Puma concolor
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Puma Stato di conservazione: Basso rischio (nt) |
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Puma (Puma concolor) |
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||||||||||||
Puma concolor Linnaeus, 1771 |
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Sinonimi | ||||||||||||||||||||||||
Felis concolor | ||||||||||||||||||||||||
Sottospecie | ||||||||||||||||||||||||
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Il puma (Puma concolor dal 1993, prima Felis concolor), chiamato anche coguaro o leone di montagna, è un carnivoro appartenente alla famiglia dei Felidi presente in America settentrionale, centrale e meridionale.
La parola "puma" viene dalla lingua quechua. Nella lingua inglese esistono più di 40 nomi differenti per indicare il puma, spesso usati solo a livello regionale, come cougar, mountain lion, panther, catamount, e painted cat. In Brasile il puma viene chiamato suçuarana, dalla lingua tupi.
Nell'America del Nord, in particolare negli Stati Uniti, la parola panther ("pantera") da sola si riferisce al puma, sebbene il termine black panther ("pantera nera") è correttamente associato solo con le varianti affette da melanismo di leopardi o di giaguari, piuttosto che di puma. In Europa e in Asia, "pantera" significa "leopardo" e si può riferire sia al leopardo maculato sia a quello nero. Nell'America meridionale, "pantera" si riferisce solo al giaguaro, sia quello maculato, sia quello nero. Il gene del melanismo si può trovare in una grande varietà di felini, compresi il leone, la tigre, il leopardo, il giaguaro, il caracal, il jaguarondi, il serval, l'ozelot, il margay, la lince rossa; non sono mai stati documentati, tuttavia, casi di melanismo nell'America settentrionale in Puma concolor, anche se persistono leggende metropolitane di "pantere nere". Tali resoconti aneddotici hanno particolare vigore sugli Appalachi degli Stati Uniti orientali, una regione dove è comunemente accettato il fatto che il Puma concolor sia stato interamente estirpato prima della fine del XIX secolo, e dove non sono state documentate presenze ristabilite di popolazioni in propagazione fino al 2005.
Indice |
[modifica] Caratteristiche
Recenti studi sui geni suggeriscono che il puma sia imparentato in modo relativamente vicino al ghepardo nordamericano estinto Miracinonyx, che tuttavia non appartiene alla sottofamiglia degli Acinonychinae, nella quale vengono classificati i ghepardi odierni. Il puma non è certamente imparentato in modo vicino con i veri grandi felini (il leone, la tigre ecc.), e viene tassonomicamente classificato con i piccoli felini, ma, fra questi ultimi, è uno dei più grossi.
I puma che vivono più vicino all'equatore sono i più piccoli, e crescono in grandezza nelle popolazioni più vicine ai poli.
Il puma è alto 70 cm circa dalla spalla. La sua lunghezza, esclusa la coda, è in media di 130 cm per i maschi e 110 cm per le femmine, cui si aggiungono tra i 66 e i 78 cm di coda. Il suo peso varia dai 50 ai 70 kg circa per i maschi (ma alcuni esemplari possono arrivare anche a 120 kg) e dai 35 ai 50 kg circa per le femmine. Il pelo è corto, morbido, folto e dal colore uniforme e molto variabile.
Le zampe anteriori hanno 5 dita, mentre quelle posteriori 4, con unghie retrattili. I puma sono tra gli animali più agili, potendo fare salti alti 4 metri e lunghi 10.
La loro testa è piccola e tondeggiante. Nella bocca hanno 4 grandi canini e vari incisivi più piccoli. I puma emettono numerosi richiami, che si differenziano da maschio e femmina, ma, a differenza dei grandi felini, nessun ruggito. Ricercatori nordamericani come Truman Everts descrivono il grido del puma come simile a quello dell'uomo.
In libertà, i puma possono raggiungere dai 18 ai 20 anni d'età, sebbene la loro vita duri di solito un decennio; in cattività arrivano ai 25 anni o più. Possono anche essere addomesticati.
[modifica] Colore
Il più delle volte i puma sono bruno fulvo, biondo rossiccio, o grigio argento; il mento ed il petto, comunque, sono sempre biancastri. I puma appena nati sono di colore beige, pezzati, ed hanno degli anelli sulla coda; la pezzatura sbiadisce durante i primi anni di vita. Esistono anche puma anormalmente pallidi e persino bianchi. Sono stati descritti pure puma di colore marrone anormalmente scuro con addomi bianchi, soprattutto nell'America meridionale e centrale, chiamati couguar noire da Georges-Louis Leclerc, conte di Buffon. Non ci sono resoconti autenticati di puma affetti da vero melanismo nell'America settentrionale [1] [2] [3].
[modifica] Stile di vita
[modifica] Alimentazione
I puma cacciano mammiferi di quasi tutte le taglie. Nel Nordamerica si annoverano alci, cervi e renne fra le prede del puma, ma anche topi, ratti, puzzole, procioni, castori ed opossum, come pure pecore e giovani bovini. Anche altri predatori come i coyote e le linci rosse possono essere sopraffatti dal puma. Oltre ai mammiferi, il puma si nutre anche di uccelli e, in alcune regioni, di pesci. Non mangia, però, carogne ed evita anche i rettili.
Per abbattere una preda più grossa, il puma inizialmente le si avvicina di soppiatto. Da una distanza più breve le salta addosso sul dorso e le rompe l'osso del collo con un forte morso alla gola.
Il puma è un felino timido, che evita solitamente gli insediamenti umani. Occasionalmente, tuttavia, può attaccare l'uomo. Negli Stati Uniti si verificano, di solito, circa quattro avvenimenti del genere ogni anno; vittime degli attacchi sono perlopiù bambini.
Il puma stesso, oltre all'uomo, ha pochi nemici da temere. Solo lupi ed orsi possono ogni tanto predare puma giovani o malati.
[modifica] Riproduzione
Essendo solitari, i puma si incontrano solo durante il periodo dell'accoppiamento, che spesso, anche se non esclusivamente, va da novembre a giugno, per sei giorni al massimo, prima che il maschio abbandoni di nuovo la femmina alcune settimane prima del parto. Il periodo di gestazione dura circa tre mesi. Una figliata può essere composta da uno a sette cuccioli, di norma due o tre. Ogni piccolo pesa dai 230 ai 450 grammi, ed è grande da 20 a 30 centimetri. I cuccioli assumono cibo solido dopo circa 6-7 settimane e si separano dalla madre dopo circa 20 mesi.
[modifica] Sottospecie
Si distinguono tradizionalmente tra le 24 e le 32 sottospecie di puma. Nell'America del Nord, due vengono considerate estinte. Come particolarmente minacciata è classificata la pantera della Florida (Puma concolor coryi), che nelle regioni paludose delle Everglades è sopravvissuta agli stermini. Ne esistono soltanto meno di 80 esemplari (secondo altre fonti tra 25 e 50) non in cattività. La salvezza di questa piccola sottospecie di puma, dal colore rosso intenso, è pertanto uno degli obiettivi principali delle organizzazioni locali per la salvaguardia dell'ambiente. Per proteggerli ed analizzarli, ogni animale è dotato di un collare elettronico per l'identificazione e la determinazione dell'ubicazione.
La pantera della Florida è l'unica sottospecie che sopravvive a est del Mississippi, da dove scomparve a causa della caccia abusiva dei coloni europei durante i secoli XIX e XX. L'altra sottospecie occidentale, il coguaro del Wisconsin (Puma concolor schorgeri) fu sterminata ufficialmente nel 1925, sebbene da allora si sono registrati avvistamenti non verificati. È possibile che anche il puma orientale (Puma concolor cougar) sia attualmente estinto.
Altre sottospecie esistenti sono:
- Puma del Mato Grosso (Puma concolor acrocodia)
- Puma del Venezuela meridionale (Puma concolor anthonyi)
- Puma del sud (Puma concolor araucanus)
- Puma messicano (Puma concolor azteca)
- Puma della Colombia (Puma concolor bangsi)
- Leone di Yuma (Puma concolor browni)
- Puma della California (Puma concolor californica)
- Puma brasiliano (Puma concolor concolor)
- Puma dell'America centrale (Puma concolor costaricensis)
- Puma amazzonico (Puma concolor discolor)
- Coguaro del Colorado (Puma concolor hippolestes)
- Puma della Bassa California (Puma concolor improcera)
- Puma del Perù (Puma concolor incarum)
- Coguaro dell'Arizona (Puma concolor kaibabensis)
- Puma maya (Puma concolor mayensis)
- Coguaro del Montana (Puma concolor missoulensis)
- Coguaro dell'Oregon (Puma concolor oregonensis)
- Puma della Bolivia (Puma concolor osgoodi)
- Puma della Patagonia (Puma concolor patagonica)
- Puma argentino (Puma concolor pearsoni)
- Puma cileno (Puma concolor puma)
- Puma dell'Ecuador (Puma concolor soderstromi)
- Puma del Texas (Puma concolor stanleyana)
- Coguaro di Vancouver (Puma concolor vancouverensis)
Recenti studi di genetica molecolare (M. Culver e altri) suggeriscono tuttavia che in realtà esistono solo sei sottospecie:
- Puma concolor couguar: America del Nord e America centrale fino al nord del Nicaragua
- Puma concolor costaricensis: dal Nicaragua a Panama
- Puma concolor concolor: nord dell'America del Sud
- Puma concolor capricornis: est dell'America del Sud (Brasile)
- Puma concolor puma: sud dell'America del Sud (Cile e sud dell'Argentina)
- Puma concolor cabrerae: centro dell'America del Sud (Bolivia, Paraguay e nord dell'Argentina)
e che la differenziazione di più sottospecie è priva di fondamento scientifico. Con l'eccezione di una popolazione del nordovest degli Stati Uniti, i puma rappresentano tutti una popolazione omogenea. Nell'America centrale e meridionale si trova maggiore variabilità. Queste conclusioni sono state più tardi riviste, scoprendo che lo spazio vitale del puma durante l'ultima era glaciale fu limitato al Sudamerica, con l'eccezione di una piccola area circoscritta nel nordovest degli Stati Uniti. A questo studio si accompagna anche una rivalutazione delle sottospecie estinte e minacciate.
[modifica] Ibridi
Esistono ibridi fra diverse sottospecie di puma in Florida, dove si introdussero animali forestieri al fine di aumentare la scarsa popolazione di pantere della Florida, decimate anni prima dalla caccia eccessiva. Questa misura controversa, giacché diluisce la purezza genetica della sottospecie occidentale minacciata, ha prodotto una nuova generazione di puma ibridi più vigorosi e che si riproducono più rapidamente di quelli di pura razza della Florida.
Nonostante il puma non sia strettamente imparentato con i grandi felini, si è riusciti a crearne ibridi con il leopardo, che sono stati battezzati pumapardi. Si conoscono anche ibridi fra puma e ozelot, sebbene in questo caso i cuccioli morirono poco dopo la nascita. In alcune occasioni, infine, si sono avute notizie di ibridi di puma e giaguari, ma l'esistenza di questi esseri non è ancora stata provata.
[modifica] Diffusione
Il puma era precedentemente diffuso in tutta l'America del Nord e del Sud. Nessun altro mammifero del contintente aveva una diffusione così vasta; si estendeva dal sud del Canada attraverso l'America centrale fino alla Patagonia meridionale. Al giorno d'oggi la sua diffusione è fortemente limitata e ridotta ad aree disabitate o poco popolate dall'uomo. Negli Stati Uniti i puma sono sopravvissuti alle ondate di sterminio solo sulle Montagne Rocciose, nei deserti e semideserti del sudovest e nelle regioni paludose delle Everglades in Florida. Attraverso dei provvedimenti protezionistici, il suo territorio si è nuovamente esteso, ed in alcune regione a ovest degli Stati Uniti i puma non evitano più nemmeno i dintorni delle città.
I puma si possono trovare in quasi tutti gli habitat; la prateria, le foreste boreali, temperate e tropicali, i semideserti e l'alta montagna fanno tutti parte degli spazi vitali di questo felino.
[modifica] Popolazioni di puma degli Stati Uniti e del Canada
Dopo essere stato cacciato quasi fino all'estinzione negli Stati Uniti, il puma ha fatto la sua ricomparsa in modo considerevole, con 30.000 individui stimati negli Stati Uniti occidentali. In Canada si trovano puma ad ovest delle praterie, nell'Alberta, nella Columbia Britannica e nello Yukon meridionale. La più alta concentrazione di puma nell'America settentrionale si trova sull'Isola di Vancouver nella Columbia Britannica.
