Celano
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Celano | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Abruzzo | ||
Provincia: | L'Aquila | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 800 m s.l.m. | ||
Superficie: | 91,79 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 120,66 ab./km² | ||
Frazioni: | Borgo Quattordici, Borgo Ottomila | ||
Comuni contigui: | Aielli, Avezzano, Castelvecchio Subequo, Cerchio, Collarmele, Gagliano Aterno, Luco dei Marsi, Ovindoli, Pescina, San Benedetto dei Marsi, Secinaro, Trasacco | ||
CAP: | 67043 | ||
Pref. tel: | 0863 | ||
Codice ISTAT: | 066032 | ||
Codice catasto: | C426 | ||
Nome abitanti: | celanesi | ||
Giorno festivo: | 26 agosto | ||
Sito istituzionale |
Celano è un comune di 11.075 abitanti in provincia dell'Aquila: fa parte della Comunità montana Marsica 1.
Indice |
[modifica] Storia
Antico borgo medievale centro dei possedimenti dei conti di Celano, arroccata tra la montagna e la fertile piana del Fucino, Celano, centro vitale della Marsica, si pone agli occhi del visitatore come una inaspettata sintesi di natura, arte, storia, e comfort. Facilmente raggiungibile con l'autostrada (A24, A25, Roma-Pescara, uscita Aielli-Celano), a venti minuti da L'Aquila e dal Parco Nazionale d'Abruzzo, la località montana offre varie opportunità per un soggiorno confortevole e rilassante, al riparo dalle temperature torride della stagione estiva.
Simbolo storico e culturale dell'antica roccaforte è il castello, generalmente noto come castello "Piccolomini" dal nome del nipote di Papa Pio II, Antonio Tedesco Piccolomini, a cui si deve il compimento dell'opera. La sua posizione strategica quanto mai pittoresca, sulla cima del colle di San Flaviano, impone l'attenzione dello sguardo praticamente da ogni angolo, consentendo una veduta panoramica contraddistinta dall'imponenza delle cime dell'Appennino. La splendida fortezza trecentesca è anche sede del Museo d'Arte Sacra della Marsica ed è visitabile tutti i giorni, tranne il lunedì. Il Museo ospita una splendida Madonna in tavola di Andrea De Litio detta la "Madonna di Cese", databile intorno al 1430 (Andrea De Litio (ca. 1410-1480), originario di Lecce nei Marsi (Litium in latino) è unanimemente ritenuto il massimo pittore abruzzese del '400. Suo è il ciclo di affreschi che decorano l'abside della Cattedrale di Atri, considerato dalla critica il suo capolavoro.
Il castello, che domina il centro antico, è uno dei più grandi della regione. La sua costruzione, una delle più imponenti del Quattrocento, viene iniziata alla fine del XIV secolo dal celanese Pietro Berardi della famiglia dei Conti e continuata dall'altro conte Leonello Acclozamora al quale si deve la realizzazione delle opere che si elevano dalla primitiva struttura medievale fino alla loggia. La definitiva elaborazione e trasformazione del castello, sorto come baluardo di difesa, in residenza aristocratica, è dovuta ad Antonio Piccolomini che nel 1463 riceve il feudo comitale da Ferdinando D'Aragona. Questa splendida opera architettonica, per chi conosce la personalità dell'Acclozamora e del Piccolomini e i loro legami con l'ambiente artistico nazionale, in particolare con quello napoletano e con quello toscano, mette chiaramente in evidenza i rapporti che Celano aveva, nella seconda metà del Quattrocento, con la nuova arte della Rinascenza. Il castello è composto da un mastio centrale con quattro torri merlate, è inoltre cinto da mura che presentano torri quadrate e cilindriche agli angoli.
Da vedere anche, all'interno delle cinte murarie, la Chiesa di San Giovanni Battista, vero e proprio tempio sacro di Celano, che conserva le urne e le reliquie dei tre martiri cristiani Simplicio, Costanzo e Vittoriano, in una cornice artistica dove spiccano, tra gli altri, i pregiati affreschi di scuola senese del '400. Il Culto dei tre martiri, eletti a protettori della città, non è mai venuto meno nel corso dei secoli e ogni anno le urne sono portate in solenne processione il 26 agosto insieme con la statua di Santa Gaudenza.
All'interno dell'antico borgo vi è anche la chiesa di Santa Maria Valle Verde che venne edificata tra il XV il XVI secolo, nella quale sono presenti affreschi cinquecenteschi mentre, nella cripta, vi è una tela del Sodoma.
Imperdibile la visita al Museo di Preistoria, situato in località Paludi di Celano, un concentrato di Abruzzo preistorico dal valore inestimabile. Sorto sul luogo dove sono stati trovati un insediamento palafitticolo e una necropoli a tumulo risalenti all'età del Bronzo (II millennio a.C.), sulla riva settentrionale dell'ex lago Fucino, il complesso museale, esteso per circa 5000 mq., si presenta come una inedita struttura seminterrata a dosso che riproduce idealmente un tumulo. Oblò, finestraure, piazzette interne e terrazze permettono di osservare l'ambiente sia esterno che interno mentre una passerella consente ai visitatori di poter assistere alle ricerche di scavo, nella vicina area archeologica, e di fruire dell'ambiente naturale circostante caratterizzato da sorgenti e laghetti.
Per gli amanti della natura incontaminata e selvaggia un'occasione unica è senz'altro un'escursione alle Gole di Celano, che si formarono grazie all'erosione del torrente Foce, dove un percorso tra pareti rocciose e rivoli d'acqua, accompagnerà il turista per 5 Km.
Celano è la città natale del Beato Tommaso da Celano, che ivi nacque fra il 1185 e il 1190, frate minore, fu autore della più dettagliata biografia di San Francesco (1228-1229) e del Dies Irae ancora oggi considerato capolavoro della lirica religiosa.
[modifica] Musei
- Museo d'Arte Sacra della Marsica
- Museo della Preistoria
[modifica] Cittadini illustri
- Pietro Antonio Corsignani, (Celano , 1686 - ivi , 1751), storico
- Tommaso da Celano, (ca.1200 - ca.1270), religioso francescano, poeta, autore del Dies irae
- Nazzareno Carusi, (Celano, 1968), pianista
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti