Provincia autonoma di Trento
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Provincia autonoma di Trento | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Trentino-Alto Adige | ||
Capoluogo: | Trento | ||
Superficie: | 6.207 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 80,2 ab./km² | ||
Comuni: | Elenco di 223 comuni | ||
Targa: | TN | ||
CAP: | 38100, 38010-38089 | ||
Pref. tel: | 0461, 0462, 0463, 0464, 0465 | ||
Codice ISTAT: | 022 | ||
Presidente: | Lorenzo Dellai 26.10.2003 | ||
Sito istituzionale |
La Provincia autonoma di Trento è una provincia del Trentino-Alto Adige di quasi 500 mila abitanti.
Confina a nord con la Provincia autonoma di Bolzano, a est e a sud con il Veneto (Provincia di Belluno, Provincia di Vicenza e Provincia di Verona), a ovest con la Lombardia (Provincia di Brescia e Provincia di Sondrio).
Comprende il territorio della regione storico-geografica del Trentino, parte del Tirolo meridionale.
[modifica] Storia
Per approfondire, vedi la voce Storia del Trentino. |
L'origine dell'unità territoriale del Trentino risale al 1027, quando l'imperatore del Sacro Romano Impero Corrado II il Salico decise di affidare il potere temporale sull'area geografica trentina al vescovo di Trento, creando il Principato Vescovile di Trento. Questa istituzione politica resistette per otto secoli e garantì una certa autonomia di governo al Trentino rispetto prima al Sacro Romano Impero Germanico e in seguito all'Impero d'Austria.
Il principe vescovo di Trento era infatti dotato di potere politico e aveva pari dignità rispetto a tutti gli altri principi dell'Impero. L'alto grado di autonomia che derivò da questo tipo di istituzione non godette però sempre del sostegno dei Duchi d'Austria, che più volte tentarono di diminuire il margine di libertà del Principato. Terminata l'esperienza dell'invasione napoleonica (1815), alla quale gli abitanti delle valli trentine si opposero partecipando attivamente alla resistenza guidata dal patriota tirolese Andreas Hofer, il Principato Vescovile cessò d'esistere e il Trentino entrò a far parte della Contea del Tirolo, abitata in maggioranza da popolazioni di lingua tedesca. Pur essendo ben amministrato e avendo propri rappresentati alle Diete di Innsbruck e Vienna, nella seconda metà dell'Ottocento si formò in Trentino un movimento filo-italiano (Irredentismo), costituito soprattutto da intellettuali (come Cesare Battisti) e poco sentito dalla popolazione rurale, che sosteneva l'annessione della provincia al Regno d'Italia.
Prima dell'avvento della Grande guerra la città di Trento e il Trentino si affrettarono a difendere i propri confini. Esempi ne sono la Festung Trient, la Fortezza di Trento, con i suoi innumerevoli forti che circondano la città, e le fortezze degli altipiani trentini, come il Forte Campo Luserna. Il territorio del Trentino divenne uno dei principali teatri di guerra nel corso del primo conflitto mondiale (1915-1918) tra Regno d'Italia e Austria-Ungheria, che causò distruzioni enormi. Dall’ordine di mobilitazione emanato dall’Imperatore Francesco Giuseppe il 31 luglio 1914, oltre 60.000 trentini combatterono nell’esercito austro-ungarico, prima sul fronte orientale contro russi e serbi (1914-1917) e dal 1915 anche sul fronte meridionale, contro gli italiani. I soldati trentini pagarono un tributo pesantissimo: circa 10.500 caduti ed altre migliaia di feriti e prigionieri. Decine di migliaia poi i civili, abitanti dei paesi a ridosso del fronte, che furono costretti ad abbandonare le proprie case ed evacuati in campi profughi.
Con il Trattato di Versailles (1919) il Trentino venne annesso all'Italia e con la neocostituita provincia di Bolzano entrò a far parte della regione della Venezia Tridentina.
Nel secondo dopoguerra, in base all'accordo (1948) fra i ministri degli esteri italiano (il trentino Alcide De Gasperi) ed austriaco (Karl Gruber), venne costituita la Regione Autonoma Trentino Alto Adige. Nel 1972, a causa dell'insoddisfazione altoatesina nei confronti dell'istituto regionale, percepito come centralista e poco attento alla diversità della minoranza tedesca, gran parte delle deleghe venne atttribuite alle due province, che divennero autonome, mentre la regione divenne un semplice organo di raccordo fra le politiche del Trentino e quelle dell'Alto Adige.
[modifica] Geografia
Per approfondire, vedi la voce Geografia del Trentino. |
Il territorio della provincia è quasi intermente montuoso ed è caratterizzato da una valle che ne solca la lunghezza, la Valle dell'Adige, da Ala a Salorno, rappresentando quasi una spina dorsale del territorio. Su essa si innestano diverse valli minori, formate da affluenti dell'Adige (come le valli dell'Avisio, Fiemme e Fassa, e del Noce, Non e Sole). Ci sono poi altri fiumi che attraversano valli trentine: il Cismon nella valle di Primiero, il Brenta nella Valsugana, il Sarca nella valle omonima, il Chiese nelle Giudicarie, il Fersina nella Valle dei Mocheni, il Leno nelle valli del Leno (Vallarsa e valle di Terragnolo).
I principali gruppi montuosi sono: il gruppo del Cevedale, le catene dell'Adamello-Presanella e le Dolomiti di Brenta nel Trentino occidentale; il massiccio del Lagorai-Cima d'Asta e una parte delle Dolomiti in quello orientale.
Fra le altre catene montuose, appartengono alla Provincia parte delle Pale di San Martino e della Marmolada (gruppi condivisi con Belluno), del Sella (condiviso con le province di Belluno e Bolzano), del Latemàr, del Sassolungo e del Catinaccio, che si estendono fra Trentino e Alto Adige. Appartengono alla provincia la punta settentrionale del Lago di Garda e numerosi laghi alpini, tra cui i laghi di Levico e Caldonazzo in Valsugana e di Toblino nella Valle dei Laghi.
[modifica] Ambiente naturale
Alcuni fattori, come la densità di popolazione relativamente bassa della Provincia, la presenza di vasti ambienti isolati e ad altimetria piuttosto elevata, l’istituzione di diverse aree naturali protette, un certo grado di rispetto degli abitanti per i luoghi naturali (seppur in pochi casi compromessi da infrastrutture e costruzioni), hanno permesso la conservazione di numerose specie animali e vegetali. Tra la popolazione faunistica del Trentino, estremamente varia, si possono ricordare alcune specie particolarmente numerose: gli ungulati (cervi, caprioli, camosci, e in misura minore stambecchi), lepri, volpi, scoiattoli, marmotte, galli cedroni.
Il territorio del Trentino è ricoperto per circa il 50% da boschi (circa 300.000 ettari). Nei versanti più elevati esso è composto soprattutto da conifere, ma sono presenti anche faggi, aceri, frassini e sorbi.
Tra le iniziative ambientali più importanti portate avanti dalla Provincia autonoma di Trento, va segnalato il Progetto Life Ursus, volto al ripopolamento nel Trentino dell’orso bruno (ursus arctos), il più grande e significativo mammifero delle Alpi. Agli orsi autoctoni trentini, prossimi all’estinzione, sono stati affiancati una serie di esemplari provenienti dalle foreste della Slovenia. Gli orsi, inseriti in un primo momento nell'area del Parco Adamello Brenta, si sono spostati anche nei territori limitrofi del Trentino occidentale, sconfinando anche in Alto Adige, Austria e Germania.
In Trentino sono state istituite tre aree naturali protette (una nazionale e due provinciali):
- la parte trentina del Parco Nazionale dello Stelvio;
- il Parco Naturale Adamello-Brenta;
- il Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino.
