Ronciglione
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Ronciglione | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Lazio | ||
Provincia: | Viterbo | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 441 m s.l.m. | ||
Superficie: | 52,28 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 142,88 ab./km² | ||
Frazioni: | Lago di Vico | ||
Comuni contigui: | Capranica, Caprarola, Nepi, Sutri, Vetralla, Viterbo | ||
CAP: | 01037 | ||
Pref. tel: | 0761 | ||
Codice ISTAT: | 056045 | ||
Codice catasto: | H534 | ||
Nome abitanti: | ronciglionesi | ||
Sito istituzionale |
Ronciglione è un comune di 8.177 abitanti in provincia di Viterbo; dista dal capoluogo circa 20 km.
Indice |
[modifica] Geografia
Posizionata a nord di Roma, tra la via Cassia e la via Flaminia, sul percorso della via Cassia cimina, la parte medioevale di Ronciglione sorge su un grosso ciglione tufaceo, posto alla confluenza di due corsi d'acqua, il Rio Viccano, emissario del Lago di Vico, e il Fosso Chianello che, dopo le colmate farnesiane del XVI secolo, ora scorre sotterraneo. Le colmate dei Farnese hanno permesso lo sviluppo rinascimentale e moderno della cittadina su un secondo sperone tufaceo.
[modifica] Storia
Alla primitiva Ronciglione vi si aveva accesso da Porta Castello, presso Piazza dell'Olmo e da Ponte delle Tavole e Porta Pèntoma sotto la Torre-Campanile della Provvidenza.
Il documento più antico nel quale si trova citato il nome di Ronciglione, risale al 1103. Cipriano Manente, storico orvietano del sec. XVI, pone come data approssimativa di fondazione (nel caso, si tratterebbe di rifondazione sopra le antiche rovine) l'anno 1045 per intervento dei prefetti di Vico che dominarono la "Valle Tiberina... et il Lago di Vico".
Nel 1526 Ronciglione venne in possesso dei Farnese e sotto la loro avveduta signoria visse il periodo di maggior sviluppo e splendore (1526-1649).
Fu un centro economicamente avanzato per il vasto apparato manifatturiero: ferriere, ramiere, cartiere, ceramiche, armerie, stamperie etc. ed ebbe una vivacità culturale legata a varie Accademie (Desiderosi,Cimina, Arcadico Cimina, Erculea Cimina etc.) e tipografie dove furono stampati fra l'altro la prima edizione italiana della Secchia Rapita del Tassoni (1642) e dell'Aminta del Tasso. Nel 1728 Papa Benedetto XIII eresse Ronciglione Città. Il secolo XVIII si chiuse drammaticamente con i moti antifrancesi, durante la prima Repubblica Romana del 1798-1799. L'incendio, appiccato alle truppe francesi del Generale Valterre, divampò dal 28 al 30 luglio 1799 e distrusse 174 edifici e tutto l'Archivio Storico.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Economia
Storicamente basata sull'industria, in particolare sulla lavorazione dei metalli e della carta, l'economia del Comune nell'ultimo secolo ha visto decadere questo settore, trasformando, in parte,[[ la propria fisionomia economica ed indirizzandosi principalmente verso l'agricoltura e il turismo]], in particolare giornaliero.
[modifica] Agricoltura
Pur essendo concentrata nella coltivazione della nocciola romana e della castagna, l'agricoltura comprende anche la produzione di uva e di olive, nonché quella di ortaggi.
[modifica] Nocciola Romana
Per approfondire, vedi la voce Nocciola romana. |
L'agricoltura ronciglionese ha investito principalmente nella coltivazione della classica nocciola romana inclusa, con il D.M. del 22 luglio 2004, nell'elenco nazionale dei "prodotti agroalimentari tradizionali" e in attesa della certificazione DOP. Nel comprensorio della nocciola romana, che comprende anche alcuni comuni limitrofi, ben ventimila ettari vengono adibiti a questa coltura.
[modifica] Turismo
Avvantaggiato dalla vicinanza da Roma, Ronciglione basa buona parte della propria economia sul turismo domenicale e non solo, che ha saputo incentivare grazie anche all'incremento dell'offerta gastronomica e culturale. Durante l'estate si aggiunge anche un turismo balneare ricercato, che trova nel Lago di Vico una meta alternativa alle spiagge del litorale romano.
