio Oscar alla protagonista Mira Sorvino; nel 1996 Allen dirige il suo primo musical, Tutti dicono I Love You, ambientato a Venezia, New York e Parigi. Gli attori furono informati dal regista che avrebbero dovuto cantare loro stessi solamente il primo giorno delle riprese. Subito dopo la realizzazione della pellicola Allen ha dichiarato di voler dirigere un altro musical, ma da allora non si è mai saputo più nulla di tale progetto.

Nel 1997 è la volta di Harry a pezzi, altro film meta-cinematografico ispirato al capolavoro del regista svedese Ingmar Bergman Il posto delle fragole (1957) che ottiene una nomination all'Oscar per la migliore sceneggiatura originale.

Il 22 dicembre 1997 sposa a Venezia la compagna Soon-Yi, alimentando nuove polemiche, e si dedica a un progetto sul mondo del cinema e della moda, Celebrity (1998), completamente girato a New York, in bianco e nero, che si avvale della fotografia di Sven Nykvist, col quale aveva già collaborato negli anni ottanta, e che vanta un ricco cast con Leonardo DiCaprio, Melanie Griffith, Kenneth Branagh e Winona Ryder.

Nel 1998 esordisce come doppiatore nel film d'animazione della DreamWorks Z la formica, nel quale dà la voce a Z, il protagonista del film, formica nevrotica modellata sulla sua personalità e sul suo aspetto; esce anche Wild Man Blues, un documentario di Barbara Kopple che ha seguito il tour europeo di Allen e della sua jazz band.

Nel 1999 esce Accordi e disaccordi, presentato fuori concorso alla Mostra di Venezia, mockumentary dedicato al mondo del jazz degli anni trenta.

[modifica] I flop e la crisi

Nel 2000 cambia studio di produzione e passa alla DreamWorks SKG: il primo film girato per la nuova compagnia è Criminali da strapazzo, che presenta un'inversione di tendenza: Allen inizia a concedere più interviste e sembra intenzionato a tornare alle origini del suo stile comico. La pellicola è un discreto successo commerciale in patria, ma le quattro successive si rivelano dei flop al botteghino e vengono accolti male dalla critica: nel 2001 dirige La maledizione dello scorpione di giada, un omaggio ai film dell'epoca d'oro di Hollywood, e continua la sua prolifica produzione con Hollywood Ending (2002), nel quale, probabilmente non a caso, interpreta un vecchio regista hollywoodiano in declino, Anything Else (2003) e Melinda e Melinda (2004). I suoi film ottengono un maggior successo in Europa, in particolare in Francia, dove il regista ha molti fan, e lo stesso Allen ha dichiarato di "sopravvivere" grazie al mercato europeo.

Nel frattempo nel 2000 recita in Ho solo fatto a pezzi mia moglie di Alfonso Arau.

[modifica] Il ritorno al successo

Il ritorno alla ribalta, quando tutti ormai lo consideravano un regista finito, avviene al Festival di Cannes 2005, dove presenta un film atipico per la sua filmografia, Match Point, con Jonathan Rhys-Meyers e Scarlett Johansson. Allen, questa volta solo sceneggiatore e regista, abbandona i toni della commedia per girare un dramma/thriller di denuncia sociale ambientato a Londra, lontano dalla sua New York, e cambia anche la colonna sonora: non più jazz, ma musica lirica.

Il film incassa negli USA più di 23 milioni di dollari (rivelandosi il suo film più proficuo degli ultimi 20 anni) e Allen riceve ancora una volta una candidatura gli Oscar per la sceneggiatura. In un'intervista rilasciata a Premiere Magazine, Allen ha dichiarato di considerare Match Point il suo miglior film.

Il 28 luglio 2006 esce negli USA il suo nuovo film, Scoop, scritto appositamente per poter nuovamente lavorare con Scarlett Johansson, divenuta sua nuova musa, accanto a Hugh Jackman, Ian McShane e Kevin McNally, e nuovamente ambientato a Londra. Nel film, un ritorno alla commedia, Allen torna a recitare dopo 3 anni di assenza dagli schermi (l'ultima apparizione era stata in Anything Else nel 2003).