[modifica] Economia
[modifica] Agricoltura e allevamento
Nonostante le caratteristiche del territorio, prevalentemente montano, il settore agricolo è piuttosto rilevante. Al contrario del vicino Alto Adige, le aziende agricole non sono indipendenti fra loro (struttura del maso chiuso, che pure ha impedito in provincia di Bolzano un eccessivo frazionamento delle proprietà), ma spesso inserite in un'ampia rete di cooperative agricole. Le produzioni più importanti sono le mele (assieme all'Alto Adige viene raggiunta la metà della produzione nazionale), i piccoli frutti (nella Valle dei Mocheni/Bersntol), gli ortaggi (soprattutto nella Val di Gresta). Importante (anche se in termini nazionali quantitivamente modesta) la produzione di uva, da cui si ricavano spumanti e grappe di alta qualità. Significativo l'allevamento, soprattuto bestiame da latte, da cui si ricava una grande varietà di prodotti caseari tipici.
[modifica] Industria e turismo
Le industrie sono concentrate nella Valle dell'Adige, in Vallagarina e nella Valsugana e sono spesso di piccole-medie dimensioni. Sono attive nei settori tessile, edilizio, della meccanica, del legno e della carta. Importante è la produzione di energia idro-elettrica.
Fondamentale è il turismo, sia invernale che estivo, con una notevole varietà e ampiezza nell'offerta turistica. Le principali stazioni turistiche sono: Madonna di Campiglio, San Martino di Castrozza, Fiera di Primiero, Canazei, Moena e la Val di Fassa, Cavalese e la Val di Fiemme, Folgaria, Folgarida-Marilleva e la Val di Sole, Andalo, Molveno e l'altopiano della Paganella, nonché le stazioni climatiche sul lago di Garda (come Riva del Garda e Torbole) e i laghi di Levico e Caldonazzo.
[modifica] Trasporti e comunicazioni
Il Trentino è terra di attraversamento per la comunicazione tra lo spazio germanico e l'Italia settentrionale. Gli assi principali di comunicazione sono l'Autostrada A22 del Brennero e la ferrovia del Brennero, che si sviluppano lungo la Valle dell'Adige. La direzione della società Autostrada del Brennero s.p.a. si trova a Trento, in quanto i principali azionisti della Società sono la Regione Trentino-Alto Adige e le due province di Bolzano e Trento.
Poiché l'autostrada si caratterizza per un grande traffico di mezzi pesanti, è obiettivo primario della Provincia e della Regione diminuire pesantemente il traffico su gomma, spostando i veicoli pesanti sulla ferrovia, in futuro potenziata dal tunnel del Brennero tra Alto Adige e Tirolo.
É stata proposta più volte la costruzione sul territorio di un'altra autostrada, l' Autostrada A31 (detta Valdastico o PiRuBi), che collegherebbe Trento a Vicenza e Rovigo. La realizzazione di questa infrastruttura è fortemente appoggiata dalla Regione Veneto, dalla Provincia di Vicenza e dall'ANAS, nonché sostenuta da una buona parte degli abitanti della Valsugana (per decongestionare l'arteria che attraversa la valle). Tuttavia è forte la contrarietà di forze importanti della Giunta provinciale trentina, assolutamente contrarie a creare nuove infrastrutture autostradali nel territorio provinciale. Per giustificare l'opposizione alla PiRuBi vengono di solito addotte motivazioni di carattere ambientale, argomentando che si tratta di un territorio di pregio. Secondo altri la storica avversione per quest'opera dipende dalla volontà della Provincia di non realizzare progetti sostenuti e calati dall'esterno, cioè da Roma o dalla Regione Veneto.
In Trentino esistono altre due linee ferroviarie: la Ferrovia della Valsugana, che collega Trento a Venezia e la Ferrovia Trento-Malè-Marilleva, in gestione alla società Trentino trasporti. Trentino trasporti è inoltre concessionaria unica del trasporto pubblico su gomma in tutto il Trentino, urbano a Trento e Rovereto e extraurbano in tutte le valli della provincia.
