Questa Storia

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Questa Storia è un romanzo di Alessandro Baricco pubblicato nel 2005 da Fandango Libri. Composto di 280 pagine e quattro copertine diverse disegnate da di Gianluigi Toccafondo lo stesso autore della scenografia de "L'Iliade", spettacolo teatrale organizzato ed ideato da Alessandro Baricco andato in scena nel 2004 all'Auditorium di Roma.

Racconta la storia di un appassionato di automobili, prima e dopo la Prima Guerra mondiale, un certo Ultimo Parri. Bambino in una campagna del Nord Italia all'inizio del Novecento, il suo destino corre fino agli Anni Sessanta. Il libro è incentrato sulla dicotomia ordine/disordine. Ultimo Parri scopre che l'unico modo di dare senso alla vita, di dargli un equilibrio è disegnare un circuito, un circuito perfetto. Nel corso della sua esistenza, che passa anche per la tragedia di Caporetto, Ultimo seleziona, quindi, con cura tutte le "curve" della sua vita. Sarà compito della donna da lui amata scoprire questo circuito e percorrerlo, proprio come nella vita, una sola ed unica volta.

Indice 1 Trama 1.1 Ouverture/ L'Infanzia di Ultimo 1.2 Memoriale di Caporetto 1.3 Elizaveta 1.4 1947, Sinnington / 1950, Mille Miglia 1.5 Epilogo 2 Collegamenti esterni

[modifica] Trama

Diviso in quattro parti sostanzialmente autonome, il libro pone al centro l'automobile da corsa e le passioni che da essa scaturiscono. Tutto ciò lungo il percorso di vita di Ultimo Parri dall'infanzia sino alla morte, indirettamente evocata nelle parole dell'amante Liza.

[modifica] Ouverture/ L'Infanzia di Ultimo

Dopo un appassionato prologo, che descrive con toni sobriamente mistificanti le prime esperienze di gare automobilistiche semiillegali nelle pianure della Francia agli albori del Novecento, la vicenda si concentra sulla umile famiglia Parri, di estrazione contadina, e in particolare sulla passione dell'unigenito Ultimo per le (neonate) auto da corsa, tanto imponente da convincere l'ingenuo ma intelligente padre ad aprire un'officina meccanica di riparazione auto e, successivamente, con la collaborazione dello stravagante Conte Ambrosio ( simbolo letterario di tanti veri noble-drivers come Mike Hawtorne, Alfonso de Portago, Wolfgang Von Trips tutti destinati a tragica fine) a mettere in piedi una piccola squadra con la quale partecipare alle varie competizioni. Ultimo osserva tutto ciò con stupore e ammirazione, fino a che nella sua vita di bambino qualcosa non decide di cambiare, per sempre.

[modifica] Memoriale di Caporetto

Dai terreni mitici dei pionieri dell'automobile si passa al racconto disilluso di uno dei momenti cruciali della Prima Guerra Mondiale, la disfatta di Caporetto che vede Ultimo, adolescente o poco più, protagonista di una guerra scelta come fuga e scoperta come sofferenza, una guerra vissuta e raccontata in quanto avvenimento assurdo e ingiusto nella sua crudezza. Il racconto di quelle ore di follia, che si fa avanzando man mano più concitato(chi narra è un vecchio e esarcebato reduce "costretto" al racconto da un padre addolorato a causa dell'ingiusta condanna del figlio per diserzione). In questa sezione del libro Ultimo è sostanzialmente un personaggio di contorno, mentre la scena è rubata dall'ardimentoso e scapestrato Cabiria.

[modifica] Elizaveta

Scritto in prima persona come la parte precedente, è il diario di Elizaveta, fugace ma focosa amante di un Ultimo ormai adulto (siamo negli Anni Venti ). Elizaveta truffatrice smaliziata e sopraffina che con l'aiuto di Ultimo riesce a derubare decine di famiglie ricche, fingendosi istitutrice privata di pianoforte (e soddisfacendo nel contempo i propri particolari gusti sessuali). Questa piccola e bizzarra lobby del crimine facile dura a lungo e con profitto finché Ultimo non decide che stavolta sarà lui a cambiare la propria vita.

Grazie proprio a Elizaveta.

[modifica] 1947, Sinnington / 1950, Mille Miglia

Sullo sfondo della classicissima Mille Miglia un brano questo intimista come non mai e racchiuso letteralmente nelle mura di un osteria. Un incontro passionale tanto assurdo quanto furtivo, mentre la Grande Corsa ha attirato tutti magneticamente a sé, stendendo un pesante velo di mistero su ciò che succede (nella scrittura si riflette attraverso il tono sapientemente oracolare che si spande lungo queste pagine) fino al secco colpo di scena che sembrerebbe chiudere il romanzo in medias res.

[modifica] Epilogo

Ecco tornare Elizaveta, per l'effettiva conclusione della storia. Un ritorno anch'esso venato di incognite, dopo che l'avevamo lasciata sofferente e amara sull'ultima pagina del suo diario. Prima che il romanzo finisca e con esso la sua vita di personaggio, Elizaveta è chiamata a compiere l'estremo volere del fu compagno Ultimo, una scelta che lo colloca a pien diritto accanto ad altri grandi utopisti dell'universo baricchiano: Dann Rail, Plasson, Shatzy Shell.

[modifica] Collegamenti esterni

• Sito della Fandango su Questa storia