Riccardo di Salerno
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Riccardo d'Altavilla, meglio noto come Riccardo di Salerno (1045 ca. - 1114) fu un cavaliere normanno che prese parte alla Prima crociata. Fu Siniscalco di Puglia e Calabria dal 1101 e reggente della Contea di Edessa dal 1104 al 1108.
Nacque intorno al 1045, figlio di Drogone d'Altavilla, conte di Puglia e Calabria, e di Gaitelgrima di Salerno (o Altrude), principessa longobarda figlia di Guaimario III. Fratelli del padre erano il celebre Roberto il Guiscardo e Ruggero Bosso, primo conte di Sicilia.
Alla morte del padre, nel 1051, Riccardo era ancora troppo giovane per succedergli e il titolo comitale fu assunto dallo zio Umfredo, che sposò la vedova Gaitelgrima. Morto questi nel 1057, lo zio Roberto assunse la tutela dei due cugini e fratellastri Abelardo ed Ermanno, ai quali il Guiscardo confiscò beni e diritti di successione. Nel 1064 Abelardo, ormai ventenne, si ribellò allo zio usurpatore e Riccardo si alleò con Roberto e Ruggero, combattendo al loro fianco anche in alcune battaglie della campagna di conquista della Sicilia. Di certo egli fu presente alla caduta di Bari, conquistata dal Guiscardo nell'aprile del 1071, e combatté valorosamente contro i cugini/fratellastri e i loro alleati fra il 1078 e il 1080, anno della morte di Abelardo. Per il sostegno dato alle imprese del Guiscardo fu riconfermato conte di Castellaneta, Oria Massafra e Mottola.
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[modifica] La Prima Crociata
Nel 1097 prese parte alla Prima crociata insieme ai cugini Boemondo di Taranto e Tancredi. Proprio quest'ultimo fu insieme a Riccardo uno dei pochi crociati in grado di parlare l'arabo, una capacità acquisita certamente durante le guerre in Sicilia, dove la presenza araba era forte e radicata. Stando alle cronache della storica bizantina Anna Comnena, durante la traversata dell'Adriatico la nave di Riccardo fu attaccata e conquistata dalla flotta bizantina, che l'aveva scambiata per una nave di pirati. Subito rilasciato, si unì alle armate dei crociati nella lunga marcia attraverso l'Ungheria e la Bulgaria. Riccardo e Tancredi si rifiutarono di giurare fedeltà all'imperatore Alessio I Comneno in cambio del suo benestare, preferendo attraversare lo stretto del Bosforo in segreto.
Nel 1101 fu nominato Siniscalco di Puglia e Calabria dal duca Ruggero Borsa, figlio e successore del Guiscardo.
Fu uno dei comandanti che nell'estate del 1097 prese parte alla Battaglia di Dorileo (Dorylaeum), mentre l'anno successivo fu al fianco di Boemondo e Tancredi nell'assedio di Antiochia. Nel 1100 cadde in un'imboscata dei Danishmendidi insieme a Boemondo e altri cavalieri. Inviato alla corte dell'imperatore Alessio fu tenuto prigioniero a Costantinopoli fino al 1103, quando fu definitivamente rilasciato.
[modifica] Reggente di Edessa
Nell'inverno del 1104 ricevette dal cugino Tancredi il governo di Edessa, da lui retta fino al 1108. Profondamente odiato dai sudditi per la sua spietatezza e per l'immensa avidità, Riccardo compì in questo periodo anche una serie di viaggi diplomatici in Francia e in Italia, che gli consentirono di combinare il matrimonio di Boemondo con la principessa Costanza di Francia. Fu testimone del Trattato di Devol, stipulato nel 1108, e combatté l'ultima disastrosa campagna di Boemondo contro l'imperatore Alessio, col quale probabilmente tramò a discapito del cugino. Dopo la morte di questi, nel 1111, Riccardo si ritirò nella città di Marash, in Turchia, dove morì nel 1114 a causa di un terremoto.
Dalla moglie Altrude, figlia di Goffredo, conte di Conversano, ebbe due figli:
- Ruggero di Salerno (m. 1119), reggente del Principato d'Antiochia
- Maria, che sposò il conte Joscelin I di Edessa.
[modifica] Fonti
- George Beech, A Norman-Italian Adventurer in the East: Richard of Salerno, 1993