[modifica] Progetti futuri

Il prossimo progetto di Allen, Cassandra's Dream, del quale sono ancora sconosciuti i dettagli principali, sarà il terzo e, per ora, ultimo film ambientato nella capitale britannica. La pellicola dovrebbe essere una commedia nera, più sullo stile di Match Point che di Scoop, e del cast fanno parte Colin Farrell, Ewan McGregor (che dovrebbero interpretare due fratelli), Tom Wilkinson, Hayley Atwell e Sally Hawkins.

Subito dopo, Allen dovrebbe spostarsi in Spagna; il regista ha infatti raggiunto un accordo per girare nel 2007 un film a Barcellona con attori spagnoli ed internazionali, del quale dovrebbe iniziare a scrivere la sceneggiatura subito dopo la fine delle riprese del terzo film londinese.

[modifica] Estetica e stile

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«ll pubblico vuole vedere sempre gli stessi film. Invece bisogna deluderlo, altrimenti non si farebbe nulla di interessante nell'arte.»

[modifica] I primi film slapstick

I primi anni della carriera risentono fortemente del background che Allen si è costruito con le precedenti esperienze in televisione e come comico. Il suo talento camaleontico si esprime nelle prime pellicole in tutte le sue forme, come regista-sceneggiatore-attore, decretandolo protagonista assoluto e mattatore dei suoi primi lavori, commedia pure che presentano una comicità molto semplice e fisica, da classica slapstick comedy, espressa con un ritmo frenetico di gag visive e battute fulminanti, che da sempre caratterizzano i dialoghi di Allen, tenute insieme da una trama esile, creata ad arte come raccordo tra le varie situazioni necessarie per gli sketch.

Allen punta molto sulla sua figura, plasmandosi addosso un personaggio su misura per il suo stile, sviluppato a partire dai primi anni del cabaret e perfezionato nel tempo, divenuto poi l'immagine classica percepita dal pubblico; nevrotico, paranoico, impacciato e sfortunato con le donne, Allen sceglie sempre al suo fianco come co-protagonista le proprie compagne, prima Louise Lasser, poi Diane Keaton e infine Mia Farrow, dopo la quale non ci sarà più una "primadonna".

Tra le maggiori influenze di questo periodo figurano Bob Hope e Groucho Marx. In tutte i primi film, Prendi i soldi e scappa (1969), Il dittatore dello stato libero di Bananas (1971), Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso * ma non avete mai osato chiedere (1972), Il dormiglione (1973) e Amore e guerra (1975), sono presenti elementi surreali ed assurdi, a caratterizzare ed amplificare l'effetto comico. Allen, per esempio, indossa continuamente i suoi occhiali con la montatura nera, tipicamente anni settanta, ma che non abbandonerà mai, anche in Amore e guerra, ambientato in Russia in epoca napoleonica.

[modifica] Le commedie sofisticate

Immagine:Ingmar bergman.jpg
Ingmar Bergman, il riferimento principale di Allen
Federico Fellini, un altro modello del regista
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Federico Fellini, un altro modello del regista

Il punto di svolta arriva nel 1977 con quello che è considerato il suo caplavoro, Io e Annie; i maggiori successi critici e commerciali di Allen arrivano proprio nella decade che inizia con l'uscita nelle sale di questa pellicola, che gli vale 4 Oscar 1978 ("miglior film, "miglior regia", "miglior sceneggiatura originale" e "miglior attrice protagonista" alla Keaton) e 1 Golden Globe ("miglior attrice protagonista musical/commedia", sempre alla Keaton). Il film, oggi considerato un classico moderno, segna il passaggio di Allen ad una comicità più sofisticata, mescolata ad aspetti drammatici, segnando allo stesso tempo un nuovo modello per il genre della commedia romantica.

Negli anni ottanta comincia ad inseire nei suoi film diversi riferimenti filosofici e dimostra il suo anticonformismo. I film di Allen non sono più solamente comici, ma portano con sè una componente riflessiva più marcata; la trama non è più solo un filo conduttore per legare un susseguirsi di gag e battute, ma assume un ruolo centrale nel film, diventando più studiata, arricchita da sottotrame romantiche e drammatiche. Alla pellicola seguono in breve tempo altri due successi, il sofisticato Interiors (1978), suo primo film drammatico e prima pellicola nella quale non appare in veste di attore, ispirato ad uno degli idoli di Allen, Ingmar Bergman, e Manhattan (1979), una serenata alla sua amata New York con le musiche di George Gershwin, definito da alcuni critici statunitensi "l'unico grande film americano degli anni settanta", condito da una comicità meno buffonesca e più riflessiva.

In questo periodo emerge una delle caratteristiche peculiari della cinematografia alleniana, che sarà d'ora in poi una costante, la riflessione sul ruolo stesso del regista, dell'autore, e più in generale una riflessione sull'arte cinematografica, che daranno vita ad una serie di pellicole meta-cinematografiche e dai forti toni autobiografici. Solitamente il protagonista di queste pellicole è lo stesso Allen, ma nel tempo, con l'avanzare dell'età, ha talvolta ceduto il "suo ruolo": a John Cusack in Pallottole su Broadway (1994), Kenneth Branagh in Celebrity (1998), Jason Biggs in Anything Else (2003) e Will Ferrell in Melinda e Melinda (2004).

La prime pellicola di questo genere è Stardust Memories (1980), dalla forte componente personale autobiografica, ispirato al cinema europeo ed in particolare a Federico Fellini e di nuovo a Ingmar Bergman. Nel film un regista di successo, Sandy Bates, interpretato dallo stesso Allen, esprime il suo risentimento e il suo disprezzo per i propri fan; sconvolto dalla recente morte di un caro amico, Bates afferma di non voler mai più girare film comici, ed una gag ricorrente per tutto il film vede diverse persone (compreso un gruppo di alieni!) esprimere a Bates il proprio apprezzamento per i suoi film, "specialmente i primi comici". La gag è chiaramente uno sfogo dello stesso Allen e del suo pensiero, frustrato dai continui commenti di chi lo ritiene solo un autore comico.

Questo tipo di riflessione continua nelle pellicole successive, Zelig (1983), tragi-comica parodia idiosincratica di un documentario degli anni venti-trenta, Broadway Danny Rose (1984), caratterizzato dall'impiego di attori non professionisti, e La rosa purpurea del Cairo (1985), uno dei suoi film preferiti.

A partire dalla metà degli anni ottanta Allen inizia, quindi, a mescolare nelle sue opere aspetti romantici, comici e tragici.

Si susseguono in breve tempo Hannah e le sue sorelle (1986), vincitore di 3 Oscar 1987 ("miglior sceneggiatura originale", "miglior attore non protagonista" a Michael Caine e "miglior attrice non protagonista" a Dianne Wiest), Radio Days (1987), nel quale recitano fianco a fianco Diane Keaton e Mia Farrow, Settembre (1987), altra pellicola di ispirazione felliniana ed bergmaniana, e Un'altra donna (1988), oltre al film collettivo New York Stories, insieme a Martin Scorsese e Francis Ford Coppola, dirigendo l'episodio Edipo relitto.

Nel 1989 Crimini e misfatti, uno dei suoi film più amati, il cui il tema centrale è l'ipocrisia borghese nella tradizione ebraica, ottiene un buon successo di pubblico e critica, e l'anno successivo esce Alice, del quale è protagonista incontrastata Mia Farrow. Al Festival di Berlino del 1992 viene presentato, con scarso successo, Ombre e nebbia, un omaggio in bianco e nero al cinema espressionista tedesco.

Nel 1993, dopo lo scandalo della relazione con Soon-Yi Previn, torna al cinema con Mariti e mogli, il film più autobiografico e sincero, con un incredibile cast di quarantadue attori, di cui sette protagonisti, cui segue Misterioso omicidio a Manhattan (1993), che combina thriller e commedia nera, e Pallottole su Broadway (1994).

[modifica] Il ritorno ai toni leggeri

Verso la metà degli anni novanta la sua produzione torna ad assumere toni più leggeri, pur mantenendo uno stile ricercato ed intelligente; nel 1995 esce La dea dell'amore, che frutta un premio Oscar alla protagonista Mira Sorvino; nel 1996 Allen dirige il suo primo musical, Tutti dicono I Love You, ambientato a Venezia, New York e Parigi. Gli attori furono informati dal regista che avrebbero dovuto cantare loro stessi solamente il primo giorno delle riprese. Subio dopo la realizzazione della pellicola Allen ha dichiarato di voler dirigere un altro musical, ma da allora non si è mai saputo più nulla di tale progetto.

Nel 1997 è la volta di Harry a pezzi, altro film meta-cinematografico ispirato al capolavoro del regista svedese Ingmar Bergman Il posto delle fragole (1957) che ottiene una nomination all'Oscar per la migliore sceneggiatura originale. Nel 1999 esce Accordi e disaccordi, presentato fuori concorso alla Mostra di Venezia, mockumentary dedicato al mondo del jazz degli anni trenta.