I puma stanno gradualmente estendendo il proprio territorio verso est, seguendo torrenti ed alvei, ed hanno raggiunto il Missouri, il Michigan ed attraversato il Kansas, compresa la grande area metropolitana di Kansas City. Dei puma sono stati avvistati sulla costa settentrionale del Lago Superiore con un attacco ad un orso ad Ely, nel Minnesota, nel 2004. Si prevede che espandano presto il loro territorio sugli interi Stati Uniti orientali e meridionali. Continuano ad esserci segnalazioni sulla sopravvivenza della popolazione rimanente del puma orientale (Puma concolor cougar) nel New Brunswick, nell'Ontario, e nella penisola di Gaspé del Quebec.
A causa dell'urbanizzazione di aree rurali, i puma vengono spesso a contatto con le persone, soprattutto in aree con grandi popolazioni di cervi, le loro prede naturali. Hanno anche cominciato a cacciare animali domestici come cani, gatti e bestiame, ma sono raramente ricorsi a umani come fonte di cibo.
Si stima (dati del 1990 circa) che ci siano tra i 4.000 e i 6.000 puma in California e tra i 4.500 e i 5.000 in Colorado.
[modifica] Minaccia ed importanza per gli uomini
Anche se protetto, il puma viene tuttavia cacciato da alcuni contadini, preoccupati del loro patrimonio zootecnico. La specie nel complesso, però, non è considerata in pericolo. Il puma perlopiù fugge l'uomo; solo in casi eccezionali aggredisce degli adulti.
Il puma era altamente rispettato presso gli indiani d'America. A lui venivano attribuite qualità come il comando, la forza, l'ingegno, la lealtà, l'impegno e il coraggio.
I colonizzatori bianchi nell'America del Nord combatterono il puma. Volevano non solo proteggere il proprio bestiame da questo animale, ma anche cacciarlo, dato che era un trofeo bramato.
Un popolo nordamericano, gli erie, trae forse dal puma il proprio nome, che viene considerato un'abbreviazione di erielhonan, in italiano "lunga coda". Per questo motivo erano chiamati dai francesi anche Nation du Chat, "popolo del gatto".
[modifica] Attacchi ad umani
I casi di attacchi agli umani sono rari ma possono verificarsi, soprattutto quando l'intervento umano sui luoghi selvatici riduce la disponibilità di prede per il puma. Si sono verificati circa 100 attacchi ad umani negli Stati Uniti ed in Canada durante il periodo dal 1890 al gennaio 2004, con 16 morti; nella sola California ci sono stati 14 attacchi e 6 morti. Attacchi da parte di puma su umani ed animali domestici sono associati con aree urbane tra luoghi selvaggi ed altre aree urbane più sviluppate, come a Boulder, in Colorado, area che ha incoraggiato una delle prede tradizionali del puma, il cervo mulo, ad abituarsi alle aree urbane ed alla presenza di persone ed animali selvatici. I puma, in circostanze tali, possono arrivare a perdere la loro paura sia delle persone sia dei cani e a vederli entrambi come prede.
L'8 gennaio 2004 un puma uccise e mangiò in parte un ciclista in mountain bike nel Whiting Ranch Wilderness Park nella Orange County, in California; forse fu lo stesso animale ad aggredire un altro ciclista nel parco il giorno seguente, ma venne respinto da altri ciclisti. Un giovane puma maschio fu ucciso lì vicino dalle guardie forestali più tardi nello stesso giorno.
In California la caccia ai puma è proibita, eccetto in circostanze molto specifiche. Questo, insieme all'estinzione in California del lupo e dell'orso bruno, ha permesso al puma di moltiplicarsi enormemente, dato che non si trovano più altri predatori in grado di rubare la cacciagione di un puma, benché pochi orsi neri potrebbero essere abbastanza forti da farlo. La legge della California prevede che gli animali selvatici che hanno attaccato un umano debbano essere uccisi qualora siano localizzati.
[modifica] Consigli di sicurezza contro i puma
- Rimuovete vegetazione bassa e densa che offre ottimi nascondigli per i puma.
