Bicicletta
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Sezione Trasporti |
Trasporto di passeggeri |
Sezione Veicoli |
Mezzi di trasporto |
«Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta penso che per la razza umana ci sia ancora speranza»
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La bicicletta è un veicolo a due ruote a propulsione muscolare, con trazione sulla ruota posteriore mediante catena di trasmissione.
[modifica] Descrizione e componenti
L'energia è fornita dal conducente mediante pedali, solidali con una ruota dentata (corona o moltiplica) montata sul movimento centrale, che attraverso una catena mette in movimento la ruota dentata coassiale con la ruota posteriore.
Il conducente viaggia normalmente in posizione seduta su una sella o sellino di forma approssimativamente triangolare, posta circa sulla verticale del movimento centrale. Da questa posizione, gode di una ottima visuale sull'ambiente circostante e sull'eventuale traffico.
Sulla ruota posteriore è normalmente montato un meccanismo di ruota libera, che permette alla bicicletta di avanzare per inerzia senza dover muovere i pedali. Alcune biciclette montano invece il cosiddetto scatto fisso, in cui vi è un solo ingranaggio, solidale col mozzo. Con questo sistema vi è una trasmissione diretta del moto dai pedali alla ruota e, smettendo di pedalare o pedalando all'indietro, si frena. È il caso tipico delle bici da pista, usate nei velodromi senza freni e senza cambio, ma anche di bici usate normalmente da un numero oggi crescente di persone in varie situazioni.
Spesso è presente anche un cambio di velocità, costituito da ingranaggi multipli sulla ruota posteriore ed eventualmente sulla corona, o più raramente da sistemi di ingranaggi contenuti nel mozzo della ruota posteriore.
Lo sterzo è basato su una forcella che regge la ruota anteriore, incernierata in un canotto quasi verticale, solidale con un manubrio di varia foggia.
I freni possono agire sul mozzo della ruota (a disco o a tamburo) o sui cerchioni (a bacchetta, cantilever, v-brake, ... ). Esiste anche un meccanismo di freno a contropedale, poco diffuso in Italia, che frena la ruota posteriore se i pedali vengono ruotati in direzione opposta al movimento. I comandi dei freni sono normalmente sul manubrio.
[modifica] Storia
Per approfondire, vedi la voce Storia della bicicletta. |
[modifica] Categorie
Secondo l'uso, le biciclette si possono classificare come segue:
- Bici da passeggio (robuste, dotate di parafanghi e paracatena, spesso monomarcia)
- Bicicletta da corsa (superleggera, priva di accessori)
- Bicicletta da pista (priva di freni e cambio, dotata di scatto fisso, usata nei velodromi)
- Mountain bike (particolarmente robusta, dotata di cambio ad ampia escursione e adatta a percorsi sterrati)
- City bike (da città)
- BMX (piccola, generalmente monomarcia, adatta ad acrobazia)
- Tandem (bicicletta per due persone)
- Bici da turismo (comoda e con accessori per lunghi viaggi)
A seconda della forma del telaio, si possono definire le seguenti classificazioni per le biciclette moderne:
- bicicletta da uomo: telaio "a diamante", seduta verticale;
- bicicletta da pista: telaio come quella da uomo, ma con piantone della sella e forcella con angolo meno accentuato rispetto alla verticale, seduta verticale;
- bicicletta da donna: telaio a U, aperto, seduta verticale;
- bicicletta reclinata: telaio di varie forme, utilizzo di un sedile al posto del sellino, postura più o meno distesa a seconda dell'uso (generalmente dai 20 ai 50 gradi);
- bicicletta pieghevole: una qualsiasi delle precedenti, ma con il telaio pieghevole in una o più parti, per un trasporto più agevole.
Le biciclette reclinate, generalmente abbinate all'utilizzo di una carenatura aerodinamica, sono i più veloci veicoli a propulsione umana (HPV, Human Powered Vehicle) e detengono sostanzialmente tutti i record di velocità in questa categoria: 130,36 km/h nei 200 m (Sam Whittingham, 2004) e 84,215 km nel record dell'ora (sempre Sam Whittingham, 2004).
