Marco Pannella
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Giacinto Pannella, detto Marco, (Teramo, 2 maggio 1930) è un uomo politico italiano radicale, anticlericale ed antiproibizionista. Cofondatore del Partito Radicale e di Radio Radicale.
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[modifica] Biografia
[modifica] Inizio della carriera politica
Nato da padre abruzzese (Leonardo Pannella) e madre svizzera (Andrée Estachon), nel 1945 si iscrive al Partito liberale. Nel 1950 ne diviene incaricato nazionale universitario; due anni dopo è Presidente dell'UGI (Unione Goliardica Italiana, associazione delle forze laiche studentesche), divenendo poi anche Presidente dell'Unione nazionale degli studenti universitari (UNURI).
[modifica] Fondazione del Partito Radicale
Nel 1955 si laurea in giurisprudenza all'Università di Urbino (voto 66/110) e fonda il Partito Radicale assieme ad Ernesto Rossi, Leo Valiani, Mario Pannunzio ed Eugenio Scalfari. Nel 1959, su "Paese Sera", propone l'alleanza di tutte le sinistre e l'ipotesi di un governo che comprenda anche il PCI. È lo stesso anno in cui caccerà Craxi dalla guida degli Universitari Italiani.
Nel 1960 è in difficoltà economiche, viene dal Belgio dove ha lavorato in una fabbrica di scarpe ma non ha il permesso per rimanere. Si presenta alla redazione de Il Giorno a Parigi, divienendone corrispondente.
Quando il Partito Radicale entra in crisi e rischia lo scioglimento, torna a raccogliere, assieme a pochi amici e aderenti alla corrente di "sinistra radicale", la difficile eredità e nel 1963 ne assume la segreteria. Nel 1965 ha fondato la LID (Lega Italiana Divorzio) che ha contribuito, nel 1970, a far approvare la legge Fortuna-Baslini. Intanto sviluppa un intenso dialogo con Aldo Capitini sul significato e le forme della nonviolenza, per il rinnovamento della politica, non solo in Italia. Nel 1968 è stato imprigionato a Sofia per avere protestato contro l'invasione russa della Cecoslovacchia. Nel 1972 ha contribuito ad ottenenere, anche con un digiuno, la legalizzazione dell'obiezione di coscienza.
Nel 1973 Pannella fonda e dirige il quotidiano "Liberazione", che uscirà dall'8 settembre 1973 al 28 marzo 1974. Nel 1974 ha contribuito al mantenimento del divorzio nel referendum, nel 1978 ha quasi vinto quello contro il finanziamento pubblico dei partiti. Nel 1975 si è fatto arrestare per uno spinello e, da allora, chiede la legalizzazione delle droghe.
[modifica] Parlamentare
Nel 1976 è entrato in Parlamento, due anni dopo ha strappato la legge sull'aborto.
Dal 1979 è europarlamentare e, fino al 1985, si è battuto contro la fame nel mondo. Ha organizzato, con altre forze politiche, i referendum anti-caccia e anti-nucleari. Dal 1986 chiede leggi elettorali maggioritarie e uninominali. Ha fatto eleggere deputati Leonardo Sciascia, Toni Negri (campagna per la giustizia sul c.d. processo "7 aprile"), Enzo Tortora (campagna per la "giustizia giusta"), Cicciolina (con la collaborazione decisiva di alcuni quotidiani alla ricerca di sensazionalismo, in particolare La Repubblica di Eugenio Scalfari) e Domenico Modugno.
Non tutte queste candidature portano fortuna al suo partito. Toni Negri ne approfitta per fuggire in Francia, e Cicciolina si limita a dare scandalo senza contribuire realmente alla causa radicale. Nell'elezione successiva, Cicciolina ha anche fondato, con altre pornostar il c.d. Partito dell'Amore, che non ha ottenuto deputati.
[modifica] Ultimi tempi
Le posizioni interventiste assunte in numerose occasioni gli alienano il supporto del mondo nonviolento e pacifista.
Attualmente è deputato del Parlamento europeo, eletto nel 2004 per la "Lista Bonino" dei Radicali italiani, dopo rinuncia di Emma Bonino che ha accettato l'incarico in un'altra circoscrizione. Pannella ha ricevuto, in tutta Italia, circa 66 mila voti. È iscritto al gruppo parlamentare dell'Alleanza dei Democratici e Liberali per l'Europa.
È membro della Commissione per gli affari esteri; della Commissione per il controllo dei bilanci; della Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare; della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni; della Delegazione per le relazioni con Israele; della Delegazione per le relazioni con i paesi del Sud-Est asiatico e l'Associazione delle nazioni del Sud-Est asiatico (ASEAN).
[modifica] Rosa nel pugno
Dopo aver esplicitamente appoggiato il centrodestra e la Casa delle Libertà, alle elezioni politiche del 2006 passa al centrosinistra. È coautore della fusione dei Radicali Italiani con i Socialisti Democratici Italiani di Enrico Boselli che, insieme, danno vita alla Rosa nel Pugno. Il nuovo partito, nonostante i migliori auspici, raggiunge il 2,6%, non discostandosi troppo dai precedenti risultati elettorali dei due partiti.
Alle elezioni 2006 è candidato come capolista della Rosa nel Pugno al Senato ma, in seguito della interpretazione data alla legge elettorale che prevede sbarramenti regionali al 3%, la Rnp non riesce ad eleggere nemmeno un senatore e lo stesso Pannella non entra in Parlamento. Attualmente è pendente un ricorso al Senato per l'attribuzione di quattro seggi, tra cui quello di Pannella.
[modifica] Curiosità
La canzone "Signor Hood" di Francesco De Gregori, con la dedica "A M. con autonomia" che spicca sulla copertina del disco "Rimmel" si riferisce proprio a Marco Pannella, del quale il cantautore romano fu negli anni '70 un fervente ammiratore. Pannella convive dal 1974 con la ginecologa Mirella Parachini, dirigente dell'Associazione Luca Coscioni.
MPE italiano | Gruppo | Lista di elezione | Partito italiano | Area | Preferenze |
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1979 - 1984
2004 - in carica |
Ind
Non iscritti All. Radicale Ind, NI |
Partito Radicale
Partito Radicale PLI-PRI-PR |
Partito Radicale
Partito Radicale Partito Radicale Lista Bonino, Radicali Italiani |
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- - - - Nord-Ovest |
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- - - - 13.336 |
[modifica] Collegamenti esterni
- Radio Radicale
- Radicali italiani
- La Rosa nel Pugno
- Associazione Luca Coscioni
- Scheda personale al Parlamento europeo
- Dichiarazione di interessi finanziari
- Appello a Pannella sulla sovrappopolazione
- Gli amici di Aldo Capitini denunciano la deriva violenta di Marco Pannella e chiedono che non usi più l'immagine di Gandhi