[modifica] Luoghi d'interesse
[modifica] Lago di Vico
Per approfondire, vedi la voce Lago di Vico. |
Di grande interesse naturalistico, posizionato a nord di Ronciglione, il lago di Vico è probabilmente il meglio conservato tra i grandi laghi italiani di origine vulcanica. Incluso tra le aree di particolare valore naturalistico del Lazio, tra i biotopi di rilevante interesse vegetazionale in Italia e parte della Riserva naturale del lago di Vico, consente lo sviluppo della vita di numerose e rare specie animali.
Formatosi dal riempimento di un cratere vulcanico si è vista dimezzata la superfice in epoca etrusca con la costruzione di un canale sotterraneo che, attraversando la montagna e gettando le acque del lago nel vallone formando il Rio Vicano, ha permesso di rendere fertile un grande territorio.
[modifica] Edifici e Monumenti
[modifica] La Rocca ("I Torrioni")
Eretta nell'alto medioevo dai Prefetti di Vico a guardia dell'unico accesso naturale alla città, nei secoli successivi mutò spesso proprietà, destinazione e forma. Fu appannaggio dei Conti degli Anguillara, dei Della Rovere e dei Farnese dal 1526 al 1649, sotto la proprietà dei Della Rovere la rocca subì i maggiori cambiamenti, in particolare tra il 1475 e il 1480 con la ristrutturazione voluta da Papa Sisto IV ed affidata all'architetto fiorentino Giovanni Dolci che vi aggiunse il mastio circolare e le quattro torri fortificate agli angoli, che tra l'altro diedero al castello l'attuale nome popolare "I Torrioni".
Vi soggiornarono eminentissimi personaggi tra i quali papa Sisto IV e papa Paolo III, ma andò poi, nel 1649, in mano alla Santa Sede, che la cedette nel 1756 al genovese Girolamo Marè, il quale, pur impegnandosi alla sua conservazione ed all'abbellimento, la lasciò allo stato di abbandono.
[modifica] Palazzo Comunale
Terminato nel 1552, nel 1744 venne ristrutturato e vi fu aggiunto un orologio disegnato dall'architetto Sebastiano Cipriani, dal 1816 è sede dell'amministrazione comunale, che precedentemente trovava spazio in un palazzo medioevale. Al suo interno vi è custodito un sarcofago romano.
[modifica] Fontana grande
Attribuita popolarmente al Vignola (architetto del Palazzo Farnese della vicina Caprarola, in realtà fu anch'essa commissionata dal cardinale Alessandro Farnese (che fece erigere anche il Palazzo Farnese), ma all'architetto Antonio Gentili da Faenza.
Costruita in pietra arenaria, presenta tre unicorni (spesso chiamati "cavalli marini") dalla cui bocca sgorga l'acqua che va a riempire le due vasche sottostanti.
[modifica] Porta Romana
Costruita nel 1618 per volontà del duca Odoardo Farnese dal Vignola attualmente divide il centro storico della cittadina dalla zona sud, è stata spesso oggetto di modifiche, nel 1857 ad esempio venne aggiunta sulla sommità una torretta munita di orologio che venne poi rimossa nel 1954 per allegerire il carico sulla struttura.
[modifica] Chiese
[modifica] Chiesa di Santa Maria della Provvidenza
Costruita sul ciglio di un burrone ai margini del borgo medioevale nell'XI secolo, era originariamente conosciuta come Sant'Andrea, acquisì l'attuale nome nel 1742, quando, durante un ingente restauro dovuto al cedimento della rupe su cui poggia, venne ritrovato un importante affresco raffigurante una Madonna con bambino, poiché, terminati i fondi per il restauro, questo ritrovamento permise al parroco di ricevere nuovi fondi per il continuo dei lavori, venne definito come una provvidenza e posto sull'altare maggiore, diede il nome a tutta la Chiesa.
[modifica] Chiesa di Sant'Eusebio
A un paio di chilometri, lungo la strada per Roma, si intravede la chiesetta romanica di Sant'Eusebio risalente al VII secolo: nell'interno (a tre navate con colonne sormontate da arcaici capitelli) si conservano alcuni affreschi, tra cui l'Ultima Cena (forse del XII secolo), Redentore benedicente tra gli Evangelisti (XIII secolo) e una quattrocentesca Madonna col Bambino tra i Santi Eusebio e Stefano (aggiunte nel XVII secolo).
[modifica] Duomo
Il Duomo, grande e maestoso, fu costruito nel 1671 su disegno del Rainaldi. In esso sono custodite numerose opere d'arte tra le quali spicca l'altare sinistro, realizzato con marmi policromi e ornato da una pala di Giuseppe Ghezzi raffigurante la Madonna del Rosario. Pregevole, infine, un trittico quattrocentesco di Gabriele di Francesco raffigurante il San Salvatore benedicente e posto sull'altare destro.
[modifica] Chiesa di Sant'Andrea
Realizzata, probabilmente sulla base di un'antica chiesa detta San Leonardo, nel XII secolo in stile gotico, attualmente rimangono visibili solo dei frammenti di colonne e capitelli marmorei, la struttura esterna e il campanile fatto erigere dal Conte Everso degli Anguillara nel 1436 per mano del maestro Galasto. È composto da piani con finestre in successione monofore, bifore e trifore e da un ultimo piano a pianta ottagonale, sulla porzione di facciata della Chiesa ancora presente, composta da pietre a vista, è visibile lo stemma degli Anguillara.
[modifica] Cultura
[modifica] Eventi e manifestazioni
[modifica] Carnevale di Ronciglione
Per approfondire, vedi la voce Carnevale di Ronciglione. |
Nato dalla tradizione del carnevale romano rinascimentale e barocco, il carnevale di Ronciglione rievoca nei suoi spettacoli gran parte della storia e della tradizione della cittadina. Dalla cavalcata degli Ussari, che ripercorre il percorso di una storica cavalcata dei soldati francesi in epoca rinascimentale al teatro tradizionale.
Ma ciò che rende celebre questo carnevale sono i colori del Corso di Gala, la vitalità dei partecipanti e soprattutto le Corse a Vuoto.
[modifica] Corse a vuoto
Per approfondire, vedi la voce Corse a vuoto. |
Unico esempio in Italia e probabilmente nel mondo, sono corse di cavalli senza fantino. I cavalli vengono fatti correre per le vie rinascimentali del centro cittadino. Durante l'anno vengono organizzati due palii che assurgono ad una disputa stracittadina fra rioni.
[modifica] Ronciglione Jazz Festival
Un festival giovane di musica jazz, nato nel 2001 dalla volontà di alcuni ragazzi, in pochi anni ha accresciuto la propria importanza ospitando, tra gli altri, artisti del calibro di Benny Golson, Romano Mussolini, Stefano Di Battista con il suo jazz quartet, Shawnn Monteiro, Jimmy Cobb e Kenny Barron. Dal 2006 ha cambiato nome in Tuscia in Jazz ampliando i propri orizzonti al resto della provincia. La musica jazz, rimane una peculiarità per Ronciglione anche fuori dal suo jazz festival, durante tutto l'anno infatti il paese rimane un'attrattiva musicale con l'organizzazione di numerosi eventi jazzistici.
[modifica] Personalità legate a Ronciglione
- Ettore Petrolini, figlio di un fabbro ronciglionese, romano, romanissimo, come soleva definirsi, rimase comunque legato alle sue origini. Trascorrendo le vacanze fuori porta a Ronciglione, ha lasciato il suo importante segno nella tradizione teatrale di questo paese.
- Corrado Meloni detto Meloncino, fantino del Palio di Siena degli anni '30, che nella corsa senese riportò 2 vittorie su 9 partecipazioni.
[modifica] Trasporti
Ronciglione è posta sulla strada provinciale Cassia Cimina, una variante della S.S.2 Cassia che passa attraverso i monti Cimini, a mezz'ora di auto dal Grande Raccordo Anulare di Roma e a qualche minuto dalla Cassia. Attraverso la strada provinciale Cassia Cimina si raggiunge il raccordo autostradale Civitavecchia-Orte che congiungerà l'Autostrada A12 Roma-Civitavecchia e l'Autostrada del Sole (attualmente esiste solo il tratto Viterbo-Orte).
Nel Comune di Ronciglione è presente una stazione della Civitavecchia-Orte, una linea ferroviaria inaugurata nel 1928 e chiusa dal 1995. Esiste un comitato per la riapertura della linea, che attualmente viene usata esclusivamente come set cinematografico di ambientazioni ferroviarie.
[modifica] Amministrazione
- Sindaco: Alfredo Giancarlo Bianchini.
- Comune: Centralino 0761 62.901
- Classificazione climatica: zona E, 2203 GR/G
- Fa parte della Comunità Montana "Monti Cimini".
[modifica] Media
[modifica] Bibliografia
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
- Commons contiene file multimediali su Ronciglione
[modifica] Collegamenti esterni
- Ronciglione Jazz Festival
- Centro Riecerche e Studi Ronciglione
- Coro Polifonico "T. Cima e D. Massenzio"
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