Il termine bicicletta da stazione indica un mezzo robusto e generalmente ben funzionante, ma di aspetto poco appetibile, atto a essere depositato presso nodi di interscambio del trasporto pubblico senza grossi rischi di furto.
Per le biciclette esiste una gamma infinita di accessori e personalizzazioni: parafanghi e paracatena (carter), luci a dinamo o elettriche, computer di bordo, portapacchi, borse e cesti per il trasporto di oggetti, sound system ambulanti (a batteria o a dinamo), campanelli e trombe per la segnalazione acustica, abbigliamento specializzato: scarpe, pantaloni imbottiti, tute, caschi, guanti, manubri e selle di ricambio, indicatori di direzione e di frenata...
Esistono anche accessori per integrare la propulsione umana con l'energia di un motore elettrico o a scoppio, e biciclette progettate e costruite per integrare queste tecnologie.
- biciclette a pedalata assistita: bicicletta dotata di una batteria ricaricabile, posta in una apposita cutodia che ne consente l'utilizzo e l'estrazione, per una comoda ricarica dalla rete elettrica domestica. La normativa prevede che il motore venga attivato dalla pedalata e si spenga allorché la pedalata viene sospesa. Tali biciclette devono essere omologate per poter circolare su strada, ma non richiedono il pagamento di un bollo di circolazione, contrariamente ai ciclomotori. in Italia la velocità massima sviluppabile da una bicicletta a pedalata assistita è fissato dal Codice della Strada a 25 km/h. Il motore può essere direttamente accoppiato ad una ruota (spesso quella anteriore) mediante ruote in gomma che fanno attrito sul cerchione, oppure collegato alla catena, oppure essere integrato nel mozzo della ruota stessa. Questi ausili possono essere usati più o meno occasionalmente per superare salite o per incrementare la velocità. Le case costruttrici affermano che mezzi di questo tipo possono coprire distanze fino a 30-40 Km. Per viaggi lunghi si possono prevedere una o più batteria di scorta.
- bicicletta fotovoltaica: particolare sottospecie di bicicletta a pedalata assistita che utilizza l' energia solare per ricaricare la batteria del motore elettrico, migliorando l'autonomia di viaggio. Il pannello fotovoltaico può avere un'area di 0,5 mq fino ad 1 mq. La problematica principale è il basso rendimento, generalmente dimezzato a causa dell'esposizione raramente perpendicolare ai raggi solari. Il pannello inoltre deve essere disposto in modo da non creare problemi aerodinamici che metterebbero in pericolo la sicurezza del ciclista.
Una allettante alternativa potrebbe essere quella di utilizzare un pannello solare fisso (sul tetto di casa) e ricaricare la batteria della propria bicicletta a pedalata assistita solo durante le soste.
[modifica] Caratteristiche socio-economiche
La bicicletta è un ideale strumento di attività sportiva (vedi ciclismo) e/o di trasporto, caratterizzato da impatto ambientale pressoché nullo, costi modesti, effetti positivi sulla salute, piacevolezza nell'uso, bassi ingombri del mezzo parcheggiato, facilità di relazioni sociali, predisposizione al turismo anche psicogeografico.
In relazione agli altri mezzi di trasporto, la bicicletta, risulta il mezzo con minore dispendio di energie calcolato come rapporto energia spesa/persone trasportate.
La manutenzione della bicicletta è alla portata di chiunque per difficoltà tecnica e attrezzatura richiesta, accentuandone l'aspetto di mezzo popolare e indifferente alle classi sociali, e favorevole invece all'autoriparazione dei propri strumenti.
[modifica] Trasporto in bicicletta
La bicicletta è stata fino a pochi decenni or sono un fondamentale mezzo di trasporto, spesso l'unico a disposizione delle classi meno agiate. Lo sviluppo economico ha poi portato ad una importante diffusione dell'automobile, che ha in gran parte soppiantato l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto.
Con l'aumento del traffico urbano, tuttavia, il trasporto motorizzato individuale ha raggiunto i limiti del suo sviluppo, almeno per quanto riguarda i territori fortemente urbanizzati, e l'utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto è ridiventato concorrenziale.
