Pliocene
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Il Pliocene è un'epoca della scala dei tempi geologici, la seconda delle quattro che compongono il Neogene. Il nome deriva dal greco pléion ("più") e kainòs ("recente"), e ha un significato traducibile grosso modo come "continuazione del nuovo". Il nome fu scelto da Charles Lyell e si riferisce alla natura già sostanzialmente moderna dei molluschi marini dell'epoca.
Il Pliocene copre l'arco di tempo compreso fra 5,3 milioni di anni fa (fine del Miocene) e 1,8 milioni di anni fa (inizio del Pleistocene).
Indice |
[modifica] Trasformazioni avvenute durante il Pliocene
[modifica] Clima
Durante il Pliocene, la temperatura media sul pianeta iniziò a scendere gradualmente, dando inizio al processo di raffreddamento che sarebbe culminato con le glaciazioni del Pleistocene.
[modifica] Geografia
Nel Pliocene si formarono, tra l'altro, il Mar Rosso e l'istmo di Panama.
[modifica] Fauna
Nel Pliocene si svilupparono una buona percentuale delle famiglie di mammiferi odierne. Comparvero tra l'altro gli ippopotamidi, i proboscidati (i primi elefantidi del genere Stegodon, discendenti dei mastodonti), gli sdentati (gliptodonti e Megatherium), gli ungulati (i primi veri cavalli del genere Pliohippus, i camelidi e i bovidi), le scimmie antropomorfe (Australopithecus) e gli ominidi (Homo habilis).
L'abbassamento della temperatura ebbe evidentemente una forte influenza sulla vegetazione: per esempio, in Europa scomparvero le palme.
[modifica] Nella cultura popolare
Il ciclo di romanzi fantastici Esilio nel Pliocene della scrittrice Julian May è ambientato nel Pliocene.