Max Planck
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Max Karl Ernst Ludwig Planck (23 aprile 1858 - 4 ottobre 1947) è stato un fisico tedesco, fondatore della teoria dei quanti che, insieme con la teoria della relatività di Albert Einstein e con la teoria ondulatoria della materia, è uno dei pilastri della fisica contemporanea.
Nel 1889 Planck rese nota la sua ipotesi che gli scambi di energia nei fenomeni di emissione e di assorbimento delle radiazioni elettromagnetiche avvengono in forma discontinua (proporzionale alla loro frequenza di oscillazione, secondo una costante universale), non già in forma continua, come sosteneva la teoria elettromagnetica classica.
Nel 1901 Planck passò dall'ipotesi alla teoria quantistica, secondo la quale gli atomi assorbono ed emettono radiazioni in modo discontinuo, per quanti di energia, cioè quantità di energia finita e discreta. In tal modo anche l'energia può essere concettualmente rappresentata, come la materia, sotto forma granulare: i quanti sono appunto come granuli di energia indivisibili.
La sua teoria gli valse il premio Nobel per la fisica del 1918.
Fu anche un ottimo pianista, si interessò di problemi filosofici, restò attivo fino a tarda età: ma la sua vita fu spesso turbata da tristi avvenimenti, soprattutto dalla morte del figlio Erwin, fucilato nel 1944 dai nazisti perché coinvolto nell'attentato di luglio contro Hitler.
[modifica] Voci correlate
- Costante di Planck
- Unità di Planck fondamentali
- Unità di Planck derivate
- Scala di Planck
- Costante di struttura fine
- Costante fisica
[modifica] Altri progetti
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[modifica] Collegamenti esterni
- Max Planck, "On the Law of Distribution of Energy in the Normal Spectrum". Annalen der Physik, vol. 4, p. 553 ff (1901).