Sui percorsi urbani congestionati la bicicletta si dimostra spesso il mezzo più veloce. Il vantaggio aumenta notevolmente se si includono i tempi e/o costi di parcheggio, e diventa incolmabile se vengono conteggiate anche le ore di lavoro necessarie a mantenere una autovettura.
Molti ciclisti asseriscono inoltre che nel traffico urbano la bicicletta sia meno stressante dell'automobile, sia per la maggiore agilità che permette di aggirare gran parte degli ingorghi che per gli effetti positivi della moderata attività fisica, specie se gli spostamenti sono tutelati da piste ciclabili.
[modifica] L'uso della bicicletta in città ed i suoi rischi
Purtroppo l'utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano sui percorsi urbani è spesso ostacolato dalla autocentricità che caratterizza le città, riscontrabile nella mancanza di percorsi protetti e di aree di parcheggio, e dal comportamento degli automobilisti, non sempre attenti all'incolumità degli utenti più deboli della strada.
Tra le scorrettezze pericolose per il ciclista, oltre ai classici non rispetto del segnale di stop, velocità eccessiva, mancato uso degli indicatori di direzione, parcheggio sulle piste ciclabili, è degna di menzione l'incauta apertura di sportelli di auto parcheggiate a lato strada, che costituisce uno degli incidenti tipici per i ciclisti urbani. Anche lo scorretto uso delle rotonde espone i ciclisti, che stanno percorrendo la rotonda, al rischio di vedersi tagliare la strada o peggio venire investiti dagli automobilisti al momento che questi si apprestano ad uscire dalle rotonde.
Per rispondere a questi problemi, ma soprattutto per il gusto immediatista dell'atto, in molte grandi e medie città si è sviluppato negli ultimi anni un fenomeno spontaneo detto massa critica.
[modifica] Sicurezza
Per pedalare nella maggiore sicurezza possibile fattori fondamentali sono:
- la presenza di accessori di sicurezza:
- campanello
- luci anteriori e posteriori
- catadiottri nei pedali e nelle ruote
- casco (non obbligatorio in Italia)
- la perfetta efficienza del mezzo, in particolare dei freni
- la sua manutenzione preventiva
- il rispetto del codice della strada da parte del ciclista, in particolare:
- la costante attenzione ai pericoli del traffico
- anticipare i comportamenti degli altri mezzi in moto
- evitare di affiancare automezzi in moto, che potrebbero scartare o svoltare senza preavviso, con rischio di investimento e trascinamento del ciclista. Questo rischio è particolarmente marcato sulle rotatorie, in quanto gli automezzi possono decidere di uscire dalla rotatoria in qualsiasi momento.
- nel percorrere strade affiancate da parcheggi, intersezioni stradali o passi carrabili, mantenere una distanza di sicurezza dal margine destro della carreggiata, onde prevenire i rischi dovuti all'apertura di portiere e all'uscita di veicoli.
- il corretto posizionamento di eventuali oggetti trasportati
[modifica] Velocità
Velocità tipiche (ovviamente indicative e soggettive) da bicicletta sono 20-30 km/h in pianura. Andature da passeggio, svago sono attorno ai 15-25 km/h. Velocità superiori a 30 km/h cominciano a diventare impegnative se sostenute per più di qualche minuto. Velocità dai 35 ai 50 km/h sono tipiche dei gruppi di ciclisti anche amatoriali quando sono in gruppo e si alternano alla testa del gruppo. Velocità superiori ai 50 km/h sono da professionisti soprattutto se non si sta correndo in gruppo. Su strada piana le velocità che possono essere raggiunte dai professionisti sono sui 60-65 km/h, in volata anche 75 Km/h. In discesa si possono raggiungere anche i 100 km/h. Scendere sotto a 5-6 km/h è difficile e pericoloso perché sotto questo limite l'equilibrio e la stabilità dell'andatura sono molto precari.
