Sozomeno

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Salminius Hermias Sozomen (c. 400- c. 450) fu uno storico della Chiesa cristiana. Nacque intorno o prima del 400 a Betelia, una piccola citta vicino a Gaza, da una facoltosa famiglia della Palestina. Egli infatti riporta tradizioni orali sulla storia della Palestina meridionale, e sembra avere familiarità con l'area attorno a Gaza, di cui dice di avere avuto contatti con il vescovo Zeno di Majuma, il porto marittimo di Gaza.

[modifica] Famiglia

Sozomeno scrive che suo nonno aveva vissuto a Bethel, vicino a Gaza, e che divenne cristiano probabilmente sotto Costanzo. Un vicino di nome Alaphrion sarebbe stato miracolosamente guarito da Sant'Ilario, che scacciò dal suo corpo un demonio, e Alaphrison e il nonno di Sozomeno si convertirono, propagando il cristianesimo nei dintorni. Il nonno divenne uno stimato interprete della Bibbia e Alaphrion fondò chiese e promosse il monachesimo nel distretto.

[modifica] Formazione

Sozomeno sembra che abbia ricevuto l'educazione nell'ambiente di Alaphrison e appare legato ai monaci, a cui deve la prima educazione, anche se è difficele accertare quale sia stato il suo currirulum esatto. Tuttavia dai suoi scritti appare evidente un percorso fondato sugli studi di greco. In seguito fece studi di legge, a Beirut, ed esercitò da avvocato a Costantinopoli. in qeusto periodò concepì l'idea di scrivere una storia della Chiesa.

[modifica] Opere storiche

Sozomeno scrisse due opere di Storia Ecclesiatica. La prima va dall'ascensione di Gesù fino alla sconfitta di Licinio nel 323, in dodici libri. Le sue fonti comprendono Eusebio di Cesarea, le omelie clementine, Egesippo e Sesto Giulio Africano. Questa opera è andata completamente perduta.

La seconda opera è una continuazione della prima. L'intenzione di Sozomeno era di coprire il periodo dal 323 al 439, ma in realtà arriva fino al 325. L'opera fu scritta a Costantinopoli, probabilmente fra il 440 e il 443, con dedica a Teodosio II. Tra le fonti principali vi è Socrate Scolastico.