- Installate illuminazioni esterne sensibili al movimento.
- Non lasciate andare in giro gli animali domestici e non date loro da mangiare fuori casa. Siate cauti a lasciare animali domestici fuori, soprattutto all'alba ed al crepuscolo.
- Non fate lunghe escursioni a piedi; andate in gruppi con adulti che sorvegliano i bambini.
- Se affrontati da un puma, non correte; questo potrebbe stimolare il suo istinto alla caccia. Rimanete, invece, fermi e affrontate l'animale, cercando il contatto visivo.
- Prendete in braccio i bambini piccoli senza piegarvi o voltarvi dal puma, se possibile (quando attaccati da un cane, gli esperti raccomandano di non prendere in braccio un bambino, poiché questo potrebbe essere interpretato com un atto di offesa, e incoraggerebbe il cane ad attaccare a sua volta: mettetevi invece tra l'animale e il bambino; se questo si applica pure ai puma oppure no è ancora una questione aperta).
- Fate qualsiasi cosa per sembrare più grandi o intimidenti, compreso sbracciarvi, aprire la giacca, e lanciare sassi e rami.
- Non accucciatevi né chinatevi; questo potrebbe creare l'impressione di un'ordinaria preda quadrupede invece di una tipica non-preda bipede.
- Rispondete all'attacco se attaccati. Dei puma sono stati respinti con rocce, bastoni, attrezzi da giardinaggio, calci e mani nude; si è saputo che un calcio ben piazzato sul muso funziona.
- Il miglior punto dove colpire un puma è sul naso.
- Non arrampicatevi su un albero, dato che i puma possono arrampicarsi bene quanto gli umani (se non molto meglio).
È probabile che chi va in bicicletta o a fare jogging su percorsi in luoghi selvatici sia meno attento all'ambiente circostante e il suo movimento può innescare un riflesso del tipo "caccia ed uccidi" nell'animale, perciò attività del genere possono essere particolarmente rischiose. Consultate autorità o guardie forestali locali per assicurarvi di non esporvi ad un brutto rischio.
[modifica] Il puma a teatro
Il puma è alla base dell'ultima opera teatrale di Olivia Rosenthal, Les félins m'aiment bien, che è stata rappresentata nel gennaio 2005 al teatro Gérard Philipe di Saint-Denis. In quest'opera il puma simboleggia una minaccia enigmatica e divoratrice.
[modifica] Curiosità
Nello slang inglese, il termine cougar, o cougar woman (plurale cougars e cougar women), che letteralmente significa "coguaro" e quindi "puma", è passato ad indicare una donna più che trentenne, e spesso più che quarantenne, in cerca di rapporti con uomini molto più giovani; di solito questo tipo di donne sono finanziariamente indipendenti, tali da poter mantenere anche le loro "prede".
[modifica] Letture ulteriori
- (EN) David Baron, Beast in the Garden: A Modern Parable of Man and Nature, W. W. Norton, novembre 2003, copertina rigida, 320 pagine, ISBN 0393058077
[modifica] Bibliografia
- D. E. Brown, H. G. Shaw, Soul Among Lions: The Cougar As Peaceful Adversary, Univ. of Arizona Press, 2000, ISBN 0816520844
- R. H. Busch, The Cougar Almanac, The Lyons Press, 1996, ISBN 1558214038
- H. P. Danz, Cougar!, Ohio Univ. Press, 1999, ISBN 0804010145
- J. Kobalenko, T. Kitchin, W. Hurst, Forest Cats of North America, Firefly Books, 1997, ISBN 1552091724
- R. M. Nowak, Walker's Mammals of the World, vol. 1, Johns Hopkins University Press, 1999, S. 818f
- M. Culver, W. E. Johnson, J. Pecon-Slattery, S. J. O'Brien, Genomic ancestry of the American puma (Puma concolor)
- Enciclopedia Zanichelli 2003, a cura di Edigeo, Zanichelli editore
[modifica] Altri progetti
- Commons contiene file multimediali su Puma concolor
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) Informazioni del Cat Specialist Group
- (EN) Mountain lions on the web
- (EN) Discendenza genetica (PDF)
- (EN) University of Michigan, Museum of Zoology - Puma concolor