Primiero
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La valle di Primiero è situata nel Trentino orientale. È costituita da sei comuni: Fiera di Primiero, Imèr, Mezzano, Siròr, Tonadico e Transacqua.
La valle, conosciuta anche come valle del Cismòn, fa parte del comprensorio C2 del Primiero, Vanoi e Mis (417 km²), che raggruppa, oltre ai sei comuni che geograficamente fanno parte delle valle del Cismon, anche Canal San Bovo, situato nel Vanoi e Sagron Mis, piccolo comune tra il Passo Cereda e Gosaldo.
La valle è abitata da circa diecimila persone, suddivise tra gli otto comuni. Fa parte dei comuni di Siror e Tonadico anche la stazione turistica di San Martino di Castrozza, situata a quattordici chilometri da Fiera lungo la strada del Passo Rolle.
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[modifica] Geografia
La valle è situata nelle Dolomiti meridionali, al confine tra Trentino e Provincia di Belluno.
Il principale accesso alla valle è costituito dalla gola dello Schenèr, che mette in comunicazione la valle con la zona del Feltrino. Il Passo Rolle permette il collegamento con la Val di Fiemme, il Passo Cereda con l'Agordino, mentre il Passo Brocòn collega la vicina valle del Vanoi con la conca del Tesino e la Valsugana.
La conca prativa del Primiero si adagia lungo il corso del fiume Cismon, nel quale si innestano una serie di affluenti che scorrono lungo le valli laterali (Val Canali, Val Noana, Val Giasinozza). La valle è attorniata da tre gruppi montuosi: a nord le Pale di San Martino, ad ovest il Lagorai e a sud le Vette Feltrine, che chiudono la conca.
Le Pale di San Martino presentano al loro interno, racchiuso fra le vette, un ampio altipiano (circa 50 km²) di dolomia e raggiungono i tremila metri d'altezza con la Vezzana (3193 m s.l.m.) e il Cimon della Pala (3183 m.). Il Lagorai, al confine con la Val di Fiemme e la Valsugana, è costituito da rocce magmatiche (in prevalenza porfidi). Le vette principali sono la Cima d'Asta (2847 m.) e il Monte Cauriol (2495 m.).
Nel 1967 è stato istituito il Parco Paneveggio-Pale di San Martino, che comprende, oltre a porzioni delle catene delle Pale e del Lagorai, anche le zone prative, le foreste e i pascoli della Val Canali, della Val Venegia e del Vanoi.
[modifica] Storia
[modifica] Le origini leggendarie della valle
Secondo la leggenda la conca del Primiero era originariamente ricoperta da un'enorme distesa d'acqua, circondata tutt'attorno dalle Pale di San Martino e dalle Vette Feltrine. Nel vasto lago alpino vivevano serenamente i pesci e una lontra solitaria. Finché un giorno la lontra, stanca della sua solitudine, riuscì con pazienza e determinazione a scavarsi un varco a valle della conca: le acque uscirono tempestose e si formò la gola dello Schenèr.
Il nobile gesto, che permise all'uomo di stabilirsi in valle, valse alla lontra l'onore di essere scelta come simbolo del comprensorio e capeggiare negli stemmi dei comuni della vallata.
[modifica] Dalla Preistoria ai Conti del Tirolo
La valle fu abitata da cacciatori del Neolitico, come dimostrano i siti dei laghetti del Colbricòn, vicino a Passo Rolle.
Nell'Alto Medioevo i Longobardi concessero il Primiero alla città di Feltre. Gli scavi realizzati nella chiesa arcipretale di Fiera nel 1996 hanno permesso di rinvenire le tracce di una chiesa paleocristiana di grandi dimensioni del V-VI secolo: in valle doveva essersi stabilita una comunità abbastanza grande e organizzata.
Per un lungo periodo la storia del Primiero è stata unita a quella di Feltre, essendo la valle una dipendenza del vescovo della città veneta. Nel 1273 vengono concessi gli statuti alla comunità di valle, con i quali veniva istituito un consiglio formato dai marzoli, cioè i borgomastri delle quattro regole (Imèr, Mezzano, Tonadico, Transacqua) e dall'ufficiale del vescovo, capitano del Castel Pietra.
Nel 1349 Carlo IV di Lussemburgo, imperatore del Sacro Romano Impero, conquistate Feltre e Belluno, eresse Primiero a giurisdizione e infeudò il suo territorio al marchese Bonifacio de Lupis di Soragna. Da quest'anno cesserà l'influenza veneta sulla valle, che entrerà a far parte dei domini dei conti del Tirolo. Nel 1373 gli Asburgo, divenuti possessori del Tirolo, riconoscono i diritti concessi da Carlo IV a Bonifacio e la valle passa definitivamente sotto dominio austriaco.
[modifica] La dinastia dei Welsperg
Nel 1401 il duca d'Austria dona a Giorgio di Welsperg della Val Pusteria la giurisdizione della valle; ha inizio così la dinastia dei conti Welsperg, che reggerà la valle per più di quattro secoli.
Sotto la dinastia dei Welsperg Primiero godette di un notevole sviluppo economico e demografico: venne costruito l'abitato di Fiera, che divenne il centro amministrativo e commerciale della valle, sostituendo Tonadico, mentre l'economia decollò grazie alle miniere di pirite di rame e ferro e di galena argentifera. Si stima che attorno alla metà del 1400 lavorassero in Primiero circa tremila minatori, in gran parte tedeschi. Crebbe inoltre il commercio verso l'esterno, con l'esportazione di prodotti minerari e soprattutto di legname, destinato a raggiungere attraverso le vie fluviali Venezia. L'attività mineraria continuò fino alla fine del XVI secolo, quando fu progressivamente abbandonata.
Governata dalla famiglia Welsperg, Primiero seguì i destini dell'Austria fino al 1809, quando divenne parte del Dipartimento del Piave. Annessa al Regno italico napoleonico, Primiero partecipò all'insurrezione anti-francese di Andreas Hofer con un piccolo corpo di volontari che si spinse verso Feltre. La partecipazione all'insurrezione armata comportò consistenti perdite finanziari alla valle e causò anche l'arresto del borgomastro di Fiera, Michele Negrelli, padre del celebre ingegnere Luigi.
[modifica] XIX secolo e prima guerra mondiale
Dopo la breve parentesi napoleonica, conclusasi nel 1815, Primiero tornò all'Austria e divenne un distretto della Contea del Tirolo. Nella seconda metà dell'XIX secolo Primiero fu interessata da due fenomeni molto diversi: da una parte una massiccia corrente emigratoria, dovuta allo smantellamento definitivo delle miniere (nel 1875 erano state chiuse le ultime miniere di ferro), dall'altra l'arrivo dei primi escursionisti e viaggiatori, in gran parte inglesi. Nel fondovalle e a San Martino di Castrozza si iniziarono a costruire i primi alberghi, anche se le attività principali per i primierotti continuarono ad essere l'agricoltura e l'allevamento, unite all'industria del legno.
Primiero e la vicina valle del Vanoi, terre di confine, si ritrovarono nel mezzo della linea del fronte durante la prima guerra mondiale. Gli Austriaci stabilirono la propria linea di difesa presso il Passo Rolle, permettendo agli Italiani di occupare la valle già nel 1915. Nel 1916 le truppe italiane, guidate dal generale Ferrari, riuscirono con una cruenta operazione a impossessarsi del Passo, mentre nella valle del Vanoi conquistarono il monte Cauriol. Con la disfatta di Caporetto, Primiero fu riconquistata dagli Austriaci, che scesero a Fiera il 6 novembre. Da questo momento la guerra si spostò in altre aree. Il conflitto costrinse all'evacuazione di buona parte dei paesi delle due valli, i cui abitanti divennero profughi sia in Italia che in Austria.
[modifica] Arte
Nella seconda metà del 1400 è stata eretta, nelle sue attuali forme gotiche, la chiesa arcipretale di Fiera, una delle chiese gotiche più notevoli del Trentino. Venne costruita come atto di devozione dalla numerosa comunità germanofona di minatori (i canopi) presente in valle, anche grazie al contributo economico dell'arciduca Sigismondo d'Austria. Gli scavi nel presbiterio hanno mostrato l'esistenza di tre absidi di chiesi precedenti: due di stile romanico (1100-1200 circa) e la più antica di età paleocristiana. A destra della chiesa arcipretale è presente l'antica chiesetta romanica di San Martino (XI secolo), ora battistero. Accanto alla chiesetta, l'antica canonica è un esempio di abitazione primierotta, ornata da affreschi e con all'interno un soffitto a cassettoni dell'inizio del 1500.
In Rivetta Koch, di fronte alla chiesa della Pieve, è stato costruito il Palazzo del Dazio o delle Miniere, antico ufficio di riscossione delle tasse, con bifore, feritoie e sporgenze angolari. Sopra la bifora che sovrasta il portone è raffigurata l'aquila d'Asburgo, fra i 40 stemmi delle famiglie proprietarie di miniere. Ora ospita il museo della cultura materiale di Primiero.
Gli altri paesi della valle conservano edifici e antiche abitazioni più marcatamente rustiche. Ogni paese presenta antichi affreschi popolari, fontane veneziane e edifici contadini, come i tabiadi (fienili), spesso dotati di lunghe balconate (piòli) per la conservazione della legna o l'essiccamento del fieno.
Da segnalare Palazzo Scopoli (XI secolo), antica sede del vicario del conte e ora sede del municipio di Tonadico, il signorile Palazzo Someda (fine del XVI secolo) a Transacqua, l'antica chiesetta di San Vittore a Tonadico, con affreschi medievali risalenti al periodo delle crociate e le rovine del Castel Pietra all'imbocco della Val Canali.
[modifica] Comuni del comprensorio
Il comprensorio del Primiero-Vanoi-Mis, che con la riforma istituzionale operata dall Provincia autonoma di Trento dal 2007 verrà ridefinito comunità di valle, comprende 8 comuni. Il comune di Canal San Bovo raggruppa i paesi della Valle del Vanoi, mentre Sagron Mis si trova nella valle del Mis. Nella valle del Cismon si trovano gli altri 6 comuni, qui elencati da sud a nord:
Comune | Frazioni | Abitanti | Estensione |
Localizzazione |
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Imèr | Masi di Imer e Pontet | 1.200 | 27 km² | Bassa valle del Cismon | |
Mezzano | 1.667 | 48 km² | Bassa valle del Cismon | ||
Transacqua | Pieve, Ormanico | 1.939 | 35 km² | Alta valle del Cismon | |
Fiera di Primiero | 541 | 0,15 km² | Alta valle del Cismon | ||
Tonadico | Tressane e parte di San Martino di Castrozza | 1.413 | 89 km² | Alta valle del Cismon | |
Sìror | Nolesca e parte di San Martino di Castrozza | 1.224 | 75 km² | Alta valle del Cismon | |
Canal San Bovo | Zortea, Prade, Cicona, Gobbera, Caoria, Ronco e Lausen | 1.653 | 125 km² | Valle del Vanoi | |
Sagròn Mis | Matiuz, Pante e Vori | 207 | 11 km² | Valle del Mis |
[modifica] Galleria fotografica
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[modifica] Bibliografia
- Giovanni Meneguz, Primiero, Panorama, Trento, 1982.
- Enrico Taufer, Guida delle Valli del Primiero, Società Alpinistica Tridentina - Comprensorio di Primiero, Primiero 1989².
- Cesare Battisti, Guida di Primiero, Società Tipografica Editrice Trentina, Trento, 1912.
- Antonio Zieger, Primiero e la sua storia, Accademia del Buonconsiglio, Trento, 1975.
[modifica] Collegamenti esterni
- Azienda per il Turismo San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi
- Portale della valle di Primiero
- Immagini delle valli di Primiero e Vanoi
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Capoluogo: Fiera di Primiero |
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Comuni: Canal San Bovo | Imèr | Mezzano | Sagron Mis | Siròr | Tonadico | Transacqua |
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