Il logo della DreamWorks SKG
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Il logo della DreamWorks SKG

Nel 2000 è la volta di Criminali da strapazzo, primo film girato per la DreamWorks SKG, che presenta un'inversione di tendenza: Allen inizia a concedere più interviste e sembra intenzionato a tornare alle origini del suo stile comico.

La pellicola è un discreto successo commerciale in patria, come le precedenti, ma le quattro successive si rivelano dei flop al botteghino e vengono accolti male dalla critica, portando molti critici a decretare la fine del regista: nel 2001 dirige La maledizione dello scorpione di giada, un omaggio ai film dell'epoca d'oro di Hollywood, e continua la sua prolifica produzione con Hollywood Ending (2002), nel quale, probabilmente non a caso, interpreta un vecchio regista hollywoodiano in declino, Anything Else (2003) e Melinda e Melinda (2004). I suoi film ottengono un maggior successo in Europa, in particolare in Francia, dove il regista ha molti fan, e lo stesso Allen ha dichiarato di "sopravvivere" grazie al mercato europeo.

[modifica] Il dramma e la commedia

Il ritorno alla ribalta avviene al Festival di Cannes 2005, dove presenta un film atipico per la sua filmografia, Match Point, con Jonathan Rhys-Meyers e Scarlett Johansson. Allen, questa volta solo sceneggiatore e regista, abbandona i toni della commedia per girare un dramma/thriller di denuncia sociale ambientato a Londra, lontano dalla sua New York, e cambia anche la colonna sonora: non più jazz, ma musica lirica. In un'intervista rilasciata a Premiere Magazine, Allen ha dichiarato di considerare Match Point il suo miglior film.

Segue una commedia, Scoop (2006), scritta appositamente per poter lavorare ancora con Scarlett Johansson, divenuta sua nuova musa, accanto a Hugh Jackman, Ian McShane e Kevin McNally, e nuovamente ambientato a Londra. Nel film, Allen torna a recitare dopo 3 anni di assenza dagli schermi (l'ultima apparizione era stata in Anything Else nel 2003).

[modifica] Premi e riconoscimenti

Nel corso della sua carriera Allen ha ricevuto un numero considerevole numero di premi e riconoscimenti a festival cinematografici e cerimonie di premiazioni annuali, in riconoscimento della sua opera come regista, sceneggiatore ed attore. Quando una sua pellicola viene presentata in anteprima a qualche festival, Allen ha sempre scelto di farlo come film fuori concorso, escludendola deliberatamente, quindi, dalla possibilità di essere presa in considerazione per qualche premio.

[modifica] Oscar

Particolare della statuetta degli Oscar
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Particolare della statuetta degli Oscar

Allen detiene il record del maggior numero di nomination agli Oscar come sceneggiatore, 14, tutte nella categoria per la "miglior sceneggiatura originale", mentre è quinto, a pari merito con altri registi, nella classifica delle candidature per la "miglior regia" con 6; a queste va aggiunta una nomination come "miglior attore", il che lo porta a detenere il record di 21 candidature nelle tre maggiori categorie, regia, sceneggiatura e recitazione, battendo il precedente primato di Billy Wilder (19).

Allen ha vinto due volte l'Oscar alla migliore sceneggiatura originale, per Io e Annie (con Marshall Brickman) nel 1978 e per Hannah e le sue sorelle nel 1987, ed ha ricevuto altre 12 nomination in questa categoria: per Interiors nel 1979, Manhattan (di nuovo con Marshall Brickman) nel 1980, Broadway Danny Rose nel 1985, La rosa purpurea del Cairo nel 1986, Radio Days nel 1988, Crimini e misfatti nel 1990, Alice nel 1991, Mariti e mogli nel 1993, Pallottole su Broadway nel 1995, La dea dell'amore nel 1996, Harry a pezzi nel 1998 e Match Point nel 2006.

Allen si è aggiudicato anche un Oscar al miglior regista, sempre per Io e Annie, ricevendo la nomination in questa categoria anche per Interiors nel 1979, Broadway Danny Rose nel 1985, Hannah e le sue sorelle nel 1987, Crimini e misfatti nel 1990 e Pallottole su Broadway nel 1995.

Non ha mai vinto l'Oscar al miglior attore, per la quale ha ricevuto una sola nomination, per Io e Annie nel 1978.

