Sacrificio
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Un sacrificio (dal latino sacrificium, sacer + facere, rendere sacro) è comunemente noto come rinuncia ad un bene (cibo o animali), da parte di una comunità, in favore di una o più entità sovrumane, come atto propiziatorio o di adorazione. Nel lessico comune ha perso quest'accezione religiosa per intendere in generale uno sforzo, la rinuncia a qualcosa in vista di un fine.
Indice |
[modifica] Teologie del sacrificio
La teologia del sacrificio rimane una questione aperta, non solo per le religioni che continuano a praticare il rituale del sacrificio, ma anche per quelle nelle cui scritture, tradizioni o storie, era presente il sacrificio di animali, anche se non viene più praticato. Le religioni offrono un numero di ragioni per cui vengono offerti i sacrifici.
- Gli dei hanno bisogno dei sacrifici per sostenere se stessi e il loro potere, senza il quale sarebbero sminuiti.
- I beni sacrificati sono usati per fare un affare con la divinità, che ha promesso qualche favore in cambio.
- Le vite o il sangue delle vittime sacrificali contengono il mana o qualche altro potere sovranaturale, la cui offerta compiace la divinità.
- La vittima sacrificale viene offerta come capro espiatorio, un bersaglio per l'ira di dio, che altrimenti ricadrebbe sui seguaci.
- Il sacrificio priva i seguaci di cibo o di altri beni utili, e in quanto tale costituisce una disciplina ascetica.
- I beni sacrificatidiventano in realtà parte delle entrate economiche di un organizzazione religiosa; sono parte della base di supporto economico che ricompensa i sacerdoti e sostiene i templi.
- Il sacrificio è in realtà parte di un festival e viene in definitiva consumato dai seguaci stessi; questo include spesso un elemento di redistribuzione in cui i poveri acquisiscono più di quanto abbiano contribuito.
- Il sacrificio può essere un segno di un patto tra la divinità e il suo popolo.
[modifica] Sacrificio nell'Ebraismo
- Si veda l'articolo relativo su Korban.
Nell' Ebraismo, un sacrificio è noto come Korban (dalla radice ebraica karov che significa "accostarsi [a Dio]").
La centralità dei sacrifici nell'Ebraismo è fatto acclarato, dal momento che gran parte della Bibbia, particolarmente i capitoli iniziali del Levitico, espongono dettagliatamente l'esatto metodo di offrire sacrifici. I sacrifici erano sia cruenti (animali) sia non cruenti (frumento e vino). I sacrifici cruenti erano divisi in olocausti totali (in cui le offerte votive animali venivano combuste interamente) o parziali (in cui era bruciata una parte soltanto della vittima sacrificale e una parte di essa era lasciata nella disponibilità del sacerdote sacrificante) e in offerte in cui solo una parte dell'animale era combusta, senza che il sacerdote ne traesse alcun vantaggio. I profeti antico-testamentari furono sempre coerenti nell'affermare che i sacrifici costituivano solo un mezzo per venerare Dio e che avevano bisogno di essere accompagnati da una profonda moralità e bontà.
[modifica] Voci correlate
- Ecatombe
- Eucarestia
- Esposizione
- Antigone
- Sacrificio umano, sacrificio di bambini, omicidio rituale, Sati
- Legge di Lynch
- Propiziazione
- Martirio
- Devotio
- Capro espiatorio
- Immolazione
- Axogun
- Harakiri o Seppuku
- Celti e sacrificio umano
- Ashvamedha
- Quetzalcoatl
- Iefte
- Mitologia greca, Liceo, Ifigenia
- Behanzin
[modifica] Bibliografia
- Human Sacrifice: In History and Today Nigel Davies; Dorset Press, 1981 ISBN 0-88029-211-3
- In India, case links mysticism, murder John Lancaster, Washington Post, 29 novembre 2003
[modifica] Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Sacrificio
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) BBC news story about muti killings
- (EN) Indian human sacrifice bid in Kamakhya temple foiled
- (EN) Police have arrested a village priest in the central Indian state of Madhya Pradesh for allegedly carrying out a human sacrifice
- (EN) Hindu monks in India pledge to fight human sacrifice
- (EN) Killing for 'Mother' Kali: A spate of ritual killings in India shows that human sacrifice lives on - TIME Asia magazine