[modifica] Cultura, istruzione e ricerca
A Trento è presente l'Università di Trento, istituita nel 1962, di piccole dimensioni (circa quindicimila studenti), ma molto attiva a livello internazionale. Fu la prima università italiana a istituire corsi di laurea in sociologia. Secondo l'indagine Censis-La Repubblica del 2005 è in vetta alla classifica degli atenei di piccole dimensioni. La provincia ha dato vita anche negli anni sessanta all'ITC, Istituto Trentino di Cultura, e all'IRST (Istituto per la Ricerca Scientifica e Tecnologica).
Nel territorio della Provincia sono presenti numerosi enti museali. Fra i principali:
- il museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (MART), inaugurato nel 2002, con sede in corso Bettini a Rovereto. La moderna struttura architettonica è stata progettata da Mario Botta e si inserisce con armonia nel tessuto storico della città. Il MART può vantare una vasta collezione permanente di opere contemporanee e si pone l'obiettivo di assumere una dimensione sempre più internazionale.
- il museo del Buonconsiglio presso l'omonimo castello e il museo storico di Trento di via Torre d'Augusto;
- il museo tridentino di scienze naturali, situato a Trento;
- il museo dell'aeronautica, dedicato a Gianni Caproni (con sede a Mattarello);
- il museo degli usi e costumi della Gente Trentina, uno dei maggiori musei etnografici e di cultura materiale dell'intera area alpina, con sede a San Michele all'Adige;
- il museo storico italiano della Guerra di Rovereto, dedicato alla prima guerra mondiale, ospitato presso il castello della città.
Da segnalare inoltre gli istituti di cultura e i musei dedicati alla tre minoranze della Provincia, l'Istitut cultural Ladin "majon di fascegn" in Val di Fassa e il Kulturinstitut Bersntol - Lusérn per la valorizzazione delle minoranze germanofone mòchene e cimbre.
Altri importanti soggetti culturali che operano in Trentino sono la Società Alpinisti Tridentini (SAT), fondata in età asburgica, e la roveretana Accademia degli Agiati.
A Trento dalla fine della Seconda guerra mondiale vengono pubblicati due quotidiani, L'Adige e il Trentino (quest'ultimo del Gruppo editoriale L'Espresso); a questi si affianca il Corriere del Trentino, edizione locale del Corriere della Sera. La diffusione di quotidiani è decisamente superiore alla media nazionale.
A Trento ha sede il prestigioso Coro della SAT diretto dal maestro Pedrotti.
[modifica] Minoranze linguistiche
Nella provincia sono presenti tre minoranze linguistiche, tutelate dagli statuti regionale e provinciale. La più numerosa è rappresentata dai Ladini della Val di Fassa, seguiti dalle minoranze germanofone dei Mocheni e dei Cimbri:
- la lingua ladina viene parlata in Val di Fassa/Val de Fascia (comuni di Campitello di Fassa/Ciampedel, Canazei/Cianacei, Mazzin/Mazin, Moena, Pozza di Fassa/Poza, Soraga, Vigo di Fassa/Vich);
- la lingua mochena nella Valle dei Mocheni/Bersntol (comuni di Frassilongo/Garait, Fierozzo/Gamoà Va Vlarotz e Palù del Fersina/Palae en Bersntol);
- la lingua cimbra a Luserna/Lusern.
[modifica] Amministrazione
[modifica] L'autonomia provinciale
L'autonomia della provincia consiste nel potere di legiferare, previsto da legge costituzionale e dallo statuto regionale: mentre tutte le altre province italiane hanno mere funzioni amministrative, le province autonome di Trento e Bolzano hanno potere legislativo in molte materie normalmente di competenza statale o regionale.
Particolarmente importanti sono le deleghe in materia di sanità, scuola, formazione, lavoro, trasporti e viabilità. Il finanziamento della provincia deriva principalmente dalla restituzione da parte dello Stato della quasi totalità dei tributi raccolti nel territorio provinciale. La Provincia può inoltre istituire nuovi tributi.
La funzione legislativa spetta al consiglio provinciale, formato da 35 membri, di cui 1 spettante alla minoranza ladina. Dalle ultimi elezioni pronviciali (2003), il presidente della provincia assume inoltre nel corso della legislatura, a rotazione con il collega altoatesino, il ruolo di presidente del Trentino-Alto Adige.
[modifica] La suddivisione amministrativa
L'unità amministrativa dei comprensori fu istituita dalla giunta di Bruno Kessler negli anni '70, al fine di garantire una maggiore efficienza nell'amministrazione del territorio provinciale, frazionato in ben 223 comuni, a volte di piccole o piccolissime dimensioni. Non sempre i confini dei comprensori rispettano una tradizione di collaborazione fra comunità vicine e infatti si sono rivelati spesso strumenti poco efficaci, tranne nei casi in cui includessero una comunità di valle ben definita (Val di Fiemme, Primiero, Val di Sole, Val di Fassa). Inoltre la giunta comprensoriale non è eletta direttamente, ma nominata dalle giunte dei diversi comuni. É stata approvata una riforma che prevede l'istituzione di un consiglio delle autonomie e il passaggio nel 2007 all'istituto giuridico delle comunità di valle, il cui numero non è stato ancora definito, più omogenee rispetto ai comprensori. [1].
[modifica] Lista dei comprensori trentini
Comprensorio | Capoluogo | Estensione | Popolazione | Localizzazione |
C1 Valle di Fiemme | Cavalese | 415 km² | 18.990 | Trentino orientale, valle dell'Avisio |
C2 Primiero | Fiera di Primiero | 413km² | 9.959 | Trentino orientale, valli del Cismon e del Vanoi |
C3 Bassa Valsugana e Tesino | Borgo Valsugana | 578 km² | 26.167 | Trentino orientale, valle del Brenta e conca del Tesino |
C4 Alta Valsugana | Pergine Valsugana | 394 km² | 48.342 | Trentino orientale, valli del Brenta e del Fersina |
C5 Valle dell'Adige | Trento | 656 km² | 166.394 | Trentino centrale |
C6 Val di Non | Cles | 596 km² | 37.832 | Trentino occidentale, valle del Noce |
C7 Val di Sole | Malè | 609 km² | 15.235 | Trentino occidentale, valle del Noce |
C8 Valli Giudicarie | Tione | 1.176 km² | 36.282 | Trentino occidentale, valli del Sarca e del Chiese |
C9 Alto Garda e Ledro | Riva del Garda | 353 km² | 44.288 | Trentino meridionale |
C10 Vallagarina | Rovereto | 694 km² | 84.781 | Trentino meridionale, valle dell'Adige |
C11 Ladino di Fassa | Vigo di Fassa | 318 km² | 9.276 | Trentino orientale, valle dell'Avisio |
I dati sulla popolazione sono aggiornati al 31 dicembre 2004.
[modifica] Personalità legate al Trentino
Questo è un elenco di alcune personalità che per nascita o per la loro storia personale hanno instaurato un solido legame con il territorio trentino. I personaggi sono raccolti in categorie, e all'interno di queste sono menzionati in ordine alfabetico. L'elenco comprende personaggi attivi nei più diversi settori: arte, cultura e scienza, sport, politica, religione.
[modifica] Artisti
- Edda Albertini, attrice teatrale
- Francesco Antonio Bonporti, compositore
- Isabella Bossi Fedrigotti, scrittrice
- Fortunato Depero, artista
- Sandro Filippi, compositore
- Daniele Groff, cantautore
- Francesco Guardi, pittore
- Francesca Neri, attrice
- Antonio Pedrotti, compositore
- Luigi Pigarelli, magistrato e musicista
- Andrea Pozzo, pittore
- Anna Proclemer, attrice teatrale
- Giovanni Segantini, pittore
- Giuseppe Terrabugio, compositore di musica sacra
- Fabio Vettori, disegnatore
- Alessandro Vittoria, scultore
- Riccardo Zandonai, compositore d'opera
[modifica] Scienziati, tecnici e uomini di cultura
- Nepomuceno Bolognini, etnografo, ufficiale militare, alpinista
- Giacomo Bresadola, micologo e sacerdote
- Antonio Bresciani, letterato e gesuita
- Gianni Caproni, ingegnere aereonautico
- Aureliano Faifofer, matematico
- Felice Fontana, scienziato e biologo
- Adalberto Libera, architetto
- Gian Francesco Malfatti, matematico
- Vittorio Marchesoni, naturalista
- Angiolo Mazzoni, architetto
- Luigi Negrelli, ingegnere e progettista
- Paolo Orsi, archeologo
- Giuliano Pontara, filosofo
- Giovanni Prati, poeta e politico
- Gian Domenico Romagnosi, giurista, filosofo e scienziato
- Antonio Rosmini, filosofo e letterato
- Enrico Quaresima, linguista
- Giovanni Antonio Scopoli, naturalista
[modifica] Sportivi
- Lorenzo Bernardi, pallavolista
- Maurizio Fondriest, ciclista
- Cesare Maestri, alpinista
- Luigi Micheluzzi, alpinista
- Francesco Moser, ciclista
- Davide Simoncelli, sciatore alpino
- Gilberto Simoni, ciclista
- Lidia Trettel, snowboarder
- Toni Valeruz, alpinista
- Cristian Zorzi, fondista
- Renzo Zorzi, pilota
[modifica] Politici
- Beniamino Andreatta, politico
- Oreste Baratieri, militare e uomo politico
- Rodolfo Belenzani, politico e rivoltoso
- Marco Boato, politico
- Alcide Degasperi, politico e statista
- Lorenzo Dellai, politico
- Bruno Kessler, politico
- Ernst von Koerber, politico austriaco
- Paolo Oss Mazzurana, politico
- Flaminio Piccoli, politico
- Ferruccio Pisoni, politico
- Kurt Alois von Schuschnigg, politico e cancelliere austriaco
- Giovanni Spagnolli, politico
[modifica] Irredentisti e patrioti
- Cesare Battisti, geografo, politico e patriota
- Damiano Chiesa, irridentista e patriota
- Fabio Filzi, irridentista e patriota
- Giannantonio Manci, partigiano
[modifica] Santi, religiosi e persone legate alla Chiesa
- Giacomo Aconzio, teologo
- Eusebio Chini, missionario ed esploratore
- Bernardo Clesio, principe-vescovo e cardinale
- Chiara Lubich, personalità cattolica
- Cristoforo Madruzzo, principe-vescovo e cardinale
- Ludovico Madruzzo, principe-vescovo e cardinale
- San Romedio, santo
- Santi Sisinnio, Martirio ed Alessandro, santi e martiri
- San Vigilio, santo e patrono di Trento
- Santa Paolina Visintainer, santa
- Federico Wanga, principe vescovo
- Alex Zanotelli, missionario
[modifica] Galleria fotografica
I centri maggiori
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Le valli della Provincia
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L'ambiente naturale
Le montagne
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I laghi
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[modifica] Comuni principali
- Trento - 110.142 abitanti
- Rovereto - 35.136 abitanti
- Pergine Valsugana - 17.843 abitanti
- Arco - 15.568 abitanti
- Riva del Garda - 15.170 abitanti
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
- AA.VV., Storia del Trentino, Associazione culturale “Antonio Rosmini”, Trento, 1996;
- S. Benvenuti, Storia del Trentino, Panorama, Trento, 1994-1998;
- G. Faustini, Trentino e Tirolo dal 1000 al 1900. Breviario storico dell’autonomia, Publilux, Trento, 1985.
- G. Tomasi, A. Grofer, Atlante del Trentino, Panorama, Trento, 1988
- A. Grofer, Le valli del Trentino (Trentino occidentale, Trentino orientale, 2 voll.), Manfrini, Calliano, 1975-77
- Giovanna Nicoletti (a cura di), Guida ai musei di Trento, Nicolodi, Rovereto, 2003.
[modifica] Altri progetti
- Commons contiene file multimediali su Provincia autonoma di Trento
[modifica] Collegamenti esterni
- Sito ufficiale del turismo trentino
- Trentino-cultura
- Le aree protette del Trentino
- Sito dell'Università di Trento
- Sito ufficiale della Consulta Provinciale degli Studenti
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