Io e Annie e Hannah e le sue sorelle sono stati candidati come "miglior film", anche se, come tradizione dell'Academy of Motion Picture Arts and Sciences che assegna i premi, i destinatari della nomination in questa categoria sono i produttori della pellicola. Io e Annie ha vinto 4 statuette (tra le quali "miglior film" e "miglior regia"), mentre Hannah e le sue sorelle se ne è aggiudicate 3, tra le quali "miglior sceneggiatura originale". I suoi attori sono stati spesso presenti nelle categorie rispettive e lo stesso Allen è stato nominato per il suo ruolo in Io e Annie. Ben 14 attori da lui diretti hanno ottenuto una nomination agli Oscar: Diane Keaton, Geraldine Page, Maureen Stapleton, Mariel Hemingway, Michael Caine, Dianne Wiest, Martin Landau, Judy Davis, Chazz Palminteri, Jennifer Tilly, Mira Sorvino, Sean Penn, Samantha Morton e se stesso. Di questi quattro, la Keaton, Caine, Wiest e Sorvino, si sono poi aggiudicati la statuetta. Va notato come nonostante il grande rispetto e i numerosi riconoscimenti ricevuti dall'Academy, Allen si è sempre rifiutato di presenziare alle cerimonie dei premi Oscar o di riconoscere i premi ricevuti.

Nel 2002, Allen fece un'apparizione a sorpresa durante la diretta televisiva della 74a edizione della cerimonia di premiazione degli Oscar, anche se quell'anno non era candidato a nessun premio. Venne presentato un montaggio di clip prese dalle pellicole di Allen che ritraevano New York, un omaggio alla sua amata città pochi mesi dopo gli attentati dell'11 settembre 2001. Dopo aver ricevuto una standing ovation dal pubblico presente in sala, Allen ha invitato il mondo del cinema a non abbandonare New York e a continuare a girare film nella città. Allen precedentemente aveva a lungo evitato gli Oscar, non partecipando agli show neppure quando ne ha vinti con i suoi film. Ad oggi questa rimane la sua unica apparizione a tali cerimonie.

[modifica] Golden Globe

Alle ha ricevuto un Golden Globe per la migliore sceneggiatura, per La rosa purpurea del Cairo nel 1986, ed ha ricevuto la nomination nella stessa categoria per Io e Annie (con Marshall Brickman) nel 1978, Interiors nel 1979, Hannah e le sue sorelle nel 1987 e Match Point nel 2006.

Allen ha poi vinto un Golden Globe come miglior attore per Io e Annie nel 1978 e, sempre come attore, ha ricevuto una nomination per Zelig nel 1984.

Non ha invece mai vinto il Golden Globe per il miglior regista, pur avendo avuto diverse nomination: sempre per Io e Annie nel 1978, Interiors nel 1979, Hannah e le sue sorelle nel 1987 e Match Point nel 2006.

[modifica] BAFTA

Allen si è aggiudicato anche diversi riconoscimenti della British Academy of Film and Television Arts.

Ha ricevuto 1 BAFTA al miglior film, per La rosa purpurea del Cairo nel 1986, ed è stato candidato nella stessa categoria altre 3 volte, sempre insieme a Robert Greenhut: per Hannah e le sue sorelle nel 1987, Radio Days nel 1988 e Crimini e misfatti nel 1991.

Si è aggiudicato 6 BAFTA alla miglior sceneggiatura: per Io e Annie (con Marshall Brickman) nel 1978, Manhattan (ancora con Marshall Brickman) nel 1980, Broadway Danny Rose nel 1985, La rosa purpurea del Cairo nel 1986, Hannah e le sue sorelle nel 1987 e Mariti e mogli nel 1993. Oltre ai 6 premi, è stato candidato per Zelig nel 1984, Radio Days nel 1988, Crimini e misfatti nel 1991 e Pallottole su Broadway (con Douglas McGrath nel 1996.

Il BAFTA alla miglior regia è, invece, arrivato 2 volte, per Io e Annie nel 1978 e Hannah e le sue sorelle nel 1987. Nella stessa categoria è stato candidato in altre due occasioni, per Manhattan nel 1980 e per Crimini e misfatti nel 1991.

Non ha mai vinto il BAFTA al miglior attore protagonista, nonostante sia stato candidato tre volte: per Io e Annie nel 1978, Manhattan nel 1980 e per Hannah e le sue sorelle nel 1987.

Nel 1997 ha ricevuto l'Academy Fellowship, premio onorario alla carriera.

[modifica] Festival di Venezia

Per il suo amore per l'Italia e Venezia in particolare, Allen ha scelto diverse volte il festival lagunare per presentare i suoi film, ma sempre nella categoria "fuori concorso". Nonostante ciò, Allen ha comunque ricevuto due riconoscimenti onorari, il Premio Pasinetti per Zelig nel 1983 e il Leone d'Oro alla carriera nel 1995; il premio non fu ritirato da Allen, ma da Carlo Di Palma, direttore della fotografia di molti dei suoi film.

[modifica] Festival di Cannes

Allen è sempre stato molto amato in Francia ed ha presentato diverse volte i suoi film al Festival di Cannes, ma anche in questo caso sempre nella categoria "fuori concorso". Nonostante ciò, Allen ha comunque ricevuto un riconoscimento onorario, il Premio FIPRESCI per La rosa purpurea del Cairo nel 1985.

Nel 2002 Allen ha anche ricevuto la Palme des Palmes, riconoscimento onorario alla carriera il cui unico altro ricevente è stato uno dei suoi miti, Ingmar Bergman.

[modifica] Festival di Berlino

Al Festival di Berlino Allen ha ricevuto due riconoscimenti nel 1975, il Premio UNICRIT per Amore e guerra e l'Orso d'Argento in riconoscimento dell'attività svolta come cineasta (all'epoca Allen aveva al suo attivo sole 4 pellicole), ai quali va aggiunta la nomination all'Orso d'Oro sempre per Amore e guerra.

[modifica] David di Donatello

Allen ha ricevuto 5 David di Donatello, il maggior riconoscimento cinematografico italiano (dopo quelli assegnati dal Festival di Venezia).

Per 3 volte si è aggiudicato il David di Donatello per la migliore sceneggiatura straniera: per Broadway Danny Rose nel 1985, Hannah e le sue sorelle nel 1987 e Crimini e misfatti nel 1990.

Ha poi ricevuto un David di Donatello per il miglior attore straniero per Zelig nel 1984 ed un David di Donatello per il miglior film straniero per Match Point nel 2006.

[modifica] César

Allen ha ricevuto due volte il César per il miglior film straniero, per Manhattan nel 1980 e per La rosa purpurea del Cairo nel 1986; nella stessa categoria è stato candidato altre 7 volte: per Io e Annie nel 1978, Hannah e le sue sorelle nel 1987, Alice nel 1992, Mariti e mogli nel 1993, Misterioso omicidio a Manhattan nel 1994, Tutti dicono I Love You nel 1998 e Match Point nel 2006.

[modifica] Goya

Allen ha vinto il Goya per il miglior film straniero nel 2006 per Match Point.

[modifica] La psicanalisi

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«E poi Freud - altro grande pessimista! Gesù, sono stato in analisi per anni. Non è successo niente. Il mio analista, per la frustrazione, cambiò attività. Aprì un self-service vegetariano.»
(Mickey Sachs/Woody Allen in Hannah e le sue sorelle)

Celebre per la sua immagine nevrotica, Allen ha passato più di 30 anni in psicanalisi.

Frequenta per la prima volta uno specialista nel 1959, a soli 24 anni, poiché inizia a sentirsi malinconico senza capirne il motivo. Da allora la terapia diventa un appuntamente fisso ed irrinunciabile, in media una volta a settimana, tranne brevi periodi di pausa. In momenti più intensi, invece, Allen arriva a frequentare lo studio di psicologi addirittura tre volte a settimana.

Gran parte dei suoi film contengono riferimenti a questo suo problema o anche scene esplicite di psicanalisi, ed è diventata una caratteristica essenziale del "personaggio" Allen. Persino il film d'animazione Z la formica, nel quale Allen doppia il protagonista Z, inizia con una classica scena di psicanalisi.

Il regista ha dichiarato di aver concluso la terapia più o meno al tempo dell'inizio della sua relazione con Soon Yi-Previn, anche se ha dichiarato di soffrire ancora di claustrofobia ed agorafobia.

[modifica] Il jazz e il clarinetto

Louis Armstrong, uno degli artisti preferiti di Allen
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Louis Armstrong, uno degli artisti preferiti di Allen

Allen è un grandissimo fan e conoscitore della musica jazz, che spesso è una presenza prominente nella colonne sonore delle sue opere, soprattutto quella classica americana degli anni trenta e anni quaranta.