[modifica] Distanze
Le distanze che si coprono in bicicletta vanno dalle poche centinaia di metri a qualche centinaia di chilometri. Sono rarissime le persone che intraprendono un viaggio di migliaia di chilometri in bicicletta. Le biciclette che vengono usate per fare delle commissioni per es. andare a prendere il pane, andare fino alla fermata dell'autobus o del treno percorrono poche centinaia di chilometri all'anno. I cicloamatori durante l'arco dell'anno nelle loro uscite possono percorrere in totale, a seconda dell'intensità e della costanza del loro impegno, da 500 Km ad alcune decine di migliaia di chilometri.
[modifica] Consumi e potenze
L'energia necessaria per far avanzare la bicicletta (fino ai 20 Km/h), su strada piana e in assenza di vento, è prevalentemente quella necessaria a vincere gli attriti meccanici. Dalla velocità di circa 18-20 Km/h inizia a crescere, col quadrato, una componente che prima era trascurabile e che diventerà di gran lunga preponderante: è la componente aerodinamica.
La postura del ciclista a velocità superiori ai 20-25 km/h comincia a essere molto importante. La postura meno efficiente è quella a busto eretto che si assume sulle biciclette olandesi, in quelle da corsa si offre meno superficie alla resistenza dell'aria e ancor a meno nelle biciclette reclinate o recumbent. La larghezza dei pneumatici è quindi un fattore che assume pesi diversi a seconda della velocità. Per velocità elevate (sopra i 20-25 km/h) i pneumatici stretti (es. 23 mm) offrono un minore resistenza all'aria e quindi sono più performanti. A velocità basse sono preferibili pneumatici più larghi perché rotolano meglio in quanto la loro deformazione, dovuta allo schiacciamento, rispetto alla forma teorica circolare è inferiore perché l'impronta a terra è maggiore anche nella sua larghezza. Per un ciclista di 70 Kg la potenza necessaria per viaggiare a 20 Km/h, a seconda della posizione in sella, è di circa 55-65 Watt su una bicicletta da corsa (con partenza lanciata). La potenza che la bicicletta richiede può variare da poche decine di Watt fino a punte di 2000-2100 Watt (anche se per brevissimi momenti).
Il consumo di energia (a 15-20 Km/h) è quindi di circa 12-16 kJ per chilometro a seconda della velocità. Tanto per dare un'idea se tutta l'energia contenuta in 100 grammi di patate arrivasse ai pedali si potrebbero percorrere dai 21 ai 28 chilometri. La situazione che massimizza la percorrenza, a parità di energia spesa, è quando la velocità corrisponde sempre a quella media sull'intero percorso.
La seguente tabella illustra, a titolo indicativo, la relazione fra velocità, energia e potenza necessaria all'avanzamento di una bicicletta da corsa. I parametri usati sono: peso del ciclista 75 kg, peso della bicicletta 10 kg, pneumatici da corsa.
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Velocità (V) Potenza (P) ed Energia (E) [5] V (km/h) P (Watt) E (kJ/km) P (Watt) Mani sul manubrio Energia al km Mani sulle impugnature basse 5 5 3,6 5 10 15 5,4 14 15 32 7,7 29 20 60 10,8 55 25 103 14,8 94 30 166 19,9 149 35 251 25,8 224 40 363 32,7 323 45 504 40,3 448 50 680 49,0 602 55 894 58,5 790 60 1150 69,0 1015 65 1450 80,3 1279 70 1800 92,6 1587
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Fattori che al loro aumentare fanno aumentare i consumi (o energia necessaria per avanzare):
- grandezza della superficie frontale del veicolo con il ciclista in sella
- larghezza dei pneumatici
- scolpitura dei pneumatici
- peso del ciclista (solo in salita)
- peso della bicicletta (solo in salita)
- irregolarità dell'andatura
Fattori che al loro aumentare fanno diminuire i consumi (o energia necessaria per avanzare):
- pressione dei pneumatici
- uniformità della superficie dei pneumatici
- pedalare a ruota (nella scia) di un altro ciclista
[modifica] Città e bicicletta
In Italia Ferrara è la città con il maggior numero di biciclette per abitante, seguono Parma e Bolzano.
[modifica] Le biciclette in Europa
Dalla tabella sottostante si nota che c'è un uso della bicicletta nei vari stati europei molto diverso. In Olanda ce ne sono più di una per abitante e ogni olandese percorre in media 1019 km all'anno. In Italia ci sono 0,44 biciclette per abitante.
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Biciclette e reti ciclabili in alcuni paesi europei[6] Paese Numero Bici per 1000 abitanti Percorrenza media per abitante km Rete ciclabile prevista di cui realizzata Olanda 16 milioni 1010 1019 6000 30% Danimarca 5 milioni 980 958 3665 100% Germania 72 milioni 900 300 35000 n.d. Svezia 4 milioni 463 300 n.d. n.d. Italia 25 milioni 440 168 12000 10% Francia 21 milioni 367 87 8000 20% Gran Bretagna 17 milioni 294 81 16000 50% Irlanda 1 milione 250 228 n.d. n.d. Spagna 9 milioni 231 24 n.d n.d. Grecia 2 milioni 200 91 n.d n.d.
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[modifica] Sport
Numerosi sport sono praticati con i vari tipi di bicicletta:
[modifica] Sinonimi
L'abbreviazione più comune è bici, ma sono noti altri sinonimi, come "ciclo" e "biga", o "cancello", usata per mezzi poco performanti o di aspetto estetico poco accattivante.
Sul piano delle norme e soprattutto del Codice della strada italiano, la bicicletta rientra nella più ampia categoria dei velocipedi, e per questo viene spesso descritta con questo termine nei verbali delle forze dell'ordine e in altri atti ufficiali.
[modifica] Manutenzione
La periodica manutenzione della bicicletta è un'operazione necessaria per tenere il mezzo efficiente e sicuro. La manutenzione di base può essere effettuata da chiunque, senza la necessità di strumenti od utensili particolari, mentre alcune altre operazioni sono da lasciare preferibilmente al meccanico se non si è dotati del necessario bagaglio tecnico e di attrezzi appositi.
- Quando non viene utilizzata, tenere la bicicletta al coperto. L'umidità può ossidarne alcune parti ed una lunga esposizione al sole può danneggiare la vernice e gli adesivi.
- Tenere la bicicletta pulita: sporco e polvere possono causare malfunzionamenti dei freni e del cambio.
- Pulizia ed oliatura della catena: va effettuata con una certa frequenza, soprattutto l'oliatura. Si può usare comune olio per motore, ma è preferibile ricorrere ad olii di alta qualità e finezza o ad appositi lubrificanti. Se la catena è particolarmente sporca è consigliabile sgrassarla con del gasolio, petrolio bianco o uno sgrassatore specifico. Non è necessario rimuovere la catena (inoltre servirebbe un apposito strumento).
- Pulizia del telaio: si ripulisce il telaio dalla polvere con uno straccio umido, è sconsigliabile usare un getto di acqua che può penetrare nelle parte meccaniche e nei cuscinetti (ruote, movimento centrale...) danneggiandoli. In caso sia necessario un lavaggio con acqua corrente, al termine di esso riasciugare accuratamente le varie parti (meglio se con aria compressa) e riapplicare il lubrificante alle parti mobili. Durante la pulizia e l'asciugatura verificate che i bulloni siano ben stretti. Se necessario usate un po' di sapone neutro ma non solventi: possono danneggiare la vernice o gli adesivi.
- Lubrificazione apparati del cambio: periodicamente si olia o si spruzza lubrificante sulle parte dei cambi anteriore e postieriore che sono soggette a movimento (rapporti, corone, ruota libera, fili d'acciaio dove fanno attrito). Per ungere la ruota libera conviene adagiare la bici a terra sul fianco sinistro.
- Sostituzione dei tappi dei freni: da effettuare periodicamente, prestando attenzione all'allineamento dei tappi stessi sul cerchio (la distanza di essi dal cerchio dovrebbe essere di un millimetro da entrambi i lati). In caso di sostituzione (e dopo ogni oliatura della bici), verificare ed abituarsi alla nuova potenza frenante.
- Sostituzione cavi e guaine dei freni e dei cambi: da effettuare una volta ogni anno o ogni due anni, permettono di avere una frenata ed una cambiata sempre efficiente. Ora, però, esistono cavi teflonati che hanno una vita media molto più lunga di quelli tradizionali.
- Ingrassaggio mozzi delle ruote: da effettuare occasionalmente ma con regolarità (almeno ogni sei mesi, più spesso se in ambienti polverosi o fangosi), in maniera che le ruote scorrano con fluidità, salvaguardandole da danni altrimenti irreversibili.
- Ingrassaggio movimento centrale: analogo a quello delle ruote, a meno che non sia del tipo moderno a cartuccia.
- Ingrassaggio movimento dello sterzo: come sopra.
- Ingrassaggio pedali (nei modelli che hanno cuscinetti a sfera anche in tale posizione).
- I cuscinetti a sfera (nelle quattro/cinque parti da ingrassaggio di cui sopra) devono ruotare liberamente, senza gioco laterale, rumori o cigolii. Se si verifica uno di questi inconvenienti, portare la bici ad un tecnico specializzato (eventualmente il vostro rivenditore).
- Verificare l'allineamento delle ruote: la distanza fra il cerchio e le parti fisse (telaio o forcella) deve essere uguale da entrambi i lati. In caso di necessità chiedere l'aiuto di un tecnico.
- Verificare che tutti i raggi siano in tensione. Raggi lenti posso danneggiare il cerchio.
- Verificare che la pressione delle gomme sia adeguata. Se avete un manometro confrontatene la misura con i valori stampati di lato sui copertoni.
[modifica] Note
- ↑ patente.it: art. 41 (segnali luminosi)
- ↑ patente.it: art. 68 (caratteristiche ed equipaggiamento dei velocipedi)
- ↑ patente.it: art. 69 (freni)
- ↑ patente.it: art. 182 (circolazione dei velocipedi)
- ↑ dati elaborati da (DE) 2peak e Bikepower
- ↑ dati del 2001 e 2006, elaborati da Capitano Ultimo e (EN) The European Commission's (Environment DG) first publication on urban cycling
[modifica] Bibliografia
- AA.VV., EnCICLOpedia di sopravvivenza metropolitana, 2006, pdf ver. lettura [1], ver. stampa [2]
- Carlo Favot, In bicicletta con il codice. Il codice della strada a uso dei ciclisti, Ediciclo, 2005, ISBN 8888829091
- Zenone Sovilla, Bicicrazia. Pedalare per la libertà, Nonluoghi Libere Edizioni, 2004, ISBN 888909902X, pdf [3]
- Gianni Rondinella, Masse in bicicletta, Tesi di Laurea presso l'Università Iuav di Venezia, 2004, pdf [4]
- Chris Carlsson, Critical mass. L'uso sovversivo della bicicletta, Feltrinelli, 2003, ISBN 8807710145
- Alfredo Oriani, La bicicletta, Longo, 2002, ISBN 8880633465
- Mario Debiasi, 5 continenti in bici. 5 Continents by bike, Motta, 2001, ISBN 8871793331
- Luigi Bairo, Tutti in bici fino all'Isola delle Anguille. Intervista al pedagogista Gianni Milano, Capitan Nuvola e-book, 2001, [5]
- Luigi Bairo, Bella Bici, Nuovi Equilibri, 2000, ISBN 887226541X
- Sabina Morandi, La filosofia morale della bicicletta, ovvero come sopravvivere (e diventare saggi) pedalando in città, Zelig, 1997, ISBN 8886471564
- Gianni Catania, Amica bicicletta, EGA-Edizioni Gruppo Abele, 1995, ISBN 887670213X
- Wolfang Zuckermann, Fine della strada, Franco Muzio, 1992, ISBN 8870216357
- Mario Fratesi, Storie in bicicletta, Edizioni Manservigi, 1997
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Bicicletta
- Wikibooks contiene testi o manuali su Bicicletta
- Commons contiene file multimediali su Bicicletta
[modifica] Collegamenti esterni
- Bibliografia esaustiva sulla bicicletta
- FIAB Federazione Italiana Amici della Bicicletta
- (EN) European Cyclist's Federation
- Elogio della bicicletta
- Perché in bicicletta?
- La bicicletta nella letteratura
- La bicicletta, storia, tecnica e qualche consiglio
- (EN) Bicycle Film Festival (BFF)
- Live Bicycle, la bicicletta come stile di vita