Non a caso nel finale di Manhattan, nella scena nella quale Isaac Davis (interpretato dallo stesso Allen) elenca a se stesso, ed al pubblico della pellicola, le cose per cui vale veramentè la pena vivere, accanto a Groucho Marx, Joe DiMaggio, il secondo movimento della sinfonia Jupiter, i film svedesi, L'educazione sentimentale di Flaubert, Marlon Brando, Frank Sinatra, le incredibili mele e pere dipinte da Cézanne e i granchi da Sam Wo mette il suo amato Louis Armstrong, e in particolare la sua celebre incisione di Potato Head Blues.

Accanto ad Armstrong, una presenza ricorrente nelle pellicole di Allen, il regista newyorkese ha usato autori classici del calibro di Irving Berlin (noto per non aver mai concesso a nessun altro regista, nemmeno a Federico Fellini, i diritti delle sue canzoni), Rodgers & Hammerstein, George Gershwin, le celebri orchestre di Tommy Doorsey e Glenn Miller e le performance di Fred Astaire e Ginger Rogers, che compaiono anche in uno spezzone nel quale ballando al ritmo di Cheek to Cheek in La rosa purpurea del Cairo, ma ha anche selezionato alcuni tra i migliori musicisti contemporanei, tra i quali Burt Bacharach (in Ciao Pussycat), Marvin Hamlisch (in Prendi i soldi e scappa e Il dittatore dello stato libero di Bananas) e Dick Hyman (in La rosa purpurea del Cairo e La dea dell'amore). In alcuni casi, come per la colonna sonora de Il dormiglione, Allen stesso ha scritto le canzoni originali necessarie, interpretandole poi con la celebre Preservation Hall Jazz Band, o ha composto alcuni pezzi ispirandosi a grandi musicisti, non necessariamente jazzisti, come Sergej Prokofiev (per Amore e guerra, ambientato in Russia), Felix Mendelssohn (per Una commedia sexy in una notte di mezza estate), Kurt Weill (ispirandosi al suo Soldati e bombe per esigenze espressionistiche in Ombre e nebbia) o Frank Sinatra (ispirandosi a If You Are But a Dream per Radio Days).

Woody Allen e la sua New Orleans Jazz Band
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Woody Allen e la sua New Orleans Jazz Band

Tuttavia Allen non è solo un fan del jazz, ma lo ha sempre suonato sin dall'adolescenza per poter a sua volta esibirsi. All'età di 15 anni impara a suonare il clarinetto, esercitandosi giornalmente. I suoi primi spettacoli pubblici risalgono addirittura a partire dagli anni sessanta. Una delle sue prime performance televisive fu quella al The Dick Cavett Show il 20 ottobre 1971.

Woody Allen e la sua New Orleans Jazz Band a partire dagli anni settanta suonano tutti i lunedì sera al Cafè Carlyle di Manhattan (fino al 1997 suonavano al Michael's Pub), un piccolo locale sempre assiepato dai fan, soprattutto europei, tranne rari casi nei quali Allen è fuori città per la lavorazione dei suoi film. Il gruppo è specializzanto in New Orleans jazz degli inizi del XX secolo, lo stile tipico, tra gli altri, di Louis Armstrong, ed ha pubblicato un CD originale, The Bunk Project (1993).

Il gruppo ha intrapreso diversi tour, soprattutto in Europa, a proposito dei quali Allen ha dichiarato :"Sono sempre sorpreso ogni volta che veniamo in Europa e abbiamo la possibilità di suonare in queste grandi e prestigiose sale concerto. Io personalmente sono un musicista molto molto mediocre e quindi suppongo che la gente venga a vederci più che a sentirci. Il nostro pubblico ha visto tutti i miei film e per questi film probabilmente accorre a teatro, non certo per la musica. Se non fosse per il cinema e fosse solo per il sottoscritto non verrebbe nessuno ad ascoltarci, questo vale per Milano, per Parigi, per Vienna. Siamo sempre molto sorpresi vedendo tutte quelle persone a teatro". Il documentario Wild Man Blues (1997), diretto da Barbara Kopple, documenta un tour europeo del 1996 di Allen e il suo gruppo, così come la sua relazione con Soon-Yi Previn. La colonna sonora del documentario è interamente composta da brani interpretati dalla band, ed è stata pubblicata nel 1997.

La sua passione lo ha portato a scegliere il suo nome d'arte da uno dei suoi idoli, il celebre clarinettista Woody Herman, ma anche a chiamare gli ultimi due figli adottati con la moglie Soon-Yi Previn, Bechet e Manzie, con i nomi di due dei suoi jazzisti preferiti, rispettivamente Sidney Bechet e Manzie Johnson.

[modifica] Curiosità

  • Allen si rifiuta di guardare i suoi film dopo la loro uscita nelle sale, il regista, infatti, ha affermato che rivedendo la pellicola finita sicuramente penserebbe che il film non fosse sufficientemente buono e che avrebbe potuto fare di meglio. Anche per questo motivo non ha mai registrato un commento audio per nessuno dei suoi film da includere nei DVD, per i quali pretende edizioni semplici, prive di extra, monodisco e con l'audio mono che caretterizza tutti i suoi film.
  • Grande appassionato di pallacanestro, come di molti altri sport, baseball soprattutto, Allen è da molti anni un abbonato della squadra NBA della "Grande Mela", i New York Knicks, dei quali non perde una partita. I piani di lavorazione sono basati anche sulle date e sugli orari delle partite, in modo che Allen possa finire in tempo le riprese della giornata e andare a vedere la partita.
  • Quasi tutte le sequenze dei titoli di apertura e di chiusura dei film di Allen presentano come carattere di scrittura il Windsor bianco su sfondo nero, senza effetti di scorrimento, con musica jazz di sottofondo.
Facciata del teatro La Fenice di Venezia, di cui Allen ha contribuito alla ricostruzione
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Facciata del teatro La Fenice di Venezia, di cui Allen ha contribuito alla ricostruzione
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«Adoro la città, non mi piace la campagna. Fuori da New York ci sono solo due città al mondo dove mi sento a casa: una è Venezia, l'altra è Parigi. Sono venuto a Venezia per la prima volta a cinquant'anni e prima di arrivare, mentre stavo sull'aereo, ero preso dalle angosce: non mi piaceva molto l'idea di dovere andare in giro con una gondola oppure su una barca. Quando, però, mi sono trovato per la prima volta a solcare la laguna, il tempo melanconico, le emozioni del paesaggio, la gioia irrazionale che mi derivava dall'esserci me l'hanno fatta amare. So che è pazzesco, ma per qualche motivo che non so spiegare New York, Parigi e Venezia hanno per me un denominatore comune che me le fa sentire molto vicine. Io ho girato tutto il mondo e tutta l'Europa. Queste tre città, nel mio cuore, non hanno uguali.»

[modifica] Filmografia

[modifica] Regista

[modifica] Sceneggiatore

[modifica] Attore

[modifica] Doppiatori italiani

La voce ufficiale e "storica" di Woody Allen, che lo ha doppiato in tutti i suoi film, è quella dell'attore e comico Oreste Lionello, la cui voce è ormai comunemente identificata con l'immagine di Allen. I due si assomigliano anche fisicamente.

Dopo lo scandalo della relazione con Soon-Yi Previn, Lionello aveva dichiarato che non avrebbe più prestato la sua voce ad Allen, definendolo "un pedofilo". Nonostante la dichiarazione, l'attore ha poi continuato a doppiare normalmente Allen.

Dopo una dichiarazione di Allen sul suo ateismo durante un'intervista concessa a Paolo Bonolis all'interno della sua trasmissione Il senso della vita, Lionello, che doppiava l'intervista, ha voluto prendere la parola per dissociarsi dai concetti espressi dal regista. La presa di posizione del doppiatore ha suscitato polemiche.

[modifica] Teatrografia

[modifica] Bibliografia

[modifica] Libri di Woody Allen

A fine 2004 la Bompiani ha deciso di pubblicare una nuova traduzione completa e fedele dei classici di Woody Allen a cura di Daniele Luttazzi poiché le precedenti traduzioni, pubblicate 30 anni prima, erano una versione addomesticata, per avvicinare il mondo surreale di Allen al pubblico italiano, abituato alla comicità televisiva di Gino Bramieri (Intervista a Luttazzi sulla nuova traduzione).

[modifica] Libri su Woody Allen

[modifica] Discografia

Con la New Orleans Jazz Band:

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

I film di Woody Allen
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